INSTITUTUM ROMANUM FINLANDIAE
ENSEMBLE SEICENTONOVECENTO
MUSICAIMMAGINE
L’Orecchio
di Giano
Dialoghi della Antica et
Moderna Musica
i Concerti dell’Ensemble Seicentonovecento
XV edizione
Trio la Rue
omaggio a Francesco Molinari Pradelli
roma villa lante al gianicolo 26 ottobre
bologna museo internazionale e biblioteca della musica 29 ottobre
2016
INSTITUTUM ROMANUM FINLANDIAE
ENSEMBLE SEICENTONOVECENTO
MUSICAIMMAGINE
Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
Ambasciata di Finlandia presso la Santa Sede
I CONCERTI IN ABBONAMENTO*
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L’Orecchio di Giano
i concerti dell’ensemble seicentonovecento
Dialoghi della Antica et Moderna Musica
direttore artistico e musicale Flavio Colusso
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XV edizione
dedicata a Francesco Molinari Pradelli (1911-1996)
direttore d’orchestra e collezionista d’arte
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6 aprile - ore 20.00 PAROLE E MUSICHE D’ARCADIA
Enrico Casularo flauto traversiere  Andrea Coen cembalo  Edoardo Coen voce recitante
musiche di Boni, Corelli, Hotteterre, B. Marcello, Pasquini, A. Scarlatti, R.Valentine
19 aprile - ore 20.00 I NAVIGANTI DEL TEMPO Ensemble Seicentonovecento
musiche di Carissimi e Colusso
10 maggio - ore 20.00 TRITTICO BAROCCO Collegium Pro Musica
musiche di Bach, Händel, Vivaldi
25 maggio - ore 19.00 THE MEDITERRANEAN INSIDE US
Assi Karttunen clavicembalo  Rodi van Gemert chitarra
musiche di Couperin, Ravel, Livorsi, Lynch, Partch, Whittall, van Woudenberg
27 settembre - ore 20.00 IL PIANOFORTE DI LISZT.3 Jan Jiracek von Arnim pianoforte
musiche di Franz Liszt, Robert Schumann
15 ottobre - ore 20.00 LAURI DEL GIANICOLO... Michele Vannelli clavicembalo
musiche di Cazzati, Frescobaldi, Tinazzoli, Colusso
26 ottobre - ore 19.00 TRIO LA RUE
musiche di Sibelius, Nieminen, Koskinen, Colusso
9 novembre - ore 20.00 BACH E L’ITALIA.2 Chiara Bertoglio pianoforte
musiche di Bach, Bach/Busoni
22 novembre - ore 20.00 SALOTTO HELBIG Ensemble Seicentonovecento
musiche di Busoni, Liszt, Tosti, Panni
5 dicembre - ore 20.00 D’ANNUNZIO E LA MUSICA
Silvia Bossa soprano  Antonio Giovannini pianoforte
musiche di Tosti, Mascagni, Puccini, Zandonai, Colusso
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* la programmazione potrebbe subire variazioni
info +39.328.6294500 • www.orecchiodigiano.net
www.musicaimmagine.it • [email protected]
INSTITUTUM ROMANUM
FINLANDIAE
ALBO D’ORO
Amico benemerito
Maria Teresa Giancola  Claudio Ledda
Silvana Ribacchi  Giovanni Sbaffoni
Bianca Maria Radaelli Molinari Pradelli
Istituzioni ed aziende amiche
Fundación Giacomo Lauri Volpi
MR Classics  Energia risultati in azione
Millenium Audio Recording
roma 26 ottobre - ore 19
bologna 29 ottobre - ore 17
trio la rue
omaggio a Francesco Molinari Pradelli
Virva Garam pianoforte
Susanna Armi­nen violino
Markus Pelli violoncello
1
programma
Juha T. Koskinen (1972)
Jean Sibelius (1865 -1957)
Piano trio n.2 Wasser im Sande / Kiyotaki River *
Trio in Re (JS 209) Korpo Trio
Kai Nieminen (1953)
Allegro moderato
Fantasia. Andante
Finale. Vivace
Piano trio n.3 Frammenti dal buio *
Flavio Colusso (1960)
Wasser-Feuer-Luft-Erde [Acqua-Fuoco-Aria-Terra] *
dedicato alla memoria di Francesco Molinari Pradelli
2
* prima esecuzione
I
l piano trio Wasser im Sande di Juha T. Koskinen è stato
scritto nel 2016 dal compositore finlandese ora residente a
Berlino. «Il mio trio n.2 per pianoforte, violino e violoncello
è una commissione del Trio La Rue. L’intero brano è legato
a un’ispirazione acquatica. Il titolo Wasser im Sande [Acqua
nella sabbia] è tratto da una poesia giovanile di Paul Celan;
il secondo movimento “Kiyotaki River” si riferisce ad una poesia giapponese dove c’è un’immagine del fiume Kiyotaki in
primavera [Sciolta è / la neve profonda che sulla vetta / si accumulava, / bianche onde d’acqua / nel fiume della limpida
cascata. Saigyô, 1118-1190, trad. di Lydia Origlia]. Un ideale
terzo tempo avrà nel suo cuore il tumulto dell’oceano, ma è
ancora da venire... Juha T. Koskinen, 12 ottobre 2016».
I
l piano trio n.3 di Kai Nieminen, Frammenti dal buio (2016),
si ispira ai dipinti del Caravaggio e, in particolare, guarda
al personalissimo uso che l’artista seicentesco fa del colore
nero. È la terza di una serie di composizioni che sono concepite da Nieminen guardando alle opere di Michelangelo Merisi: queste hanno influenzato la sinfonia n.2 Nello specchio
della notte, per orchestra (2014) e la Preghiera di Francesco
d’Assisi per organo (2014). Altro elemento preminente, nei
pensieri del compositore finlandese, è la percezione della
“notte mistica” di Roma vissuta più volte durante i suoi soggiorni a Villa Lante al Gianicolo. Importante, nel “nero” della
Notte, è la Musica: ciò che la persona arriva a immaginare e
quello che sperimenterà nel buio, ove l’immaginazione inizia
pian piano a muoversi.
I
l piano trio Wasser - Feuer - Luft - Erde [Acqua - Fuoco - Aria Terra] di Flavio Colusso è una trasformazione dell’omonimo
“Quadro sinfonico” per orchestra: ambedue i brani, composti su invito dell’Università di Osnabrück in Germania,
sono dedicati alla memoria di Francesco Molinari Pradelli
nel XX anniversario della morte del direttore d’orchestra,
grande interprete wagneriano e pucciniano nonché collezionista d’Arte antica, sensibile cultore delle «diverse bellezze insiem confuse». Il materiale tematico è tratto dall’opera
in due atti Il lauro del Gianicolo: morte di Riccardo Wagner
a Venezia su libretto che Colusso ha tratto da Il Fuoco di
Gabriele d’Annunzio (1900). Composta nel 2013 nella duplice ricorrenza del bicentenario della nascita di Wagner e
nel 150° della nascita di d’Annunzio, l’opera prende spunto
dalle vicende storiche e autobiografiche dell’imaginifico poeta - il quale sosteneva che «natura ed arte sono un Dio bifronte» - narrate nel romanzo ambientato a Venezia nell’anno della morte di Wagner. Sia l’Opera che il Quadro che il
Trio svelano la chiave alchemica del romanzo che dipinge la
complessa e tempestosa relazione amorosa dei due protagonisti, uniti dalla fede in una nuova arte totale che nasce
dalle radici del passato: «dal fondo della Laguna della città
di pietra e d’acqua» la vicenda si popola di ombre, sogni,
fantasmi che sfociano nell’esperienza del Labirinto dal quale si esce infine trasformati; si conclude con il corteo funebre di Wagner per la cui morte «il mondo pare diminuito di
valore»: la salma, racchiusa in una teca di cristallo, è ornata
3
da fasci di alloro còlti sul Gianicolo, il colle romano che il poeta identifica
con il mitico luogo di incontro di tutti i tempi e di tutte le arti, nello spirito
della nuova visione ispirata dalla Gesamtkunstwerk wagneriana. Il brano, il
cui manoscritto autografo viene donato al Museo della Musica di Bologna
in occasione della odierna prima assoluta, chiude un “cerchio di fuoco” di
emozioni e tracce nascoste del cui significato si nutre l’ispirazione: all’inizio
della sua carriera Molinari Pradelli suonava il pianoforte anche nella formazione di trio e uno dei primi concerti fu a Villa Torlonia in Roma, nello stesso
luogo in cui, in tempi recentissimi, è andata in scena per la prima volta l’opera Il lauro del Gianicolo che, oggi in forme nuove, rivive in suo omaggio.
I
l Trio in Re (JS 209) di Jean Sibelius, uno di più celebri compositori del XX
secolo e una delle personalità più rappresentative della Finlandia, fu scritto nell’estate del 1887 dall’allora ventunenne Janne - questo era il nome familiare - mentre si trovava in vacanza con la famiglia a Korpo nell’arcipelago
di Turku. Già ad Hämeenlinna, sua città natale, aveva composto un notevole numero di brani di musica da camera e nella primavera aveva iniziato gli
studi presso l’Istituto Musicale di Helsinki come allievo di Martin Wegelius.
In quella vacanza Janne aveva portato con sé il violino, il fratello Christian
il violoncello; la padrona di casa, Ina Wilenius era una pianista di talento e
poi li raggiunse la sorella Linda, anche lei pianista; il gruppo studiava così
opere classiche e nuovi brani che Sibelius in quell’atmosfera aveva l’opportunità di comporre per un uso immediato e senza i vincoli imposti dalla
disciplina accademica. Il brano, che in seguito fu chiamato Korpo Trio, è il
più lungo di questo gruppo di opere e non è mai stato eseguito in pubblico durante la vita dell’autore, il quale credeva di averlo perduto; venne
ritrovato nel 1982, quando gli eredi donarono alla Biblioteca Nazionale di
Finlandia i manoscritti di Sibelius.
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TRIO LA RUE
Fondato nel 2007 per iniziativa di tre giovani
musicisti finlan­desi: Virva Garam (pianoforte),
Susanna Armi­nen (violino) e Markus Pelli (violoncello), affianca al repertorio più frequentato - Beethoven, Schubert, Sibelius, Šostakovic - opere di compositori contemporanei, in
particolare finlandesi, spesso appositamente
commissionate. Fra queste ricordiamo il trio di
Juha T. Koskinen, in prima esecuzione a Kangasala nel settembre 2015, e il trio di Kai Nieminen in prima esecuzione al festival Sääksmäki Soi nel 2011.
Il gruppo, per la seconda volta in Italia, si esibisce con continuità in Finlandia (Riihimäki Summer concerts, Turku Sibelius week, Aino Ackté
festival and Sääksmäki Sounds! Festival) e in
Svezia. Nel 2014 ha inciso per Pilfink Records il
CD Astolfo sulla Luna, con musiche di Kai Nieminen.
Nel 2015, anno di Sibelius, il Trio ha avviato un
progetto in accordo con la famiglia del compositore finlandese per eseguire e registrare
tutti i trii per pianoforte inediti di Sibelius: la
registrazione dei trii Hafträsk e Korpo è programmata per marzo 2017.
Come riconoscimento del suo lavoro artistico,
ha ricevuto nel 2015 un sostegno dalla fondazione finlandese “Pro Musica”.
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© Heikki Tuuli
FLAVIO COLUSSO [1960]
Fondatore dell’Ensemble Seicentonovecento è impegnato nella produzione di capolavori inediti del passato e di prime esecuzioni di musica d’oggi. Le sue composizioni sono eseguite, pubblicate e trasmesse in molti paesi: fra queste la Missa de Tempore in
Aevum con José Carreras; Tu es Petrus per
Giovanni Paolo II; Missa Sancti Jacobi per il
Giubileo compostellano; per l’Anno pucciniano il Te Deum e, nella Cappella del Tesoro di San Gennaro di Napoli, l’oratorio Il
Sangue il Nome la Speranza ispirato ai tre
enigmi di Turandot; Le Opere di Misericordia per il Museo del Pio Monte della Misericordia di Napoli; le opere liriche L’impresario delle Isole Canarie per il Festival di Tenerife; Il Maestro di Cappella; Das Zauberfon!
per il centenario menottiano; Notturno con
Bram Stoker per il centenario dell’autore di
Dracula; Il lauro del Gianicolo: morte di Riccardo Wagner a Venezia per l’Anno wagneriano e dannunziano.
È presente in istituzioni come: Académie de
France à Rome, Gran Teatre del Liceu di Barcelona (Norma con Joan Sutherland), Palais des Beaux Arts di Bruxelles, Teatro de
La Maestranza di Siviglia, Teatro San Carlo
di Napoli, Teatro dell’Opera di Roma, Tea-
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tro Massimo di Palermo, Teatro La Fenice di
Venezia, Festival di Spoleto, RAI/diretta radiofonica europea UER, Festival Pucciniano di Torre del Lago, Festival de Barcelona, Conservatoire de Paris, Festival de Granada, Bratislava Music Festival, Tianjin May
Festival.
È impegnato fin dal 1983 nell’esecuzione e
pubblicazione delle composizioni di Giacomo Carissimi e ha inciso oltre cinquanta CD
di proprie composizioni, rarità e prime assolute per EMI, Brilliant, Bongiovanni e MR
Classics, con opere di Anfossi, Draghi, Mascagni, Mozart, Palestrina, Perti, Torelli, Vaccaj, Vivaldi. Con Georg Brintrup ha realizzato
il film Palestrina Princeps Musicae (ZDF-Arte) presentato all’Accademia Nazionale di
Santa Cecilia e Santini’s Netzwerk (WDR),
con cui ha dato vita al progetto europeo “La
via dell’Anima” sui manoscritti della Collezione Santini di Münster.
Accademico Pontificio, Colusso è inoltre
Maestro di cappella della Chiesa teutonica
di Santa Maria dell’Anima e della Basilica di
San Giacomo in Roma.
È stato recentemente compositore residente dell’Università di Osnabrück (Germania).
JUHA TAPANI KOSKINEN [1972]
Compositore finlandese, ora residente a
Berlino, ha studiato presso la Sibelius Academy di Helsinki, l’IRCAM di Parigi e il Conservatorio nazionale di Lione. I suoi principali interessi vertono sulla musica strumentale (commissioni da parte dell’Ensemble
Recherche, del Nomad Ensemble, del Quatuor Diotima, della Radio Nazionale Finlandese YLE e di diversi solisti internazionali) e
il teatro musicale (le sue molteplici incursioni nel genere includono l’opera Madame de
Sade e il monologo Lusia Rusintytär). È docente ospite di composizione e strumentazione presso la Aichi University of the Arts
in Giappone. Kimmo Korhonen definisce il
suo stile come espressionista o post-serialista; Jan Lehtola nota nei suoi lavori lo studio del contrappunto del tempo e del movimento: «I piccoli motivi tendono a crescere
in variazioni caleidoscopiche che governano la forma complessiva del pezzo». La sua
produzione comprende musica strumentale e vocale e diverse opere da camera. Nella sua opera occupano un ampio spazio l’interesse per la filosofia - in particolare quella
orientale - la letteratura e le altre arti. Collabora spesso a progetti multimediali con artisti provenienti da diversi settori.
KAI NIEMINEN [1953]
Prolifico composito­re finlandese, la sua scrit­tura
musicale parla una lingua comprensibi­
le alle
persone a prescindere dall’epoca o dalla cultura
e richiede all’esecutore una continua sfida tecnica e interpretativa. È anche un valente chitarrista ed ha inciso per le case discografiche Naxos e Pi­lfink. Le composizioni di Nieminen sono
spesso costruite seguendo una logica narrativa,
come viaggi in mondi onirici e immaginari. Nel
suo catalogo vi sono opere per strumenti solisti,
complessi da camera e sinfoni­ci, fra cui 2 sinfonie, 3 trii con pianoforte, 2 quartetti. Si menzionano, per chitarra: Acquarelli della notte (1981),
Homenaje a Andres Segovia (1993), Riflessioni sul nome Amedeo Modigliani (2011); per orchestra: Vicoli in ombra (1995), Time around
Spring (1997), Le citta invisibili (1998), Chi vivrà
vedrà (1998/2000), Il castello dei destini incrociati (2000), Mirrors of Time (2000/07), Woodlands
of the Birds (2002); concerti per strumenti solisti: Palomar, per flauto, dedicato a Patrick Gallois (2001);Through Shadows I Can Hear Ancient
Voices, per clarinetto (2002); Il viaggio del cavaliere inesistente, per violino (2005); La Serenissima, per viola (2006); Reflections... In the Enchanted Waves of Time, per pianoforte (2007); Somni de Gaudi, per oboe (2008); Marcovaldo, doppio concerto per violoncello e accordeon (2012).
FLAVIO COLUSSO
JUHA TAPANI KOSKINEN
KAI NIEMINEN
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F
rancesco Molinari Pradelli, cui è dedicata questa XV edizione
de L’Orecchio di Giano, ha studiato pianoforte e composizione
a Bologna proseguendo gli studi a Roma presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dove si è diplomato nel 1938 in direzione
d’orchestra. Il suo debutto come direttore risale al 1937, a Trieste
nel repertorio sinfonico con Sheherazade di Rimskij Korsakov e in
quello operistico al Teatro del Corso di Bologna con L’elisir d’amore di Donizetti, prime e fortunate prove di una brillante carriera internazionale che lo porterà a dirigere in tutti i più importanti
teatri del mondo. Dirigerà ripetutamente le opere di Wagner e
sarà un indimenticabile interprete verdiano e pucciniano: l’ultima
opera da lui diretta è stata La rondine a Catania. Nel 1961 guidò il
debutto di Luciano Pavarotti e nel 1969 diresse l’esordio italiano
di Placido Domingo all’Arena di Verona; tra gli altri ha diretto Beniamino Gigli, Gino Bechi, Carlo Bergonzi,
Maria Callas, Mario Del Monaco, Giuseppe Di Stefano, Renata Tebaldi, Boris Christoff, Montserrat Caballé,
Nicolaj Ghiaurov, Gianni Raimondi, Ruggero Raimondi, Katia Ricciarelli, Alfredo Kraus, José Carreras, Wilhelm
Bachaus, Arthur Rubinstein, Arturo Benedetti Michelangeli, Maurizio Pollini, Salvatore Accardo e molti altri;
ha realizzato edizioni discografiche, ancora di riferimento, con Decca, EMI, Cetra, Philips, RCA, Warner-Fonit.
Membro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Roma e dell’Accademia Filarmonica di Bologna, nel
1977 gli è stato conferito l’Archiginnasio d’Oro.
Noto anche come collezionista d’arte, la sua importante collezione di dipinti antichi è custodita nella sua villa
a Marano di Castenaso.
In occasione del concerto bolognese del Trio La Rue, il musicologo Piero Mioli parla della figura artistica e
professionale del Maestro e lo storico dell’arte Angelo Mazza presenta l’unico ritratto pittorico esistente del
Maestro (Vittorio Dotti, 1958) donato dagli eredi al Museo della Musica. Nella stessa circostanza, viene donato
al Museo il manoscritto autografo del trio Wasser-Feuer-Luft-Erde di Flavio Colusso.
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ENSEMBLE SEICENTONOVECENTO
Il lavoro dell’Ensemble Seicentonovecento è di grande importanza nella vita musicale in Italia. Non solo le esecuzioni delle
musiche da loro scelte sono di alta qualità, ma spesso portano a risultati sorprendenti.
H.C. Robbins Landon, 1993
Fondato e diretto da Flavio Colusso, è
uno dei gruppi vocali-strumentali italiani
più originali della scena internazionale; da
quasi trent’anni è impegnato nella produzione di capolavori inediti del passato e
in prime esecuzioni di musica contemporanea. L’Ensemble dal 2002 è residente a
Villa Lante al Gianicolo, presso l’Institutum Romanum Finlandiae, dove svolge il
suo ciclo di produzioni L’Orecchio di Giano: Dialoghi della Antica & Moderna Musica; in questo luogo straordinario ed evocativo i suoi artisti hanno trovato la loro
sede ideale: qui si danno appuntamento,
con illustri ospiti e compositori, formando
una sorta di laboratorio in cui sperimentare e creare nuove proposte ed “alchimie
musicali”.
Fra le produzioni teatrali, concertistiche
e discografiche (oltre 60 CD per EMI, MR
Classics, Bongiovanni, M10-France, Brilliant Classics), realizzate avvalendosi della collaborazione di solisti celebri fra cui
Nina Beilina, Gemma Bertagnolli, José
Carreras, Mariella Devia, Cecilia Gasdia,
Giorgio Gatti, Sara Mingardo, Patrizia Pace, Giuseppe Sabbatini, Pietro Spagnoli,
Vito Paternoster, Aurio Tomicich, Sandro
Verzari, si segnala il vasto repertorio per
gli “evirati cantori” inciso con il sopranista
Aris Christofellis per la EMI; le rarità e prime incisioni assolute di opere di Abbatini,
Amodei, Anfossi, Cherubini, Händel, Mariani, Mascagni, Mozart, Palestrina, Pergolesi, Perti, Sarro, A. Scarlatti, Torelli, Vaccaj, Vivaldi, e molti altri.
È impegnato dal 1983 nello studio, riscoperta ed esecuzione dell’opera di Giacomo Carissimi del quale ha già registrato
tutti gli oratori in collaborazione con la
RAI-Radiotelevisione Italiana, l’Académie de France à Rome e numerosi partner
europei nell’ambito del progetto multimediale “Giacomo Carissimi Maestro
dell’Europa Musicale”, e la raccolta completa di mottetti “Arion Romanus”; ha recentemente iniziato ad incidere l’integra-
le degli oratori di Antonio Draghi nell’ambito del “Progetto Draghi: Italia-Austria”.
Ha inoltre realizzato il Primo Libro di Madrigali di Archadelt in collaborazione con
l’Académie de France à Rome e il Museo
del Louvre in occasione dell’esposizione “Francesco Salviati e La bella Maniera”; l’oratorio La nascita del Redentore di
Anfossi la cui prima esecuzione moderna,
eseguita dall’Ensemble presso l’Auditorium RAI del Foro Italico, è stata trasmessa in diretta radiofonica europea per la
stagione U.E.R.; la prima esecuzione delle Musiche per le Quarant’hore di Padre
Raimo di Bartolo per il Teatro San Carlo
di Napoli; per i novant’anni dell’Associazione “A. Scarlatti” di Napoli l’esecuzione
scenica “napoletanizzata” della Rappresentatione di Anima et di Corpo di De’
Cavalieri; il film musicale Palestrina princeps musicae di Georg Brintrup, prodotto
per la Televisione tedesca ZDF e il canale
europeo Arte, presentato in prima assoluta al Parco della Musica per l’Accademia
Nazionale di Santa Cecilia e il nuovo film
dello stesso regista, Santini’s Netzwerk (La
rete di Santini), per la WDR.
L’Ensemble ha eseguito molti programmi anche sotto la direzione di Francesco
Caracciolo, Carlo Franci, Alberto Galletti, Angelo Inglese, Marcello Panni, Carlos Piantini, François Polgar, Gian Rosario
Presutti, Francesco Quattrocchi, Viecoslav
Sutej, Alberto Zedda.
in copertina Luca Forte (1605-1660) Natura morta con frutta e fiori (part.) - Bologna, Collezione Molinari Pradelli