metodo del progetto Monitoraggio Uccelli - Atlas 2013-2016

M appaggio s emplific ato dei terri t o r i
Il mappaggio semplificato dei territori – un metodo razionale per rilevamenti degli effettivi di uccelli nidificanti
I fondamenti per l‘applicazione del mappaggio dei territori sono già stati posti nella prima metà
del 20esimo secolo. In un primo tempo si trattava soprattutto di studi sulle densità di popolazione
per i quali venivano effettuati 6–10 rilevamenti. Risultò tuttavia che una buona stima degli effettivi
nidificanti era possibile già con tre rilevamenti, fatto che rese possibile l‘applicazione del metodo in
vasti progetti di sorveglianza degli effettivi.
Il metodo dei mappaggi semplificati viene utilizzato (o è stato utilizzato) nei seguenti progetti della
Stazione ornitologica svizzera e ha dato buoni risultati:
• Per l’Atlante degli uccelli nidificanti 1993–1996 gli effettivi di uccelli nidificanti sono stati rilevati in
2943 chilometri quadrati. I dati hanno permesso per la prima volta la stesura di cartine di densità
per la Svizzera.
• Il progetto Monitoraggio Uccelli nidificanti diffusi (MHB) è stato lanciato nel 1999. Da allora
rileviamo ogni anno gli effettivi nidificanti in 267 chilometri quadrati da noi assegnati. In questo
modo possiamo documentare in maniera dettagliata lo sviluppo degli effettivi di una settantina di
specie frequenti e diffuse. I risultati ci servono per tutta una serie di analisi e rappresentano inoltre
una base decisiva per lo Swiss Bird Index SBI®, il «barometro borsistico» degli uccelli nidificanti
svizzeri. Una parte di questi dati viene utilizzata anche per il progetto di Monitoraggio della
biodiversità Svizzera (BDM) dell’UFAM (Ufficio federale dell’ambiente): per questo progetto, con
lo stesso metodo, effettuiamo mappaggi su ulteriori 250 superfici, in ognuna di esse ogni 5 anni;
ciò significa che, ogni anno, ai 267 chilometri quadrati del MHB ne vengono aggiunti circa altri 50.
• Per l’Atlante degli uccelli nidificanti 2013–2016 i rilevamenti sul campo vengono effettuati con
lo stesso metodo, che nel frattempo si è ben consolidato. A questo scopo, oltre ai quadrati MHB
e BDM, sono stati scelti ulteriori 1785 chilometri quadrati. In questo modo verranno effettuati
mappaggi in 2318 chilometri quadrati.
Principi di base per i rilevamenti sul campo
• Il benessere degli uccelli è sempre prioritario! Lavorate con cautela ed evitate inutili ricerche di nidi
e altri disturbi.
• Non prendete inutili rischi per la vostra persona! La Stazione ornitologica declina ogni responsabilità
in caso di incidenti. Nel caso dovesse comunque succedere qualcosa, la Stazione ornitologica
dispone tuttavia di una copertura assicurativa per le persone che effettuano i mappaggi.
• Per sopralluoghi in terreni difficili prendete le necessarie misure di sicurezza. Organizzatevi in
maniera che ci sia qualcuno che possa dare l’allarme se non vi annunciate al ritorno come pattuito.
• Rispettate le limitazioni di accesso alle zone di protezione e alle zone di tranquillità della fauna
selvatica. Abbiate riguardo per le coltivazioni e la proprietà privata! I rilevamenti devono avvenire,
per quanto possibile, a partire da sentieri e strade pubbliche.
• Utilizzate l’automobile solo se necessario e con parsimonia!
Marzo 2014
M appaggio s emplific ato dei territo r i
• Vengono rimborsate solo spese eccezionali, per le quali è necessaria una domanda anticipata.
Requisiti per le collaboratrici e i collaboratori
Dalle nostre collaboratrici e dai nostri collaboratori ci aspettiamo che …
• dispongano di approfondite conoscenze di ornitologia sul campo,
• siano in grado di determinare facilmente anche acusticamente i nostri uccelli nidificanti diffusi,
• abbiano un buon udito e una buona vista,
• siano in grado di leggere senza problemi una cartina,
• dispongano già, preferibilmente, di esperienza con mappaggi,
• lavorino in maniera fidata ed esatta,
• ci inviino e digitalizzino senza indugio i risultati.
Premessa
Nell’ambito del programma di sorveglianza dell’avifauna in Svizzera, questo rilevamento degli
uccelli nidificanti serve anche ad una valutazione biologica a lungo termine, effettuata in maniera
sistematica e riproducibile, del paesaggio svizzero. Perché possa essere garantita una riproducibilità a
lungo termine dei dati raccolti, è necessario seguire scrupolosamente le istruzioni.
Di regola una rilevatrice/un rilevatore lavora da solo. Eventuali accompagnatori non devono in nessun
caso distrarla/o dal suo lavoro.
In particolare è proibito:
• includere nell’analisi dei dati osservazioni di uccelli nidificanti effettuate al di fuori dei mappaggi
regolari,
• attirare intenzionalmente uccelli nidificanti,
• occuparsi, durante i mappaggi, di altre interessanti attività come fotografare, determinare vegetali,
ecc.
Nel caso di rilevamenti su superfici del progetto Monitoraggio della biodiversità Svizzera (BDM)
bisogna porre attenzione ai seguenti punti: se nella stessa zona sono in corso ricerche parallele, la
persona che effettua i mappaggi dovrebbe fare in modo di non venire a conoscenza dei loro risultati.
Ci siamo impegnati contrattualmente con l’UFAM a consegnare i dati, rilevati in maniera completa e
controllati, entro lo stesso anno. Per tener fede a questo impegno vi preghiamo di completare l’analisi
di tutti i dati al più tardi entro il 1° agosto.
Preparazione
Per il successo dei mappaggi è indispensabile una seria preparazione del lavoro sul campo. Vi
preghiamo di leggere attentamente le istruzioni, di memorizzarle e di rivolgervi a noi in caso di
dubbi! Familiarizzatevi anche con le abbreviazioni e i simboli.
Se siete ancora insicuri per quanto riguarda i canti e i richiami delle specie che vi potete attendere nel
vostro quadrato, cercate di eliminare l’inconveniente esercitandovi anticipatamente sul campo o con
registrazioni. Se avete poca esperienza di mappaggi effettuate p.f. alcuni giri di prova.
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M a p p a g gio semp lifica to d e i territori
Pianificate anticipatamente la stagione. Scegliete i momenti per i rilevamenti in maniera di tener
conto in maniera ottimale, dal punto di vista delle stagioni, della composizione delle specie e dei livelli
altitudinali.
Sul campo prendete con voi solo il materiale e i documenti di cui avete assolutamente bisogno.
Durante ogni mappaggio bisogna portare con sé:
• binocolo
• 1 copia a colori A3 fornita dalla Stazione ornitologica del quadrato chilometrico, più una riserva,
• supporto e materiale per scrivere resistente alle intemperie (incluso materiale di ricambio), carta
per appunti,
• lista con le abbreviazioni e i criteri, come pure queste istruzioni,
• documento d’identità,
• abbigliamento adatto, scarpe solide, protezione dal sole e dalla pioggia,
• se necessario provviste di cibo, cellulare, apparecchio GPS, lampadina tascabile.
Tragitti e tempo necessario
Prima di iniziare con i mappaggi dovreste cercare di conoscere almeno superficialmente il terreno
del chilometro quadrato prescelto. Ciò è particolarmente importante nelle regioni di montagna
dove, ad es. sui vasti pascoli alpini, sono presenti solo pochi punti di riferimento ed è quindi più
difficile riportare le osservazioni sulla cartina. In queste regioni può eventualmente aiutarvi l’uso di un
GPS.
I tragitti sono riportati in rosso nelle cartine che vi vengono fornite. Sono scelti in maniera di
poter toccare tutte le parti più importanti del chilometro quadrato. In paesaggi aperti ciò significa
un percorso all’interno del quadrato di circa 3–5 km, su superfici con poca visuale uno di al massimo
6 km. Il tragitto fissato vale per tutti i mappaggi. Orientatevi quindi con le copie fornite delle cartine
e percorrete, se possibile, il tragitto prefissato.
Modifiche del tragitto sono permesse solo se una tratta prevista non è veramente percorribile per
motivi di forza maggiore. Le correzioni del percorso vanno segnate in ogni caso sulla cartina. Il tragitto
modificato vale per tutti i rilevamenti successivi (tranne in caso di impraticabilità temporanea, ad es.
a causa di un ponte distrutto da una piena).
Nei quadrati che presentano settori non accessibili (pareti rocciose ecc.) ci si limiterà a rilevare le zone
percorribili senza rischio, cercando di coprire le restanti a distanza, cercando gli uccelli nidificanti con
il cannocchiale/binocolo. Quale valore indicativo vi consigliamo di effettuare i rilevamenti in 2–3 ore
nelle regioni facili e in 3–4, massimo 5 ore nelle regioni più difficili (quadrato di montagna con grandi
differenze di altitudine). I rilevamenti dovrebbero essere conclusi al più tardi entro le 11.00 ora estiva.
Nel corso di diverse analisi è risultato che è determinante il periodo di tempo durante il quale ci
si trattiene in un quadrato: di principio vale che più a lungo si resta nel quadrato e più specie e
più territori vengono scoperti. Tuttavia, per garantire che i dati siano confrontabili, vi preghiamo di
orientarvi il più possibile ai valori medi elencati qui sotto, che provengono da mappaggi effettuati
negli anni passati:
• quadrati al di sotto dei 1000 m s.l.m., con meno del 30 % di bosco: ca. 200 min./rilevamento;
• quadrati al di sotto dei 1000 m s.l.m., con più del 30 % di bosco: ca. 230 min./rilevamento;
• quadrati al di sopra dei 1000 m s.l.m., con meno del 30 % di bosco: ca. 240 min./rilevamento;
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• quadrati al di sopra dei 1000 m s.l.m., con più del del 30 % di bosco: ca. 250 min./rilevamento;
• In media sono stati utilizzati 45 minuti per ogni chilometro percorso.
Sarebbe ideale se poteste percorrere una volta l’itinerario già prima di effettuare i rilevamenti,
verificando continuamente la vostra posizione lungo il percorso con l’aiuto della cartina.
Indicazioni riguardo alle cartine
Vi mettiamo a disposizione copie a colori formato A3 delle cartine. Per il vostro lavoro sul campo
utilizzate p.f. unicamente queste cartine. Qualora necessitaste di ulteriori copie, non fatele voi stessi
ma richiedetele a noi.
Non annotate niente p.f. sui 3 oppure 4 quadrati-codice nei vertici all’esterno del quadrati. Questi
codici QR serviranno più tardi per la georeferenziazione.
Interruzioni e condizioni meteorologiche
Sono ammesse interruzioni durante i rilevamenti. Se siete costretti per un qualsiasi motivo durante un
sopralluogo ad interrompere i rilevamenti potete riprendere il mappaggio più tardi nello stesso giorno
(o in uno successivo). In questi casi siate però particolarmente cauti per quanto riguarda possibili
osservazioni doppie. Potete anche sedervi per un certo tempo in un determinato punto e perlustrare
l’area circostante (ad es. per determinare gli effettivi di Rondine montana di una parete rocciosa o per
cercare rapaci a partire da un punto sopraelevato).
Indicate sul formulario l’ora d’inizio e di fine del rilevamento. Se dovete effettuare un’interruzione,
togliete questo tempo dall’ora finale (ad es. l’ora finale effettiva sono le 8.45 ma avete interrotto il
rilevamento durante 15 minuti; dovrete allora annotare quale ora finale le 8.30). Per interruzioni di
oltre 15 minuti la cosa va annotata sotto «Osservazioni».
I rilevamenti vanno effettuati con condizioni meteorologiche adatte. In caso di vento a forza superiore
a 3 Beaufort (foglie e piccoli rami si muovono, i pennoni vengono sollevati), di pioggia continua udibile,
forti acquazzoni, nevicate o nebbia con visibilità chiaramente limitata non possono essere effettuati
rilevamenti. Nel caso in cui i rilevamenti fossero già iniziati, possono essere temporaneamente interrotti
ma devono essere ripresi e conclusi al più tardi entro le 11.00. Se i rilevamenti non possono più essere
completati nello stesso giorno, il resto del tragitto verrà effettuato in un giorno immediatamente
successivo a partire dal punto in cui era stato interrotto.
Date dei rilevamenti
Le date dei rilevamenti vengono scelte possibilmente in maniera che le potenziali specie nidificanti
possano essere presenti durante almeno 2 sopralluoghi. Bisogna inoltre fare in modo che i singoli
mappaggi abbiano luogo ad almeno una settimana di distanza l’uno dall’altro.
• Al di sotto dei 1200 m s.l.m. il primo sopralluogo dovrebbe aver luogo nella seconda metà di
aprile, l’ultimo non prima del 15 maggio. I mappaggi dovrebbero venir conclusi al più tardi a metà
giugno.
• Tra 1200 m s.l.m. e il limite superiore del bosco cerchiamo di effettuare i mappaggi tra il 25 aprile
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M a p p a g gio semp lifica to d e i territori
e il 1° luglio, attendendo comunque per il primo mappaggio che la neve si sia in gran parte già
sciolta.
• Sopra il limite superiore del bosco il primo mappaggio dovrebbe avvenire il più presto possibile,
appena vaste superfici del quadrato sono libere dalla neve. Il secondo mappaggio deve essere
effettuato al più tardi entro il 10 luglio.
I mappaggi vengono effettuati così
Cerchiamo, in ogni chilometro quadrato, di rilevare possibilmente ogni specie nidificante e di
desumerne il numero di «territori». Per ogni chilometro quadrato vengono effettuati 3 rilevamenti,
oltre il limite del bosco solo 2. Il numero dei sopralluoghi è indicato sulle cartine per i rilevamenti sul
campo; vi preghiamo di rispettarlo in ogni caso. Per l’analisi dei dati possono venir considerati solo
quadrati per i quali si ha a disposizione il corretto numero di rilevamenti. Ogni sopralluogo viene
effettuato sullo stesso tragitto, ogni volta a partire dall’alba. Per il secondo o il terzo mappaggio si
può modificare il punto di partenza, in maniera che il percorso possa venir effettuato in senso inverso.
Durante i rilevamenti tutte le osservazioni di uccelli potenzialmente nidificanti, ma anche di tutti gli
uccelli di passo, vengono riportate sulla cartina per i rilevamenti sul campo anche se, ad es., si tratta
di più di 50 fringuelli.
Se osservate una specie prima della data limite indicata, annotatela comunque. Tenete però conto del
fatto che queste osservazioni possono essere utilizzate per l’analisi dei dati solo se esiste un sospetto
concreto di nidificazione (codice Atlante superiore a 6), oppure se più tardi osservazioni regolari
confermeranno il territorio. Se osservate una specie dopo la data limite ma esiste il sospetto fondato
che si tratti ancora di un uccello di passo tardivo, riportatela comunque sulla cartina. Per questa
specie, tuttavia, non verrà in seguito determinato nessun territorio. In questo caso è molto utile una
breve conferma, nelle note, che la specie probabilmente non nidifica nel quadrato. Trovate la lista con
i codici Atlante in un foglio informativo separato.
Per riportare le vostre osservazioni, vi consigliamo di utilizzare per ogni mappaggio un colore
differente. In questo modo è sempre chiaro da quale mappaggio proviene ogni singola registrazione:
• 1° mappaggio: rosso
• 2° mappaggio: verde
• 3° mappaggio: blu
Per ogni singola annotazione, vi consigliamo di indicare il maggior numero possibile di informazioni
supplementari. Annotate ad es. se l’uccello canta (+), se non avete potuto localizzare precisamente la
posizione dell’uccello (abbreviazione del nome della specie tra parentesi), se si tratta dell’osservazione
di un uccello in volo (freccia nella direzione del volo), oppure se si tratta di un maschio o di una femmina.
E’ molto importante che annotiate tutti gli uccelli territoriali osservati contemporaneamente (quindi
tutte le osservazioni simultanee, se ci sono indizi di differenti territori), come ad es.:
S+
S+
Questi dettagli faciliteranno molto la successiva determinazione dei territori. Per tutte queste
indicazioni utilizzate p.f. i simboli per il mappaggio degli uccelli (vedi cartina per i rilevamenti sul
campo).
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Scoiattolo
Anche gli scoiattoli vengono annotati: rilevamenti pilota effettuati nel 2005 hanno infatti mostrato
che per questa specie di mammiferi si possono raccogliere dati importanti senza particolari sforzi
supplementari; per questo motivo abbiamo ora integrato gli scoiattoli nei mappaggi. Sostanzialmente,
essi vengono trattati come uccelli nidificanti. Le osservazioni di Scoiattolo vengono da noi inviate
anche alla banca dati sui mammiferi del Centro svizzero di cartografia della fauna (CSCF). Non siamo
invece in grado di raccogliere ulteriori osservazioni casuali di tutte le altre specie. Queste ultime vanno
segnalate direttamente al CSCF via Webfauna (www.cscf.ch, www.natportal.ch).
Annotate tutte le osservazioni dirette di Scoiattolo (abbreviazione: SCO). Non vengono rilevati segni
indiretti di presenza (ad es. pigne rosicchiate). Create anche per lo Scoiattolo una cartina della specie;
i territori non vengono tuttavia determinati.
Esempi di rilevamento e analisi dei dati
• Un Falco pecchiaiolo che sorvola alto in direzione della migrazione il quadrato del mappaggio
il 18.5 viene considerato di passo; viene annotato sulla cartina ma, se non si riesce ad effettuare
nessun’altra osservazione, nella successiva analisi dei dati per questa specie non verrà determinato
nessun territorio.
• Una Poiana viene annotata solo se nel chilometro quadrato rilevato esistono possibilità di
nidificazione. In quadrati senza alberi (o parete idonea) non vengono quindi determinati territori.
• Una Balia nera viene annotata solo se l’osservazione avviene dopo il 25.4 e in un potenziale biotopo
di nidificazione. Non è necessario che l’uccello sia in canto. Anche l’osservazione di una femmina è
sufficiente.
• Osservate il 12.5 una coppia di Averla piccola con materiale di costruzione per il nido: questa
osservazione può essere riportata perché si tratta di un’osservazione con sospetto concreto di
nidificazione (codice Atlante 10), anche se di regola le averle piccole possono essere annotate solo
a partire dal 15.5; l’osservazione non avrebbe invece potuto essere registrata se la coppia di Averla
piccola fosse stata osservata senza materiale per il nido (codice Atlante 4).
• Un Rigogolo osservato in giugno nella Bassa Engadina o nell’Urserental non viene riportato poiché
in quelle regioni non esistono biotopi di nidificazione adatti alla specie.
• Nel caso di osservazioni di specie in regioni inusuali (ad es. Luì grosso in Ticino, Balia dal collare
nella Svizzera tedesca; fare riferimento alle cartine dell’Atlante svizzero degli uccelli nidificanti
1993–1996 o del libro «Die Vögel der Schweiz»/«Les oiseaux de Suisse»), un’unica osservazione
di un maschio in canto non è sufficiente per determinare un territorio! Eventualmente ulteriori
sopralluoghi potranno confermare la presenza della specie nei giorni seguenti e servire quindi
d’aiuto nella decisione.
• Uccelli potenzialmente nidificanti che sorvolano la zona o volteggiano vengono annotati solo se
si trovano effettivamente sopra il chilometro quadrato del mappaggio: un Germano reale che
sorvola il chilometro quadrato viene annotato solo se una nidificazione al suo interno è plausibile;
se vi sorvolano 4 maschi e due femmine di Germano reale, annoterete un «4».
• Nel caso della Passera europea o della Passera d’Italia bisogna cercare di determinare il numero
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M a p p a g gio semp lifica to d e i territori
di maschi per quartiere o complesso di edifici. Per l’analisi dei dati considerate il valore massimo
dei tre mappaggi. La somma di questi valori rappresenta il numero dei territori. Esempio:
nell’agglomerato A vedete durante il primo sopralluogo 7 maschi, durante il secondo 5 e durante il
terzo 9. Nell’agglomerato B annotate 8, 4, risp. 6 maschi. Il numero dei territori è quindi 9 + 8 = 17.
• Se nel caso di rondini e balestrucci non è possibile determinare il numero di nidi occupati, annotate
il numero di adulti: per l’analisi dividete il numero massimo di uccelli osservati per due. Arrotondate
verso l’alto: se osservate al massimo 9 rondini il numero di territori è 5. Lo stesso procedimento vale
per Rondone e Rondone maggiore.
• Cesena e Storno: questi uccelli nidificano spesso in colonie poco dense e si spostano su vaste
superfici. Annotate il numero di uccelli osservati e, per l’analisi, dividete il numero massimo di
uccelli osservati per due. Arrotondate anche qui verso l’alto. Fate attenzione che già ai primi di
maggio possono esserci giovani in grado di volare; questi ultimi, chiaramente, non devono venir
considerati per la determinazione dei territori.
• Corvidi: vengono considerati solo gli uccelli che potrebbero avere un territorio. Gli individui in
stormo vanno ignorati. Soprattutto nel corso del primo sopralluogo ponete particolare attenzione
ad eventuali nidi occupati, ancora relativamente facili da scoprire quando gli alberi hanno poche
foglie.
In caso di dubbi non esitate a prendere contatto con noi.
Analisi dei dati
L’analisi dei dati avviene con Terrimap online (vedi guida separata, Download alla pagina http://
atlas.vogelwarte.ch/assets/files/pdf/anleitungen/Anleitung_Terrimap_online_i.pdf). A questo scopo è
necessario un login in ornitho.ch.
• Una volta terminati i mappaggi, inviate senza indugio gli originali di tutte le cartine giornaliere
alla Stazione ornitologica (Stazione ornitologica svizzera, Atlante/MHB, CH–6204 Sempach). Se si
è rivelato indispensabile modificare il tragitto predefinito, sulle cartine giornaliere deve essere
riportato chiaramente anche il percorso corretto. Prima di spedirle, vi consigliamo caldamente di
fare una copia di sicurezza delle cartine giornaliere, nel caso che l’invio postale andasse perso; a
questo scopo sono adatte anche foto digitali delle cartine giornaliere, con una buona risoluzione.
• Appena ricevute, procederemo alla scansione delle cartine giornaliere che verranno poi caricate
per voi sulla pagina Internet di Terrimap online all’indirizzo http://atlasdata.vogelwarte.ch.
• Scegliete in seguito su questa pagina il chilometro quadrato corrispondente e inserite dapprima i
dati generali sui rilevamenti (data, durata ecc.).
• Ora potete digitalizzare tutte le annotazioni dei rilevamenti. Ponete attenzione a digitalizzare i
dati esattamente nello stesso modo in cui li avete annotati durante i mappaggi.
• Dopo la digitalizzazione dei dati riuniteli in territori. Le osservazioni possono essere utilizzate per
determinare i territori solo se rispettano le condizioni per il codice Atlante e i criteri per la data
limite. Anche singole osservazioni che adempiono ai criteri permettono la determinazione di un
territorio. La determinazione dei territori vi risulterà più facile grazie ad indicazioni supplementari
(soprattutto osservazioni simultanee).
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M appaggio s emplific ato dei territo r i
• Per uccelli palesemente di passo non vengono determinati territori. E nemmeno per lo Scoiattolo.
• I «territori» che si estendono anche fuori dai confini del quadrato vengono contati se almeno
un’osservazione è avvenuta all’interno del chilometro quadrato. «All’interno» viene considerato
ogni simbolo che tocca ancora perlomeno i confini del chilometro quadrato.
• Una volta terminata la determinazione dei territori, cliccate sul tasto «Determinazione dei territori
terminata». In questo modo veniamo automaticamente informati e possiamo quindi controllare i
vostri risultati.
• Viene poi effettuato un trasferimento di tutti i dati di ogni rilevamento su www.ornitho.ch, quale
formulario giornaliero. In questo modo non è necessario effettuare una doppia segnalazione. Non
dovreste quindi aver già inserito in precedenza le vostre osservazioni dei mappaggi in ornitho.ch,
neanche parzialmente!
Ulteriore elaborazione e verifica
Ci daremo premura di controllare velocemente i vostri dati. Ogni rilevatrice/rilevatore verrà informato
il più presto possibile. Segnalateci p.f. in seguito le vostre eventuali correzioni.
In caso di impedimento
Comprendiamo perfettamente che possiate improvvisamente non più essere in grado di effettuare i
rilevamenti come previsto dalle istruzioni. Segnalatecelo p.f. tuttavia in ogni caso immediatamente!
Cercheremo di far effettuare i mappaggi da sostituti.
Siamo a vostra disposizione per domande e richieste:
Peter Knaus 041 462 97 32 o 078 837 32 93
[email protected]
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Hans Schmid
041 462 97 26
[email protected]