Benchmark dei costi 2014 - 2015: La valutazione dell’efficienza del sistema dei pagamenti europeo 1 Il benchmark Italia: le motivazioni dell’iniziativa Il 1 agosto 2014, a distanza di quasi 15 anni dalle prime teorizzazioni relative all’Area Unica dei Pagamenti in Euro, l’adeguamento alle direttive della normativa Single Euro Payments Area (SEPA) può dirsi arrivato a compimento, con l’adozione obbligatoria e definitiva delle regole che governano i bonifici (SCT) e gli addebiti diretti (SDD) nei paesi dell’Eurozona. Se la SEPA e la Payments Service Directive (PSD) sono nate con l’obiettivo di armonizzare il funzionamento del sistema dei pagamenti europei, l’entrata in vigore di tali normative ha anche avuto effetti significativi sull’andamento dei costi operativi connessi all’esecuzione delle operazioni di incasso e pagamento. Nasce quindi l’esigenza di comprendere in quale misura le direttive abbiano contribuito al miglioramento del livello di efficienza del sistema, determinando ed esplicitando costi e performance dei prodotti e servizi di pagamento. A partire dal 2009, CeTIF ha attivato un programma di ricerca pluriennale denominato “La valutazione economica e strategica del business dei pagamenti”, in grado di offrire alle banche l’identificazione delle nuove determinanti del valore nel business dei pagamenti. Obiettivo primario della ricerca è la costituzione di un sistema di rilevazione (benchmark) dei dati relativi ai costi interni e alla capacità di innovazione del sistema dei pagamenti, confrontando l’efficacia delle strategie e dei modelli operativi adottati. 2 Obiettivi e Output GLI OBIETTIVI individuare i trend evolutivi che connotano l’ecosistema dei pagamenti attuale, analizzando in particolare quali impatti essi possano avere sulla gestione e sull’offerta degli strumenti di pagamento tradizionali; proseguire l’attività di analisi costante e di lungo periodo sugli effetti economici e strategici delle direttive SEPA e PSD; sviluppare un sistema di benchmark sui costi operativi per sostenere le istituzioni finanziarie italiane nell'analisi delle proprie strategie in ambito sistema dei pagamenti GLI OUTPUT 1) Benchmark Base: mappatura dei costi operativi end-to-end nella catena del valore dei pagamenti con riferimento all’anno 2014 e al primo semestre 2015 e a specifiche forme tecniche di pagamento ed incasso; individuazione del best e worst performer e della media del campione analizzato, per ciascuna voce di costo del modello di raccolta dati. 2) Benchmark personalizzato, oltre agli output del Benchmark Base : individuazione del posizionamento di mercato delle banche partecipanti all’analisi, con riferimento a ciascuna forma tecnica e voce di costo; indicazione delle aree di possibile miglioramento ed Executive Summary personalizzato I benchmark CeTIF permettono di individuare all’interno del panel di analisi, in forma del tutto anonima, le realtà bancarie che hanno fatto rilevare performance da best/worst perfomer nell’erogazione delle differenti forme di pagamento analizzate. 3 Il benchmark Italia 2010-2013: principali evidenze Il periodo 2010–2013 ha visto variazioni significative nelle strategie e nelle strutture di costo di incassi e pagamenti, dettate principalmente dagli adempimenti normativi e dalla costante ricerca di efficienza che caratterizza l’operatività delle banche italiane. Figura 1 – Variazioni nella Composizione del Totale Costi Operativi 2010-2013 • la spesa tecnologica è costantemente cresciuta, passando dal 29% del 2010 al 44% dei costi totali nel 2013, mentre le spese per il personale hanno fatto rilevare un andamento di segno diametralmente opposto; • i costi di outsourcing rappresentano una quota percentuale stabile a partire dal 2010. • effettuando una simulazione basata sui dati di benchmark, è stato stimato un risparmio sui costi operativi del 18% per il 2014 e del 9% per il 2015 Figura 2 – Andamento dei Costi Medi Forme Tecniche 2010-2013 • Dall’analisi degli andamenti dei costi medi divisi per forma tecnica si può rilevare un marcato effetto sostituzione che correla l’andamento del costo medio degli SCT con quello dei Bonifici Nazionali e UE; • l’SCT ha un costo medio che si approssima sempre di più a quello del Bonifico Italia, forma che ha raggiunto ormai livelli di piena efficienza. Fonte: CeTIF 2015 4 Metodologia di analisi e Perimetri Il benchmark analizza le principali forme tecniche di pagamento e incasso utilizzate dal Sistema e, per ciascuna forma tecnica, vengono rilevati per cliente, canale, tipologia di costo / fase della payment value chain Payment Value Chain Payment initiation Volumi • • in entrata in uscita Processing Clienti • • • • • Privati SME Corporate Istituzionali Banche Clearing & Settlement Rendicontazione Canali • • • • • Call Center Sportello Web banking Self Service Corporate Remote B. Customer Service OUTPUT Costi • • • • ICT Personale Altri Costi Outsourcing METODOLOGIA ESTESA METODOLOGIA SINTETICA I perimetri di rilevazione possono essere: • Italian Payment Benchmark, che può essere realizzato tramite – metodologia estesa (Overall Payment Model): benchmark perimetro Italia con metodologia consolidata dal 2009 – metodologia sintetica (SEPA Payment Model): con confronto limitato a SCT e SDD; la modalità semplificata si addice alle istituzioni che non dispongono con facilità dell’intera base formativa e fornisce comunque chiare indicazioni sul posizionamento • European SEPA Benchmark: benchmark basato sulla metodologia sintetica, finalizzato ad ottenere un posizionamento delle singole banche partecipanti come gruppo a livello europeo (operatività cross-country) – a partire da quest’anno la partecipazione al benchmark verrà estesa ad un selezionato e rappresentativo gruppo di istituzioni finanziarie europee 5 Italian Payment Benchmark – metodologia estesa Forme tecniche analizzate: • Bonifici Italia • Bonifici UE • Bonifici Extra UE • • • • SCT SDD RID RIBA INPUT OUTPUT Costi medi (STP e non STP) Volumi operazioni (in uscita e in entrata) Dettaglio per canale: Dettaglio per segmento: • • • • • • • • • Sportello Web banking Self Service Corporate Remote B. Privati SME Corporate Istituzionali Banche • In uscita e in entrata • On us/not on us Dettaglio per fase del processo: Costi del personale (in house e outsourcing) • Payment initiation • Processing • Clearing e settlement • Rendicontazione • Customer Service • Rendicontazione • Customer Service Costo medio per tipologia di costi: • IT • Personale • Call Centre • Self Service Costo medio per fase del processo • Payment initiation • Processing • Clearing & Settlement • Rendicontazione • Customer Service Dettaglio per fase del processo: Costo medio per canale di payment initiation: • Sportello • Web banking • Corporate Remote Banking Costi IT (in house e outsourcing) • Payment initiation • Processing • Clearing e settlement Costo medio end to end: • Outsourcing • Altri costi Costo medio per segmento di clientela • Privati • SME • Corporate • Corporate • Istituzionale • Banche 6 Italian Payment Benchmark – metodologia sintetica Forme tecniche analizzate: • SCT • SDD INPUT OUTPUT Costi medi (STP e non STP) Volumi operazioni (in uscita e in entrata) Dettaglio per canale (front end/back end): Costo medio end to end: • In uscita e in entrata • Sportello • Web banking • Corporate Remote B. • Sportello • Web banking • Corporate Remote B. Costi IT (in house e outsourcing) Dettaglio per canale (front end): • Sportello • Web banking • Corporate Remote B. Dettaglio per fase (back end): • Processing • Clearing e settlement • Rendicontazione • Customer service Costo medio per canale di payment initiation: Costo medio per tipologia di costi: • IT • Personale • Outsourcing Costi del personale (in house e outsourcing) Costi di front end: • Sportello Costi di back end: • Back office pagamenti 7 European SEPA Benchmark – metodologia sintetica Forme tecniche analizzate: • SCT • SDD INPUT OUTPUT Costi medi (STP e non STP) Volumi operazioni (in uscita e in entrata) Dettaglio per canale (front end/back end): Costo medio end to end: • In uscita e in entrata • Sportello • Web banking • Corporate Remote B. • Sportello • Web banking • Corporate Remote B. Costi IT (in house e outsourcing) Dettaglio per canale (front end): • Sportello • Web banking • Corporate Remote B. Dettaglio per fase (back end): • Processing • Clearing e settlement • Rendicontazione • Customer service Costo medio per canale di payment initiation: Costo medio per tipologia di costi: • IT • Personale • Outsourcing Costi del personale (in house e outsourcing) Costi di front end: • Sportello Costi di back end: • Back office pagamenti 8 Programma delle attività Adesione all’iniziativa Periodo di raccolta delle adesioni al benchmark (Overall o SEPA Benchmark Model) da parte delle banche italiane e illustrazione delle modalità di analisi attraverso incontri dedicati Deadline condivisione dati finale Deadline per la consegna dei dati da parte delle banche partecipanti è il 29 gennaio 2016 ottobre – dicembre 2015 Raccolta e analisi dei dati Raccolta dei dati, anche attraverso opportune sessioni di supporto, analisi e rielaborazione delle informazioni fornite dalle banche gennaio 2016 Invio Benchmark Personalizzato Condivisione dei risultati del benchmark personalizzato con posizionamento e aree di possibile miglioramento febbraio 2016 marzo-aprile 2016 Invio Benchmark Base i risultati del benchmark saranno condivisi attraverso un incontro dedicato all’analisi delle principali evidenze emerse e alla validazione dei dati da parte del panel 9 Tipologie di Benchmark - recap Di seguito vengono riportate le principali caratteristiche delle differenti opportunità di adesione alle rilevazioni CeTIF in ambito pagamenti: ITALIAN PAYMENT BENCHMARK METODOLOGIA ESTESA (Overall Payment Model) METODOLOGIA SINTETICA (SEPA Payment Model) Perimetro Italia Dati 2014 actuals e 1°H 2015(E) Strumenti analizzati Perimetro Italia Dati 2014 actuals e 1°H 2015(E) Strumenti analizzati • • • • • • • Bonifici Italia Bonifici UE Bonifici Extra UE SCT SDD RID RIBA • SCT • SDD EUROPEAN SEPA BENCHMARK METODOLOGIA SINTETICA (SEPA Payment Model) Perimetro internazionale (UE) per operatività di gruppo/cross-country Dati 2014 actuals e 1°H 2015(E) Strumenti analizzati • SCT • SDD BENCHMARK PERSONALIZZATO Oltre agli output del Benchmark Base, il Benchmark Personalizzato prevede un approfondimento degli ambiti di scostamento rispetto alle medie di benchmark e l’identificazione delle possibili aree di miglioramento rispetto alla best practice, realizzati tramite interviste focalizzate ai Referenti della Banca, e la presentazione finale di un Executive Summary personalizzato alla Direzione 10 11