Rapporto di analisi del sondaggio sull`attuazione delle

Berna, 29 gennaio 2015
Rapporto di analisi
Associazione nazionale per lo sviluppo della qualità in ospedali
e cliniche (ANQ)
Valutazione piano di misurazione
medicina somatica acuta
Risultati del sondaggio online tra i gruppi di interesse dell’ANQ
Reto Jörg, lic. rer. soc.
Dr. Regula Ruflin
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Rapporto di analisi
29 gennaio 2015
Pagina 2
Indice
Riepilogo ................................................................................................................................. 3
1
Situazione di partenza ..................................................................................................... 8
2
Procedura per il rilevamento e l’analisi ......................................................................... 8
2.1
2.2
3
Misurazione degli indicatori di prevalenza caduta e decubito (LPZ) ....................... 11
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
4
Utilità della misurazione ......................................................................................... 32
Rapporto comparativo nazionale ........................................................................... 33
Temi specifici ospedali e cliniche .......................................................................... 34
Fabbisogno di formazione ..................................................................................... 39
Potenziale di miglioramento .................................................................................. 40
Soddisfazione dei pazienti (questionario breve dell’ANQ) ........................................ 41
6.1
6.2
6.3
6.4
6.5
7
Utilità della misurazione ......................................................................................... 24
Temi specifici ospedali e cliniche .......................................................................... 26
Fabbisogno di formazione ..................................................................................... 29
Potenziale di miglioramento .................................................................................. 30
Misurazione delle infezioni del sito chirurgico (Swissnoso) .................................... 32
5.1
5.2
5.3
5.4
5.5
6
Utilità della misurazione ......................................................................................... 11
Rapporto comparativo nazionale ........................................................................... 12
Temi specifici ospedali e cliniche .......................................................................... 14
Fabbisogno di formazione ..................................................................................... 20
Potenziale di miglioramento .................................................................................. 21
Riammissioni e reinterventi (SQLape) ......................................................................... 24
4.1
4.2
4.3
4.4
5
Rilevamento dei dati ................................................................................................ 8
Analisi dei dati ......................................................................................................... 9
Utilità della misurazione ......................................................................................... 41
Rapporto comparativo nazionale ........................................................................... 42
Temi specifici ospedali e cliniche .......................................................................... 44
Fabbisogno di formazione ..................................................................................... 49
Potenziale di miglioramento .................................................................................. 50
Oneri correlati alla revisione di protesi dell’anca e del ginocchio (SIRIS) .............. 52
7.1
7.2
Utilità del Registro ................................................................................................. 52
Implementazione ................................................................................................... 53
8
Analisi comparative sull’utilità delle misurazioni....................................................... 55
9
Altri temi di misurazione ............................................................................................... 56
10 Raggiungimento degli obiettivi ANQ ........................................................................... 60
11 Servizi del Segretariato generale dell’ANQ ................................................................. 63
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Riepilogo
Situazione di partenza e metodo
L’Associazione nazionale per lo sviluppo della qualità in ospedali e cliniche (ANQ) coordina ed
effettua misurazioni della qualità nei settori della medicina somatica acuta, della riabilitazione e
della psichiatria. Nel quadro della valutazione dell’attuale piano di misurazione nel settore della
medicina somatica acuta, è stato condotto un sondaggio online presso i principali gruppi di interesse dell’ANQ (Cantoni, assicuratori, ospedali e cliniche). Il presente rapporto di analisi si basa
su 91 questionari ritornati (tasso di risposta del 48%).
Risultati
Il riepilogo dei risultati si concentra sulle valutazioni dei partecipanti in merito all’utilità e al potenziale di miglioramento dei singoli temi di misurazione, nonché sul raggiungimento degli obiettivi
dell’ANQ ai sensi dello scopo dell’associazione sancito dagli statuti. Per risultati più approfonditi,
rimandiamo alle spiegazioni nel rapporto.
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La misurazione delle infezioni del sito chirurgico viene considerata la più utile sia come base per
il confronto nazionale di ospedali e cliniche, sia nell’ottica dello sviluppo della qualità. Questo
risultato viene influenzato in modo determinante dalla valutazione sopra la media di ospedali e
cliniche. Se invece prendiamo in considerazione soltanto Cantoni e assicuratori, si nota che l'utilità della misurazione delle infezioni del sito chirurgico è ritenuta analoga a quella degli indicatori
SQLape e del Registro delle protesi SIRIS, sia quale base per lo sviluppo della qualità negli ospedali, sia per il confronto tra fornitori di prestazioni. Nel complesso, l’utilità delle misurazioni
dell’ANQ percepita da Cantoni e assicuratori è superiore a quella di ospedali e cliniche. Fanno
eccezione soltanto la misurazione delle infezioni del sito chirurgico per lo sviluppo della qualità
negli ospedali e nelle cliniche e la misurazione della soddisfazione dei pazienti per il confronto tra
fornitori di prestazioni.
Misurazioni degli indicatori di prevalenza caduta e decubito
Il fattore critico nel quadro delle misurazioni degli indicatori di prevalenza caduta e decubito –
soprattutto dal punto di vista di ospedali e cliniche – è la carente rappresentatività dei risultati a
causa del basso numero di casi. Il 73% circa degli ospedali e delle cliniche prediligerebbe, nonostante il maggiore onere, una misurazione dell’incidenza a una misurazione degli indicatori di
prevalenza.1 Tale disponibilità è degna di nota soprattutto in considerazione del fatto che molti
interpellati hanno già indicato l’impegno necessario per l’attuale rilevamento come ulteriore punto
critico. A tale proposito, una concentrazione dello strumento di rilevamento sulle caratteristiche
rilevanti (soprattutto nel quadro delle caratteristiche strutturali) e una riduzione della periodicità
della misurazione (rilevamento solo a ritmo biennale) sono proposte di ottimizzazione più volte
formulate.
Per quanto riguarda la redazione di rapporti, vengono valutati criticamente soprattutto il forte ritardo della pubblicazione del rapporto comparativo nazionale 2 e la sua lunghezza. L’opinione sul
ritardo non è cambiata nonostante il miglioramento conseguito in questo senso dall’introduzione
delle misurazioni degli indicatori di prevalenza. In vista dell’attuazione di misure di miglioramento
concrete, inoltre, ospedali e cliniche vedrebbero di buon occhio possibilità di scambio sulle bestpractices, compresi impulsi sullo stato attuale delle conoscenze della ricerca nel campo delle
cure.
Riammissioni e reinterventi potenzialmente evitabili
La critica principale in merito alla misurazione delle riammissioni e dei reinterventi potenzialmente
evitabili riguarda il software: le sue lacune al momento non consentono una valutazione sistematica dei dati, il che limita l’utilità degli indicatori SQLape, la cui importanza è stata peraltro più volte
rimarcata. Oltre al software, dal punto di vista dei fornitori di prestazioni, l’attenzione va focalizzata
sulla trasparenza e la comprensibilità dell’algoritmo alla base del rilevamento. Il confronto dei
risultati delle analisi SQLape con dati interni agli ospedali è ancora fonte di molta confusione, il
che mette in discussione l’utilità degli indicatori per lo sviluppo della qualità. Il terzo punto critico
è l’attualità della base di dati, rispettivamente, sempre riguardo al software, la necessità di poter
analizzare immediatamente i dati al fine di far confluire eventuali nuove conoscenze nello sviluppo
della qualità.
Misurazione delle infezioni del sito chirurgico (Swissnoso)
Come già menzionato nell’analisi comparativa, la misurazione delle infezioni del sito chirurgico,
rispettivamente i relativi risultati, sono considerati di grande utilità. 3 Anche l’assistenza prestata
da Swissnoso viene valutata positivamente,4 quantunque le esperienze in relazione con la validazione in loco da parte di Swissnoso siano divergenti. Le validazioni sono considerate importanti
e valutate per lo più positivamente anche nell’ottica dell’attuazione organizzativa. Dai commenti
1
2
3
4
Cfr. Punto 3.3.8.
Cfr. anche punto 3.2.3.
Cfr. capitolo 8 e punti 5.2.2 e 5.3.2.
Cfr. punti 5.3.6 e 5.3.7.
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traspaiono tuttavia anche esperienze meno positive, 5 il che è sicuramente dovuto al fatto che la
procedura di validazione deve dapprima essere consolidata anche presso Swissnoso.
Un desiderio più volte espresso da parte dei fornitori di prestazioni concerne possibili offerte di
sostegno nell’analisi e nell’interpretazione dei risultati. A questo proposito, per esempio, è stata
menzionata l’organizzazione di un workshop dedicato all’analisi da eseguire autonomamente
quale sostegno a ospedali e cliniche.
Nell’ottica di un possibile aumento dell’efficienza, sono altresì state proposte un’importazione diretta dei dati dai sistemi informatici delle cliniche e procedure di plausibilizzazione automatizzate
per incrementare la qualità dei dati. Infine, analogamente alle misurazioni degli indicatori di prevalenza caduta e decubito è stata auspicata anche in questo caso una pubblicazione più celere
del rapporto.6
Misurazioni della soddisfazione dei pazienti (questionario breve ANQ)
Per quanto riguarda le misurazioni della soddisfazione dei pazienti, si constata che tanto l’utilità
in generale quanto l’utilità dei risultati come base per discussioni sulla qualità in seno a ospedali
e cliniche è considerata molto positiva in primis dalle cliniche specializzate, 7 tant’è vero che sono
soprattutto queste ultime a vedere di buon occhio un prolungamento della durata del rilevamento
a favore della rappresentatività delle analisi. 8 Nel complesso, invece, ospedali e cliniche considerano in modo per lo più critico un tale prolungamento. A ciò vanno aggiunte le riserve espresse
in rapporto allo strumento di rilevamento costituito da sole cinque domande. Tra le proposte figurano soprattutto il completamento del questionario e un aggiustamento della scala di risposte
(riduzione degli undici livelli di risposta) al fine di aumentare la rappresentatività dei risultati e di
agevolarne l’applicazione nell’ottica di misure di miglioramento concrete. Le richieste di Cantoni
e assicuratori vanno nella direzione di quelle di ospedali e cliniche, senonché i primi annettono
maggiore importanza a un’accresciuta capacità di discriminazione dello strumento di rilevamento
e, di conseguenza, alla prevenzione di effetti plafone.
I risultati del sondaggio online denotano infine, oltre alle critiche menzionate riguardo all’impostazione del rilevamento, anche una necessità di ottimizzazione della piattaforma Q1. 9 In tale contesto, le osservazioni concernevano per esempio il miglioramento della confrontabilità di gruppi
di ospedali, la rappresentazione di tutti gli anni di misurazione per identificare sviluppi e tendenze,
e una migliore navigazione tra le singole sedi.
Registro delle protesi SIRIS
Il Registro delle protesi SIRIS si trova ancora in fase di costruzione. La Fondazione SIRIS ha
svolto una valutazione completa più o meno parallelamente al presente sondaggio online il quale,
di conseguenza, è limitato a poche domande generali sul Registro. Nel complesso, si constata
che al momento il Registro delle protesi SIRIS è di scarsa utilità per i gruppi di interesse. 10 Per
maggiori ragguagli rimandiamo alla menzionata valutazione della Fondazione SIRIS.
Altri temi di misurazione
Il sondaggio online interpellava i partecipanti anche in merito ad altri temi di misurazione da eventualmente integrare nel piano dell’ANQ e ad aspetti da considerare nell’introduzione di nuovi temi.
A tale proposito, è stata sottolineata l’importanza del consolidamento e dell’ottimizzazione delle
attuali misurazioni prima di considerare l’ipotesi di introdurne di nuove. La continuità delle attuali
misurazioni è inoltre essenziale per creare serie temporali volte a identificare e documentare i
cambiamenti.
5
6
7
8
9
10
Cfr. Punto 5.3.9.
Cfr. anche punto 5.3.9.
Cfr. Punto 6.3.6.
Cfr. Punto 6.3.7.
Cfr. punti 6.3.2 e 6.3.8.
Secondo il tipo di ospedale, si notano tuttavia grandi differenze nella valutazione dell’utilità, differenze difficilmente interpretabili in considerazione del basso numero di casi di alcuni nosocomi (cfr. punto 7.1.1).
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I costi e l’utilità attesa sono i primi fattori da valutare nell’ottica dell’introduzione di nuovi temi di
misurazione. Per quanto riguarda i costi, sulla scorta delle esperienze acquisite si attira l’attenzione soprattutto sul considerevole onere di ospedali e cliniche per l’attuazione delle misurazioni.
Un altro fattore menzionato è la necessità di prevenire ridondanze con le attuali misurazioni al di
fuori del piano dell’ANQ (p.es. piano di misurazione VZK11). Sul fronte degli aspetti positivi, ospedali e cliniche guardano in particolare al potenziale di miglioramento identificabile e concretizzabile grazie alle nuove misurazioni, mentre Cantoni e assicuratori danno maggiore importanza alla
confrontabilità di nuovi temi di misurazione, rispettivamente indicatori. Altri elementi considerati
importanti sono la celerità della disponibilità dei risultati e lo sfruttamento ottimale dei set di dati
esistenti.
Tra i possibili nuovi temi di misurazione, i più gettonati sembrano la sicurezza della farmacoterapia, le infezioni riconducibili ai cateteri, la gestione della dimissione, l’igiene delle mani e il delirio.
È stata inoltre sottolineata la crescente importanza del settore ambulatoriale, un’evoluzione alla
quale il piano di misurazione dell’ANQ dovrà dimostrare di saper adattarsi.
Raggiungimento degli obiettivi dell’ANQ
La valutazione del raggiungimento da parte dell’ANQ degli obiettivi sanciti dagli statuti nel quadro
dell’attuale piano di misurazione è stata per lo più positiva (cfr. figura seguente). Ad eccezione
degli item riguardanti la rappresentazione adeguata della qualità delle prestazioni in ospedali e
cliniche e l’intensificazione dello scambio orientato alla qualità tra fornitori di prestazioni, oltre il
60% dei Cantoni, degli assicuratori, degli ospedali e delle cliniche si è espresso favorevolmente
su ogni item.12 Al contempo, occorre analizzare la valutazione per lo più positiva del raggiungimento degli obiettivi da parte dell’ANQ tenendo in considerazione le critiche in merito al rapporto
costi/utilità delle misurazioni espresse anche in questo contesto dai gruppi di interesse.
11
12
Verband Zürcher Krankenhäuser.
Categorie di risposta “Sono abbastanza d’accordo” e “Sono d’accordo”.
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Servizi del Segretariato generale dell’ANQ
La qualità dei servizi del Segretariato generale dell’ANQ è stata valutata in modo per lo più positivo. I partecipanti dovevano esprimersi sul trasferimento di informazioni (comprensibilità, tempestività, quantità), sul rispetto delle scadenze, sulla chiarezza delle competenze, sulla cordialità
nella comunicazione e sulla disponibilità linguistica. È stata individuata necessità di intervento
soprattutto a livello di possibilità di comunicazione per i gruppi di interesse francofoni e italofoni.
Per gli ospedali e le cliniche, inoltre, non è sempre chiarissimo a chi siano destinate determinate
informazioni dell’ANQ, che cosa esse comportino e se debbano essere diffuse internamente. La
professionalità, la cordialità e la disponibilità del Segretariato generale e dei suoi collaboratori
sono particolarmente apprezzate.
Procedura successiva
Il presente rapporto di analisi costituisce, insieme alla valutazione metodico-contenutistica
dell’Istituto di ricerca sulla salute pubblica e sulle dipendenze (ISGF, Schweizer Institut für Suchtund Gesundheitsforschung) e a quella specifica del Registro SIRIS, la base per l’elaborazione
del piano di misurazione a partire dal 2016 nel settore della medicina somatica acuta.
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Situazione di partenza
1
L’Associazione nazionale per lo sviluppo della qualità in ospedali e cliniche (ANQ) coordina ed
effettua misurazioni della qualità nei settori della medicina somatica acuta, della riabilitazione e
della psichiatria. I risultati consentono di realizzare un confronto trasparente a livello nazionale.
Sulla base di questi rilevamenti, gli ospedali e le cliniche possono adottare provvedimenti mirati
per il miglioramento della qualità. I membri dell’ANQ sono l’associazione degli Ospedali H+, santésuisse, gli assicuratori sociali federali, i Cantoni e la Conferenza svizzera delle direttrici e dei
direttori cantonali della sanità.
Per il settore della medicina somatica acuta, l’ANQ ha definito contrattualmente nel piano di misurazione sette indicatori che gli ospedali acuti devono rilevare. Questi indicatori poggiano per lo
più su concetti di misurazione esistenti e comprendono i temi seguenti:

prevalenza delle cadute (sulla base del concetto di misurazione LPZ);

prevalenza dei decubiti (sulla base del concetto di misurazione LPZ);

riammissioni potenzialmente evitabili (sulla base del metodo SQLape);

reinterventi potenzialmente evitabili (sulla base del metodo SQLape);

infezioni del sito chirurgico (rilevamento in collaborazione con Swissnoso);

soddisfazione dei pazienti (questionario breve dell’ANQ composto di cinque domande);

oneri correlati alla revisione di protesi dell’anca e del ginocchio (collaborazione con il Registro
delle protesi SIRIS).
In vista del varo del piano di misurazione dal 2016, l’ANQ valuta l’attuale piano di misurazione e
la sua attuazione. Dopo una valutazione metodico-contenutistica delle misurazioni della qualità,
rispettivamente dei temi da esse coperti, svolta dall’Istituto di ricerca sulla salute pubblica e sulle
dipendenze (ISGF) di Zurigo,13 l’ANQ ha incaricato la socialdesign AG di condurre un sondaggio
tra i principali gruppi di interesse (Cantoni, assicuratori, ospedali e cliniche) in merito alle loro
esperienze con le misurazioni e alle loro valutazioni sull’utilità delle stesse, sul potenziale di miglioramento, sul raggiungimento degli obiettivi dell’ANQ e sui servizi del Segretariato generale
dell’ANQ. Lo scopo è quello di creare una base adeguata per il piano di misurazione dal 2016 e
per il perfezionamento delle misurazioni esistenti. Il presente rapporto di analisi presenta i risultati
di tale sondaggio.
2
Procedura per il rilevamento e l’analisi
2.1
Rilevamento dei dati
Il finanziamento e l’attuazione delle misurazioni della qualità dell’ANQ sono disciplinati nel contratto nazionale di qualità.14 I partner contrattuali sono in particolare l’associazione degli Ospedali
H+, santésuisse e la Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità. Essi
rappresentano i principali gruppi di interesse dell’ANQ: da un lato gli ospedali e le cliniche, che
aderendo al contratto di qualità si impegnano a effettuare le misurazioni dell’ANQ, dall’altro gli
13
Cfr. ANQ (2013). Controllo della completezza e della rilevanza del piano di misurazione dell’ANQ. Versione
breve rapporto di ricerca ISGF di maggio 2012, Associazione nazionale per lo sviluppo della qualità in ospedali
e cliniche (ANQ); nonché ANQ (2014): Controllo della completezza e della rilevanza del piano di misurazione
dell’ANQ. Versione breve seconda parte del rapporto di ricerca ISGF, inclusa. identificazione di opzioni di intervento, Associazione nazionale per lo sviluppo della qualità in ospedali e cliniche (ANQ), in collaborazione
con la socialdesign.
14
Cfr. http://www.anq.ch/it/anq/nationaler-qualitaetsvertrag/.
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assicuratori e i Cantoni. Questi tre gruppi di interesse erano anche i destinatari del sondaggio nel
contesto della valutazione dell’attuale piano di misurazione nel settore della medicina somatica
acuta. L’inchiesta è stata svolta online in tre lingue con l’ausilio dell’applicativo 2ask. In collaborazione con l’ANQ, è stata dapprima elaborata una bozza del questionario, poi valutata e completata nel quadro di una seduta con rappresentanti dei gruppi di interesse. Durante il periodo di
rilevamento (dal 4 agosto al 30 settembre 2014), i destinatari potevano accedere al questionario
e partecipare al sondaggio attraverso un link ricevuto per posta elettronica.
2.2
Analisi dei dati
La comunicazione di accompagnamento spiegava ai destinatari che solo una persona per ogni
ospedale, ogni clinica, ogni Cantone e ogni assicuratore doveva rispondere al questionario. Lo
stesso valeva per i gruppi di ospedali (un solo questionario per tutto il gruppo). In seno ai gruppi
di interesse, l’invito a partecipare al sondaggio è stato esteso anche ad associazioni e federazioni
(CDS, Conférence latine des affaires sanitaires et sociales – CLASS, CTM, santésuisse, Associazione dei piccoli e medi assicuratori malattia – RVK, H+). Ospedali e cliniche hanno invece
coinvolto gli incaricati della qualità dei fornitori di prestazioni.
Alla fine del periodo di rilevamento, erano stati ritornati 91 questionari compilati completamente,
il che corrisponde a un tasso di risposta del 48%. 71 questionari sono stati inviati da rappresentanti dei gruppi di interesse degli ospedali e delle cliniche, sedici da rappresentanti dei Cantoni,
quattro da rappresentanti degli assicuratori. La tabella seguente riporta gli ospedali e le cliniche
partecipanti al sondaggio online secondo la tipologia dell’Ufficio federale di statistica (UST)15 e in
base alle misurazioni svolte dai rispettivi fornitori di prestazioni. 16
Misurazione
Tipo di ospedale
Presa a
Ospedali
carico cenuniversitari
tralizzata
Misurazione degli indicatori di prevalenza caduta e decubito secondo il
concetto LPZ
Riammissioni e reinterventi potenzialmente evitabili (SQLape)
Cure primarie
Cliniche
specializzate
Totale
5
11
39
12
67
5
11
35
9
60
Infezioni del sito chirurgico secondo
Swissnoso
5
11
34
10
60
Misurazioni della soddisfazione dei pazienti (questionario breve ANQ)
5
11
38
12
66
Registro SIRIS per le endoprotesi
dell’anca e del ginocchio
5
11
31
7
54
Totale
5
11
39
15
70
Il questionario comprendeva item rivolti a tutti i destinatari e item riferiti esclusivamente agli ospedali e alle cliniche partecipanti alle misurazioni in questione (p.es. organizzazione della misurazione, manuali, supporto). I risultati delle domande chiuse vengono rappresentati di seguito in
base alla ripartizione della frequenza delle risposte nel complesso e ai valori medi del gruppo (cfr.
ausilio alla lettura). Secondo la domanda, vengono indicati i valori medi per tipo di ospedale o un
confronto tra ospedali e cliniche da un lato e assicuratori e Cantoni dall’altro. Ricordiamo che i
15
16
Cfr. http://www.bfs.admin.ch/bfs/portal/de/index/infothek/erhebungen__quellen/blank/blank/kh/02.html oppure
http://www.bfs.admin.ch/bfs/portal/fr/index/infothek/erhebungen__quellen/blank/blank/kh/02.html .
Un ospedale/una clinica si è dichiarato/a per errore come federazione e i filtri del sondaggio online hanno impedito che questo istituto ricevesse le domande sulla partecipazione alle singole misurazioni, rispettivamente
le domande specifiche sui singoli temi di misurazione. Si spiega così la differenza del totale del gruppo di
interesse “Ospedali e cliniche” (71) rispetto al totale riportato nella tabella (70).
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valori medi poggiano in parte su un numero di casi molto basso e, di conseguenza, vanno interpretati con prudenza. Ciò nondimeno, differenze rilevanti nelle tendenze di risposta devono essere, per quanto possibile, messe in evidenza.
Le risposte alle domande aperte vengono per lo più riportate così come formulate dai partecipanti.
Gli unici interventi riguardano la cancellazione di osservazioni che avrebbero permesso l’identificazione del partecipante e modifiche volte ad agevolare la leggibilità (p.es. punteggiatura, ortografia e rimandi alla numerazione nel rapporto). Sono inoltre state eliminate risposte telegrafiche
nulladicenti, come “no”, “nessuno” o “niente”. La plausibilizzazione dei dati mette in risalto che le
osservazioni formulate nelle domande aperte sono riconducibili in grandissima parte a partecipanti piuttosto critici, un modello di comportamento analogo ad altri sondaggi. 17 Di conseguenza,
nell’ottica di una raffigurazione rappresentativa delle opinioni è bene considerare in particolare le
analisi quantitative delle domande chiuse e interpretare i commenti alle domande aperte tenendone presente la distorsione.
17
A titolo di verifica, per ogni misurazione sono stati confrontati i valori medi (valutazione dell’utilità) dei partecipanti che non hanno risposto alle domande aperte (item potenziale di miglioramento e complementi alle domande specifiche) con quelli dei partecipanti che hanno formulato un commento per almeno una delle domande
aperte (T-test). Per la misurazione della soddisfazione dei pazienti si constata, per entrambe le dimensioni
dell’utilità (confronto tra ospedali e base per lo sviluppo della qualità), una differenza significativa: i partecipanti
che non hanno formulato commenti considerano in media più utile la misurazione. Per la misurazione degli
indicatori di prevalenza, si constata la stessa differenza per una delle due dimensioni dell’utilità. Per l’altra, la
tendenza è analoga, ma la differenza non è significativa. Ciò vale anche per gli indicatori SQLape. Solo nell’ambito delle misurazioni delle infezioni del sito chirurgico i partecipanti che non hanno formulato commenti hanno
ritenuto meno utile il rilevamento (per una dimensione dell’utilità la differenza è significativa). Questa circostanza
è spiegabile con la soddisfazione generale sopra la media per lo status quo: lo si nota anche analizzando i
commenti alle misurazioni delle infezioni del sito chirurgico, meno critici rispetto agli altri temi di misurazione.
Sulla scorta di queste considerazioni, si può dare per accertato che le osservazioni formulate nelle domande
aperte sono in grandissima parte riconducibili a partecipanti piuttosto critici.
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Misurazione degli indicatori di prevalenza caduta e decubito (LPZ)
3.1
Utilità della misurazione
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3.2
Rapporto comparativo nazionale
3.2.1
Comprensibilità del rapporto comparativo nazionale 18
3.2.2
Utilità del rapporto comparativo nazionale
18
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Nel sondaggio, in relazione alla misurazione degli indicatori di prevalenza caduta e decubito è stato ancora
utilizzato il termine di “rapporto finale”. A partire dal rapporto 2013, anche per questo rilevamento si parlerà
esclusivamente di “rapporto comparativo nazionale”.
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3.2.3
Tempestività del rapporto comparativo nazionale
3.2.4
Grafici interattivi sui risultati pubblicati in modo trasparente
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3.3
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Temi specifici ospedali e cliniche
3.3.1
Documentazione d’accompagnamento alla misurazione
3.3.2
Facilità di utilizzo del settore protetto da login del sito LPZ
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3.3.3
Comprensibilità dei dati nel settore protetto da login del sito LPZ
3.3.4
Utilità dei dati nel settore protetto da login del sito LPZ
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3.3.5
Sensibilizzazione al tema della qualità delle cure
3.3.6
Misurazioni degli indicatori di prevalenza come base per la discussione sul tema
della qualità
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3.3.7
Avvio di progetti concreti grazie ai risultati delle misurazioni degli indicatori di prevalenza
3.3.8
Misurazione dell’incidenza vs. misurazione degli indicatori di prevalenza
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Rapporto di analisi
3.3.9
29 gennaio 2015
Pagina 18
Commenti complementari sulle misurazioni degli indicatori di prevalenza
Nel quadro del sondaggio online, gli ospedali e le cliniche partecipanti avevano la possibilità di
aggiungere commenti sui temi menzionati al punto 3.3. Tali commenti vengono riportati di seguito,
per lo più nella loro formulazione originale (quelli in tedesco e francese sono stati tradotti).

Un rilevamento delle cadute e dei decubiti effettuato un giorno l’anno non ha senso, in quanto
a mio modo di vedere il risultato non è in alcun modo rappresentativo. Mi sembra quindi del
tutto superfluo procedere a una pianificazione delle misure. Un rilevamento sull’arco di un
anno fornirebbe un risultato molto più rilevante, sulla scorta del quale si potrebbero effettivamente elaborare provvedimenti adeguati e valori di riferimento.

Siamo un ospedale di piccolissime dimensioni con soli quattro letti nel reparto acuto: i nostri
risultati non possono essere confrontati con quelli di nosocomi più grandi.

Il nostro ospedale svolge volontariamente una misurazione dell’incidenza delle cadute e dei
decubiti, i cui risultati sono decisamente più importanti per la discussione interna sul tema
della qualità. Senza contare che la misurazione degli indicatori di prevalenza ha fornito in
parte tutt’altri dati.

Nei risultati, mancano statistiche relative al rischio di decubito e sui decubiti verificatisi nell’istituto.

Dato che da noi il numero di casi è molto basso e che la misurazione è soltanto la fotografia
di un momento, per noi è difficile trarne un’utilità per lo sviluppo della qualità, senza contare
che di regola i nostri pazienti non sono a rischio.

Sito LPZ: poco chiaro, non è facile capire su quale livello ci si trovi. Ci vuole una vita per
trovare qualcosa. Sarebbe meglio suddividere i siti e collegarli tramite link.
Risultati specifici secondo l’ospedale: troppe rappresentazioni con troppe informazioni ridondanti. Stamparle significa affogare nella carta. Una sola pagina sarebbe meglio.
Sensibilizzazione qualità delle cure/risultati: rendere più rappresentativi i rilevamenti interni e
non effettuare misurazioni a campione.

[Punto 3.3.4]: sensibilizzazione del personale curante = “Sono abbastanza d’accordo”.
[Punto 3.3.8]: la misurazione interna dell’incidenza delle cadute è implementata -> l’esportazione dei dati deve essere possibile.
L’interpretazione dei residui è impegnativa, poco rappresentativa ma necessaria in quanto è
l’unica analisi possibile, il numero complessivo non appare da nessuna parte, le cifre sull’andamento sono difficili da identificare, il dashboard è poco chiaro.

La documentazione è troppo consistente, c’è troppa roba con pochi riferimenti. Le misurazioni
dell’incidenza vengono già effettuate da diversi ospedali, noi compresi, e l’utilità di questi
rilevamenti è decisamente superiore a quella della misurazione degli indicatori di prevalenza.
Per questioni di efficienza e di risorse, una misurazione nazionale dell’incidenza dovrebbe
rimpiazzare gli attuali rilevamenti presso gli ospedali, nel caso ideale senza oneri supplementari per i nosocomi e senza ripercussioni sulla qualità (degli strumenti esistenti).

L’attuazione di misure concrete per quanto riguarda le cadute e i decubiti sulla scorta dei dati
rilevati sono questioni interne. Sarebbe in ogni caso utile se, dopo un certo lasso di tempo
dallo svolgimento di una misurazione, i nosocomi fossero interrogati sulle misure attuate.
Offerta di un valore di riferimento sulle misure attuate negli istituti partecipanti.

Il sito protetto da login è molto complicato, all’inizio faticavo a capire dove mi trovavo. La
misurazione interna dell’incidenza è più rappresentativa della misurazione degli indicatori di
prevalenza.

Il sito in sé è chiaro, sono i percorsi verso i vari documenti a non esserlo sempre (le indicazioni
sono di difficile comprensione).

Questo studio è obbligatorio perché abbiamo aderito all’ANQ, ma nella realtà quotidiana non
è così rilevante. Riusciamo a contenere l’impegno necessario giusto perché siamo piccoli e
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29 gennaio 2015
Pagina 19
lo studio coinvolge poche persone. La misurazione, rispettivamente i risultati, non hanno un
grande influsso sulle cure quotidiane.

[Punto 3.3.1]: il rilevamento dei dati è molto impegnativo, e in più non tutti vengono utilizzati
per l’elaborazione (p.es. scala di dipendenza assistenziale). Non c’è proporzione tra l’onere
necessario per la misurazione e la sua utilità.
[Punto 3.3.7]: misure sulla base di strumenti interni (protocollo sulle cadute/misurazione
dell’incidenza).

Una formazione sull’utilizzo del dashboard sarebbe benvenuta.

Sarebbe interessante individuare tendenze e circostanze che ci sostengono nell’aumento
della qualità: p. es. vengono adottate troppe misure di prevenzione inefficaci. Quali misure
sono invece efficaci secondo i risultati?

La misurazione degli indicatori di prevalenza caduta e decubito copre un settore già oggetto
di rilevamenti presso la maggior parte delle istituzioni sanitarie. Si tratta di una perdita di
tempo senza risultati sostanziali.
La documentazione (manuale) è eccessiva. I risultati complessivi degli ospedali giungono
troppo tardi. Il tasso di caduta e di decubito viene già rilevato regolarmente in seno alla clinica
(indicatori).

Nel nostro ospedale, svolgiamo una misurazione permanente dell’incidenza sia dei decubiti
sia delle cadute, rilevamenti molto più rappresentativi e utili dell’impegnativa misurazione degli indicatori di prevalenza in un giorno di riferimento. Capita infatti che in un giorno di riferimento ci sia un caso di decubito e in un altro nessuno. Significa che ogni tanto abbiamo un
problema e ogni tanto no?

Le indicazioni percentuali non sono soddisfacenti in quanto abbiamo pochi casi.

La rappresentatività dei dati è resa discutibile dal basso numero di casi e dal fatto che la
misurazione si svolga solo in un giorno. La rappresentazione è complicata, anche se il dashboard ha contribuito a migliorarla.

Per far sì che i dati siano utili, occorre lavorarci un bel po’. Sarebbe utile disporre di filtri per
la selezione dei casi in modo da svolgere analisi approfondite o identificare le diverse costellazioni di rischio.

Questi rilevamenti (incidenza delle cadute e prevalenza dei decubiti) erano già previsti prima
dell’avvento dell’ANQ. La presentazione dei risultati non corrisponde alle strutture dell’istituto.
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3.4
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Pagina 20
Fabbisogno di formazione
Commenti sul fabbisogno di formazione
Cantoni/assicuratori

È risaputo che le disposizioni sulla procedura per il rilevamento dei dati non sono sempre
rispettate e non da tutti i fornitori di prestazioni. Auspichiamo che i risultati della misurazione
degli indicatori di prevalenza vengano discussi maggiormente in relazione all’utilità per la
gestione della qualità del singolo ospedale.

Dovrebbero essere formulate raccomandazioni per il prosieguo del rilevamento di questi indicatori e per l’adozione di misure di miglioramento sulla scorta di quanto i Cantoni rilevano
presso gli ospedali (analogamente a quanto avviene con gli indicatori di qualità dell’UFSP per
il tasso di mortalità).
Ospedali e cliniche

I criteri per la classificazione dei pazienti mi sembrano eccessivi.

Scambio organizzato e strutturato su quali misure sono adottate dai singoli ospedali sulla
scorta della misurazione. Apprendimento dagli altri, cooperazione nella pianificazione e
nell’attuazione di misure ecc.

Non bastano misure di formazione per migliorare un metodo di misurazione insufficiente.

Occorre acquisire dimestichezza nell’interpretazione dei risultati.

Altri temi: attuale stato delle conoscenze sui decubiti, sulle cadute, sulle misure restrittive
della libertà, sulla malnutrizione, p.es. presentare la ricerca nel campo delle cure.

La formazione modulare offerta da due anni è molto apprezzata. Le formazioni condotte dalla
signora Vangelooven sono preziosissime.

Formazioni comprensibili a tutti e non solo agli esperti di statistica.

[Commento complementare su “Interpretazione dei risultati”]: includere l’utilità dei risultati per
l’ospedale.
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Pagina 21

Conoscenze sull’impiego del dashboard.

Sarebbe auspicabile disporre di un benchmark (confronto con le cliniche migliori).

Sarebbero auspicabili incontri informativi sull’interpretazione dei risultati.

Il piano di formazione comprende anche il tema della qualità. Peccato che nei centri svizzeri
di formazione professionale, nelle scuole superiori professionali e nelle università si sappia
poco dell’ANQ.

Instaurare una collaborazione (tra gli ospedali partecipanti) sulle raccomandazioni e i potenziali miglioramenti.
3.5
Potenziale di miglioramento
Nel quadro del sondaggio online, ai partecipanti è stato chiesto di esprimersi sul potenziale di
miglioramento nell’ambito delle misurazioni degli indicatori di prevalenza caduta e decubito. Tali
commenti vengono riportati di seguito, per lo più nella loro formulazione originale (quelli in tedesco e francese sono stati tradotti).
Cantoni/assicuratori

La rappresentazione trasparente degli ospedali e l’anonimizzazione non sono utili. Occorre
migliorare la prova a campione, altrimenti la base di dati è insufficiente, e raggiungere una
migliore discriminazione (adeguamento del metodo?).

Pubblicazione più veloce. Nessuna pubblicazione anonima nel rapporto, bensì menzione dei
nomi e delle ubicazioni.

Per il cantone è interessante poter disporre di una comparazione (fra ospedali, fra Cantoni),
ciò che non esiste a tutt'oggi. Inoltre il lasso di tempo che esiste fra la misurazione (momento
di rilevamento) e la pubblicazione dei risultati (2 anni), rende l'esercizio pressoché inutile.

Rappresentazione dei risultati specifica per ogni Cantone.

Auspichiamo lo svolgimento di misurazioni dell’incidenza per trarne informazioni sulla continuità dell’assistenza, sulle interazioni all’origine dei problemi e sull’efficacia delle misure di
prevenzione. Siamo dell’opinione che un rilevamento continuo con la rappresentazione del
decorso dei decubiti e delle cadute verificatisi prima e durante la degenza conduca a una
sensibilizzazione ottimale e porti benefici alla gestione della qualità. Considerate le oscillazioni stagionali dei tassi di decubito e del mix di pazienti, empiricamente dimostrate, l’idea di
un rilevamento in un giorno di riferimento va ripensata. L’elenco dei fattori di rischio andrebbe
completato con indicazioni sulla farmacoterapia, sul bilancio idrico e sulle malattie croniche
come il diabete e le affezioni circolatorie. L’aggiustamento secondo il rischio dovrebbe inoltre
tenere conto della situazione assicurativa e della durata della degenza.

Parallelamente all’invio dei risultati agli ospedali, sarebbe necessario spedire una panoramica della situazione ai singoli Cantoni.

I punti seguenti potrebbero portare miglioramenti: invece di svolgere la misurazione nazionale
degli indicatori di prevalenza in un giorno di riferimento fisso, rilevare dati casuali; pubblicazione più celere dei risultati della misurazione; rappresentazione dei risultati della misurazione più trasparente e comprensibile.

Forse può essere migliorata la possibilità di distinguere un ospedale dall’altro?

Per quanto riguarda il concetto di valutazione e il sito dell’ANQ, non è chiaro se le cadute
considerate si siano verificate durante la degenza o negli ultimi trenta giorni. Nel rapporto
comparativo nazionale e nei risultati pubblicati sul sito dell’ANQ vengono menzionati solo i
residui e gli intervalli di confidenza, ma non la frequenza, che pure sarebbe un’informazione
preziosa.
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Pagina 22
Ospedali e cliniche

Rivalutare la lunghezza del questionario e il conseguente onere. Misurazione solo ogni due
anni, così da ridurre l’impegno e lasciare tempo a sufficienza per l’attuazione delle misure e
la verifica dell’efficacia. LPZ: semplificare l’analisi come gruppo di ospedali. Come sede o
gruppo di ospedale, ogni volta occorre ri-effettuare la registrazione. Nessun problema nel
dashboard.

Rilevamento annuale (analogamente al sistema IQIP).

Management Summary delle analisi molto ampie. Misurazione dell’incidenza per entrambi i
temi invece della misurazione degli indicatori di prevalenza.

Migliore distinzione nella rappresentazione delle cadute in ospedale e fuori dall’ospedale.

Occorre disporre di un numero di dati superiore, affinché le conclusioni non siano legate al
caso: un ospedale con un decubito è pessimo e uno senza decubiti è ottimo?

Rilevamento più semplice, meno dettagliato, e analisi meno approfondita.

Serie temporali, per esempio triennali, per osservare gli sviluppi.

Rapporto finale già due-tre mesi dopo la misurazione. Raccomandazioni sulla base della misurazione. I nostri complimenti, ottimo servizio da parte dei collaboratori dell’LPZ (veloce riscontro in caso di domande).

La presentazione dei risultati è tutto fuorché di facile utilizzo.

Essendo una fotografia di un momento preciso, difficilmente i risultati possono essere utilizzati per attività di miglioramento della qualità e della sicurezza (la casualità è elevata e i dati
non sono sufficientemente consistenti (ad oggi) per definire delle tendenze). Probabilmente
con il passare degli anni sarà possibile trarre qualche considerazione supplementare.
Il rapporto finale non sempre è di facile lettura... Testo pesante e non scorrevole. Sarebbe
forse opportuno creare una sorta di testo più snello, che possa rendere conto dei dati principali.

Rapporto finale: troppo lungo e tardivo. Quando è disponibile, ha ormai perso ogni significatività per il rilevamento interno di cifre chiave nel confronto con il valore di riferimento.

Una misurazione dell’incidenza invece della misurazione degli indicatori di prevalenza.

Servirebbero cifre chiave che agevolino l’interpretazione dei dati.

Confronto solo ogni due anni. Meno informazioni e documenti. Ottimizzazione di alcune domande (cadute) per incrementare l’utilità/l’acquisizione di informazioni per gli ospedali.

Rilevamento completo dei risultati al posto di una misurazione degli indicatori di prevalenza.

Misurazione degli indicatori di prevalenza completata da una misurazione dell’incidenza.

Semplificare il sito internet. Introdurre termini chiave per novità annuali. La cartella informativa
e la rispettiva documentazione (definizioni) potrebbero essere semplificate.

Siamo dell’opinione che nel questionario continuino a esserci componenti da rilevare obbligatoriamente ma che non sono rilevanti per l’analisi (BMI senza rilevamento della malnutrizione ecc.). Altre componenti dell’LPZ sono già state adeguate, ma crediamo che il questionario possa essere ridotto ulteriormente (p.es. eliminazione dei doppioni nelle misurazioni del
fabbisogno di cure).

Il rilevamento delle variabili per le quali non è possibile un’analisi o un confronto deve essere
ulteriormente snellito. L’affidabilità interrater o intrarater dovrebbe essere valutata tenendo
conto delle conoscenze e delle competenze dei coordinatori e dei valutatori secondo l’istituto.
Fornire contenuti per la formazione continua in questo senso e per l’analisi dei dati.

Semplificazione dello strumento, aumento della rappresentatività con una misurazione più
lunga. Formulare raccomandazioni concrete nel rapporto. Riduzione dei dati da rilevare, soprattutto per quanto riguarda le informazioni sulle strutture.
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Pagina 23

Analisi dei risultati con raccomandazioni di intervento. Inviare prima il rapporto nazionale sui
risultati.

Misurazione troppo complicata, va semplificata!

Affinché i rilevamenti siano più rappresentativi, non dovrebbero svolgersi in un giorno di riferimento.

È necessario adeguare il rilevamento per aumentare il numero di casi.

Il rapporto finale deve assolutamente essere messo a disposizione poco dopo la misurazione.
L’organizzazione della misurazione genera un numero di casi troppo basso per ottenere risultati rappresentativi nell’ottica del miglioramento della qualità.

Un ritmo annuale è eccessivo. L’utilità non giustifica l’impegno necessario. Basterebbe farlo
ogni due anni.

Il numero di casi interni dell’ospedale è troppo basso per poter avviare interventi mirati. Dalla
pubblicazione dei risultati alla misurazione successiva non c’è possibilità di introdurre miglioramenti. La frequenza della misurazione è troppo elevata.

I mezzi ausiliari sono molto ampi. Sarebbe meglio svolgere le misurazioni solo ogni due anni.
Per quanto riguarda le cadute, manca l’indice delle ferite. Nel dashboard, il confronto nazionale è difficilmente identificabile.

Semplificazione delle registrazioni informatiche per l’organizzazione delle misure. Semplificazione delle lettere informative da inviare a medici e pazienti.

I risultati della misurazione tardano ad arrivare, il che aiuta poco nell’ottica dei miglioramenti
della qualità.

Analisi e pubblicazioni più tempestive (ogni anno si sono registrati miglioramenti).

Le dichiarazioni del modulo generale non vengono confrontate con le indicazioni del modulo
specifico per decubiti e cadute. Ne scaturiscono prevalenze diverse. In questo ambito, l’ANQ
deve migliorare a livello di diligenza nell’elaborazione dei dati.

(1) Semplificare la procedura, (2) tasso di partecipazione non abbastanza alto (a causa della
richiesta di consenso), (3) pubblicazione dei risultati tardive, (4) formazione dei valutatori.

Le domande da porre ai pazienti dovrebbero essere adatte a una persona adulta e anche a
pazienti ricoverati in ospedale per solo un intervento. Il rilevamento non dovrebbe essere
obbligatorio per i pazienti relativamente autonomi.

Il rilevamento una volta l’anno è troppo poco rappresentativo.
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Riammissioni e reinterventi (SQLape)
4.1
Utilità della misurazione
4.1.1
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Pagina 24
Riammissioni potenzialmente evitabili
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4.1.2
29 gennaio 2015
Pagina 25
Reinterventi potenzialmente evitabili
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4.2
4.2.1
29 gennaio 2015
Pagina 26
Temi specifici ospedali e cliniche
Documentazione d’accompagnamento agli indicatori
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4.2.2
Comprensibilità dei risultati
4.2.3
Sensibilizzazione al tema delle riammissioni
29 gennaio 2015
Pagina 27
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4.2.4
Sensibilizzazione al tema dei reinterventi
4.2.5
Commenti sugli indicatori SQLape
29 gennaio 2015
Pagina 28
Nel quadro del sondaggio online, gli ospedali e le cliniche partecipanti avevano la possibilità di
aggiungere commenti sui temi menzionati al punto 4.2. Tali commenti vengono riportati di seguito,
per lo più nella loro formulazione originale (quelli in tedesco e francese sono stati tradotti).

Il software è complicato, lingua e utilizzo non sono a misura di utente, la procedura per l’ottenimento dell’autorizzazione (dongle rinnovabile annualmente) è complessa, la rappresentazione dei risultati di SQLape è inutilizzabile (quella dell’ANQ in compenso è buona). Le
diverse definizioni temporali per le riammissioni (trenta giorni ANQ, diciotto giorni SwissDRG)
ostacolano la confrontabilità nel quadro del controllo e del rapporto interno.

L’algoritmo per le riammissioni evitabili è insufficiente ed errato. Nel nostro ospedale, i dati
non vengono discussi con le cliniche perché non sono plausibili.

Non sono mai riuscito a installare SQLape sul mio PC.

L'indicatore SQLape, tra gli indicatori ANQ, è l'unico che permette di trarre valutazioni circa
l'impatto dei DRG sulla qualità delle cure (uno degli obiettivi ANQ). Permette inoltre di rilevare
aspetti chiave della qualità delle cure (quali ad esempio l'appropriatezza, l'efficacia o l'efficienza). Non da ultimo, l'indicatore permette di introdurre la nozione e la metodologia di revisione delle cartelle cliniche.

I dati UST non sono sufficientemente attuali.

Fondamentalmente, l’indicatore è utile. Tuttavia le note lacune metodiche, metodologiche e
tecniche ancora presenti annullano qualsiasi utilità e volontà di sensibilizzare.

L’indicatore delle riammissioni e dei reinterventi è secondo noi molto utile e importante per
certificare la qualità nel settore delle cure e quale strumento di sensibilizzazione. Dell’indicatore inviato da SQLape, tuttavia, ce ne facciamo ben poco, senza contare che non sappiamo
da che parte cominciare con le misure di miglioramento della strategia della qualità.
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29 gennaio 2015
Pagina 29

Analisi reinterventi: dato che lo strumento di SQLape non fornisce dati ineccepibili, per noi è
difficile adottare internamente misure volte allo sviluppo della qualità.

Dai risultati si evincono difficilmente conoscenze sistematiche.

Benché ci siamo annunciati, finora non abbiamo ancora ricevuto il software.

La rappresentazione delle analisi dovrebbe essere unitaria. Nel 2011, sono stati indicati i tassi
svizzeri e i tassi aggiustati. I più utili sono i tassi svizzeri. La rappresentazione grafica andrebbe ripensata. Il valore medio non dovrebbe essere rappresentato solo con 1.00, bensì
anche con una percentuale (p.es. il valore 1.00 corrisponde al tasso svizzero del 5,1%).

I risultati sono rappresentati in modo concentrato e comprensibile.

Rappresentazione troppo complessa; il metodo non è accettato internamente; la base di dati
non è aggiornata (statistica UST degli anni precedenti) e quindi serve a poco per lo sviluppo
della qualità.

È un peccato che i dati siano disponibili solo con forte ritardo. Sarebbe inoltre utile se i casi
potessero essere identificati individualmente in presenza di una valutazione C dei tassi di
riammissione e di reintervento.

La misurazione ci permette di constatare che in questo settore siamo “bravi”, ma non di migliorare la qualità dell’assistenza ai pazienti.

Se il software non funziona e di conseguenza non è possibile analizzare i dati singolarmente,
questi ultimi non hanno alcun valore per noi.

Purtroppo ancora oggi la qualità dei dati non è ottimale e non ti permette di effettuare un
analisi attendibile, per poter valutare azioni correttive. I criteri di analisi non sono di facile
comprensione.

Finché gli algoritmi di calcolo alla base della misurazione non vengono comunicati, non è
possibile trarre conclusioni complete.

Per noi, sarebbe interessante ricavare i tassi di riammissione “al di fuori dell’ospedale” per
ogni sito del nostro ospedale. Il rapporto deve essere messo a disposizione più celermente.

Dato che rileviamo tutti i dati nell’IQIP, questa misurazione ha per noi un’utilità limitata.
4.3
Fabbisogno di formazione
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Rapporto di analisi
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Pagina 30
Commenti sul fabbisogno di formazione
Cantoni/assicuratori

Aiuto nella ricerca delle cause di una riammissione o un reintervento (consultazione delle
cartelle dei pazienti); indicazione delle buone pratiche; rapporto con i risultati per ogni Cantone (gruppo mirato = Cantoni).

Occorrerebbe formulare raccomandazioni sulla gestione di questi indicatori e sulle misure di
miglioramento che i Cantoni si attendono dagli ospedali (analogamente a quanto avviene con
gli indicatori di qualità dell’UFSP per il tasso di mortalità).
Ospedali e cliniche

Validazione delle vostre cifre.

Sarebbe auspicabile una spiegazione comprensibile dell’algoritmo per i reinterventi (soprattutto per chi si occupa degli interventi chirurgici).

Sussiste fabbisogno di formazione solo se SQLape fornisce risultati corretti, il che al momento
non è il caso.

Impiego del software e installazione.

Potrebbe essere utile intervenire con formazioni ad hoc sulle modalità di interpretazione e di
analisi dei risultati (revisione delle cartelle cliniche).

Software (dongle).

Spiegazioni comprensibili su quale algoritmo sia alla base della valutazione delle riammissioni e dei reinterventi potenzialmente evitabili.

Per quanto ne sappiamo, non vengono organizzate formazioni, a parte la prima per chi ha
appena iniziato. In seguito, non abbiamo più ricevuto alcuna segnalazione, anche se una
formazione sarebbe assolutamente necessaria.

Non appena lo strumento (o un’alternativa) funzionerà, saremo interessati a introdurlo internamente per effettuare un’analisi immediata e, all’occorrenza, adottare le misure del caso.

Finché lo strumento non funziona e non consente di effettuare calcoli sensati, non c’è alcun
fabbisogno di valutazione dei temi in questione. In seguito, si vedrà.

Sarebbe utile ricevere informazioni su come lavorano gli altri ospedali con i dati e quali esperienze (speriamo positive) abbiano acquisito.

Dopo due formazioni sul software e sull’analisi con il signor Eggli, anche una terza non servirebbe a nulla.

Organizzare uno scambio di esperienze con altri ospedali al fine di elaborare misure di miglioramento.
4.4
Potenziale di miglioramento
Nel quadro del sondaggio online, ai partecipanti è stato chiesto di esprimersi sul potenziale di
miglioramento nell’ambito degli indicatori SQLape. Tali commenti vengono riportati di seguito, per
lo più nella loro formulazione originale (quelli in tedesco e francese sono stati tradotti).
Cantoni/assicuratori

Pubblicazione dei nomi e delle ubicazioni nel rapporto.

Necessario poter disporre di una valutazione che analizzi le riammissioni e i reinterventi anche fra i diversi ospedali e non solo all'interno dello stesso (riammissioni e reinterventi su più
siti).
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Rapporto di analisi
29 gennaio 2015
Pagina 31

A nostro avviso, a causa della loro complessità e dei problemi metodici ancora da chiarire i
temi di misurazione riammissione e reintervento non sono adatti all’identificazione di possibili
lacune qualitative.

Miglioramento dell’algoritmo, soprattutto per i reinterventi (i risultati sono troppo positivi, il che
fa emergere dubbi sull’affidabilità); formazione degli utenti, dato che l’algoritmo è complesso;
il periodo di due anni tra il rilevamento delle riammissioni e dei reinterventi, e la pubblicazione
dei risultati andrebbe ridotto.

È auspicabile una pubblicazione trasparente dei risultati.

Rielaborazione sostanziale del metodo.

Devono essere riportati dati individuali per ogni ospedale. Pubblicazione più celere dei risultati della misurazione.
Ospedali e cliniche

I dati dovrebbero essere più approfonditi. Quando opero confronti con i nostri dati interni,
emergono molti interrogativi. Ma è un problema di cui siete già a conoscenza.

Serve un software funzionante e semplice da utilizzare per l’analisi dei dati dei fornitori di
prestazioni. Esso deve individuare i singoli casi potenzialmente evitabili, così da effettuare
un’analisi interna puntuale. Senza questi dati un’analisi serve a molto poco.

Software funzionante.

Trasparenza riguardo all’algoritmo dei due programmi; confronti sulla base di diverse categorie ospedaliere.

Formazione per il personale che si occupa dell’incarto in corso.

Se i risultati fossero chiari e plausibili, potrebbero confluire direttamente nella gestione della
qualità. Nella forma attuale, invece, l’onere non è proporzionale all’utilità. I risultati dovrebbero
essere disponibili più rapidamente per consentirne un’elaborazione immediata.

Le analisi arrivano molto tardi e non sono molto rappresentative.

Un software che consenta un’analisi immediata.

Impiego di un software di più facile utenza per un utilizzo interno immediato.

La complessità (algoritmi, aggiustamento secondo il rischio ecc.) rende molto difficile confrontare gli ospedali. Pericolo di deriva populista sugli organi di informazione. Utilità per gli
ospedali: solo se fossero possibili analisi dettagliate (software).

“Premesso il buon funzionamento del software”: è proprio il caso di dirlo. Finora non siamo
nemmeno riusciti a installarlo. Il valore di riferimento sarebbe molto utile se solo lo strumento
e i risultati dell’analisi fossero comprensibili e le scadenze passabili.

Sarebbe auspicabile uno strumento immediato, funzionante e facile da utilizzare.

L’analisi dovrebbe avvenire a livello di regione (almeno cantonale), contenere indicazioni concrete, per esempio in merito agli ictus e a determinati interventi chirurgici.

Uno strumento che, anche senza approfondite conoscenze informatiche e una consulenza
esterna, fornisca dati attuali e le basi per una discussione dei risultati in seno alle cliniche. A
che punto è la valutazione di SQLape e l’annunciata rielaborazione dello strumento di misurazione?

Valutazione di un nuovo strumento di analisi.

Nella versione attuale, non è utilizzabile. Bisognerebbe riflettere su un altro approccio, rispettivamente un altro metodo.
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ANQ
Rapporto di analisi
29 gennaio 2015
Pagina 32

Analisi più tempestiva e possibilità di identificare casi velocemente e con facilità per determinare se si tratta di una riammissione, rispettivamente di un reintervento, potenzialmente evitabile o no.

Se lo strumento non funziona, le misurazioni non hanno senso per il nostro ospedale. Occorre
ripensare il concetto temporale. I risultati delle misurazioni devono essere disponibili l’anno
successivo, non quello dopo ancora!

Software, qualità dei dati.

La base di calcolo deve essere trasparente.

Servirebbero più informazioni sui casi esclusi.

Dovrebbe essere possibile distinguere il sistema DRG 18/30 giorni, affinché tutti i dati rappresentino la stessa situazione.
5
Misurazione delle infezioni del sito chirurgico
(Swissnoso)
5.1
Utilità della misurazione
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ANQ
Rapporto di analisi
5.2
29 gennaio 2015
Pagina 33
Rapporto comparativo nazionale
5.2.1
Comprensibilità del rapporto comparativo nazionale
5.2.2
Utilità del rapporto comparativo nazionale
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ANQ
Rapporto di analisi
5.2.3
5.3
5.3.1
29 gennaio 2015
Pagina 34
Tempestività del rapporto comparativo nazionale
Temi specifici ospedali e cliniche
Documentazione d’accompagnamento alla misurazione
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ANQ
Rapporto di analisi
5.3.2
Comprensibilità del rapporto specifico sui risultati
5.3.3
Utilità del rapporto specifico sui risultati
29 gennaio 2015
Pagina 35
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ANQ
Rapporto di analisi
29 gennaio 2015
Pagina 36
5.3.4
Sensibilizzazione al tema delle infezioni del sito chirurgico
5.3.5
Misurazione delle infezioni del sito chirurgico come base per la discussione sul
tema della qualità
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ANQ
Rapporto di analisi
5.3.6
Supporto da parte di Swissnoso
5.3.7
Supporto da parte di Swissnoso (tempestività)
29 gennaio 2015
Pagina 37
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ANQ
Rapporto di analisi
5.3.8
Validazione da parte di Swissnoso
5.3.9
Commenti sulla misurazione delle infezioni del sito chirurgico
29 gennaio 2015
Pagina 38
Nel quadro del sondaggio online, gli ospedali e le cliniche partecipanti avevano la possibilità di
aggiungere commenti sui temi menzionati al punto 5.3. Tali commenti vengono riportati di seguito,
per lo più nella loro formulazione originale (quelli in tedesco e francese sono stati tradotti).

L’incongruenza riguardo agli errori nei risultati non infonde fiducia, soprattutto in considerazione del fatto che Swissnoso non è disposta a fornirci di nuovo il CD per i nostri archivi. Non
siamo pertanto in grado di conservare i risultati validi.

I rilevamenti interni delle infezioni (precoci/tardive/recidive) fungono già da base per la discussione interna sulla qualità. In questo senso, quindi, Swissnoso non fa che provocare
lavoro supplementare. I risultati riportati nel rapporto comparativo sono utili per constatare se
la clinica sia sulla buona strada.

La documentazione è fondamentalmente buona -> resta margine di interpretazione. Rapporto: problema del basso numero di casi, l’interpretazione dei dati non è un gioco da ragazzi.

Lo strumento e l’indicatore sono fondamentalmente buoni. I risultati tardivi sono un problema
noto. La validazione in loco è molto buona.

Servono istruzioni più chiare per l’analisi statistica individuale. La validazione dovrebbe essere più rapida/frequente.

Da noi, la validazione è stata un po’ caotica: scadenze non rispettate (più volte), nessuna
informazione preliminare sui criteri del processo che venivano validati, esclusione dei responsabili della qualità dal colloquio che avrebbe dovuto durare 15 minuti ma a conti fatti è durato
due ore, difficoltà linguistiche di comprensione, riscontri orali e scritti incoerenti. Per quanto
riguarda i criteri di inclusione, si mormora che in altre sedi si fanno talvolta pause nei rilevamenti (p.es. in caso di vacanze). È bene che la misurazione sia disciplinata in modo unitario
per non arrecare svantaggi ai nosocomi che includono tutti i pazienti.

L’onere temporale per il rilevamento dei dati è decisamente eccessivo.
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ANQ
Rapporto di analisi
29 gennaio 2015
Pagina 39

Affinché i risultati siano utili, serve un’ampia analisi dei dati. In alcuni settori, la validazione
non si è svolta secondo il concetto di validazione Swissnoso ed è stato dunque necessario
redigere due rapporti di validazione (score differenti).

La validazione non è ancora stata effettuata.

Le analisi sono molto onerose e complesse da interpretare, il che non è possibile durante
l’attività quotidiana.

Finora, nella nostra clinica non è ancora stata svolta alcuna validazione (avevamo troppo
pochi casi).

Il tempo previsto per la validazione dei menù delle infezioni è eccessivo. La revisione non
corrisponde alla realtà del rilevamento (in parte più di un’ora per cartella!). Le cartelle mediche
di ogni paziente nelle cliniche private sono meno complete che negli ospedali. Questo aspetto
dovrebbe essere considerato e non ripercuotersi negativamente al momento della validazione.

Il nostro ospedale è piccolo, la rilevanza per la nostra statistica è minima. Noi partecipiamo
con i dati su mandato dell’ANQ.

Stiamo già partecipando, ma non abbiamo ancora ricevuto risultati perché non disponiamo di
un anno intero. La verifica è stata impegnativa, troppo lunga e non ha fornito esiti di rilievo.
Anche il rapporto non era sempre coerente con quanto detto durante il colloquio.
5.4
Fabbisogno di formazione
Commenti sul fabbisogno di formazione
Cantoni/assicuratori

Occorrerebbe formulare raccomandazioni sulla gestione di questi indicatori e sulle misure di
miglioramento che i Cantoni si attendono dagli ospedali (analogamente a quanto avviene con
gli indicatori di qualità dell’UFSP per il tasso di mortalità).
Ospedali e cliniche
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ANQ
Rapporto di analisi
29 gennaio 2015
Pagina 40

Analisi autonoma dei risultati prima del rapporto annuale.

Il simposio è molto apprezzato.

Statistiche online, esportazione dei dati.

Siamo gli organizzatori della sorveglianza Swissnoso.

Se si anticipa la prima validazione, si può ancora determinare e soddisfare il fabbisogno di
formazione.
5.5
Potenziale di miglioramento
Nel quadro del sondaggio online, ai partecipanti è stato chiesto di esprimersi sul potenziale di
miglioramento nell’ambito della misurazione delle infezioni del sito chirurgico. Tali commenti vengono riportati di seguito, per lo più nella loro formulazione originale (quelli in tedesco e francese
sono stati tradotti).
Cantoni/assicuratori

Pubblicazione dei nomi e delle ubicazioni.

Il ritardo nella pubblicazione dei dati pone problemi. Non esiste inoltre il nome degli ospedali
ciò che rende poco trasparente una comparazione.

La libera scelta dei tipi di intervento da rilevare può indurre gli ospedali a operare una selezione volta a ottenere buoni risultati. I confronti tra nosocomi, inoltre, possono comportare
distorsioni sistematiche a causa delle diverse prove a campione. A nostro avviso, bisognerebbe rinunciare al colloquio telefonico: le cause delle infezioni del sito chirurgico non possono essere ricondotte esclusivamente al processo di cura ed è lecito supporre che la soddisfazione generale del paziente nei confronti della cura sia determinante per le sue risposte.
Le indicazioni che emergono dal colloquio telefonico non giustificano in alcun modo l’enorme
impegno necessario.

Il periodo di misurazione di due anni non è il massimo nell’ottica dell’analisi dei risultati. Il
concetto di valutazione dovrebbe riportare il fatto che la qualità dei dati dipende anche dalle
risorse (finanziarie e personali) a disposizione in seno agli ospedali partecipanti. È auspicabile una pubblicazione trasparente dei risultati.

Pubblicazione trasparente dei risultati a livello di ospedale.

Pubblicazione dei risultati della misurazione per ogni ospedale. Pubblicazione più celere dei
risultati della misurazione.
Ospedali e cliniche

Anche in questo caso sarebbe auspicabile creare categorie ospedaliere.

La validazione, l’introduzione dei moduli previsti per la prevenzione delle infezioni e anche le
risposte a domande specifiche vanno troppo per le lunghe.

Includere altri interventi chirurgici.

Importazione automatica dei dati.

Risultati più tempestivi.

Informazioni migliori e più celeri su nuove disposizioni.

Validazione di tutti gli ospedali partecipanti prima di una pubblicazione (trasparente) dei risultati. Organizzare workshop relativi a analisi autonome.

Non siamo ancora del tutto sicuri dell’efficacia della pubblicazione trasparente. Anche quella
di risultati legati a un numero di casi inferiore a trenta è problematica: gli organi di informazione leggono queste cifre come pare a loro.
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ANQ
Rapporto di analisi
29 gennaio 2015
Pagina 41

Migliorare l’aggiustamento secondo il rischio.

Ottimizzazione dell’immissione di dati nell’ottica del miglioramento della loro qualità (p.es.
non dovrebbe essere possibile selezionare “uomo” per il taglio cesareo; grado di contaminazione 4 endoprotesi totale dell’anca).

A favore di una maggiore gamma di operazioni.

L’importazione diretta dei dati dal sistema informatico della clinica sarebbe utile e aumenterebbe l’efficacia del rilevamento.

La validazione dovrebbe comprendere: (a) follow-up, (b) percentuale delle operazioni rilevate
con Swissnoso (in riferimento al tipo di ospedale e di intervento, p.es. 80% delle protesi totali
dell'anca è rilevato con Swissnoso).

Maggiore tempestività, soprattutto per il rapporto nazionale.

Sarebbe utile procedere alla prima validazione di nuovi ospedali dopo sei mesi, in modo da
chiarire le lacune della misurazione.
6
Soddisfazione dei pazienti (questionario breve dell’ANQ)
6.1
Utilità della misurazione
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ANQ
Rapporto di analisi
6.2
29 gennaio 2015
Pagina 42
Rapporto comparativo nazionale
6.2.1
Comprensibilità del rapporto comparativo nazionale
6.2.2
Utilità del rapporto comparativo nazionale
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Rapporto di analisi
6.2.3
Tempestività del rapporto comparativo nazionale
6.2.4
Grafici interattivi sui risultati pubblicati in modo trasparente
29 gennaio 2015
Pagina 43
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Rapporto di analisi
6.3
6.3.1
29 gennaio 2015
Pagina 44
Temi specifici ospedali e cliniche
Documentazione d’accompagnamento alla misurazione
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Rapporto di analisi
6.3.2
Facilità di utilizzo della piattaforma Q1 (hcri AG)
6.3.3
Comprensibilità delle analisi sulla piattaforma Q1 (hcri AG)
29 gennaio 2015
Pagina 45
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Rapporto di analisi
6.3.4
Utilità delle analisi sulla piattaforma Q1 (hcri AG)
6.3.5
Sensibilizzazione al tema della soddisfazione dei pazienti
29 gennaio 2015
Pagina 46
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Rapporto di analisi
29 gennaio 2015
Pagina 47
6.3.6
Misurazioni della soddisfazione dei pazienti come base per la discussione sul
tema della qualità
6.3.7
Durata del rilevamento
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Rapporto di analisi
6.3.8
29 gennaio 2015
Pagina 48
Commenti sulle misurazioni della soddisfazione dei pazienti
Nel quadro del sondaggio online, gli ospedali e le cliniche partecipanti avevano la possibilità di
aggiungere commenti sui temi menzionati al punto 6.3. Tali commenti vengono riportati di seguito,
per lo più nella loro formulazione originale (quelli in tedesco e francese sono stati tradotti). 19

La piattaforma Q1 non è semplice da usare per il confronto interno di gruppi di ospedali. Una
discussione sul tema della qualità è fattibile solo se si sa dove intervenire, il che non è il caso
con un sondaggio così generico.

L’interpretazione dei risultati e della base di dati lascia spazio di manovra.

Non pubblicare solo i risultati attuali sulla piattaforma Q1, così da individuare anche gli sviluppi e le tendenze. Creare questionari più rappresentativi!

Non solo una durata del rilevamento più lunga, bensì eventualmente anche più domande.

Il questionario interno del nostro istituto è più utile per il miglioramento della qualità perché è
su misura per il nostro compito e il nostro pubblico. Le dimensioni di una struttura come la
nostra (otto letti) non consentono analisi di sorta. Aumentando la durata del rilevamento si
potrebbe acquisire qualche caso in più, il che comporterebbe però un impegno temporale
maggiore, impensabile in una struttura come la nostra.

È dura adottare misure di miglioramento sulla base di cinque domande.

L’analisi sulla piattaforma Q1 è complicata, la rappresentatività del questionario breve è limitata.

Il problema a mio modo di vedere non sta tanto nel campione (sul quale si può tuttavia discutere), ma quanto e piuttosto nella capacità discriminatoria del questionario e sull'inutilità /
inutilizzabilità dei dati raccolti per le attività di promozione della qualità interne.

Q1: il passaggio da una sede all’altro è complicato. Questionario: le domande andrebbero
riformulate (soprattutto le domande 3-5) per approfondire meglio questo punto.

La rappresentatività del questionario breve è limitata.

L’attuale questionario è molto superficiale e non porta risultati utilizzabili. L’elevato grado di
soddisfazione si spiega anche così. Rilevamenti continui interni e valori di riferimento esterni
della soddisfazione globale sono molto più rappresentativi.

A nostro avviso, questa misurazione non serve a nulla: non ci sono punti di riferimento per
misure di miglioramento concrete in quanto le domande sono troppo generali e brevi. Una
misurazione della soddisfazione dei pazienti più ampia e organizzata ogni due o tre anni
consentirebbe di adottare misure mirate e di sapere realmente dove intervenire (va considerato anche il calo del tasso di risposta degli ultimi anni, un altro aspetto che consiglierebbe di
optare solo per rilevamenti sensati).

[Prolungamento della durata del rilevamento] solo se le domande diventano più specifiche.

Le domande sono troppo generali per essere utili allo sviluppo della qualità. I risultati non
vengono più comunicati o consultati in seno all’ospedale. Per lo sviluppo della qualità, sarebbero auspicabili domande specifiche (si potrebbero porre lo stesso cinque domande e confrontarle a livello nazionale) e un’analisi a livello di clinica/reparto.

La piattaforma Q1 ha grossi problemi informatici che non sono stati risolti per tempo. Siamo
obbligati a effettuare analisi nostre. Lo abbiamo già comunicato alla hcri.

Lavoriamo da diversi anni con un questionario differenziato per il rilevamento e la valutazione
delle esperienze dei pazienti. Questa misurazione è stata utile per la sensibilizzazione sulla
qualità dei servizi, ha favorito la discussione e ha permesso di definire e attuare diverse misure di ottimizzazione. La misurazione dell’ANQ porta purtroppo solo un onere maggiore a
fronte di un’utilità limitata.
19
Sono stati modificati solo le osservazioni che avrebbero permesso l’identificazione del partecipante, le risposte
telegrafiche nulladicenti e i link a domande specifiche (è stata aggiunta la numerazione secondo il rapporto,
indicata con [ ]).
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ANQ
Rapporto di analisi
29 gennaio 2015
Pagina 49

Un questionario più ampio consentirebbe di ottenere risultati più rappresentativi.

Le rappresentazioni in box-plot non sono comprensibili; le domande non sono adeguate alla
realtà ospedaliera (p.es. la domanda sul rispetto non è un problema nei nosocomi svizzeri).
L’effetto plafone è problematico.

Dato che la soddisfazione dei pazienti è elevata, ogni tanto è difficile spiegare come mai
debbano essere definite e adottate misure di miglioramento in seno all’ospedale. Un valore
superiore all’8 sembra “buono”, anche se si trova al di sotto della media svizzera.

Effettuiamo costantemente misurazioni con un altro istituto (non la hcri) e desideriamo mantenere la nostra autonomia in questa scelta. Non è il caso di svolgere due misurazioni permanenti parallele (“poveri pazienti”). Se altri ospedali desiderano risultati più rappresentativi,
possono sempre provvedere per conto loro.

Se le domande restano così generali, non servirebbe a nulla allungare la durata del rilevamento. Il fatto di disporre in cifre assolute di un numero maggiore di risposte non significa
necessariamente sapere dove intervenire. L’analisi serve a giungere alla conclusione che nel
complesso la popolazione è soddisfatta degli ospedali.

Sarebbe molto utile disporre di una tabella in cui figurino le tappe del coinvolgimento dei
pazienti (date), gli invii e l’interruzione del coinvolgimento dei pazienti. Nella versione gratuita,
la piattaforma della hcri è poco comprensibile e difficilmente esportabile, il che ne limita l’utilizzo. I risultati non sono forniti in modo dettagliato per ogni reparto e, considerate le dimensioni dell’ospedale, non sono utilizzabili.

I dati non sono utilizzabili.
6.4
Fabbisogno di formazione
Commenti sul fabbisogno di formazione
Ospedali e cliniche

Un’interpretazione corretta e di qualità sarebbe importante per trarne una reale utilità.

Sarebbe interessante organizzare un workshop per scambiare le esperienze e scoprire quali
misure siano state adottate dagli altri ospedali.
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ANQ
Rapporto di analisi
6.5
29 gennaio 2015
Pagina 50
Potenziale di miglioramento
Nel quadro del sondaggio online, ai partecipanti è stato chiesto di esprimersi sul potenziale di
miglioramento nell’ambito delle misurazioni della soddisfazione dei pazienti. Tali commenti vengono riportati di seguito, per lo più nella loro formulazione originale (quelli in tedesco e francese
sono stati tradotti).
Cantoni/assicuratori

La rappresentazione è comprensibile, ma non utile. Una misurazione con risultati così vicini
consente solo limitatamente di trarre conclusioni sulla qualità in seno agli ospedali. Tanto
vale quindi rinunciare a pubblicare il nome e il luogo dell’istituto.

Buon strumento, purtroppo ancora una volta il lasso di tempo fra la misurazione e la pubblicazione è troppo grande.

Sarebbe auspicabile ridurre gli effetti plafone della ripartizione delle risposte. Dato che la
capacità di discriminazione è minima, l’utilità del sondaggio è a nostro avviso limitata.

Il sito dell’ANQ dovrebbe mettere in evidenza un basso tasso di partecipazione, il quale potrebbe già essere di per sé un indizio sulla soddisfazione dei pazienti (ipotesi). Il questionario
dovrebbe consentire una maggiore discriminazione, dato che ospedali e cliniche presentano
risultati molto buoni.

Questionari differenziati (più domande) e riduzione della scala per discriminare maggiormente i risultati.

È necessario evitare l’effetto plafone: la scala va ripensata. Gli attuali risultati della misurazione non consentono una vera differenziazione. Le domande sono troppo poche e formulate
in modo troppo generale. Il catalogo andrebbe rielaborato.
Ospedali e cliniche

Le cinque domande consentono una visione a dir poco generale, con gravi ripercussioni sulla
rappresentatività e la possibilità di confronto.

In generale, un aumento della durata del rilevamento fornirebbe una base di dati più vasta e
affidabile. Occorre puntare tutto su una maggiore accettazione della misurazione. Ma come?

Adeguamento della scala analogamente al PEQ (sistema di valutazione scolastico). L’attuale
scala non ha senso.

Le informazioni richieste dai vari enti non sono coordinate in modo ottimale. I questionari
sono troppo vasti. Per istituzioni piccole mancano le risorse per occuparsi in modo ottimale
della problematica.

Il sondaggio sulla soddisfazione non andrebbe svolto ogni anno e il questionario dovrebbe
comprendere più domande.

La scala di valutazione delle domande deve assolutamente essere modificata: così (0-10) è
troppo poco rappresentativa.

Almeno i risultati del sondaggio dovrebbero essere disponibili più velocemente.

Il rapporto è troppo lungo e giunge troppo tardi. Anche la pubblicazione richiede troppo
tempo.

Questioni più concrete e quindi più domande.

In questa forma, va rivisto completamente il senso del sondaggio tra i pazienti.

Porre domande differenziate affinché nelle risposte dei pazienti si possano individuare differenze tra gli ospedali.

Tradurre le domande anche in altre lingue (russo, cinese, arabo).
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ANQ
Rapporto di analisi
29 gennaio 2015
Pagina 51

Porre domande più rappresentative.

Domande più approfondite e differenziate che considerino diversi settori dell’ospedale. Rivedere il numero di casi mirato e i tempi della misurazione.

Organizzazione della misurazione: la rappresentazione dei dati dovrebbe comprendere anche i valori e i valori di riferimento (colonne). La funzione di esportazione dovrebbe funzionare
meglio affinché i grafici possano essere rappresentati anche in Excel.

La misurazione con sole cinque domande è molto generale, ma un rilevamento più dettagliato
ha poco senso, dato che ospedali e cliniche svolgono parallelamente sondaggi con riferimenti
su un lasso di tempo più lungo.

Il fatto che da noi durante l’anno si effettui il rilevamento con la Mecon rende questi risultati
ridondanti e ne limita il valore aggiunto.

Viste le diverse quantità di casi, un rilevamento [con l’indicazione di un numero minimo di
questionari] sarebbe più rappresentativo.
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ANQ
Rapporto di analisi
7
29 gennaio 2015
Pagina 52
Oneri correlati alla revisione di protesi dell’anca e del ginocchio (SIRIS)
Il Registro delle protesi SIRIS si trova ancora in fase di costituzione. La Fondazione SIRIS ha già
avviato un’ampia valutazione (incluso domande sull’assistenza). Di conseguenza, il sondaggio
online conteneva solo poche domande generali.
7.1
7.1.1
Utilità del Registro
Utilità al momento attuale
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ANQ
Rapporto di analisi
7.1.2
7.2
29 gennaio 2015
Pagina 53
Utilità attesa
Implementazione
Nel quadro del sondaggio online, ai partecipanti è stato chiesto di esprimersi sull’implementazione del Registro delle protesi SIRIS sulla scorta delle esperienze acquisite finora. Le risposte
sono riportate di seguito.
Cantoni/assicuratori

Non riteniamo lo strumento SIRIS come fondamentale, esistono sicuramente altri indicatori
più utili.

Sarebbe utile se la qualità, la plausibilità e la completezza dei dati immessi fossero verificate
prima della valutazione dei dati del Registro.
Ospedali e cliniche

Uno dei moduli più utili dell’ANQ.

Il questionario non è facile da compilare, nemmeno in presenza del rappresentante delle protesi. Peccato che manchino determinati item in riferimento al catalogo (p.es. Ciment, MectaCem).
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ANQ
Rapporto di analisi
29 gennaio 2015
Pagina 54

I nostri complimenti, buona collaborazione con lo IEFO.

Il Registro delle protesi SIRIS serve giusto alla documentazione e al monitoraggio in caso di
problemi/complicanze.

La distinzione tra rilevamento breve e rilevamento scientifico è troppo polarizzata -> Il rilevamento breve dovrebbe eventualmente essere ampliato leggermente per aumentarne l’utilità
anche per gli ospedali (non solo per le aziende).

Il rilevamento dei dati deve essere più semplice, rispettivamente meno oneroso.

Ritengo la registrazione delle protesi importante, così come l’intero ciclo dell’intervento. Il
monitoraggio sistematico delle protesi e della qualità del processo, incluso quello di sterilizzazione, è rilevante per la salvaguardia della qualità e della sicurezza del paziente. La sola
registrazione non porta alcun valore aggiunto/vantaggio all’istituto e/o al processo.

L’implementazione è avvenuta solo nel 2012, quindi forse l’utilità non è ancora tangibile. Non
escludiamo che lo diventi in un prossimo futuro. Dato però che del rilevamento beneficiano
indirettamente anche i fornitori delle protesi, non capiamo perché non partecipino anche loro
alle spese.

Da decenni, lavoriamo con registri molto più rappresentativi. SIRIS è un passo indietro.

Anche se a lungo termine tutti i pazienti vengono comunque sottoposti a verifica, sulla scorta
delle esperienze acquisite soprattutto in Scandinavia siamo convinti dell’utilità di un registro
centrale.

Al momento, non possiamo registrare le protesi se il paziente non ha firmato il consenso.
Propongo di registrare in SIRIS solo il numero della cartella clinica. In questo modo, la banca
dati sarebbe completa.

Vediamo il Registro delle protesi piuttosto come strumento per individuare quali protesi si
rivelano affidabili a lungo termine e quali no. È invece meno utile quale base per un confronto
tra ospedali. Come mai non si indaga sull’utilità del confronto tra fabbricanti e tra protesi?

Il Registro è chiaramente predisposto per il rilevamento in ambito ortopedico. Le esigenze in
campo traumatologico sono troppo poco considerate.
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Rapporto di analisi
8
29 gennaio 2015
Pagina 55
Analisi comparative sull’utilità delle misurazioni
I valori assegnati agli indicatori SQLape si riferiscono alla valutazione dell’utilità, premettendo il
buon funzionamento del software. Il Registro delle protesi SIRIS è in fase di realizzazione. In
questo caso, quindi, i valori si riferiscono all’utilità attesa. 20
20
Cfr. anche le formulazioni nel questionario (annesso).
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Rapporto di analisi
9
29 gennaio 2015
Pagina 56
Altri temi di misurazione
Oltre che sugli attuali temi di misurazione, nel sondaggio in linea i partecipanti erano chiamati a
esprimersi anche su temi che secondo loro dovrebbero essere integrati nel piano di misurazione
dell’ANQ.
Cantoni/assicuratori

Soddisfazione nei confronti della gestione della dimissione e qualità della stessa.

Palesemente, urge potenziare la collaborazione e il coordinamento tra gli istituti attivi nell’ambito dello sviluppo della qualità. La Svizzera è in notevole ritardo rispetto ad altri paesi occidentali. Prima di pensare a nuovi temi di misurazione, bisognerebbe migliorare quelli già rilevati e soprattutto incrementare la trasparenza. Rilevamento delle infezioni nosocomiali; sicurezza della farmacoterapia.

È più importante utilizzare gli stessi indicatori (disponibili nel piano dell’ANQ) per rilevare gli
effetti delle misure di miglioramento attuate.

Sicurezza della farmacoterapia, eventualmente altri temi legati alla sicurezza dei pazienti.

Anestesiologia: qualità delle cartelle mediche. Indicatori nei settori pediatria e ginecologia/ostetricia. Sondaggio sull’igiene delle mani. Indicatori per il settore ambulatoriale.

Oncologia: impiego di farmaci oncologici. Cardiologia: cateterismo cardiaco (diagnostico e
terapeutico). Sicurezza della farmacoterapia: errori (dosaggi errati, scambi di farmaci).

Interazioni tra farmaci. Resistenze agli antibiotici. Accesso e pubblicazione anonima di casi
CIRS.
Ospedali e cliniche

Qualità in sala operatoria.

Un futuro indicatore potrebbe essere le complicanze evitabili, sulla scorta del set di dati UST
(per favore, non SQLape!).

Misurazioni su tracer medici e infermieristici, p.es. giorni di catetere permanente e infezione
delle vie urinarie.

Rispetto dell’igiene delle mani.

Infezioni associate al cateterismo vescicale e venoso.

Come già menzionato, per un istituto delle nostre dimensioni sarebbe molto dura includere
altri indicatori.

Temi riguardanti l’aspetto alberghiero.

Prima di introdurre nuovi indicatori, credo sia importante consolidare quelli esistenti, aggiustarli se necessario e fare in modo che i risultati degli stessi possano essere utili per attività
di promozione della qualità.

Dolore.

Ampliamento del progetto Clean Care (p.es. infezioni delle vie urinarie associate al cateterismo vescicale).

Infezioni nosocomiali (le quattro rilevanti). Con la revisione della legge sulle epidemie si sta
muovendo qualcosa. Il fatto tuttavia che debba essere attuata a livello cantonale è tipico della
Svizzera, ma un peccato per la confrontabilità. Sicurezza della farmacoterapia. Salvaguardia
della qualità nel settore ambulatoriale (considerato che sempre più interventi (anche chirurgici) passano dal settore stazionario a quello ambulatoriale).

Approfondire maggiormente le misurazioni della soddisfazione.

Sicurezza della farmacoterapia.
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ANQ
Rapporto di analisi
29 gennaio 2015
Pagina 57

Settore ambulatoriale. Indicatori sulla sicurezza dei pazienti. Indicatori sulla scorta dei dati
medico-amministrativi basati sull’algoritmo esistente.

Sondaggi mirati tra i pazienti su temi particolari con domande differenziate. Non porre ogni
anno le stesse domande. Valutazione mirata, per esempio dei reparti di cure palliative, dei
reparti di cure intensive, dell’anestesia, degli ambulatori per la terapia del dolore, della cura,
dei medici assistenti, delle cure basate sulla relazione.

Infezioni associate al cateterismo vescicale e venoso.

Gruppo di chirurghi interni ed esterni.

No, tutt’al più vanno ottimizzati i temi esistenti.

Prevalenza: incontinenza, delirio.

Rilevamento più mirato di indicatori sugli Hot Spots.

Assistenza psicosociale nella medicina somatica acuta. Differenziazione delle prestazioni di
cura esterne, per esempio da parte di agenzie. Finora, il riferimento comprendeva solo i dipendenti fissi, ma non le numerose prestazioni di cura non erogate dal personale interno.

Tutte le protesi ortopediche e le reti addominali.

I temi reinterventi e riammissioni dovrebbero continuare a essere rilevati, ma con uno strumento utilizzabile e comprensibile.

Continenza/incontinenza, delirio, dolore, esperienza del paziente, soddisfazione dei collaboratori, carico lavorativo soggettivo, indice dell’autonomia nelle cure.

Priorità allo sviluppo di indicatori clinici (indicatori di processo), come la percentuale di betabloccanti prescritti per una popolazione di pazienti ecc.
I partecipanti dovevano altresì esprimersi sugli aspetti da considerare nell’ottica dell’integrazione
di nuovi temi di misurazione.
Cantoni/assicuratori

Pubblicare il nome e il luogo delle cliniche anche nei rapporti, non solo in internet con possibilità di confronto limitate. Nell’ottica dell’integrazione di nuovi temi di misurazione, occorre
accertarsi che i risultati siano sufficientemente rappresentativi (non come nella soddisfazione
dei pazienti, in cui non ci sono praticamente differenze tra gli ospedali).

Non appena è utile, panoramica dell’andamento a medio termine.

Bisogna evitare ridondanze. Il ritmo di misurazione per i temi attuali e futuri dovrebbe essere
ripensato. Siamo dell’avviso che l’onere per le misurazioni per i fornitori di prestazioni non
dovrebbe aumentare. Sarebbe auspicabile una procedura trasparente nella scelta dei nuovi
temi di misurazione e dei relativi offerenti. Nel caso ideale, un potenziale nuovo tema di misurazione dovrebbe dapprima essere testato.

Finanziamento di nuove misure; indicatori “positivi” (aumento della qualità di vita dei pazienti,
mantenimento della salute ecc.).

È possibile conciliare i rilevamenti con progetti di altri partner sul tema della qualità? Ci sono
misurazioni che possono basarsi su dati di routine? L’onere dovrebbe essere (dove possibile)
contenuto.

Requisiti per la qualità dei dati: puntare maggiormente su standard più alti per quanto riguarda
il metodo, non basarsi più sul minimo denominatore comune (abbandonare la strada della
resistenza minima).

Confrontabilità inequivocabile tra gli ospedali.

Tutte le infezioni.
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ANQ
Rapporto di analisi

29 gennaio 2015
Pagina 58
L’utilità della misurazione per fornitori di prestazioni, pazienti e assicuratori deve essere dimostrata. I risultati delle misurazioni devono essere pubblicati in modo comprensibile e trasparente. Priorità ai dati individuali per ogni ospedale.
Ospedali e cliniche

Per noi è importante che le misurazioni attuali vengano consolidate (dal rilevamento alla pubblicazione trasparente), prima di introdurne di nuove. Ciò non toglie evidentemente che si
possa cominciare a rifletterci. Quando sarà il momento, anche per le nuove misurazioni occorrerà fare in modo che siano utili e praticabili per ospedali e cliniche.

Condizioni quadro edili.

Sviluppare strumenti in collaborazione con le associazioni di categoria o rendere vincolanti
per tutti strumenti esistenti delle associazioni di categoria nel quadro delle misurazioni ANQ.

Praticabilità e dati sufficienti per ogni ospedale (significatività).

Aspetto temporale e finanziario (molto costoso per gli istituti).

Evitare le ridondanze con altre misurazioni, per esempio con i temi delle misurazioni VZK.

Accettabilità da parte dei professionisti sanitari. Evitare doppioni / integrazione con ad esempio attività di altre organizzazioni. Costi e finanziamento della misura (pressione sui costi
all'interno degli istituti).

Svolgere solo misurazioni rilevanti per la quotidianità clinica e disporre tempestivamente dei
risultati.

Nessuna risorsa supplementare negli ospedali -> l’utilità dovrebbe essere proporzionale. Solo
strumenti affermati e funzionanti (pronti all’uso).

L’onere deve essere contenuto al massimo. Deve essere possibile dedurne potenziale di
miglioramento concreto.

Non ripetere gli errori e/o le difficoltà del passato, il che significa prepararsi in modo ottimale
e coinvolgere gli specialisti sin dalla fase di preparazione.

Effettuare i rilevamenti partendo dai set di dati esistenti. L’onere per gli ospedali non può
continuare a crescere, non sarebbe realistico. Migliore coinvolgimento dei fornitori di prestazioni nella scelta dei temi di misurazione (non solo come consulenti, ma anche come detentori
dei poteri decisionali) a livello federale (revoca del diritto di voto all’ANQ -> come fornitore di
prestazioni, statuto di osservatore discutibile).

Coinvolgimento di specialisti e, obbligatoriamente, di una Commissione con rappresentanti
degli ospedali prima di decidere qualsiasi cosa, consultazioni tempestive, ma per favore non
durante le vacanze estive (punto molto importante).

Aggiustamento secondo il rischio. Tipo di ospedale.

Senso, risultati utilizzabili, validità, affidabilità.

Al massimo uno-due nuovi temi di misurazione. Non solo aggiunta di nuove misurazioni,
bensì anche stralcio di vecchie (SQLape), altrimenti l’onere diventa eccessivo.

Metodologia. Semplicità e precisione del questionario.

Contenere l’onere per le cliniche.

Viste le risorse, occorre accertarsi che le nuove misurazioni siano effettivamente utili. Le misurazioni devono essere svolte nell’attività quotidiana. O ne risente la misurazione o l’attività
quotidiana!

Fondamentale: metodo affermato, attuabilità e rilevanza pratica negli ospedali per una reale
qualità.

Metodo di misurazione unitario e semplice (senza troppe interfacce, senza dover installare
nuovi programmi informatici).
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ANQ
Rapporto di analisi
29 gennaio 2015
Pagina 59

Utilità/onere.

Le risorse personali necessarie per il rilevamento. Il rilevamento deve essere semplice e rapido.

Rapporto costi/utilità per gli ospedali e il sistema sanitario: al momento, non è affatto proporzionale (i costi delle misurazioni della qualità vengono prima o poi addebitati ai pazienti).
Qualità insufficiente delle attuali misurazioni. Fattore temporale: finché i risultati delle attuali
misurazioni vengono pubblicati con un ritardo fino a due anni, l’introduzione di altri rilevamenti
sarebbe verosimilmente insostenibile per gli istituti di misurazione. Situazione incerta
ANQ/UFSP. Prima di pensare a nuove misurazioni, sarebbe utile consolidare qualitativamente quelle esistenti.

Il concetto globale sul quale poggia il piano di misurazione dell’ANQ dovrebbe essere chiaro.
Solo in questo modo è possibile dedurre gli indicatori da rilevare. Parallelamente, bisognerebbe chiarire se le misurazioni e i relativi risultati siano destinati al personale specializzato
o all’opinione pubblica.

Focalizzare maggiormente l’attenzione su indicatori della qualità positivi (p.es. soddisfazione
dei pazienti).

La pertinenza scientifica e i potenziali effetti sul miglioramento della qualità. Il rapporto
onere/costi per l’attuazione delle misure.

Confrontabilità.
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ANQ
Rapporto di analisi
10
4 dicembre 2014
Pagina 60
Raggiungimento degli obiettivi ANQ
Ai sensi degli statuti, l’obiettivo delle misurazioni dell’ANQ è quello di documentare, perfezionare e aumentare la qualità negli ospedali e nelle cliniche.
Tale obiettivo va raggiunto con l’attuazione unitaria a livello nazionale delle misurazioni sulla qualità dei risultati. I partecipanti al sondaggio sono stati
invitati a prendere posizione sulle dichiarazioni seguenti.
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ANQ
Rapporto di analisi
4 dicembre 2014
Pagina 61
Commenti sul raggiungimento degli obiettivi dell’ANQ
Cantoni/assicuratori

Prestazioni selezionate vengono rappresentate adeguatamente. I risultati mostrano solo
estratti della salvaguardia e dello sviluppo della qualità, e non si può chiedere loro di più.

Manca ancora una maggior trasparenza, tempestività e visione globale.

Le indicazioni che emergono dalla misurazioni dell’ANQ non giustificano in alcun modo l’impegno necessario in termini di lavoro e costi. Sarebbe auspicabile una maggiore considerazione dei desideri e delle esigenze dei diversi gruppi di interesse al momento di prendere
decisioni. Dal nostro punto di vista, sarebbe utile che le analisi/i rapporti specifici per ogni
clinica siano accompagnati da analisi/rapporti specifici per ogni Cantone in italiano, tedesco
e francese senza costi supplementari. La procedura corrisponde agli accordi tra Cantoni e
ospedali, rispettivamente si orienta alle basi giuridiche cantonali. Ai sensi della parità tra i
partner coinvolti, questa richiesta ci sembra giustificata.

Nel complesso, bisognerebbe promuovere la pubblicazione trasparente dei risultati. Per il
Cantone è importante avere accesso alle valutazioni, ai singoli confronti, ai risultati dettagliati
e ai rispettivi rapporti (come menzionato nell’articolo 9, capoverso 1 del contratto nazionale
di qualità). Queste informazioni servono al Cantone per esercitare la sua funzione di controllo
(legge sanitaria cantonale) e di pianificazione (criterio di qualità ai sensi della Legge federale
sull’assicurazione malattie).

Le misurazioni sono tante, ma i risultati utilizzabili continuano a latitare. L’atto della misurazione ha al momento più peso del risultato e della pubblicazione (per la serie: l’importante è
che si faccia il rilevamento). Il finanziamento iniziale è stato cospicuo, ma finora non ha fruttato granché.
Ospedali e cliniche

Al momento non c’è proporzione tra costi e utilità. L’onere (finanziario e personale) è eccessivo se confrontato all’utilità. Andrebbero analizzati maggiormente dati già disponibili.

L’ANQ considera le esigenze di diversi gruppi di interesse, il che comporta necessariamente
soluzioni di compromesso che portano a risultati poco precisi e rappresentativi, mancando
così l’obiettivo del miglioramento della qualità.

L’ANQ contribuisce a livello nazionale allo sviluppo della qualità, ma per gli ospedali che già
dispongono di un sistema di gestione della qualità affermato (p.es. la certificazione sanaCERT) l’utilità è limitata.

L’ANQ sembra più che altro una macchina da soldi, senza contare la rabbia per i risultati
inviati agli organi di informazione (vedi sondaggio Swissnoso pubblicato in modo vergognoso). Gli indicatori elaborati internamente sono più rappresentativi, consentono di migliorare la qualità delle cure e sono tagliati su misura per il nostro compito e i nostri pazienti.

Il confronto nazionale deve essere fatto in modo da confrontare tra di loro istituti confrontabili.
Le misure ANQ rappresentano unicamente la base delle attività di promozione della qualità
e della sicurezza dei pazienti condotte all'interno degli istituti sanitari.

La rappresentazione dei risultati sul sito dell’ANQ, che non consente di avere una visione
d’insieme, potrebbe far rinunciare chi se ne intende meno (pazienti).

Per alcune misurazioni, l’onere è eccessivo: il rapporto impegno/utilità delle misurazioni degli
indicatori di prevalenza caduta e decubito non è proporzionale (misurazioni dell’incidenza
sarebbero più rappresentative). Lo stesso vale per le misurazioni delle infezioni del sito chirurgico, la cui utilità in parte è tangibile. L’analisi e il confronto dei dati UST sulle riammissioni
e i reinterventi, invece, non sono di alcuna utilità.

Negli ultimi mesi, la collaborazione con l’ANQ è migliorata. Un potenziamento può portare a
rilevamenti più utili.
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ANQ
Rapporto di analisi
4 dicembre 2014
Pagina 62

L’ANQ si dimostra un’organizzazione che apprende. La collaborazione con gli ospedali oggi
è da considerarsi buona e la qualità delle misurazioni migliora. L’organizzazione, il coordinamento ecc. continuano a essere ottimizzabili. Il ritardo con il quale giungono i risultati è tutt’ora
una lacuna. Invece di incontri di scambio sulla qualità e sulle possibili misure da adottare, in
primo piano continuano a esserci l’onere eccessivo e discussioni su temi strutturali. Spero
che a medio termine questo tempo possa essere investito in discussioni e ottimizzazioni inerenti alla qualità.

Le misurazioni (obbligatorie) della qualità si svolgono dal 2009, quindi da cinque anni. I concetti di analisi, validazione e pubblicazione continuano a essere adeguati e modificati. Da un
lato, ciò attesta gli sforzi compiuti per migliorare, ma dall’altro complica la pubblicazione trasparente di dati non ancora validati definitivamente. Nel caso di SQLape, addirittura, dopo
un’elaborazione dell’analisi i risultati del 2012 quest’anno sono cambiati (da C a B). Ciò è
significativo e non è escluso che si verifichi anche per altre misurazioni. Sulla scorta di questi
risultati, consideriamo problematica la pubblicazione trasparente (già effettuata o prevista per
il 2015): ricordiamo infatti in passato la poca professionalità con la quale gli organi di informazione hanno gestito i risultati.

Le misurazioni dell’ANQ provocano onere amministrativo a fronte di un’utilità limitata per gli
ospedali, considerata la loro portata generale e la poca rappresentatività. Lo dimostra anche
l’assenza di richieste di valori di riferimento. Si fanno le misurazioni perché si deve, eventualmente in parallelo a rilevamenti interni migliori per ottenere informazioni sullo sviluppo della
qualità.

Il rapporto onere/utilità non è proporzionale. I miglioramenti che se ne possono trarre sono
pochi. L’implementazione di misurazioni nazionali è importante, ma i dati rilevati devono essere maggiormente utili alle cliniche.

Le misurazioni della soddisfazione comportano per lo più doppioni con altri rilevamenti nazionali in corso.

Al momento, l’onere per le misurazioni dell’ANQ è decisamente eccessivo, mentre il valore
aggiunto e la possibilità di trarne indicazioni concrete sugli standard di qualità sono pari a
zero. Gli attuali metodi di misurazione non consentono quindi di raggiungere gli obiettivi.

Il confronto tra i diversi ospedali non è semplice, anche se l’aggiustamento secondo il rischio
permette una certa compensazione. Il metodo di alcune misurazioni può ancora essere affinato (p.es. le riammissioni e i reinterventi potenzialmente evitabili).

Affiniamo regolarmente i nostri indicatori; il valore aggiunto dell’ANQ sta nel confronto con i
dati nazionali.

Finché non disporremo in tempi utili di risultati utilizzabili, per gli ospedali le misurazioni della
qualità non saranno altro che un fattore di costo.

La misurazione è necessaria, ma da sola non basta a conseguire un miglioramento. In questo
senso, a livello nazionale l’ANQ non è (ancora) riuscita a dare avvio a questa dinamica.
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ANQ
Rapporto di analisi
11
4 dicembre 2014
Pagina 63
Servizi del Segretariato generale dell’ANQ
I partecipanti al sondaggio sono stati invitati a prendere posizione sulle dichiarazioni seguenti
concernenti i servizi del Segretariato dell’ANQ.
Commenti sui servizi del Segretariato generale dell’ANQ

I collaboratori del Segretariato centrale dell’ANQ sono molto competenti e molto cortesi.

Spesso troppe informazioni e documenti troppo elaborati e pesanti. Meglio più brevi ma più
chiari.

Bisognerebbe pubblicare un calendario con il dettaglio di tutte le tappe per ogni indicatore.
L’ANQ dovrebbe spedire in anticipo ai Cantoni i documenti definitivi sulla pubblicazione dei
risultati (versione breve del rapporto comparativo nazionale, rapporto comparativo nazionale,
comunicato stampa), ossia almeno un mese prima della pubblicazione (come è il caso con i
tassi di mortalità degli indicatori UFSP). In quanto organi responsabili della sorveglianza e
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ANQ
Rapporto di analisi
4 dicembre 2014
Pagina 64
della pianificazione, i Cantoni dovrebbero essere informati per tempo sulla pubblicazione e i
comunicati, affinché possano reagire, prepararsi a eventuali domande o adottare misure.

La composizione del Comitato e l’organizzazione del Segretariato centrale dell’ANQ sono
idonei al raggiungimento degli obiettivi? Sarebbe necessaria un’analisi.

Nel rispondere alle richieste telefoniche i collaboratori dimostrano grande competenza, disponibilità e cordialità.

Offrire anche servizi che sostengano gli sforzi degli ospedali volti al miglioramento.

L’informazione è relativamente tempestiva, ma i processi sono lentissimi, per esempio la
consultazione dei concetti. Gli ospedali tendono a perdere il filo tra le varie versioni dei documenti.

Grazie per il vostro sondaggio. Un’osservazione: il contributo annuo è un po’ eccessivo.

Raramente è chiaro chi all’interno degli ospedali riceva quali informazioni. È quindi necessario inoltrare tutti i documenti che riceviamo. -> Chiarire e comunicare chi sono i destinatari.

Una visita personale di un collaboratore dell’ANQ in ospedale sarebbe utile per chiarire le
incertezze o per favorire lo scambio di informazioni.

Il Segretariato centrale è professionale. Il problema sta negli aspetti metodici, metodologici
e tecnici.

Il flusso di informazioni passa talvolta parallelamente attraverso l’ANQ e le organizzazioni
che si occupano di una misurazione, il che è faticoso e oneroso. I destinatari delle informazioni non sono sempre chiari, ogni tanto il Direttore riceve documenti che il responsabile
della qualità non riceve.

La collaborazione con l’ANQ è piacevole, preziosa, produttiva e proficua.

Con l’attuale responsabile della Medicina somatica acuta la comunicazione e la collaborazione sono migliorate notevolmente. Per il resto, i risultati delle consultazioni e i rapporti arrivano con eccessivo ritardo.

Un grande complimento per l’instancabile impegno del team ANQ, che svolge un lavoro
complicato e ingrato, e raccoglie un sacco di critiche. Anche questo va detto.


In futuro, vi preghiamo di evitare doppioni nella trasmissione di informazioni. Meglio meno
documenti che troppi. La newsletter, per esempio, potrebbe essere mirata in base ai destinatari (p.es. ospedali acuti) e prevedere un pulsante “Maggiori informazioni” per chi desiderasse ulteriori dettagli (p.es. cliniche di riabilitazione o psichiatriche). L’attuale versione deve
essere letta da cima a fondo per trovare le indicazioni rilevanti per il rispettivo settore. E sarebbe utile anche non inviarla sempre di venerdì, un giorno in cui per esperienza ci sono
meno presenze. Le informazioni non possono essere trasmesse 1:1.
I risultati arrivano troppo tardi.
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