Dailynet n. 82 del 5.05.15

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DailyNet
Il quotidiano del
marketing in rete
082
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ANNO XIII  MERCOLEDÌ 06 MAGGIO 2015
netforum
Mensile di comunicazione,
marketing e media business in rete
dall’estero
Editoria Facebook propone gli incassi
pubblicitari in cambio della condivisione
diretta dei contenuti sul social network
Accordi per news e video da BuzzFeed, The New York Times, National Geographic e altri
publisher per partire già questo mese. Aperta invece agli sviluppatori la piattaforma Internet.org
mark
zuckerberg
Facebook offre agli editori la possibilità di incassare direttamente gli introiti
pubblicitari, nel tentativo
di convincerli a distribuire
i loro contenuti attraverso
il social network. Lo scrive il Wall Street Journal riportando dichiarazioni
di persone informate dei
fatti. Molti editori ora postano link ai propri contenuti su Facebook, che è
diventato così un’importante fonte di traffico online per siti di notizie. Ma
l’apertura di tali collegamenti su un dispositivo
mobile può essere lenta e
frustrante, prendendo circa otto secondi. L’iniziativa
31
pagina
di Facebook, chiamata Instant Articles, ha lo scopo
di accelerare questo processo. Il social network di
Mark Zuckerberg inizia a
ospitare news e video da
BuzzFeed, The New York
Times, National Geographic e altri editori già da
questo mese. Molti editori sono però diffidenti nel
legarsi così strettamente a
Facebook. I grandi editori
online ricevono in media
circa il 60% del loro traffico con redirect da Facebook. In un sondaggio
del Pew Research Center
lo scorso anno, il 48% degli intervistati ha dichiarato di aver letto notizie di
politica e di governo su
Facebook nella settimana
precedente. Per invogliare
gli editori, Facebook offre
di cambiare il suo tradizionale modello di revenue-sharing. Gli editori
avrebbero così la possibilità di mantenere tutte le
entrate dagli annunci che
vendono su siti di notizie
ospitati da Facebook. Se
è invece Facebook a vendere la pubblicità, si manterrebbe circa il 30% delle entrate, come avviene
in molti altri casi. Facebook auspica che contenuti a caricamento più veloce incoraggino gli utenti a
passare più tempo sul so-
cial network. Non è chiaro
però quale formato avranno gli annunci o se gli editori saranno in grado di
posizionare o misurare
direttamente gli annunci
che vendono all’interno
di Facebook. Sembra probabile però che Facebook
faccia usare agli editori i
propri prodotti di pubblicità, come Atlas e LiveRail.
Internet.org
Facebook nel frattempo ha aperto agli sviluppatori Internet.org,
la piattaforma che consente l’accesso gratuito ad alcuni servizi base
di internet, che è stata
lanciata finora in nove
paesi emergenti, tra i
quali líIndia, dove la notizia ha messo sul piede
di guerra alcuni addetti
ai lavori, secondo i quali
Internet.org violerebbe
così la «net neutrality».
Zuckerberg ha comunicato in un post su Facebook che con líapertura agli sviluppatori della
piattaforma (che ha al
momento 8 milioni di
utenti) intende raggiungere 4 miliardi di persone. Tutti gli sviluppatori
potranno elaborare applicazioni per Internet.
org, seguendo però alcune linee guida, tra cui
la produzione di contenuti che possano essere
accessibili con una connessione lenta. Internet.
org, accessibile tramite
smartphone, è studiata
per consentire líaccesso alla rete in aree rurali o povere e consente
di consultare, oltre a Facebook, una gamma limitata di siti connessi a
servizi di base. «Accesso significa opportunità e la net neutrality non
dovrebbe impedire líaccesso, abbiamo bisogno
di entrambi, non è un
internet equo se la maggior parte della gente
non può collegarsi», ha
dichiarato Zuckerberg.
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