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IL RADICCHIO
Nome scientifico
Cichorium intybus
Classificazione
Regno
Plantae
Phylum
Magnoliophyta (angiosperme)
Classe
Magnoliopsida (dicotiledoni)
Ordine
Asterales
Famiglia
Asteraceae
Inglese
Red/Green Chicory
Francese
Struttura della pianta
La struttura della pianta varia in funzione delle singole varietà, per cui si è ritenuto opportuno trattare
questo argomento in seguito.
Origine e coltivazione
Pianta originaria di Europa, Asia ed Africa settentrionale, è uno dei vegetali più diffusi e apprezzati in
tutto il mondo per le sue caratteristiche organolettiche.
E’ pianta a prevalente produzione autunno-vernina; la semina si esegue principalmente nei mesi invernali,
il terreno si deve preparare con una vangatura profonda durante la quale si consiglia di interrare circa 2 kg
di letame per ogni metro quadrato di terra coltivata. Prima della semina è inoltre utile effettuare una
buona concimazione minerale, mentre durante la crescita si possono distribuire 10/15 grammi di nitrato di
calcio per ogni metro quadro. Il radicchio è una pianta molto resistente, si adatta infatti sia al freddo che
alle alte temperature.
Proprietà nutritive
Bisogna fare delle distinzioni nutrizionali tra i due sottogruppi di radicchio; il radicchio verde (variegato)
ha un valore nutrizionale più elevato rispetto a quello rosso, è ricco di vitamina C, vitamina A, calcio,
ferro e fosforo. Il radicchio rosso presenta una notevole quantità di potassio e una modesta quantità di
calcio, fosforo e fibra alimentare.
Tabella 1
Composizione per 100 g di parte edibile
RADICCHIO VERDE CRUDO
Parte edibile
Acqua
Proteine
Glucidi disponibili
Amido
Glucidi solubili
Fibra alimentare
Lipidi totali
Colesterolo
95 %
88,1 g
1,9 g
0,5 g
0
g
0,5 g
tr
0,5 g
Vitamine
Tiamina
Riboflavina
Niacina
Vitamina C
Vitamina A
Vitamina E
0,06
0,53
0,30
46
542
0
mg
mg
mg
mg
µg
mg
Minerali
Sodio
Potassio
Ferro
Calcio
Fosforo
Magnesio
Zinco
Rame
Energia Kcal
0
mg Energia KJ
0
mg
7,8 mg
115 mg
45 mg
0
mg
0
mg
0
mg
14
58
Minerali
Sodio
Potassio
Ferro
Calcio
Fosforo
Magnesio
Zinco
Rame
Energia Kcal
Energia KJ
13
52
Tabella 2
Composizione per 100 g di parte edibile
RADICCHIO ROSSO CRUDO
Parte edibile
Acqua
Proteine
Glucidi disponibili
Amido
Glucidi solubili
Fibra alimentare
Lipidi totali
Colesterolo
72
94
1,4
1,6
0
1,6
3,0
0,1
0
%
g
g
g
g
g
g
g
g
Vitamine
Tiamina
Riboflavina
Niacina
Vitamina C
Vitamina A
Vitamina E
0,07
0,05
0,30
10
tr
0
mg
mg
mg
mg
mg
10
240
0,3
36
30
0
0
0
mg
mg
mg
mg
mg
mg
mg
mg
Varietà
Si distinguono due sottogruppi:
•
Radicchio rosso: presenta foglie di colore rosso intenso
Rosso di Treviso. La pianta ha media grossezza; le foglie, dapprima verdi, incominciano a virare al rosso
in autunno e formano un cespo lungo e stretto a forma di fuso che, quando imbianchisce, raggiunge una
lunghezza di circa 20 centimetri.
Rosso di Verona. Si ritiene derivi per selezione dal Rosso di Treviso, dal quale differisce perché più corto.
Di forma sferoidale, ha foglie rotondeggianti che in autunno si chiudono a formare un grumolo pieno e
compatto. La nervatura principale è bianca e molto sviluppata; il lembo fogliare è rosso e privo di
frastagliature ai margini.
Rosso di Chioggia. Sembra derivare dal Variegato di Castelfranco. Le foglie sono grandi, rotondeggianti,
strettamente embricate a formare un grumolo di forma sferica, talora schiacciato all'apice; le dimensioni
del grumolo, a maturità, sono considerevoli.
•
Radicchio variegato: presenta foglie con striature di diversa forma e intensità:
Variegato di Castelfranco. Considerato il radicchio migliore per quanto riguarda le caratteristiche
organolettiche, deriva dall'incrocio tra il Rosso di Treviso e l'Endivia scarola. La pianta presenta foglie
grandi e rotondeggianti con margine frangiato; in autunno compaiono maculature di colore rosso-viola.
Le foglie sono croccanti e, poiché non formano il grumolo, risultano fragili anche alle manipolazioni. La
radice ha uno sviluppo ridotto.
Variegato di Chioggia. Questa varietà deriva per incrocio e selezione dal Variegato di Castelfranco; le
foglie sono rotondeggianti, grandi, ondulate e, a differenza di quelle del Variegato di Castelfranco, si
rinserrano a formare il grumolo di forma sferica, o leggermente allungata, simile a quella del Rosso di
Chioggia.
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