review - hokuto no ken
hokuto no ken: fist of the north star
Sviluppatore Arc System Works Hardware Atomiswave Uscita 10/2005 Altre
versioni PlayStation 2 (29/03/2002)
La prestigiosa dottrina di Hokuto si unisce ad un’altra fortunata scuola, quella del
picchiaduro Arc System Works. Fortunata fusione di stili o incompatibilità totale?
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Lo stile del gioco porta l’impronta classica del team
di sviluppo Arc System Works sia a livello estetico
che a livello di gameplay. Per i meno preparati ricordiamo alcune caratteristiche peculiari di questo
stile: alta velocità di gioco, combo esagerate e
presenza di Instant Kill (mossa in grado di uccidere
Hokuto no ken (Ken il Guerriero in Italia) è uno
l’avversario con un colpo solo), unite a personaggi
shounen manga di fama mondiale.
bizzarri, grafica bidimensionale ad alta definizione
Nel corso degli anni, grazie alla crescente po-
e animazioni non proprio fluidissime.
polarità, la serie ha visto la luce anche in forma
Il sistema di gioco gode di una buona profondità e
videoludica. Per nostra sfortuna tra i titoli nati da
presenta alcune trovate originali, due fondamen-
questa fusione non possiamo annoverare nessun
talmente: la Star Gauge ed il Boost. Inoltre chi ha
capolavoro. Si è sempre trattato infatti di giochi
letto il manga o seguito l’anime conoscerà benis-
che facevano leva più sulla fama della licenza
simo il significato di Stella della Morte (che appare
sfruttata che sulla bontà del prodotto stesso.
quando un personaggio della serie è destinato a
Nel marzo 2005 però ci fu una svolta: Arc Sy-
morire), questa peculiarità è stata trasposta in
stem Works annunciò lo sviluppo di un picchia-
maniera molto originale nel gioco. Sotto la classica
duro a incontri su piattaforma Atomiswave. Le
barra della vita appaiono le stelle dell’orsa mag-
aspettative erano enormi e il nome del team alle
giore. Subendo determinati attacchi piano piano
spalle del gioco rappresentava un’ottima garan-
queste vanno scomparendo, fino a sparire del
zia di qualità.
tutto. A quel punto apparirà la Stella della Morte,
La Arc System Works si è infatti contraddistinta
la quale rende il personaggio vulnerabile al Fatal
negli ultimi anni grazie alla saga di Guilty Gear,
Ko (Instant Kill).
divenendo ultimo baluardo di un genere non più
Il boost è invece in sostanza uno scatto veloce ver-
in voga, il picchiaduro a due dimensioni.
so l’avversario, la sua utilità pratica però consiste
Alla fine i fan della serie sono stati ripagati
nel cancellare determinate mosse in altre (cosa im-
dell’attesa, ritrovandosi tra le mani un gioco
degno di portare tale titolo. Possiamo tranquillamente dire che questo è il miglior gioco mai creato tra quelli ispirati alla celebre saga di Hokuto
no Ken!
All’esordio sul suolo nipponico il gioco ha riscosso un ottimo successo, tanto da essere incluso
nel torneo Tougeki, la più grande manifestazione
giapponese del settore. Grazie anche alla recente
conversione PS2, possiamo godere della frenesia e giocabilità dell’arcade seduti comodamente
sulle poltrone di casa nostra. Una vera manna
dal cielo anche per noi occidentali, per i quali
altrimenti non ci sarebbe stata la possibilità di
provare il gioco...
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possibile altrimenti), rendendo il gioco ancor più
frenetico e regalando grande spettacolarità alle
partite. I giocatori infatti tramite quest’abilità possono esibirsi in combo spettacolari in puro stile Arc
System Works...
I personaggi inizialmente a disposizione per
sfruttare al meglio il sistema di gioco sono dieci:
Ken, Rei, Shin, Toki, Raoh, Mamiya, Thouther,
Hearts, Jagi e Yuda, ai quali una volta completato lo story mode si aggiunge il boss finale Kenoh,
una versione potenziata di Raoh.
I picchiaduro 2D sono certamente un genere
di nicchia in Italia e non solo, di fatto fuori dal
Giappone la loro popolarità è scesa negli ultimi
anni a livelli piuttosto bassi. Il gioco in questione
potrebbe quindi far storcere il naso ai più giovani, abituati alla grafica tridimensionale dei recenti Tekken e Soul Calibur, tuttavia chi conosce la
saga di Hokuto no Ken non può non apprezzare
le abbondanti citazioni presenti, nonchè la spettacolare resa grafica dei personaggi in perfetto
stile Tetsuo Hara e Buronson. Anche chi non
ha confidenza del genere potrebbe quindi farsi
inizialmente guidare dalla passione per la serie, e
scoprire poi che dietro a un gioco bidimensionale
può nascondersi un sistema di gioco complesso
e intrigante come in questo caso. Per gli amanti del genere invece il gioco è consigliato senza
riserve, non capita spesso infatti di poter gustare
un nuovo picchiaduro 2D di ottima fattura...
C O N T I N U E ?
Il miglior videogioco dedicato alla mitica saga di Hokuto no Ken è un
picchiaduro 2D forse immaturo, ma sicuramente nuovo e intrigante. Una manna dal cielo per gli amanti di questo tipo di gameplay!
di Takayuki Kun
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