15 Giovedì 25 Luglio 2013 LE NUOVE REGOLE DEL CONDOMINIO IN EDICOLA CON Marketing Oggi IIN EDICOLA CON IL QUOTIDIANO DEI PROFESSIONISTI ESSIONISTI DI MARKETING, MEDIA E PUBBLICITÀ La crema greca lo snack più venduto, giro d’affari da 4,5 miliardi. Precursore il brand Chobani È lo yogurt il business d’America Starbucks si allea con Danone. E arriva al supermercato Pagina a cura DI FRANCESCA SOTTILARO arà per la sua allure salutista o l’essere, nella versione frozen, il cugino light di un gelato all’italiana, così lo yogurt si guadagna il titolo di snack più venduto e più fruttuoso dell’area food in America con consumi calcolati in 6 miliardi di dollari (circa 4,5 miliardi di euro), alla faccia delle allerte sui e magmag latticini delle giori ricerche di medicina. Ed è proprio con una salutistica coppetta di crema greca che anche la catena americana di caffè fè Starbucks, alleata con Danonone, vuole fare un salto di numeri ri e di luoghi: entro o la primavera 2014 014 ci sarà il lancio io di una nuova linea ea di yogurt con il brand di proprietà Evolution fresh nei ei negozi mondiali della major di Seat Seattle. E dal 2015, questa la vera novità, Starbucks arriverà con i francesi direttamente sugli scaffali dei supermercati, anche in Europa. Sulla validità del business yogurt si inseguono le maggiori società di ricerca. «È il cibo del nuovo Millennio in America, non si deve preparare, cucinare e poi pulire», ha detto Harry Blazer, capo analista di Npd Group. Ne sa qualcosa Hamdi Ulukaya, ex esperto caseario turco ora ultramilionario, che nel 2007 con cinque dipendenti ha lanciato a New York il suo brand di yogurt stile greco Chobani acquistando con un prestito un sito della Kraft in fallimento e aggiungendo zucchero alla ricetta di yogurt normalmente venduta negli States. «Era il modo per farlo piacere agli americani che tornavano dalle vacanze in Europa dove il preparato ha più gusto», ha spiegato, forte dei suoi attuali 1.200 dipendenti e di un fatturato di oltre 600 milioni di dollari (oltre 454 mln di euro). S Un caffè Starbucks e la coppa di yogurt con miele dell’insegna. A destra, il logo di Evolu Evolution fresh e, in alto, l’imprenditore turco Hamd Hamdi Ulukaya fondatore del brand Chobani «Negli «Negl ultimi 18 mesi c’è stata un’accelerazione un’accele incredibile incredibil di vendite del prodotto p nei nostri negozi», ha spiegato Howard H Shultz, di Shultz il ceo della catena c cafè che già commercializza lo Starbucks Greek yogurt and honey parfait, un misto di crema, miele e cereali (criticatissimo nei siti per le sue calorie) al prezzo di 3 dollari e 45 cent. Ora si andrà oltre con la linea «Evolution Fresh, inspired by Dannon (il marchio francese è conosciuto così in America, ndr)». Martedì i due nuovi partner hanno annunciato l’intesa, e Danone non ha nascosto il suo interesse per i numeri della comunità Starbucks. «Oltre al nuovo canale di business», ha confidato alla firma dell’accordo Eurostar, pubblicità omaggio al royal baby Quando si tratta di bambini, reali nel caso del figlio di William d’Inghilterra e Kate Middleton, fioriscono omaggi, più o meno grandiosi e si addolciscono antiche rivalità. Dopo le cascate del Niagara tinte di blu alla nascita del piccolo George lunedì e l’annuncio It’s a boy della British Telecom sulla sua torre che sovrasta il Tamigi, anche la pubblicità ci ha messo lo zampino. Eurostar, la società di diritto britannico che con il treno Parigi-Londra ha unito due popoli sempre divisi non solo dalla Manica, ha pubblicato sui media francesi, in testa Le Figaro, la sua campagna auguri, protagonisti tre omogeneizzati ai gusti tipici della tradizione inglese: Fish and chips (pesce fritto e patate, piatto nazional popolare), English breakfast, la colazione uova e bacon opposta a quella continentale, e una Jacked potato (la patata con la buccia che servono ai pub assieme a una noce di burro) e il claim Londra a piccole dosi, Benvenuto al bebè royal. E pensare che per definire sarcasticamente gli inglesi i parigini li hanno sempre chiamati Roast Beef. © Riproduzione riservata 105116097108105097111103103105095109097110 Franck Riboud, ceo di Danone Group, «ci siamo innamorati della community della catena, dei 70 milioni di clienti che frequentano i cafè ogni settimana e del modo in cui le insegne sanno attirare, parlare e ascoltare il pubblico». Ma nell’epoca in cui le aziende di prodotti caseari fanno a pugni per guadagnarsi scaffali frigo nei supermercati, ai francesi che hanno già una quota di mercato Usa del 27,9% con Danone’s Dannon e controllano il marchio Stonyfield e il 24,7% della General Mills di Yoplait non è sfuggita anche la geografia Starbucks con i suoi o oltre 10 mila negozi sparsi o nei 5 continenti. n L’insegna di Seattle ha ccreato intorno alla ristorazzione un livello emozionale di credibilità: i cafè sono visd ssuti come luoghi dove si posssono trovare cibo o snack di qualità. Con l’acquisizione q nel 2011 di Evolution Fresh, n sspecializzata in prodotti di qualità e succhi di frutta q naturali, Starbucks si sta n muovendo oltre il business m delle spremute. Il gruppo ha d infatti allargato il suo raggio in di azione nel tè con l’acquid ssto di Teavana e in quello dei prodotti di pasticceria e d pane tramite il controllo del p brand La Boulange. b © Riproduzione riservata Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/starbucks