ciclo di conferenze al palazzeTTo BrU zane

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ciclo di
conferenze
al paLAZZETTO
BRU ZANE
Proseguono le conferenze
intorno al tema della musica
e della cultura romantica
al Palazzetto Bru Zane: dal contesto
storico e artistico alla riscoperta
di un genere musicale o
di un compositore, dalla storia
dell’arte alla letteratura.
Per vivere l’emozione della musica
francese in ogni momento
della giornata, sintonizzatevi
su Bru Zane Classical Radio:
classicalradio.bru-zane.com
Per saperne di più sul repertorio
romantico, scoprite il sito internet
dedicato al patrimonio musicale
francese dell’Ottocento:
bruzanemediabase.com
MARTEDÌ 4 OTTOBRE ORE 18
MARTEDÌ 8 NOVEMBRE ORE 18
Giuseppe Clericetti
«Sa tutto ma manca d'inesperienza»:
la vita e gli scritti di Camille Saint-Saëns
L'incontro si propone di contestualizzare la
figura di Saint-Saëns nel mondo musicale
francese tra Otto e Novecento. Dopo una prima
sezione dove si percorrono le tappe principali
della sua attività, l’incontro con Giuseppe
Clericetti, autore di una recentissima biografia
del musicista, metterà in luce le prese di
posizione estetiche del nostro musicista, i
commenti su compositori, esecutori e opere,
l'interesse per la fattura degli strumenti, il
lavoro di edizione delle opere del passato, e in
particolare le riflessioni sulla prassi esecutiva:
testimonianze che fanno di Saint-Saëns una
personalità culturale di altissimo livello.
Marco Bellano
Saint-Saëns e il cinema delle origini
Camille Saint-Saëns incontrò il cinema
nel 1908, all’età di 73 anni, e arrivò primo:
nessuno, tra i compositori di fama, aveva
ancora scritto musica da eseguire durante
la proiezione di un film. L’assassinat du duc
de Guise fu concepito per nobilitare
il cinema, a quel tempo «giovane» e guardato
con sospetto dagli intellettuali. L’intento
fu raggiunto – inaugurando una stagione
di films d’art nel cinema muto – anche grazie
a Saint-Saëns e alla qualità della sua musica.
Il maggior lascito de L’assassinat, tuttavia,
fu proprio il concetto di «musica per film», che
Marco Bellano racconterà analizzando
il pionieristico lavoro di Saint-Saëns.
Tutte le registrazioni delle conferenze sono disponibili per l’ascolto su bru-zane.com
GIOVEDÌ 1º DICEMBRE ORE 18
GIOVEDÌ 2 FEBBRAIO ORE 18
MERCOLEDÌ 8 MARZO ORE 18.30
MARTEDÌ 11 APRILE ORE 18
Massimo Favilla e Ruggero Rugolo
Sebastiano Ricci e gli «altri»
al Palazzetto Bru Zane
Fra il 1697 e il 1700 gli interni del casino degli
Zane a San Stin vennero impreziositi da una
squadra di artefici impegnati a rendere
confortevole un contesto realizzato per
iniziativa del patrizio Marino Zane su progetto
dell’architetto Antonio Gaspari. Vi lavorarono,
in particolare, il pittore Sebastiano Ricci, il
quadraturista Ferdinando Fochi e gli
stuccatori di origine ticinese Andrea Pelli e
Abondio Stazio. Luogo intimo e raccolto,
separato dagli spazi di rappresentanza della
«casa grande», il casino fu concepito – dai
pavimenti ai soffitti – come luogo di svago e
accrescimento spirituale, ponendosi come
momento paradigmatico del raccordo, in senso
barocco, tra forme plastiche e pittoriche.
Fabrizio Della Seta
Étienne-Nicolas Méhul. Musica e impegno
civile tra Rivoluzione e Impero
Étienne-Nicolas Méhul (1763-1817) è una figura
esemplare della generazione di compositori
che furono protagonisti della vita musicale
nell’epoca della Rivoluzione e dell’Impero.
La sua vasta produzione comprende opere
teatrali, musica strumentale e un gran
numero di brani corali e solistici, composti per
le manifestazioni pubbliche che in quell’epoca
servivano ad organizzare il consenso politico
(il più celebre è Le Chant du départ, del
1794). Inoltre contribuì alla creazione del
Conservatorio di Parigi e fu tra i fondatori
dell’Institut de France. Benché la maggior
parte delle sue opere cadesse in oblio dopo
la sua morte, il perdurare della sua fama è
attestato dai riconoscimenti di musicisti quali
Weber, Schumann, Mendelssohn e Wagner.
Mariateresa Storino
Augusta Holmès: Beatrice dell'armonia
Compositrice eclettica, eccellente virtuosa,
dotata di estro letterario, Augusta Holmès
vive il fervore artistico della seconda
metà dell’Ottocento. Gli incontri con Liszt,
Wagner e Franck furono decisivi per le sue
scelte musicali. Dopo aver conquistato il
pubblico e la critica con i poemi sinfonici
Les Argonautes, Irlande e Pologne, viene
investita dell’onore di comporre l’inno per la
celebrazione del centenario della Rivoluzione
francese, a cui segue il clamore suscitato a
Firenze con il suo Hymne à la paix (1890).
Infine varca la soglia del teatro simbolo della
cultura francese: l’Opéra. L’8 febbraio 1895
Holmès conquista il tanto agognato palco
con la prima di La montagne noire.
Cristina Scuderi
Fernand de La Tombelle
e la Schola Cantorum
L’incontro propone un viaggio nella parabola
artistica di Fernand de La Tombelle, organista
e compositore oggi principalmente ricordato
per aver fondato assieme a Vincent d’Indy,
Charles Bordes e Alexandre Guilmant
la Schola Cantorum di Parigi, all’interno
della quale insegnò armonia e lavorò su
programmi e repertorio organistico. La sua
opera non è limitata alle sole composizioni
per organo ma abbraccia la musica
cameristica, quella orchestrale, l’opera e
operetta, e la musica liederistica, all’insegna
di quella poliedricità che lo portò ad
interessarsi anche alla scrittura, scultura,
fotografia e addirittura astronomia.
In occasione della Giornata
Internazionale dei diritti della donna
ORE 20
concerto di mélodies di Augusta Holmès
con il mezzosoprano Anaïk Morel
e il pianista David Violi
Ingresso libero [email protected] | +39 041 52 11 005
prenotazione obbligatoria
[email protected]
Palazzetto Bru Zane
San Polo 2368, Venezia
(vicino alla Basilica dei Frari)
vaporetto linea 1, linea 2
da Piazzale Roma o Ferrovia
Info
[email protected]
+39 041 52 11 005
bru-zane.com
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