PALAZZETTO BRU ZANE CENTRE DE MUSIQUE ROMANTIQUE

FESTIVAL
GEORGE ONSLOW, UN ALTRO BEETHOVEN?
DALL'11 APRILE AL 21 MAGGIO 2015
Palazzetto Bru Zane – martedì 21 aprile, ore 20
Febbre e delirio
Quatuor Ardeo
Mi-Sa Yang e Carole Petitdemange, violini
Noriko Inoue, viola
Joëlle Martinez, violoncello
Yann Dubost, contrabbasso
PALAZZETTO
BRU ZANE
CENTRE
DE MUSIQUE
ROMANTIQUE
FRANÇAISE
George Onslow (1784-1853) è una delle grandi figure del
romanticismo francese oggi dimenticate e un personaggio
a sé stante nel panorama musicale di un’epoca che vede
rivolgimenti sociali, filosofici e artistici. In una Francia che
venera l’opera lirica, Onslow si dedica quasi esclusivamente
alla musica strumentale e verrà presto chiamato il «Beethoven
francese». Il Palazzetto Bru Zane vi invita a riscoprire la figura
affascinante e inedita di un compositore che ha avuto un ruolo
essenziale nello sviluppo a Parigi della coscienza romantica.
George Onslow (1784-1853) est l'un des grands représentants du
romantisme français aujourd’hui oubliés et un personnage à
part dans le paysage musical français de son temps. Dans une
France vouée à l’opéra, Onslow se dédie presque exclusivement à
la musique instrumentale et sera vite surnommé le « Beethoven
français ». Le Palazzetto Bru Zane vous invite à redécouvrir la
personnalité fascinante et inédite d’un compositeur dont le rôle
fut essentiel dans l'émergence de la conscience romantique à Paris.
La musica da camera intorno al 1830
Nella prima metà dell’Ottocento, in Francia, il concetto di
musica da camera si riferisce a opere eseguite in un ambito
ristretto, sia esso pubblico (quando l’ingresso al concerto è a
pagamento) o privato, e composte per formazioni che vanno
dal duo al sestetto. La musica da camera, ovvero la forma «più
elitaria di prassi musicale socializzata» (Fauquet), si definisce
– in opposizione alla musica vocale drammatica, considerata
frivola – come una musica seria, «pura». Intorno al 1830, a
Parigi fioriscono diverse associazioni di musica da camera, sul
modello di quella fondata da Baillot nel 1814, in cui membri
– che non sono più dei semplici dilettanti – si appropriano
di un repertorio essenzialmente austro-tedesco (Beethoven,
Haydn, Mozart, Hummel, Mendelssohn, ecc.): l’associazione
dei Frères Tilmant (1833), la Société musicale (1835) o ancora
l’associazione Alard-Chevillard (1837). Verso il 1830 inizia a farsi
strada una nuova estetica del virtuosismo, che si accompagna
allo sviluppo di un repertorio per trio, un genere in cui gli archi
possono misurarsi con l’abilità dei pianisti.
La musique de chambre vers 1830
Dans la première moitié du XIXe siècle, la musique de chambre
renvoie en France à des œuvres exécutées dans un cadre restreint,
qu’il soit public (lorsque l’accès est payant) ou privé, composées
pour des effectifs allant du duo au sextuor. Forme « la plus
élitiste de pratique socialisée de la musique » (Fauquet), la
musique de chambre se définit – par opposition à la musique
vocale dramatique, jugée frivole – comme une musique « pure »,
« sérieuse ». Autour de 1830, Paris voit se développer des sociétés
de musique de chambre sur le modèle de celle fondée par Baillot
en 1814, dans laquelle des sociétaires – et non plus de simples
amateurs – s’approprient un répertoire essentiellement austroallemand (Beethoven, Haydn, Mozart, Hummel, Mendelssohn,
etc.) : la société des Frères Tilmant (1833), la Société musicale
(1835) ou encore la société Alard-Chevillard (1837). Vers 1830,
commence à émerger une nouvelle esthétique de la virtuosité,
qu’accompagne le développement d’un répertoire pour trio, genre
dans lequel les instrumentistes à cordes peuvent se mesurer à
l’habileté des pianistes.
George Onslow
Quatuor à cordes en ut majeur op. 64 :
Preludio : Lento assai. Allegro animato
Andante sostenuto – Allegro energico – Finale : Allegro
Quintette avec contrebasse no 15 en ut mineur « de la balle » op. 38 :
Allegro moderato ed espressivo – Menuetto : Dolore (Presto) ; Febbre e delirio (Maggiore. Minore)
Andante sostenuto : Convalescenza – Finale : Guarigione (Allegro)
Durata del concerto / Durée du concert
1h15
Le opere
Les œuvres
George Onslow: Quartetto per archi in do
maggiore op. 64
Preludio: Lento assai. Allegro animato – Andante
sostenuto – Allegro energico – Finale: Allegro
George Onslow : Quatuor à cordes en ut
majeur op. 64
P reludio : Lento assai. Allegro animato – Andante
sostenuto – Allegro energico – Finale : Allegro
Nel 1841, Onslow progetta un viaggio in Germania e
desidera presentarvisi con alcune opere nuove: «Ho
fatto cucire un bel quaderno di carta da musica e
mi sono messo a comporre un quartetto: lavorando
solo nei momenti d’ispirazione, ho reso il mio
compito più lento, ma alla fine l’ho terminato. Un
secondo quartetto è pure compiuto, e forse anche
un terzo finirà per vedere la luce». In questa lettera
alla madre, probabilmente il compositore allude
ai tre Quartetti op. 62, 63 e 64. L’ultimo brano del
gruppo ha inizio con un’introduzione lenta in
modo minore, nobile e dolorosa, con cui contrasta
l’Allegro animato in maggiore, come nell’op. 4 n. 2, il
primo quartetto in cui Onslow impiega quest’idea.
Anche se nessuno strumento è trascurato, tuttavia
il primo violino si distingue per il suo virtuosismo:
un mezzo per valorizzare il dedicatario, il
violinista Charles-Eugène Sauzay (genero di Pierre
Baillot). Nell’Andante sostenuto, l’intenso lirismo è
improvvisamente turbato da un episodio martellato
nella rara tonalità di sol diesis minore (la stessa
tonalità principale del movimento). Gli ultimi
En 1841, Onslow envisage un voyage en Allemagne
et souhaite s’y présenter avec des œuvres nouvelles :
« J’ai fait coudre un beau cahier de papier réglé et me
suis mis à composer un quatuor : en ne travaillant
que dans les moments d’inspiration, j’ai rendu ma
tâche plus lente, mais enfin je l’ai ter minée. Un
second quatuor est aussi achevé et je ne voudrais
pas jurer qu’un troisième ne finit aussi par voir la
lumière. » Dans cette lettre à sa mère, probablement
fait-il allusion aux trois quatuors op. 62, 63 et 64. Le
der nier du groupe commence avec une introduction
lente en mode mineur, noble et douloureuse, avec
laquelle contraste l’Allegro animato en majeur,
comme dans l’opus 4 n o 2 (premier quatuor d’Onslow
à utiliser l’idée). Si aucun instr ument n’est négligé,
le violon 1 se distingue cependant par sa virtuosité,
moyen de mettre en valeur le dédicataire, le violoniste
Charles-Eugène Sauzay (gendre de P ier re Baillot).
Dans l’Andante sostenuto, le lyrisme intense est
soudain perturbé par un épisode martelé, dans la
tonalité rare de sol dièse mineur (homonyme du
ton principal du mouvement). Les deux der niers
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due movimenti sono esempi tipici della vivacità
ritmica del compositore e della sua abilità nel
variare la disposizione degli strumenti. Quando
Georges Kastner scrive una recensione elogiativa
dei Quartetti op. 62, 63 e 64, in occasione della loro
prima esecuzione, deplora il crescente disinteresse
del pubblico e degli interpreti nei confronti del
quartetto per archi («Revue et Gazette musicale»
del 27 agosto 1843). Di fatto, Onslow abbandonerà
questo genere dopo il 1845, per dedicarsi al
quintetto e a formazioni da camera più ampie, che
comprendano anche i fiati.
mouvements sont typiques de la vivacité r ythmique
du compositeur et de son habileté à varier les
dispositions instr umentales. Quand Georges Kastner
écrit un compte-rendu élogieux des opus 62, 63 et
64 à l’issue de leur création, il déplore le désintérêt
croissant des interprètes et du public à l’égard du
quatuor à cordes (Revue et Gazette musicale du 27
août 1843). De fait, Onslow abandonnera le genre
après 1845 pour se consacrer au quintette et à de plus
grandes for mations de chambre incluant les vents.
George Onslow: Quintetto con contrabbasso n. 15
in do minore «de la balle» (del proiettile) op. 38
Allegro moderato ed espressivo – Menuetto: Dolore
(Presto); Febbre e delirio (Maggiore. Minore) –
Andante sostenuto: Convalescenza – Finale:
Guarigione (Allegro)
George Onslow : Quintette avec contrebasse
n o 15 en ut mineur « de la balle » op. 38
Allegro moderato ed espressivo – Menuetto : Dolore
(P resto) ; Febbre e delirio (Maggiore. Minore) –
Andante sostenuto : Convalescenza – Finale :
Guarigione (Allegro)
Se Berlioz considerava la propria vita alla stregua di
un grandioso romanzo a cui ispirarsi per creare la
sua musica, altrettanto non si può dire di Onslow:
nessuna opera scandalosa, nessuna clamorosa
relazione sentimentale né tentativi di suicidio.
Si Berlioz considérait sa propre vie comme un
grand roman susceptible de nour rir sa création,
on ne peut en dire autant d’Onslow : pas d’œuvre
scandaleuse, de liaison sentimentale tapageuse, ni
de tentative de suicide. Mais un événement inspira
Tuttavia, ci fu un evento che ispirò un’opera
sorprendente a questo compositore così incline alla
«musica pura». Nel luglio 1829, Onslow fu vittima
di un incidente di caccia che per poco non gli costò
la vita, allorché fu malauguratamente colpito da
una fucilata destinata a un cinghiale. Durante la
convalescenza, portò a termine un quintetto per
archi (che può essere eseguito sia con due violoncelli,
sia con un violoncello e un contrabbasso), di cui
aveva composto il primo movimento prima della
disgrazia; per questo soltanto l’Allegro iniziale, cupo
e denso, non reca un’indicazione descrittiva, benché
vi risuoni lo scoppio iniziale della fatale fucilata. Il
Menuetto esprime il dolore del ferito moltiplicando i
contrasti d’intensità e le armonie tese, nell’ambito
di un discorso che sembra volutamente slegato. Il
Trio centrale prolunga questo teatro strumentale
in una tumultuosa atmosfera di «febbre e delirio»,
attraversata da folgoranti motivi arpeggiati.
In compenso, l’Andante sostenuto, da eseguire
«con sordini e sempre sotto voce», è privo di
contrasti: una nenia infinita culla serenamente la
convalescenza. Il focoso Finale esprime nuovamente
la febbre e il delirio, ma da parte di un uomo che
proclama il proprio ritorno alla vita per mezzo di
una profusione di elementi tematici di vario genere.
une œuvre étonnante à ce compositeur enclin à
la « musique pure ». En juillet 1829, Onslow fut
victime d’un accident de chasse qui faillit lui coûter
la vie, quand il reçut malencontreusement la balle
destinée au sanglier. Au cours de sa convalescence,
il acheva un quintette à cordes (que l’on peut jouer
soit avec deux violoncelles, soit avec un violoncelle
et une contrebasse) dont il avait composé le premier
mouvement avant le drame. Seul l’Allegro initial,
sombre et touffu, est donc dépour vu d’indication
descriptive, quoiqu’on puisse y entendre le claquement
initial du coup de feu malencontreux. Le Menuetto
traduit la douleur du blessé en multipliant les
contrastes d’intensité et les har monies tendues, au
sein d’un discours qui semble volontairement décousu.
Le Trio central prolonge ce théâtre instr umental
dans une atmosphère tumultueuse de « fièvre et de
délire », traversée par de fulgurants motifs en arpège.
L’Andante sostenuto, à jouer « con sordini e sempre
sotto voce », est en revanche dénué de contrastes.
Un chant infini berce calmement la convalescence. La
fougue du finale exprime de nouveau la fièvre et le
délire, mais chez un homme qui clame son retour à la
vie au moyen d’une profusion d’éléments thématiques
de caractère différent. Sans son accident, peut-être
Onslow n’aurait-il pas osé les effets r ythmiques et
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Se non avesse vissuto l’esperienza dell’incidente,
forse Onslow non avrebbe osato gli effetti ritmici e
strumentali di questo quintetto «de la balle», ossia
del proiettile, che è uno dei rari pezzi da camera
a programma del XIX secolo ed è anche diventato
il brano più eseguito di Onslow, a motivo del suo
carattere eccezionale.
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instr umentaux de ce quintette dit « de la balle »,
l’une des rares œuvres de chambre à programme du
XIX e siècle. Cette exception en fit aussi l’œuvre la plus
jouée d’Onslow.
Il compositore
Le compositeur
George Onslow (1784-1853)
Maestro della musica da camera, considerato in vita il «Beethoven
francese», George Onslow è uno dei grandi nomi del romanticismo
francese. Nato a Clermont-Ferrand, compie gli studi musicali ad
Amburgo dove segue i corsi di pianoforte di Dussek. Sarebbe stato
l’ascolto dell’ouverture di Stratonice di Méhul (1801) a far nascere
in lui una vocazione di compositore che lo riporterà a Parigi. Qui
egli pubblica i suoi primi numeri d’opera (presso Pleyel), segue
l’insegnamento di Reicha al Conservatorio e, a riprova del suo
interesse nei confronti della musica per archi, apprende il violoncello.
Grazie alla promozione che ne fanno Baillot e i fratelli Dancla nei
loro concerti di musica da camera, i quartetti e i quintetti per archi
di Onslow incontrano rapidamente una certa fama nella capitale e
successivamente in tutta Europa. Viene sottolineata l’originalità di
composizioni così difficili da eseguire e Berlioz considera l’artista
addirittura «uno dei più grandi armonisti dell’epoca». Alla pletorica
produzione per archi di Onslow si devono aggiungere vari trii e
sonate per pianoforte, tre opere e quattro sinfonie; il Quintetto «Il
proiettile» (op. 38), scritto durante la convalescenza di un incidente
di caccia, è probabilmente la sua opera più nota. Il fatto che questo
compositore di respiro europeo non si sia mai trasferito a Parigi è
sufficientemente insolito da essere degno di nota. Onslow divide
infatti la propria esistenza tra la capitale e la città natale, dove si
occupa di rendere più vivace la vita musicale: membro dell’Académie
de musique de Clermont-Ferrand, egli sarà anche presidente della
Société philharmonique.
George Onslow (1784-1853)
Maître de la musique de chambre, considéré de son vivant comme
le « Beethoven français », George Onslow est l’une des grandes
figures du romantisme français. Né à Clermont-Ferrand, il
effectue ses études musicales à Hambourg où il suit les cours de
piano de Dussek. L’écoute de l’ouverture de Stratonice de Méhul
(1801) aurait fait naître en lui une vocation de compositeur qui
le ramène à Paris. Il y publie ses premiers opus (chez Pleyel), suit
l’enseignement de Reicha au Conservatoire et, témoignant de
l’intérêt envers la musique pour cordes, apprend le violoncelle.
Grâce à la promotion qu’en font Baillot et les frères Dancla durant
leurs séances de musique de chambre, les quatuors et quintettes à
cordes d’Onslow rencontrent rapidement une certaine renommée
dans la capitale puis dans toute l’Europe. On souligne l’originalité
de compositions difficiles à exécuter, et Berlioz considère l’artiste
comme l’un des « plus grands harmonistes de l’époque ». À sa
production pléthorique pour cordes s’ajoutent plusieurs trios et
sonates pour piano, trois opéras et quatre symphonies ; le Quintette
« de la balle » (op. 38), écrit pendant la convalescence d’un
accident de chasse, est sans doute la plus connue de ses œuvres.
Que ce compositeur d’envergure européenne ne se soit jamais fixé
à Paris est suffisamment rare pour être relevé. Onslow partagea
en effet son existence entre la capitale et sa ville natale, dont il se
chargea de dynamiser l’activité musicale : membre de l’Académie
de musique de Clermont-Ferrand, il y sera également président de
la Société philharmonique.
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Gli interpreti
Les interprètes
Quatuor Ardeo
Carole Petitdemange e Mi-Sa Yang, violini
Noriko Inoue, viola
Joëlle Martinez, violoncello
Se Ardeo – «brucio», in latino – è il nome di questo quartetto d’archi, è anche il
motto all’insegna del quale le quattro giovani musiciste che lo compongono
affrontano il loro repertorio. L’ensemble, costituitosi nel 2001 nell’ambito del
Conservatoire national supérieur de musique et de danse de Paris, è stato
nominato «Rising Star» dalla European Concert Hall Organization (ECHO),
e nella stagione 2014-2015 tiene una serie di concerti nelle più prestigiose
sale europee. Il Quatuor Ardeo si esibisce regolarmente con artisti quali
Bertrand Chamayou, Jérôme Ducros, Renaud Capuçon, Henri Demarquette,
Jérôme Pernoo, Alain Meunier, Vladimir Mendelssohn, Loïc Schneider,
Evgeni Koroliov, Mario Brunello, Andrei Korobeinikov, Laurent Cabasso, e
collabora più strettamente con il pianista David Kadouch e il clarinettista
Reto Bieri. In residenza presso la Fondation Singer-Polignac dal 2008 e presso
Pro-Quartet dal 2010, l’ensemble tiene anche masterclass ai conservatori
di Tolosa e di Créteil. Quest’anno, le strumentiste dell’Ardeo presentano in
prima mondiale un CD di quartetti di Anton Reicha, inciso con il sostegno
del Palazzetto Bru Zane.
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Quatuor Ardeo
Carole Petitdemange et Mi-Sa Yang, violons
Noriko Inoue, alto
Joëlle Martinez, violoncelle
Si Ardeo – en latin : je brûle – est le nom de ce quatuor, c’est aussi la
devise avec laquelle les quatre jeunes femmes abordent leurs répertoires.
Constitué en 2001 au sein du Conservatoire national supérieur de
musique et de danse de Paris, l’ensemble est nommé « Rising Star »
par la European Concert Hall Organization (ECHO), effectuant ainsi
en 2014-2015 une tournée de concerts dans les plus prestigieuses salles
européennes. Le Quatuor Ardeo aime partager la scène avec des artistes
tels que Bertrand Chamayou, Jérôme Ducros, Renaud Capuçon Henri
Demarquette, Jérôme Pernoo, Alain Meunier, Vladimir Mendelssohn, Loïc
Schneider, Evgeny Koroliov, Mario Brunello, Andrei Korobeinikov, Laurent
Cabasso et collabore plus étroitement avec le pianiste David Kadouch et le
clarinettiste Reto Bieri. En résidence à la Fondation Singer-Polignac depuis
2008, l’ensemble jouit également d’une résidence chez Pro-Quartet depuis
2010 et propose des master classes dans le cadre des conservatoires de
Toulouse et de Créteil. Cette année, les musiciennes présentent en première
mondiale un disque de quatuors d’Anton Reicha, enregistré et soutenu par
le Palazzetto Bru Zane.
Yann Dubost, contrabbasso
Nato a Lione, Yann Dubost ha studiato il violino e il contrabbasso. Formatosi
al Conservatorio di Grenoble e al CNSM di Lione, è stato premiato ai concorsi
internazionali di Wattrelos (Francia), di Haverhill (Gran Bretagna), Valentino
Bucchi (Roma) e a quello della International Society of Bassists (USA). A 19 anni
entra a far parte dell’Orchestre de Paris; è poi invitato a suonare con la London
Symphony Orchestra come contrabbasso solista e nel 2011 è nominato
contrabbasso solista dell’Orchestre Philharmonique de Radio France diretta
da M. W. Chung. Invitato regolarmente a esibirsi durante i festival più
importanti, partecipa abitualmente ai concerti del Sirba Octet e nel 2008 ha
fondato con Yorrick Troman (violino) e Daniel Troman (fisarmonica) il trio
Les Tromano, che esegue un repertorio eclettico. Forma anche un duo con
la violoncellista Delphine Biron. In qualità di solista dell’ensemble Itinéraire
e appassionato di musica contemporanea, ha interpretato numerose prime
esecuzioni e ha lavorato con compositori quali Henri Dutilleux, György
Kurtag, Michaël Levinas, Carlos Roque-Alsina, Ondrej Adamek, Franck
Bedrossian o Yves Chauris. La sua discografia comprende, tra l’altro, un CD di
Gabriel Fauré con Karine Deshayes e l’Ensemble Contraste, e uno di Félicien
David in quintetto con Christophe Coin (incisioni realizzate con il sostegno
del Palazzetto Bru Zane). Yann Dubost insegna al Conservatorio di Bourg-laReine/Sceaux.
Yann Dubost, contrebasse
Né à Lyon, Yann Dubost étudie le violon puis la contrebasse. Formé au
conservatoire de Grenoble et au Conservatoire national supérieur de
musique de Lyon, il est lauréat des concours internationaux de Wattrelos
(France), Haverhill (UK), Valentino Bucchi (Rome) et de l'International
Society of Bassist (USA). Il intègre à 19 ans l'Orchestre de Paris, est invité
comme contrebasse solo par le London Symphony Orchestra, et est
nommé en 2011 contrebasse solo de l'Orchestre Philharmonique de Radio
France, dirigé par M. W. Chung. Invité régulier des plus grand festivals, il
participe régulièrement aux concerts du Sirba Octet et a fondé en 2008 avec
Yorrick Troman (violon) et Daniel Troman (accordéon) le trio Les Tromano,
avec lequel il aborde un répertoire éclectique. Il forme également un duo
avec la violoncelliste Delphine Biron. Soliste de l'ensemble Itinéraire et
passionné de musique contemporaine, il a donné de nombreuses créations
et travaillé avec des compositeurs comme Henri Dutilleux, György Kurtag,
Michaël Levinas, Carlos Roque-Alsina, Ondrej Adamek, Franck Bedrossian
ou Yves Chauris. Sa discographie comprend, entre autres, Gabriel Fauré
avec Karine Deshayes et l'Ensemble Contraste ainsi que Félicien David en
quintette avec Christophe Coin (enregistrements soutenus par le Palazzetto
Bru Zane). Yann Dubost enseigne au conservatoire de Bourg-la-Reine/
Sceaux.
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Prossimi eventi al Palazzetto Bru Zane
Prochains événements au Palazzetto Bru Zane
Venerdì 24 aprile, ore 20
Da un impero all'altro
Musiche di ONSLOW, SAINT-SAËNS
Trio Van Baerle
Martedì 28 aprile, ore 20
Quintetto con due violoncelli
Musiche di ONSLOW, GOUVY
Quatuor Manfred
Xavier Phillips, violoncello
Martedì 5 maggio, ore 20
Il primo Onslow
Musiche di ONSLOW
Quatuor Ruggieri
Sabato 9 maggio, ore 17
Violino e pianoforte
Musiche di ONSLOW, CHOPIN, LISZT, SCHUBERT, SAINT-SAËNS
Nicolas Dautricourt, violino
Momo Kodama, pianoforte
Domenica 10 maggio
Concerto per le famiglie
Ore 15-16: laboratorio di preparazione (a cura di Piero Maestri)
Ore 16-16.30: merenda
Ore 16.30: concerto di Nicolas Dautricourt e Momo Kodama
Musiche di ONSLOW, CHOPIN, LISZT, SCHUBERT, SAINT-SAËNS
Giovedì 14 maggio, ore 20
Intorno al pianoforte
Musiche di ONSLOW, REBER, DUBOIS
Trio Élégiaque
Giovedì 21 maggio, ore 20
A quattro mani
Musiche di ONSLOW
Lidija e Sanja Bizjak, pianoforte
Martedì 26 maggio, ore 18
Conferenza di Alessandro Di Profio: Saltimbanchi alla corte di
Francia
Ingresso libero. Consigliata la prenotazione
Contributi musicologici
Louise Bernard de Raymond, Hélène Cao, Bénédicte Gandois Crausaz,
Fanny Gribenski, Étienne Jardin, Nicolas Southon
Traduzioni
Arianna Ghilardotti, Paolo Vettore
Palazzetto Bru Zane
Centre de musique romantique française
San Polo 2368, 30125 Venezia - Italia
tel. +39 041 52 11 005
bru-zane.com