1. Semina 2. Germinazione 3. Raccolta

FOCUS SUI LEGUMI
il sapere
progetto educativo di:
DAL CAMPO ALLA TAVOLA
I legumi sono semi di uno specifico
gruppo di piante, chiamate appunto
Leguminose (oppure Papilionacee
o Fabacee), che comprende
più di 12.000 specie.
Ecco le caratteristiche principali
di questi vegetali!
Fiore papilionaceo
1. Semina
In natura, quando il frutto diventa maturo si apre e
lascia cadere nel terreno i semi che danno vita a una
nuova pianta. Nei campi, sono i contadini o le macchine
seminatrici che provvedono alla semina. A seconda del
legume e della zona geografica, la semina avviene in
autunno (per luoghi dove l’inverno non è molto rigido)
o intorno al mese di marzo (dove gli inverni sono più
freddi). Nel seme ci sono tutte le sostanze utili per lo
sviluppo di un nuovo essere vivente.
Foglie
Foglia
pennata
Possono essere composte pennate (foglioline a destra e a sinistra rispetto a
una parte centrale chiamata rachide), come nell’immagine a fianco, o palmate
(ricordano il palmo della mano e i suoi segmenti hanno origine dallo stesso
punto).
Frutto
2. Germinazione
Vessillo
Baccello o legume, contenente i semi.
Fiore
Baccello
Esempio:
la pianta
del fagiolo.
Chiamato fiore papilionaceo, è formato da un grande
petalo, il “vessillo”, due più piccoli chiamati “ali” e altri
due petali che racchiudono l’ovario (cioè la parte da cui si
origina il frutto) chiamati “carena”.
Radici
Noduli
radicali
Ala
Tutte le radici delle leguminose hanno degli ospiti:
i batteri Rhizobium leguminosarum che vivono in strutture
chiamate noduli radicali.
Questi microorganismi “rubano” un po’ di sali minerali e altre
sostanze nutrienti al loro ospite, ma non sono degli approfittatori:
trasformano l’azoto dell’atmosfera (N2) in azoto ammonico (NH3),
un elemento di cui si nutrono loro stessi ma anche la pianta.
Quello tra leguminose e Rhizobium è un perfetto esempio di
simbiosi mutualistica: una sorta di scambio di favori tra due
organismi che vivono insieme.
Ala
La germinazione è la fase iniziale di sviluppo della pianta,
dal seme fino alla comparsa delle prime parti verdi
fuori dal terreno. Fino a quel momento è il seme a fornire
tutto il nutrimento necessario per la crescita. Assorbendo
acqua e sali dal terreno, si attivano numerose reazioni
chimiche che rendono le sostanze nutrienti più digeribili:
anche noi infatti consumiamo i germogli dei legumi (come
per esempio di germogli di soia).
Carena
3. Raccolta
Che sia a mano o tramite macchine agricole, la raccolta
dei legumi va fatta prima che i baccelli si aprano e
lascino cadere i semi, quindi circa 4 mesi dopo la
semina, con differenze dovute al tipo di legume oltre che
al clima. Nel caso dei fagiolini per esempio la raccolta va
fatta prima, perché in quel caso a essere consumato è il
baccello ancora giovane.