Anno 25 - Numero 125 - € 0,80
Marketing
Oggi
Giovedì 26 Maggio 2016
COSA SUCCEDE DOPO LA
Voluntaryy
Disclosure
in edicola con
IL QUOTIDIANO DEI PROFESSIONISTI DI MARKETING, MEDIA E PUBBLICITÀ
Daybreakhotels.com ha 1.600 strutture affiliate che così raddoppiano le possibilità di fatturato
Alberghi, non si vendono solo notti
Ricavi di giorno da camere, sale spa, piscine e ristoranti
DI
GIOVANNI BUCCHI
R
ivoluzionare l’idea
di albergo slegandola dal pernottamento
del turista o del manager in viaggio per lavoro.
Fare di quei servizi fino a
ieri definiti collaterali una
straordinaria opportunità
per declinare l’accoglienza
in maniera innovativa, senza
vincolarla alla vendita di una
camera per la notte. È partendo da questi presupposti
che in appena tre anni DayBreakHotels.com è riuscita a
introdurre un nuovo concetto
di ospitalità nel sistema ricettivo italiano, sdoganando
sia la vendita di servizi diurni da parte degli alberghi, sia
l’accessibilità del lusso anche
per chi difficilmente se lo può
permettere.
Circa 1.600 hotel affiliati (per lo più 4 e 5 stelle) in
oltre 600 comuni italiani,
un’attività in espansione
anche all’estero (dal Regno
Unito all’Argentina e al Cile
passando per Francia e Spagna), partnership con catene
alberghiere del calibro di
Starhotels, Hilton, Holiday
Inn e Best Western. Fino ad
accordi con gruppi leader nei
trasporti come Trenitalia,
Herz e Meridiana e a livello
to in certe stagioni»,
spiega Botto. «Eppure portali come
Booking o Expedia
si limitano a vendere sempre la stessa
cosa: i pernottamenti. Noi invece
siamo il primo portale che vende tutti
i servizi di un albergo tranne la camera
di notte. Vendiamo
le camere da usare
di giorno, in genere
per 6-8 ore (nelle
fasce 10-18 o 1724), a prezzi fino al
70% più bassi della
notte, oltre a sale
meeting, spa, piscine e ristoranti».
Simon
Botto
comunicativo con Radio Deejay.
DayBreakHotels.com
sta macinando successi sull’onda dell’intuizione
iniziale, scaturita dall’esperienza del suo amministratore delegato Simon Botto.
«Da avvocato di uno studio
internazionale mi trovavo
spesso in viaggio per lavoro,
pernottavo in hotel di elevata
qualità senza però potermeli mai godere perché avevo
ben altro da fare», racconta
a ItaliaOggi. «Il fine setti-
mana, invece, quando facevo
trasferte con la mia squadra
di pallanuoto, mi fermavo
spesso per una sola giornata
in hotel low cost, dove c’erano
ben pochi servizi». È a quel
punto che a Botto si accende
la lampadina, complici anche
gli studi alla Business School Insead di Parigi, dove ha
assimilato la strategia «Blue
Ocean Strategy» dalla quale poi è scaturita la filosofia
daybreak.
«Il 35% delle camere di albergo rimane vuoto, c’è un
eccesso di offerta soprattut-
Secondo Botto, che ha
sviluppato questa impresa con il contributo di altri
soci co-fondatori come i due
programmatori Flavio Del
Greco e Lorenzo Stabile
e il sales&business manager Michele Spadone, i
vantaggi per un hotel sono
molteplici: «Innanzitutto si
amplia il mercato alberghiero, che si apre per la prima
volta ai viaggiatori di giornata o ai residenti di città,
a chi cioè ha bisogno di un
secondo ufficio dove lavorare
per una mattina o un pomeriggio, oppure a chi vuole trascorrere una mezza giornata
in piscina e rilassarsi in un
hotel di lusso nel quale non
potrebbe pernottare». Detto
ciò, continua Botto, «l’accesso
al nuovo mercato dell’hotellerie diurna è caratterizzato da un bassissimo livello
di concorrenza, anche se in
questo caso bisogna abbattere il pregiudizio che si tratti
di un servizio riservato alle
sole coppie che lo richiedono
a ore». Inoltre «un albergo
può ottenere linee di ricavi
completamente nuove, vendendo la stessa camera per
due volte in una stessa giornata e aggiungendo la possibilità di vendere anche altri
servizi, come bar e ristorante. Infine c’è la possibilità di
raggiungere clienti nuovi che
non si sarebbero mai rivolti a
questa struttura ricettiva».
Dal canto suo, DayBreakHotels.com non richiede
alcuna quota di iscrizione
agli alberghi aderenti, ma
solo una commissione al momento della prenotazione.
Per prenotare una camera o
qualsiasi altro servizio, basta
collegarsi al sito, chiamare il
call-center oppure scaricare
l’apposita app.
© Riproduzione riservata
Heineken vince l’International GrandPrix Advertising Strategies 2016
DI
GIAN MARCO GIURA
È stata Heineken con la campagna
The Dilemma, realizzata dall’agenzia Publicis Italia con la casa di
produzione di Bedeschi Film, ad
aggiudicarsi l’edizione 2016 dell’International GranPrix Advertising
Strategies, che si è tenuta martedì
scorso a Milano, presso Barclays Teatro Nazionale. La manifestazione,
alla 29esima edizione, è dedicata
alle migliori strategie di mercato ed
è organizzata da Tvn Media Group
(che edita, tra le altre, Pubblicità
Italia, Advertiser Communication
Strategies, MyMarketing.Net, Televisionet.tv).
Durante la serata, condotta da Piero
Chiambretti con Cristina Chiabotto,
sono saliti sul palco personaggi dello spettacolo, della cultura e dello
sport, oltre ai protagonisti della comunicazione, tra cui Olivier François
(head of Fiat brand e chief marketing officer di Fca Group) cui è stato
I vincitori della 29esima edizione dell’International GranPrix Advertising Strategies
assegnato il Premio Uomo dell’anno
per la comunicazione globale.
A Stefano Accorsi è andato il premio
Protagonista della comunicazione,
mentre quello Comunicazione e
gusto è stato assegnato allo chef
Davide Oldani. I riconoscimenti per
Comunicazione e musica e per Co-
municazione e immagine sono andati, rispettivamente, a Rita Pavone e
a Lapo Elkann. Danilo Gallinari si è
aggiudicato il premio Comunicazione e sport.
Tra i momenti clou della serata, la
consegna da parte di Iab Italia di Iab
Mixx 2016, assegnato alla campagna
#SponsoredByGatorade, di Dlv Bbdo
Milan per Gatorade Pepsico, e il Mediamond Radio Award, dedicato al
progetto che ha integrato e valorizzato al meglio la radio nella strategia
di comunicazione dei brand: vincitore Kinder Bueno Ferrero con protagonisti Luca e Paolo.
Pubblicità Progresso ha rinnovato per il sesto anno consecutivo il
suo impegno nel sociale dal palco
del GrandPrix, premiando l’isola di
Lampedusa come simbolo di accoglienza e umanità durante la serata,
di cui sono stati sponsor American
Express, myQRmagazine, Campari,
Fox, Mediamond, Mil, Teads, Iab
Mixx, Ital Communications, Print
Power, Sda Bocconi e Shutterstock.
Tra i progetti presentati presso il
Barclays Teatro, Connect4Climate,
della World Bank, che ha ribadito
l’impegno contro il cambiamento
del clima preso insieme a Tvn Media Group.
© Riproduzione riservata