E C C E . V e n e t o Denominazione del prodotto: Radicchio rosso di Asigliano Zona di produzione: E’ prodotto nel Basso Vicentino, territorio che ha sempre avuto una spiccata vocazione orticola per la composizione del terreno, fertile e leggero, oltre che per l’abbondanza di acque. Il cuore della coltivazione del radicchio è Asigliano Veneto, comune all’estremità meridionale della provincia, oltre che nei comuni di Pojana Maggiore, Noventa Vicentina, Sossano, Orgiano e nell’area berica fino a Vicenza. Tecnica di produzione: Il radicchio rosso utilizza bene la fertilità dei terreni alluvionali di Asigliano, profondi, ricchi di sostanza organica e tendenti al compatto. E’ una coltura orticola di pieno campo con scarse esigenze nutrizionali e poca necessità di interventi per la difesa antiparassitaria. La produzione interessa due varietà simili per fisionomia ma distinte per epoca di maturazione e di raccolta: la varietà precoce e quella tardiva. La semina avviene nel mese di luglio,impiegando più semente di quella strettamente necessaria, in quanto la densità finale delle piantine viene determinata successivamente con il diradamento manuale. In alternativa, soprattutto per le selezioni più tardive, può essere posticipato il momento di impianto di circa 20 giorni, verso la metà di agosto. Il radicchio richiede un terreno permanentemente umido durante la germinazione: sono necessarie frequenti irrigazioni anche giornaliere, subito dopo la semina, diradate poi a turni irrigui di due o tre giorni fino al completo sviluppo della pianta. Per la varietà precoce la raccolta inizia nei primi giorni di ottobre e si protrae per tutto il mese di novembre. Dopo la toelettatura del cespo in campo, il prodotto è immesso direttamente sul mercato o destinato alla frigoconservazione per un periodo relativamente breve. Ai primi di dicembre inizia la raccolta del radicchio tardivo che, secondo l’andamento stagionale, prosegue anche nei mesi di gennaio e febbraio. Dopo la raccolta il radicchio viene sottoposto a forzatura in campo: le piantine vengono poste in cumuli con la radice verso l’interno, per completarne la maturazione e far aumentare al cespo la concentrazione delle sostanze di riserva. In questo modo il prodotto perde la consistenza fibrosa e risulta più tenero, croccante e appetibile nonché maggiormente adatto alla conservazione. Caratteristiche del prodotto: Varietà precoce Ha un cespo espanso medio-grande e foglie rosse con nervature bianche e aperte. Presenta un grumolo compatto, serrato nella parte apicale e di forma leggermente ellittica. Ha foglie rosse fin dai primi stadi di sviluppo e per questo non richiede alcuna forzatura; il peso del grumolo pronto per la vendita varia dai 150 ai 350 grammi. Una volta raccolto può essere immesso immediatamente sul mercato già all’inizio di ottobre fino a tutto novembre. Varietà tardiva Ha foglie prevalentemente verdognole che virano al rosso solo in corrispondenza dei primi freddi del tardo autunno. Dopo la raccolta il cespo viene pulito e sottoposto a forzatura per una ventina di giorni in pieno campo in cumuli protetti da teloni di nylon; questa operazione porta alla formazione di un grumolo di peso compreso tra i 100 e i 300 grammi, che pur aumentando in compattezza acquista in tenerezza e dolcezza delle foglie. Per la ricchezza di sostanze accumulate nella crescita protratta, il radicchio tardivo è il più adatto alla conservazione rispetto a quello precoce. La presenza sul mercato quando le altre varietà sono esaurite rappresenta una delle sue grandi attrattive commerciali. E C Elementi di storicità: Il radicchio è stato considerato per secoli e a torto una pianta di poco conto. Si trova in natura, nei luoghi erosi ed incolti dall’Eurasia fino al Belucistan. In passato le sue foglie erano utilizzate prevalentemente come foraggio per gli animali e le sue radici, seccate, tostate e macinate, utilizzate come surrogato per il caffè. Si tratta di una cicoria di lontana origine asiatica e sarebbe stata introdotta nei possedimenti di terra della Repubblica di Venezia attorno al Quattrocento. Oggetto di studi nei giardini botanici veneti già nel Cinquecento, solo nell’Ottocento il radicchio inizia ad essere consumato sulle tavole venete, sia crudo che lessato e passato in tegame con un po’ di pancetta. Altri radicchi venivano invece seminati in estate ed erano consumati dall’autunno alla primavera come "zermoi". Per resistere al freddo venivano protetti coprendo le "vanese" degli orti di foglie secche o addirittura trapiantati in cassette e portati a maturazione al calore di una stalla. Assai più recente è la selezione che ha portato alle varietà che hanno fatto del Veneto la roccaforte di tutti i radicchi italiani. L’evoluzione delle sezioni varietali e delle tecniche agronomiche è avvenuta conservando un equilibrio fra la qualità e la quantità del prodotto. Per far conoscere l’eccellenza della produzione locale, da ben 25 anni viene organizzata ad Asigliano, nel mese di dicembre, la Festa del Radicchio rosso che prevede, fra l’altro, una mostra concorso che premia le migliori selezioni prodotte dagli agricoltori locali. Utilizzi in cucina: Questo radicchio ha una sua raffinata tipicità: è croccante, gradevolmente amarognolo, delicato e gustoso. In più ha svariati usi in cucina, dalle migliori insalate ai risotti, dai sughi sapidi per paste alle torte salate o, appassito in tegame, come contorno alle carni brasate. Come si riconosce: ll Radicchio Rosso di Asigliano si presenta con un cespo ovale compatto, con foglie di colore rosso scuro a nervatura centrale bianca, bene evidente. Viene coltivato sia in forma precoce, disponibile sul mercato da ottobre a tutto novembre, sia in quella tardiva, pronta al consumo da dicembre a gennaio inoltrato, dopo un periodo di forzatura che conferisce al prodotto consistenza croccante e gusto amarognolo. Proprio per queste caratteristiche la varietà è richiesta per il consumo fresco. Viene inoltre prodotta una varietà a cespo medio- grande, ben chiuso, tendente alla forma sferica. C E . V e n e t o E C C E . V e n e t o Tabella nutrizionale: per 100 g di prodotto Valore energetico (calorie) 13 kcal Acqua 94 g Proteine 1,4 g Carboidrati 1,6 g Fibre 3 g Grassi 0,1 g Sodio 10 mg Potassio 240 mg Ferro 0,3 mg Calcio 36 mg Fosforo 30 mg Magnesio - mg Altre informazioni sulla reperibilità e riconoscimento del prodotto: Il prodotto è reperibile sul mercato da novembre a febbraio e può essere degustato presso numerosi ristoranti del territorio. Per la ricchezza di sostanze di riserva accumulate nella crescita protratta, il radicchio tardivo è il più adatto alla conservazione ed è proprio la presenza sul mercato quando le altre varietà sono esaurite a rappresentare una delle sue grandi attrattive commerciali.