10 S in alute DOSSIER ansia e dintorni L’aiuto che viene dalla chimica Secondo un vecchio pregiudizio, l’ansioso è uno che “fa storie” e che potrebbe risolvere i suoi problemi con un semplice sforzo di volontà: di conseguenza, c’è ancora chi ritiene che la somministrazione di farmaci a queste persone andrebbe evitata e che si dovrebbe invece fare appello alla loro forza d’animo. Se questo può essere vero in alcuni casi, per coloro che sono affetti da un vero disturbo d’ansia è invece necessario intervenire con farmaci efficaci che oggi, fortunatamente, abbiamo a disposizione. P er i pazienti che rientrano nei quadri clinici di cui abbiamo parlato sono disponibili tre principali categorie di sostanze farmacologiche. Si tratta delle benzodiazepine, degli antidepressivi triciclici e degli SSRI (farmaci inibitori della ricaptazione di serotonina). Le benzodiazepine (i cosiddetti “tranquillanti”) sono le più comunemente usate e la loro enorme diffusione dipende anche dal fatto che molti non esitano ad assumerle senza il parere medico, considerandole innocue. Questo è un errore non solo perché qualunque farmaco attivo sul sistema nervoso dev’essere prescritto con competenza, ma anche perché questa classe di farmaci comprende sostanze che hanno differenti tempi d’azione e diversa efficacia nei vari tipi di disturbo ansioso. In linea di massima, comunque, il loro effetto è apprezzabile sul disturbo d’ansia generalizzata, in cui si impiegano con buoni risultati le benzodiazepine con attività di breve durata. Gli antidepressivi si dimostrano invece un aiuto molto valido negli attacchi di panico, nel disturbo post-traumatico da stress e in quello ossessivo-compulsivo. La prescrizione di questi farmaci dev’essere tassativamente affidata al medico, soprattutto in considerazione dei loro possibili effetti collaterali. Sostanzialmente privi di tali effetti sono invece i farmaci messi a disposizione nell’ultimo decennio, che impediscono l’eliminazione da parte dell’organismo della serotonina, sostanza presente nel sistema nervoso e dotata di effetti positivi sull’equilibrio e il benessere psichico. Anche per i bambini si usano le medesime tre classi di sostanze che vengono impiegate nell’adulto. Le benzodiazepine però danno in genere nel bambino risultati meno soddisfacenti, sia perché non è infrequente che provochino un effetto paradosso sia per la presenza di effetti collaterali come sonnolenza e alterazioni dell’equilibrio, che a volte sono più disturbanti degli stessi sintomi psichici. Gli antidepressivi triciclici sono efficaci, ma provocano importanti effetti collaterali: in modo particolare, possono risultare tossici per il muscolo cardiaco. Gli effetti a medio e lungo termine dei farmaci SSRI sulla popolazione infantile sono ancora da verificare in maniera sistematica per quanto riguarda la sicurezza e la tollerabilità, anche se dai lavori finora pubblicati emergono dati confortanti. Il trattamento dei disturbi d’ansia in età pediatrica è tuttavia più complesso che nell’adulto e deve basarsi sulla combinazione di diversi interventi: ad eccezione forse del disturbo ossessivo-compulsivo, l’intreccio tra la dimensione sociale e quella personale è infatti molto evidente e se non si agisce anche sul contesto difficilmente si ottengono risultati apprezzabili. E poiché il contesto include la famiglia e la scuola, ben si comprende la difficoltà nel gestire questi quadri, che richiedono una disponibilità al cambiamento da parte di molti “attori”. L’uso dei farmaci come unico trattamento non appare quindi come la decisione più indicata, mentre un loro utilizzo mirato sul sintomo emergente (specie nei disturbi ossessivi, negli attacchi di panico e nelle fobie sociali), unito ad interventi psicoterapici e rivolti al contesto può favorire il superamento definitivo del problema. Fra i vari tipi di psicoterapia, gli studi sperimentali controllati hanno dimostrato che anche nei bambini la terapia cognitivo-comportamentale è uno dei più efficaci, ed ha anche il vantaggio di avere una precisa definizione di campo e una durata limitata. Ma una componente essenziale del percorso terapeutico rimane l’approccio di tipo psicoeducativo diretto sugli adulti che interagiscono in maniera significativa nel mondo del bambino, a volte accompagnato anche da un intervento sui vissuti emotivi degli adulti stessi per favorirne il cambiamento. Cif Larioflex PRODUZIONE E VENDITA DIRETTA Orario di apertura: da lunedì a venerdì 8.00/12.00 - 14.00/18.00 sabato 8.00/12.00 • Materassi a molle, di lattice ed espanso • Guanciali, cuscini • Copriletti, trapunte, piumoni, copripiumoni • Biancheria per la casa • Letti tessili, reti, articoli affini e complementari OLGIATE COMASCO (Co) Via Boscone, 70 Tel. 031.986090/986332 • Fax 031.986332 •