PALAZZETTO
BRU ZANE
2014-2015
Stagione concertistica 2014-2015
5 Festival Romanticismo tra guerra e pace
17 Concerti fuori festival
23 Festival George Onslow
Altre attività
35 Concerti per le famiglie
38 Conferenze
42 Concerti nel Veneto
44
Calendario 2014-2015
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Informazioni
Giunto alla sua sesta stagione, il Palazzetto Bru Zane – Centre de
musique romantique française prosegue nella missione di riscoperta
di opere e compositori dimenticati dalla storia della musica con
un programma di oltre cinquanta eventi tra concerti, conferenze,
incontri con gli artisti e attività didattiche. In autunno il festival
Romanticismo tra guerra e pace (dal 27 settembre all’11 dicembre
2014), proporrà una rassegna ideata in occasione del centenario della
Prima Guerra Mondiale; una variegata e commovente retrospettiva
che si allarga a un secolo di conflitti armati messi in musica.
In occasione del Carnevale, legato al tema proposto da Expo Milano
2015, sarà presentata la nuova produzione Le Ventre de Paris, una
commedia musicale filosofico-burlesca sulla gastronomia francese.
Chiuderà la stagione il festival monografico dedicato a George
Onslow (dall’11 aprile al 21 maggio 2015), un compositore romantico
tutto da riscoprire, noto come il Beethoven francese. Prosegue poi,
a pieno ritmo, l’attività di ricerca: partiture inedite sono riportate
alla luce, nuovi saperi sono trasmessi dai ricercatori agli artisti
e viceversa e di seguito al pubblico, sempre attento e curioso,
disegnando così una rete che consente di far rivivere un patrimonio
musicale inesplorato. Questa sorta di musicologia applicata si
completa grazie al ciclo di conferenze: una decina di incontri per
approfondire le connessioni tra il romanticismo musicale francese
e altre discipline di ambito storico e artistico. Il programma
Romantici in erba, destinato alle scuole primarie del Veneto e
quest’anno per la prima volta anche alle scuole per l’infanzia, mira a
sensibilizzare i bambini alla musica classica. Gli appuntamenti per
le famiglie della domenica pomeriggio sono concepiti appositamente
per i più piccoli che, accompagnati dai loro genitori, potranno
partecipare a laboratori e concerti cuciti su misura.
3
venezia / 27 settembre - 11 dicembre 2014
festival
ROMANTICISMO
TRA GUERRA E PACE
In occasione del centenario
della Prima Guerra Mondiale,
il Palazzetto Bru Zane propone
una variegata retrospettiva
di un secolo di conflitti armati
messi in musica…
4
giovEDÌ
18 settembrE 2014
ORE 18
PRESENTAZIONE
DEL FESTIVAL
Conversazione-concerto
con Alessandro Deljavan
al pianoforte e Alexandre
Dratwicki, direttore
scientifico del Palazzetto
Bru Zane
Finale con brindisi
Ingresso libero
prenotazione obbligatoria
+39 041 52 11 005
[email protected]
Un’esplorazione tra le espressioni musicali ispirate dalle tragedie
dei conflitti europei: si potrebbe riassumere così la proposta
di questo primo ciclo autunnale. La guerra, combattuta sul
territorio nazionale o al di là dei confini, lascerà un segno
indelebile sulle generazioni di francesi che si sono succedute
dal periodo rivoluzionario fino alla Seconda Guerra Mondiale.
Gli spazi più prestigiosi della vita musicale del Paese, pur
programmando solo in via eccezionale le opere musicali composte
appositamente per i combattimenti, si fanno tuttavia portavoce
delle preoccupazioni belliche ottocentesche. Il patriottismo,
sempre più diffuso tra i francesi, si inserisce allora nei dibattiti
estetici: con la fondazione del Conservatorio di Parigi (1795),
si spera di sottrarre l’arte della Repubblica all’influenza delle
nazioni nemiche; in seguito alla sconfitta di Sedan (1870), la
creazione della Société nationale de musique rivendica un’arte
tutta francese (il suo motto è Ars gallica), degna di emulare
quella tedesca. Ma la guerra non suscita unicamente reazioni di
ripiegamento: all’Opéra, le conquiste napoleoniche aprono una
finestra sull’Egitto ed erigono un ponte tra Parigi e Napoli; la
politica coloniale amplifica la diffusione dei lavori francesi (in
particolare dell’opéra-comique) e alimenta il gusto per l’esotismo.
Dopo il Trattato di Vienna (1815), il placarsi delle tensioni tra
la Francia e i paesi vicini fa di Parigi un rifugio per i musicisti
in fuga dai conflitti dell’Europa centrale: al centro di questo
fondamentale crocevia artistico, il grand opéra francese di Auber,
Meyerbeer e Halévy propone allora, senza patriottismi, una
sintesi delle influenze francese, italiana, tedesca.
5
sabato 27 settembrE ore 20
PALAZZETTO BRU ZANE
NEI SALOTTI DI CARLO X
domenica 28 settembrE ore 17
scuola grande san giovanni evangelista
AU PAYS OÙ SE FAIT LA GUERRE
Rodolphe KREUTZER
Quartetto n. 2 in sol maggiore
Pierre BAILLOT
Quartetto op. 34 n. 1
Louis-Emmanuel JADIN
Grand Quintette
Opere di BONIS, OFFENBACH,
CHAMINADE, FAURÉ,
DONIZETTI, GODARD,
DUPARC, DEBUSSY, HAHN,
N. BOULANGER, DUBOIS
QUATUOR MOSAÏQUES
Erich Höbarth, Andrea Bischof violini
Anita Mitterer viola
Christophe Coin violoncello
Cristina Vidoni violoncello
Finale con brindisi per chiacchierare
e prolungare insieme ai musicisti
le emozioni dopo il concerto
Dedicato al repertorio da camera per quartetto
e quintetto d’archi, questo concerto invita
a scoprire un aspetto diverso di tre figure
fondamentali della pedagogia musicale
francese, appartenenti alla prima generazione
di professori del conservatorio di Parigi (fondato
nel 1795). Noti soprattutto per le loro opere
didattiche (in particolare i violinisti Baillot
e Kreutzer, considerati i fondatori della scuola
francese di violino), e parallelamente alle
funzioni da loro occupate in diverse istituzioni
ufficiali, questi tre musicisti hanno offerto al
repertorio cameristico pagine la cui riscoperta
apre una nuova stagione alla musica dei salotti
parigini durante la Restaurazione, così come
alla storia dei loro generi musicali.
Isabelle Druet mezzosoprano
QUATUOR GIARDINI
Pascal Monlong violino
Caroline Donin viola
Pauline Buet violoncello
David Violi pianoforte
Questo programma, spettacolo dell’anima, fa
entrare lo spettatore nello spirito di un soldato
della Grande Guerra. I compositori in programma
in questo concerto furono profondamente segnati
dai conflitti del 1870
e del 1914. Dallo slancio
guerriero («Forte è il tuo braccio, fiera la tua
anima!» – Offenbach, La Grande Duchesse de
Gérolstein), si passa all’inquietudine («si direbbe
che lassù, nell’ombra, un paradiso sia crollato» –
Nadia Boulanger, Élégie), che si tenta di superare
(«O mio dolore, dammi la mano» – Debussy,
Recueillement). Quando i rumori della battaglia
si spengono, la tristezza segretamente si sfoga
(«Le lacrime che si possono versare quando gli altri
guardano altrove, nessuno le ha mai immaginate»
– Godard, Les Larmes). Fatalmente, la morte
separa coloro che si amano
(«Lontano dall’amante,
attendo la morte» – Chaminade, Exil), prima
di un’ultima unione «En Paradis» (Dubois).
Questo programma ha ottenuto il label «Centenaire»
nell’ambito delle manifestazioni per il centenario della
Prima Guerra Mondiale
È nel 1987 a Vienna che nasce la
volontà di mettere in comune una
lunga esperienza interpretativa su
strumenti d’epoca, con l’obiettivo
di perpetuare la tradizione
europea del quartetto d’archi: il
Quatuor Mosaïques diventa così
un ensemble di riferimento con
una ricca discografia al suo attivo
costellata di premi
e riconoscimenti.
Diplomatasi al Conservatorio
di Udine, Cristina Vidoni nel 2013
consegue il master in music
Performance all'Hochschule
für Musik di Basilea.
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Diplomatasi al Conservatorio di Parigi, Isabelle Druet
è stata Rivelazione lirica delle Victoires de la musique nel
2010. Conduce con successo la sua carriera dedicandosi
sia al repertorio classico che a quello contemporaneo.
Sarà protagonista nella stagione 2014-2015 de
La Grande Duchesse al Théâtre de l'Athénée a Parig
e de Le Marchand de Venise di Reynaldo Hahn all'OpéraThéâtre di Saint-Etienne.
Dopo più di dieci anni di complicità musicale e umana,
Caroline Donin, Pauline Buet, Pascal Monlong e David
Violi si riuniscono, formando il Quatuor Giardini. Accanto
a pagine più famose, interpretano opere di compositori
meno noti come Félicien David, Théodore Dubois e Marie
Jaëll, contribuendo alla missione del Palazzetto Bru Zane.
7
venerdì 10 ottobre ORE 20
PALAZZETTO BRU ZANE
AU PAYS DÉVASTÉ
Théodore DUBOIS
Les Heures
Florent SCHMITT
Sur un vieux petit
cimetière op. 56 n. 1
Louis VIERNE
Le Glas
Gabriel FAURÉ
Nocturnes
Maurice RAVEL
La Valse
Cécile CHAMINADE
Solitude op. 127 n. 2
Au pays dévasté
Maurice RAVEL
Sonatine
Marie JAËLL
Ce qu’on entend
dans l’Enfer (estratti)
Ce qu’on entend dans
le Purgatoire (estratti)
Ce qu’on entend dans
le Paradis (estratti)
Claude DEBUSSY
Étude pour les arpèges
composés
Suite pour le piano (estratti)
Romain Descharmes
pianoforte
Al volgere del XX secolo, le partiture di alcuni compositori si
tingono di riflessi inediti. Misteriosi, macabri, fantastici.
Questo concerto ne sarà testimone, intorno all’idea di
crepuscolo: turbinio fatale e vertiginoso, La Valse di Maurice
Ravel non è forse un’evocazione della «Vienna al crepuscolo»,
per riprendere la definizione di Arthur Schnitzler? Crépuscules
è d’altronde il titolo della raccolta alla quale appartiene Sur un
vieux petit cimetière di Florent Schmitt, pezzo dall’atmosfera
ammaliante; così come il Glas (rintocco funebre) ossessivo
di Louis Vierne o le belle Heures di Théodore Dubois. Anche
i Nocturnes di Fauré sono una musica della mezzatinta.
Con il pianoforte come luogo d’introspezione, ci si ricorderà
che «il crepuscolo è l’ora in cui si vive più intensamente»,
come affermò lo scrittore Bernard Clavel.
D. Bismuth © J.-P. Raibaud
giovEDÌ 2 ottobre ore 20
PALAZZETTO BRU ZANE
crepuscolo
David Bismuth pianoforte
Diplomatosi al Conservatorio di
Parigi, nel 2006 Romain Descharmes
vince il primo premio al Concorso
pianistico internazionale di Dublino.
Fondamentali, per la sua formazione,
anche i consigli ricevuti da Pierre
Boulez. Svolge la sua attività come
solista e come camerista, invitato
nelle più importanti sale da concerto
internazionali. Collabora stabilmente
con il Palazzetto Bru Zane,
per il quale ha registrato musiche
di Dubois, Hérold e Marie Jaëll.
Da solista, si è esibito con l’Orchestre
de Paris e l’Orchestre de Lyon.
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Designato dalla rivista Pianiste
come uno dei maggiori pianisti
francesi di questa generazione.
David Bismuth dedica alla musica
francese un posto di primo piano,
non solo nella discografia. Ha
approfondito la sua formazione
con M. Deschaussés, erede
diretta di Cortot, mentre
l’incontro con M. J. Pires lo ha
profondamente ispirato. Invitato
nelle stagioni dell’Orchestre de
Paris e dell’Orchestre National de
France, registrerà a Venezia per il
Palazzetto Bru Zane opere della
compositrice Marie Jaëll.
Consacrato alle opere di quattro pianisti a cavallo tra i secoli
XIX e XX scritte per il loro strumento, questo concerto esplora la
questione dell’eredità romantica, che si dispiega qui sotto forme
diverse. Il gioco dei titoli rimanda tanto a generi (Sonatine),
quanto a temi di predilezione dei romantici (Solitude; «l’Inferno»,
«il Purgatorio», «il Paradiso»), i quali d’altronde furono anche
avidi di pezzi brevi, isolati o riuniti in raccolte. In Debussy,
il riferimento al pianoforte romantico prende la forma di un
doppio omaggio a Chopin, dall’opera del quale sono presi a
prestito i titoli «Étude» e «Préludes». Dopo la Grande Guerra,
questa fonte d’ispirazione si tinge d’un colore più drammatico
e disperato (Au pays dévasté).
9
venerdì 17 ottobre ore 20
palazzetto bru zane
introspezione
sabato 25 ottobre ore 17
palazzetto bru zane
1914: PRIMA / DOPO
Albéric MAGNARD
Quartetto
Guillaume LEKEU
Adagio per archi
Albéric MAGNARD
Quintetto per fiati e pianoforte
Maurice RAVEL
Miroirs
Gabriel PIERNÉ
Nocturne en forme de valse op. 40 n. 2
Étude de concert op. 13
QUATUOR ELLIPSE
Lyodoh Kaneko,
Young-Eun Koo violini
Allan Swieton viola
Florent Carrière violoncello
Quatuor Ellipse © facebook.com/QuatuorEllipse
Vincitori del premio
Palazzetto Bru Zane
al Concours international
de Bordeaux 2013
Una meteora nella storia della musica, tale fu
Guillaume Lekeu, stroncato a 24 anni da una febbre
tifoidea. Quanto a Albéric Magnard, morì difendendo
la sua proprietà contro l’armata tedesca nel 1914.
Due figure tragiche, che questo concerto riunisce
con partiture di profonda introspezione. L’Adagio
di Lekeu, in un’atmosfera di disperazione poi di
speranza, testimonia una personalità musicale fuori
dal comune. In Magnard il quartetto d'archi è al
contempo luogo di sperimentazione e di sublimazione
di perfezione linguistica. La sua partitura non ha
equivalenti nella musica francese; monumentale,
rivendica indubbiamente il modello beethoveniano.
Ma dietro all’astrazione del pensiero e la densità del
linguaggio, si rivela «la vita intensa del sentimento»,
come scriveva un critico dell’epoca.
Forti della loro esperienza in
seno all’Orchestre National
de France, i membri del Quatuor
Ellipse affrontano
tutti i repertori con passione,
determinazione e un
gusto sicuro per la musica
francese. Nel 2013 vincono tre
premi al Concours International
de Quatuor à Cordes de
Bordeaux, tra cui il premio del
Palazzetto Bru Zane per la
migliore interpretazione del
Quartetto op. 16 di Magnard.
10
Jean-Efflam Bavouzet pianoforte
Philippe Bernold flauto
Olivier Doise oboe
Philippe Berrod clarinetto
Julien Hardy fagotto
Finale con brindisi per chiacchierare
e prolungare insieme ai musicisti
le emozioni dopo il concerto
Jean-Efflam Bavouzet si è esibito sulla scena
internazionale sotto la direzione dei più grandi
maestri tra cui Pierre Boulez, Vladimir Jurowski,
Valery Gergiev e Ivan Fischer. Considerato come
l’ultima rivelazione di G. Solti, ha vinto, con l’incisione
dell’opera completa di Debussy, il BBC Music
Magazine Award e Gramophone Award. Al suo fianco
in questo programma, quattro solisti straordinari:
Philippe Bernold, flautista e direttore d’orchestra,
fondatore dei Virtuoses dell’Opera di Lione; Philippe
Berrod, clarinetto solista dell’Orchestre de Paris;
Olivier Doise e Julien Hardy rispettivamente oboe
e fagotto solista dell’Orchestre Philharmonique
de Radio France.
Oltre a Ravel, compositore frequentemente
associato alla Grande Guerra – i cui Miroirs,
composti qualche anno prima dell’inizio del
conflitto, saranno in parte orchestrati con la
fine della guerra nel 1919 – questo programma
mette in primo piano due importanti figure
del ‘prima’ e ‘dopo’ 1914. L'intenso Quintetto
per fiati e pianoforte di Magnard testimonia
l’influenza del romanticismo tedesco,
in particolare di Wagner, sull’opera del
compositore che muore nel 1914. Pubblicati
rispettivamente nel 1887 e nel 1903, le
op. 13 e 40 di Gabriel Pierné, la cui carriera
prosegue ben oltre il 1918, ci fanno passare da
un’espressione rapita a una malinconia colorata
di armonie complesse, tutte franckiane.
11
Rodolphe KREUTZER
Studi per violino solo
Louis-Ferdinand HÉROLD
Sonata per violino
e pianoforte n. 2
Hélène de MONTGEROULT
Studi per pianoforte
Ludwig van BEETHOVEN
Sonata per violino e pianoforte
«a Kreutzer» op. 47
Théodore DUBOIS
Trio con pianoforte n. 1
Alexis de CASTILLON
Trio con pianoforte n. 2
Lili BOULANGER
D’un soir triste
D’un matin de printemps
Tedi Papavrami violino
François-Frédéric Guy
pianoforte
Il violino da sempre ha fatto parte
della vita di Tedi Papavrami: albanese
di origine, all'età di undici anni si
misurava con il Primo concerto di
Paganini. È stato allievo di Pierre
Amoyal al Conservatorio di Parigi.
Al suo fianco, François-Frédéric
Guy, pianista che ha lavorato
con orchestre come la London
Philharmonic, Munich Philharmonic,
Orchestre de Paris e la San
Francisco Symphony. La rivista
BBC Music Magazine lo ha definito
uno dei principali pianisti della sua
generazione.
12
Questo concerto rende onore alla vita musicale
dell’Impero, attraverso le opere della pianista
Hélène de Montgeroult e del violinista
Rodolphe Kreutzer, professori al Conservatorio
rispettivamente sotto la Rivoluzione e l’Impero.
Questo periodo corrisponde agli anni di
apprendistato del giovane Louis-Ferdinand
Hérold, che segue in particolare l’insegnamento
di Kreutzer, la cui fama gli valse la dedica
della Sonata per violino e pianoforte n. 9 in
la maggiore di Beethoven – soprannominata
«Sonata a Kreutzer». Testimonianza delle
relazioni musicali europee sotto l’Impero, questo
titolo apocrifo è reso immortale dalla celebre
novella di Tolstoj, pubblicata nel 1889, il cui
personaggio principale non smette di suonare
l’opera di Beethoven.
François-Frédéric Guy © B. de Diesbach
sabato 15 novembre ore 17
palazzetto bru zane
D’UN SOIR TRISTE
Tedi Papavrami © B. de Diesbach
martedì 28 ottobre ore 20
palazzetto bru zane
ECHI DELL’IMPERO
TRIO KARÉNINE
Anna Göckel violino
Louis Rodde violoncello
Paloma Kouider pianoforte
Vincitore del 62° Concorso ARD
di Monaco, il Trio Karénine è
stato fondato nel 2009 da Anna
Göckel, Louis Rodde e Paloma
Kouider. I preziosi consigli del
Quatuor Ysaÿe contribuiscono
al perfezionamento artistico
dei tre musicisti. Spesso ospite
di France Musique, il Trio
Karénine si esibirà con lo stesso
programma di questo concerto
all’Auditorium del Louvre a
Parigi e al Musée des BeauxArts di Montreal.
La fondazione della Société nationale de musique
nel 1871 rilancia la produzione per musica da
camera dei compositori francesi. Il Trio con
pianoforte n. 2 di Alexis de Castillon, scritto due
anni dopo, ne è il frutto immediato; si riscopre con
interesse questo compositore dal senso melodico
personale e dal linguaggio appassionato. Il Trio con
pianoforte n. 1 di Théodore Dubois, figura di spicco
dello stile francese, si distingue invece per chiarezza
ed equilibrio. Il programma prevede anche due pezzi
più tardivi di Lili Boulanger. Non ci si immagina
questa eterna ragazza comporre delle operine
salottiere: le sue pagine testimoniano una rara
potenza evocatrice. Il sentimento desolato di D’un
soir triste devia così verso una sorta di violenza.
Concluso nel 1918, D’un matin de printemps è uno
degli ultimi lavori della musicista.
Qualunque cosa succeda,
la Société nationale potrà dire
di non essere stata inutile,
e di avere fruttuosamente
contribuito allo sviluppo
della Scuola francese.
Camille Saint-Saëns
13
giovedì 27 novembre ore 20
PALAZZETTO BRU ZANE
CLAIRIÈRES DANS LE CIEL
giovedì 11 dicembre ore 20
PALAZZETTO BRU ZANE
in memoriam
Jean-Guy ROPARTZ
Quatre Odelettes
Jacques de LA PRESLE
Mélodies
Pierre VELLONES
Lettre au front
Lili BOULANGER
Les Clairières dans le ciel
(estratti)
Gabriel FAURÉ
Quartetto per pianoforte
e archi n. 1 op. 15
Louis VIERNE
Quintetto per pianoforte e archi
Cyrille Dubois e Tristan Raës
si incontrano nel 2008 al
Conservatorio di Parigi. Nel 2010,
vincono il Concours international
de chant-piano Nadia et Lili
Boulanger. Questa ricompensa
segna il loro debutto come Duo
Contraste. Si esibiscono da
allora in numerosi festival e
hanno vinto nel 2013 tre premi
al Concours de musique de
chambre de Lyon.
14
Jean-Frédéric Neuburger
pianoforte
Finale con brindisi per scambiarci
gli auguri di Natale
Quatuor Modigliani © S. Lancrenon
Vincitori del premio
Palazzetto Bru Zane
al Concours de musique
de chambre de Lyon 2013
QUATUOR MODIGLIANI
Philippe Bernhard,
Loïc Rio violini
Laurent Marfaing viola
François Kieffer violoncello
Lili Boulanger
DUO CONTRASTE
Cyrille Dubois tenore
Tristan Raës pianoforte
Con la loro scrittura tutta in sospensione, le
mélodies di Lili Boulanger, di Jacques de la
Presle e di Jean-Guy Ropartz in programma
fanno entrare l’ascoltatore in un universo ben
lontano da quello dei primi anni della Grande
Guerra, durante i quali queste opere sono state
tuttavia composte. Accompagnamenti spogli,
tessiture pianistiche risonanti, declamazione
agile e naturale, complessità e raffinatezze
armoniche, l’estetica di questi pezzi ricorda
quella dell’opera vocale di Claude Debussy,
con la quale condividono un carattere
eminentemente misterioso, risultato in parte
dalla scelta di fonti letterarie d’ispirazione
simbolista (Francis Jammes: Clairières dans
le ciel; Henri de Régnier: Quatre odelettes
e Nuit d’automne).
L’11 novembre 1917, il figlio di Louis Vierne è
ucciso in combattimento all’età di 17 anni.
Il compositore intraprende un’opera in suo
omaggio. «Edifico, in ex-voto, un Quintetto di
vaste proporzioni in cui circolerà largamente
il soffio della mia tenerezza e il tragico
destino di mio figlio». Di vaste proporzioni,
questa partitura grandiosa, di un raro afflato
creativo e d’una espressione appassionata, è
incontestabilmente un capolavoro della musica
da camera. Il programma è completato dal
Quartetto per pianoforte e archi n. 1 op. 15 di
Gabriel Fauré, opera di una bellezza raggiante,
dal successo mai smentito. I temi sono
caratterizzati da una scrittura entusiasta, che
riposa sulla parte brillante del pianoforte.
Formatosi nel 2003, il Quatuor
Modigliani è presto diventato
uno dei più richiesti al mondo,
esibendosi nei più importanti
teatri internazionali e realizzando
numerose incisioni discografiche.
Si è perfezionato con
il Quatuor Ysaÿe e con György
Kurtág. Jean-Frédéric Neuburger
ha suonato con la New York
Philharmonic, la San Francisco
Symphony, la Philadelphia
Orchestra e l’Orchestre de Paris.
Nominato Rising Star nel 20102011 e vincitore nel 2010
del Concours international
de chant-piano Nadia et Lili
Boulanger. Nel 2014 l’Auditorium
del Louvre gli dedica una serie
di concerti, in veste di interprete
e di compositore.
15
sabato 24 gennaio ore 17
PALAZZETTO BRU ZANE
TRIO CON PIANOFORTE
Camille SAINT-SAËNS
Trio con pianoforte n. 2 op. 92
Claude DEBUSSY
Trio con pianoforte
in sol maggiore
Charles-Valentin ALKAN
Trio con pianoforte n. 1 op. 30
TRIO DI PARMA
Ivan Rabaglia violino
Enrico Bronzi violoncello
Alberto Miodini pianoforte
Finale con brindisi per chiacchierare
e prolungare insieme ai musicisti
le emozioni del concerto
Nel XIX secolo, il trio per violino, violoncello e
pianoforte diventa la principale formazione da
camera, apprezzata inizialmente nel contesto
privato del salotto, prima di conquistare la sala
da concerto a partire dal 1815. Fatto rivelatore,
è uno dei rari effettivi da camera cui Alkan
s'interessa (1841) e il primo per il quale Debussy
compone (1880). Nella prima metà del secolo,
il repertorio francese è influenzato dalle opere
classiche di Haydn e del giovane Beethoven,
poi da quelle di Schubert, Mendelssohn e
Schumann dove gli strumenti assumono
uguale importanza. Si emancipa un po’ alla
volta dai modelli tedeschi. Sotto l’impulso della
Société nationale de musique, fondata nel 1871,
numerosi trii dal tono sempre più singolare
vedono la luce.
Trio di Parma ©www.triodiparma.com
concerti
fuori festival
Costituitosi nel 1990, il Trio di
Parma successivamente si è
perfezionato con il Trio di Trieste
presso la Scuola di musica di
Fiesole e l'Accademia Chigiana di
Siena. Ha ottenuto i riconoscimenti
più prestigiosi, tra cui il Premio
Abbiati dell'Associazione
Nazionale della critica musicale,
nel 1994, quale miglior complesso
cameristico.
17
martedì 10 febbraio ore 20
SCUOLA GRANDE SAN GIOVANNI EVANGELISTA
LE VENTRE DE PARIS
Nell’ambito di Expo Milano
2015 «Nutrire il pianeta»
e del Carnevale di Venezia
Arie e insiemi da operette
di OFFENBACH, HERVÉ,
AUDRAN, LECOCQ
Camille Poul soprano
Caroline Meng mezzosoprano
David Ghilardi tenore
Arnaud Marzorati baritono
Mélanie Flahaut
flagioletto e fagotto
Isabelle Saint-Yves violoncello
Daniel Isoir pianoforte
Il tema della gastronomia ha attraversato
il XIX secolo francese sotto numerose forme,
dalla chanson à boire al grand tableau
operistico. Il banchetto orgiastico del grand
opéra mostra l’uomo posseduto dalla lussuria e
la depravazione e, nel corso di feste e banchetti,
si tramano le cospirazioni che scioglieranno il
dramma. Il regime alimentare costituisce anche
un mezzo di caratterizzazione dei personaggi
(provenienza, mestiere, appartenenza sociale)
e può comodamente servire alla caricatura.
È su questo tema, adatto a giochi di scena
animati intorno a oggetti diversi, che Arnaud
Marzorati ha elaborato uno spettacolo
divertente, nello spirito dei teatri di Boulevards
del XIX secolo.
Finale con brindisi per chiacchierare
e prolungare insieme ai musicisti
le emozioni del concerto
Piacer della mensa,
tu sol ci diletti!
Giacomo Meyerbeer, Les Huguenots, atto I
Arnaud Marzorati, appassionato
di storia della canzone francese,
ci invita a riscoprire opere amate
del Secondo Impero.
Con un ensemble vocale
e strumentale formato
appositamente per l’occasione,
Marzorati rivisita il quartetto vocale
dallo spirito rossiniano.
18
19
lunedì 16 febbraio ore 20
PALAZZETTO BRU ZANE
L’HEURE EXQUISE
sabato 7 marzo ore 20
PALAZZETTO BRU ZANE
comporre al femminile
Nell’ambito del
Carnevale di Venezia
Per la giornata
internazionale
della donna
Opere di FAURÉ, LEKEU,
HAHN, KŒCHLIN, DEBUSSY,
DUPARC
Hélène de MONTGEROULT
Studio n. 97
Studio n. 110
Sonata n. 8
Mel BONIS
Méditation op. 31
Romance sans paroles op. 56
La Cathédrale blessée op. 107
Paul Verlaine ritratto da Gustave Courbet
Marie-Nicole Lemieux
mezzosoprano
Roger Vignoles pianoforte
Marie-Nicole Lemieux, di origini
canadesi, vince nel 2011
il premio Queen Elisabeth.
Si esibisce nei maggiori teatri
internazionali sia in repertorio
operistico che cameristico. Ha
inciso nel 2010 con il sostegno del
Palazzetto Bru Zane, Ne me refuse
pas, una raccolta di arie francesi
del XIX secolo che ha riscosso un
grande successo da parte della
critica. In questo recital sarà
affiancata da Roger Vignoles,
artista dalla consolidata e
ampiamente riconosciuta carriera
di pianista accompagnatore.
20
Sotto il segno dell’«heure exquise» verlainiana, questo recital
presenta un ricco florilegio di mélodies francesi, interpretate
da una tra le più importanti specialiste del genere.
A ognuno il suo merito: Verlaine e la sua «chanson grise»
avranno per cantori nientedimeno che Gabriel Fauré, Reynaldo
Hahn e Claude Debussy, con alcune delle loro più importanti
mélodies. A questi si aggiungeranno Guillaume Lekeu, che mise
in musica i propri testi, Charles Kœchlin, dalle scelte poetiche
diversificate, e Henri Duparc, che si ispirò in particolare a
Baudelaire, Cazalis e Leconte de Lisle. «Sogniamo, è l’ora.
Una vasta e tenera quiete sembra discendere dal firmamento
che l’astro irida… è l’ora squisita». Se lo dice Verlaine…
Nicolas Stavy pianoforte
INGRESSO LIBERO
+39 041 52 11 005
[email protected]
ORE 19
Nicolas Stavy presenta la figura della compositrice Hélène
de Montgeroult conversando con Alexandre Dratwicki, direttore
scientifico del Palazzetto Bru Zane
Questo programma celebra due generazioni di compositrici
francesi che la memoria non ha purtroppo conservato, a dispetto
della loro fama al tempo delle loro rispettive carriere. Pianista
virtuosa, Hélène de Montgeroult ha lasciato un’importante opera
didattica destinata al suo strumento, di mirabile valore musicale
quanto pedagogico. D’una modernità sorprendente, la sua musica
annuncia l’avvento del romanticismo. All’altro estremo del
secolo, Mel Bonis appare come una delle figure fondamentali della
composizione della seconda metà dell’Ottocento. Le sue pagine
per pianoforte rientrano nella scia del repertorio pianistico
romantico, al quale la compositrice rende un omaggio esplicito
attraverso il riferimento al modello mendelssohniano delle
Romanze senza parole.
Formatosi al Conservatorio di
Parigi, Nicolas Stavy è un artista
ampiamente riconosciuto.
Premio speciale al concorso
pianistico internazionale Fryderyk
Chopin di Varsavia nel 2000, ha
beneficiato dei consigli di Alfred
Brendel; si esibisce in festival
internazionali con artisti del
calibro di Cédric Tiberghien,
Marc Coppey, Tedi Papavrami e il
Quatuor Ébène. Pianista curioso
del repertorio romantico meno
noto, nel 2009 ha inciso un CD
dedicato a Hélène de Montgeroult.
21
VENEZIA / 11 APRILE – 21 MAGGIO 2015
martEDÌ
31 marzo 2015
ORE 18
PRESENTAZIONE
DEL FESTIVAL
festival
GEORGE ONSLOW
In un mondo che venera l'opera
lirica, Onslow (1784-1853) si dedica
quasi esclusivamente alla musica
strumentale. Ritratto di un maestro
del quartetto e del quintetto d'archi,
detto il «Beethoven francese».
Conversazione-concerto
con le artiste
del Quatuor Ardeo e
Alexandre Dratwicki,
direttore scientifico
del Palazzetto Bru Zane
Finale con brindisi
Ingresso libero
prenotazione obbligatoria
+39 041 52 11 005
[email protected]
Insieme a Boëly, Alkan e Gouvy, George Onslow è una delle
grandi figure del romanticismo francese oggi dimenticate.
Nato a Clermont-Ferrand nel 1784, compie gli studi musicali
ad Amburgo, ove segue i corsi di pianoforte di Dussek. L’ascolto
dell’ouverture della Stratonice di Méhul, nel 1801, fa nascere
in lui una vocazione di compositore che lo conduce a Parigi.
Qui pubblica i suoi primi lavori presso Pleyel, segue i corsi di
Reicha al Conservatorio e dimostra interesse per gli strumenti
ad arco, iniziando lo studio del violoncello. Grazie alle esecuzioni
di sue opere da parte del violinista Baillot e dei fratelli Dancla
nei loro concerti di musica da camera, i quartetti e i quintetti
d’archi di Onslow acquisiscono in breve tempo una certa fama
nella capitale francese e poi in tutta Europa. Viene sottolineata
l’originalità delle sue composizioni, difficili da eseguire; Berlioz
lo considera uno dei «più grandi armonisti dell’epoca». Alla sua
vastissima produzione per strumenti ad arco si aggiungono trii
e sonate per pianoforte, tre opere liriche e quattro sinfonie;
il Quintetto «de la balle» op. 38, scritto durante la convalescenza
da un incidente di caccia, è sicuramente la sua opera più nota,
in virtù della sua struttura a programma. Che questo compositore
di levatura europea non si sia mai definitivamente stabilito a
Parigi è un tratto inconsueto, che merita di essere segnalato.
Onslow si divise infatti tra la capitale e la sua città natale,
prodigandosi per vivacizzarne l’attività musicale: membro
dell’Accademia musicale di Clermont-Ferrand, egli fu inoltre
presidente della Società filarmonica cittadina.
In fede mia! Oggi, in Europa,
c'è solo Onslow che possa fare
cose così belle!
Luigi Cherubini dopo avere ascoltato
la Sinfonia n. 2 di Onslow
22
23
sabato 11 aprile ore 20
PALAZZETTO BRU ZANE
GENERAZIONE ROMANTICA
domenica 12 aprile ore 17
PALAZZETTO BRU ZANE
QUARTETTO D’ARCHI
George ONSLOW
Sonate pour violoncelle
et piano opus 16 n° 1
Camille SAINT-SAËNS
Sonate n°1 pour violoncelle
et piano en ut mineur
Charles-Valentin ALKAN
Barcarolle op. 65 n° 6
Frédéric CHOPIN
Sonate pour violoncelle et
piano en sol mineur op. 65
George ONSLOW
Quartetto op. 54
Quartetto op. 56
24
Dopo un decisivo incontro con Dutilleux nel 1999,
Emmanuelle Betrand si è rivelata al grande pubblico
con una Victoire de la musique nel 2002. Il suo gusto
per il contemporaneo le permette di eseguire opere
di cui è lei stessa dedicataria. Appassionata di
musica da camera, si esibisce qui in duo con Pascal
Amoyel; presente sulle maggiori scene internazionali,
anch’egli è encomiato da una Victoire de la musique
nel 2005. Ha registrato nel 2012 il CD, «Les Quatres
âges», con opere di Charles-Valentin Alkan in
collaborazione con il lavoro di riscoperta del pianistacompositore programmato dal Palazzetto Bru Zane.
QUATUOR DIOTIMA
Yun-Peng Zhao,
Guillaume Latour violini
Franck Chevalier viola
Pierre Morlet violoncello
Quatuor Diotima © Molina Visuals
Charles-Valentin Alkan
Emmanuelle Bertrand
violoncello
Pascal Amoyel
pianoforte
Emblematico, l’anno 1810 vede la nascita di
Chopin e Schumann, preceduti da Mendelssohn
nel 1809, seguiti da Liszt nel 1811, Alkan, Verdi
e Wagner nel 1813. Ma non bisogna trascurare i
grandi primogeniti, in particolare Berlioz (18031869) incarnazione stessa, lui solo, per un largo
pubblico, del romanticismo musicale francese.
Ecco le rivendicazioni di questi musicisti,
che occupano la scena dopo la Rivoluzione
del 1830: la forma dev’essere concepita in
funzione dell’«idea», il discorso deve tradurre
la soggettività dell’artista senza preoccuparsi
delle regole prestabilite. Ma il romanticismo si è
progressivamente cristallizzato. Così, musicisti
come Onslow e Spohr, entrambi nati nel 1784,
illustrano in modo significativo l’emergere di
questa nuova sensibilità.
Dopo che Mozart e Haydn hanno dato al
quartetto le loro cifre di nobiltà, Beethoven
ne fa il contesto di innovazioni stupefacenti.
Egli conferisce la stessa importanza ai quattro
strumenti, concezione che poco a poco s’imporrà:
all’inizio del XIX secolo, i francesi privilegiano
ancora il «quartetto brillante» in cui domina
il primo violino. Il modello beethoveniano
impressiona – talora addirittura inibisce –
sulle due sponde del Reno. Ne è testimone la
produzione più parsimoniosa tra i romantici
e sul limitare del XX secolo: tre quartetti in
Schumann e Brahms; uno solo per Franck,
Debussy, Chausson, Magnard, Ravel e Fauré. Con
i suoi trentasei quartetti, Onslow spicca come
un’eccezione. Questo basterebbe a giustificare
il suo soprannome di «Beethoven francese»!
Il loro nome è ispirato dall’opera
di Luigi Nono Fragmente StilleAn Diotima. I musicisti del
Quatuor Diotima, nonostante un
dichiarato interesse per la musica
contemporanea, non trascurano
il repertorio classico, portando
un’attenzione particolare agli ultimi
quartetti di Beethoven e alla musica
francese. Hanno inciso nel 2010 un CD
dedicato ai quartetti di Onslow con il
sostegno del Palazzetto Bru Zane.
25
martedì 21 aprile ore 20
PALAZZETTO BRU ZANE
FEBBRE E DELIRIO
venerdì 24 aprile ore 20
PALAZZETTO BRU ZANE
DA UN IMPERO ALL’ALTRO
George ONSLOW
Quintetto in do minore
«de la balle» n. 15 op. 38
Quartetto n. 33 op. 64
George ONSLOW
Trio con pianoforte op. 83
Camille SAINT-SAËNS
Trio con pianoforte n. 1 op. 18
Yann Dubost contrabbasso
Costituito nel 2001 al Conservatorio
di Parigi, il Quatuor Ardeo fa oggi
parte delle formazioni francesi
più famose. Nominato Rising
Stars 2014, il quartetto lavora
regolarmente con compositori
quali Saariaho e Dusapin.
Di prossima uscita, la prima
incisione discografica dei quartetti
di Anton Reicha, registrati al
Palazzetto Bru Zane.
A 19 anni Yann Dubost entra a
far parte dell’Orchestre de Paris
ed è invitato come solista dalla
London Symphony Orchestra.
Dal 2011 riveste il ruolo di
contrabbasso solista dell’Orchestre
Philharmonique de Radio France.
26
Le musiciste del Quatuor Ardeo presentano il loro ultimo CD
dedicato ai quartetti di Anton Reicha conversando con Alexandre
Dratwicki, direttore scientifico del Palazzetto Bru Zane
TRIO VAN BAERLE
Maria Milstein violino
Gideon den Herder violoncello
Hannes Minnaar pianoforte
Questa serata ci immerge nell’universo intenso di Onslow.
Opera a programma, al modo della Symphonie fantastique
di Berlioz di cui è contemporaneo (1830), così come del molto
romantico poema sinfonico, il quintetto con contrabbasso – una
formazione cara a Onslow, attribuita alla necessità occasionale
di sostituire uno dei violoncellisti con un contrabbassista, nel
corso dell’esecuzione di un suo precedente quintetto – detto
«de la balle», fa ascoltare il dolore, la febbre e il delirio, poi la
guarigione del compositore, ferito nel corso di una partita di
caccia. Dal contenuto narrativo meno esplicito, il Quartetto
op. 64 trova tuttavia la stessa vena appassionata che valse
a Onslow il suo statuto di irrinunciabile rappresentante del
romanticismo musicale francese.
Trio Van Baerle © M. Doomernik
QUATUOR ARDEO
Mi-Sa Yang,
Carole Petitdemange violini
Noriko Inoue viola
Joëlle Martinez violoncello
ORE 19
In programma in questo concerto, l’ultima partitura di
George Onslow e la prima opera considerata importante nella
produzione cameristica di Camille Saint-Saëns. La fine di un
percorso, l’inizio di un altro… Il Trio con pianoforte op. 83 di
Onslow si dispiega da un capo all’altro – il compositore morirà
nell’anno di composizione di quest’opera (1853). I titoli di certi
suoi movimenti, «Patetico» o «Adagio grandioso», segnalano
d’altronde una volontà particolare di espressività. Undici anni
più tardi, Saint-Saëns conclude il suo Trio con pianoforte n. 1
op. 18. È un colpo da maestro: il musicista di 32 anni consegna
un modello di costruzione, di equilibrio strumentale e di spirito.
Mentre Saint-Saëns è ancora in vita, la partitura godrà di un
importante successo; dopo un periodo di eclissi relativa, la si
riscopre oggi.
Diplomati al Conservatorio
di Amsterdam, situato in via Van
Baerle, i musicisti di questo trio
seguono lezioni e masterclass
con importanti docenti e vincono
numerosi premi internazionali tra
cui il Concours International de
Musique de Chambre de Lyon nel
2011 e il Concorso ARD di Monaco
nel 2013. Il trio tiene concerti
in tutta Europa e ha già al suo
attivo numerose registrazioni
discografiche.
27
martedì 28 aprile ore 20
PALAZZETTO BRU ZANE
QUINTETTO CON DUE VIOLONCELLI
martedì 5 maggio ore 20
PALAZZETTO BRU ZANE
IL PRIMO ONSLOW
George ONSLOW
Quintetto con
due violoncelli op. 75
Théodore GOUVY
Quintetto con due violoncelli
in si minore
George ONSLOW
Quartetto in mi bemolle
op. 10 n. 3
Quartetto in do minore
op. 8 n. 1
QUATUOR RUGGIERI
Gilone Gaubert Jacques,
Charlotte Grattard violini
Delphine Grimbert viola
Emmanuel Jacques violoncello
QUATUOR MANFRED
Marie Béreau,
Luigi Vecchioni violini
Emmanuel Haratyk viola
Christian Wolff violoncello
Il Quatuor Manfred è stato fondato
nel 1986 da musicisti provenienti
dalla Juilliard School di New York,
dal Conservatorio di Ginevra e da
quello di Parigi. Riconosciuto ai più
alti livelli del panorama musicale
internazionale, presenta una
discografia già acclamata dalla
critica. In questo concerto sarà
affiancato dal violoncellista Xavier
Phillips, vincitore di numerosi
premi internazionali e allievo
di M. Rostropovich.
28
A fianco di formazioni tradizionali, in particolare del
quartetto d’archi, nei salotti francesi del XIX secolo si
sperimentano gli effettivi strumentali più vari. Il quintetto
a due violoncelli conosce un discreto successo. Boccherini
non ne aveva dati numerosi esempi? Lo stesso Schubert
aveva lasciato la sua prodigiosa partitura del 1828…
La formazione permette al violoncello «principale» di
cantare, mentre l’altro assicura il basso; ne risultano delle
tessiture più dense, un lirismo e un virtuosismo accresciuti.
George Onslow fu in Francia il grande rappresentante del
quintetto a due violoncelli. Si ascolterà qui l'opera 75, del
1848, alla quale sarà associata una delle sei partiture del
genere lasciate da Théodore Gouvy, quella del 1870, la sola
pubblicata mentre lui era ancora vivo.
Quatuor Ruggieri © F. Grandidier
Xavier Phillips violoncello
Ascoltando l’ouverture di Stratonice di Méhul, nel 1801,
Onslow avrebbe sentito risvegliare la sua vocazione
musicale. Quando ha cominciato a comporre? Lo si ignora.
L’edizione dei tre Quintetti per archi op. 1 e della Sonata
per pianoforte op. 2, nel 1807, fornisce il primo riferimento
affidabile. Soprattutto autodidatta, Onslow decide di
fortificare la sua tecnica di scrittura con Reicha nel 1808.
Già dalle prime opere, si distingue per la sua predilezione
per la musica da camera, attitudine rara nella Francia
del XIX secolo. Parallelamente a qualche partitura per
pianoforte, scrive così delle sonate per due strumenti, trii,
quartetti e quintetti per archi che denotano l’eredità del
«quartetto brillante» e del classicismo viennese.
il Quatuor Ruggieri nasce
dall’incontro tra musicisti
accomunati da una consolidata
esperienza in orchestre come
Les Talens Lyriques e l’Orchestre
des Champs Elysée. L’interesse
per le prassi esecutive, per gli
strumenti d’epoca e la ricerca
di un’interpretazione quanto più
vicina al contesto di cui la musica
è espressione, sono fra gli
elementi caratterizzanti questa
appassionata formazione.
Hanno recentemente inciso
con il sostegno del Palazzetto
Bru Zane un CD con i quartetti
di Onslow.
29
sabato 9 maggio ore 17
PALAZZETTO BRU ZANE
VIOLINO E PIANOFORTE
giovedì 14 maggio ore 20
PALAZZETTO BRU ZANE
INTORNO AL PIANOFORTE
George ONSLOW
Grande Sonata per violino
e pianoforte in fa minore
op. 15
Frédéric CHOPIN
Scherzo op. 31 n. 2
in si bemolle minore
Franz LISZT
La lugubre gondole S134 bis
LISZT / SCHUBERT
«Soirées de Vienne» valse n. 6
Camille SAINT-SAËNS
Havanaise op. 83
en mi majeur
George ONSLOW
Trio con pianoforte
in re minore op. 20
Gaston SALVAYRE
Trio con pianoforte
Théodore DUBOIS
Promenade sentimentale
30
TRIO ARCADIS
Amandine Ley violino
Nicolas Saint-Yves violoncello
Anne-Claire Lantenois pianoforte
Nicolas Dautricourt © Nanongirl
Di origini giapponesi, Momo
Kodama ha fatto tutti i suoi studi
musicali al Conservatorio di Parigi,
prima di perfezionarsi con i migliori
maestri. Nel 1991 è stata la più
giovane vincitrice del Concorso
ARD di Monaco. È stata invitata
a suonare con le più importanti
orchestre. Il suo repertorio si
estende dal periodo classico
alla musica contemporanea.
Premio Georges Enesco della
SACEM e membro della Chamber
music society Two del Lincoln
center di New York, Nicolas
Dautricourt si esibisce in importanti
festival e con orchestre prestigiose.
Suona un violino Antonio Stradivari
del 1713.
Momo Kodama © momokodama.com
Nicolas Dautricourt violino
Momo Kodama pianoforte
Completamente dimenticata al giorno d'oggi,
la Grande Sonata per violino e pianoforte op. 15
di Onslow è associata in questo programma a
opere solidamente ancorate al repertorio, nelle
quali i differenti aspetti del lavoro di Onslow
che fu soprannominato il «Beethoven francese»
sembrano trovare eco. La versione per pianoforte
e violino della Lugubre gondole ricorda così
il Largo iniziale della Grande Sonata, tutta in
cromatismi misteriosi. Gli ampi sviluppi eseguiti
dall’opera, che mettono in primo piano
il virtuosismo dei due interpreti, possono in questo
essere accostati alla scrittura brillante di Chopin,
di Liszt arrangiatore di Schubert e della famosa
Havanaise di Saint-Saëns, pezzo fondamentale per
i violinisti, a fianco della quale la Grande Sonate
meriterebbe di trovare il suo posto.
Uno stesso genere strumentale, due partiture
ben differenti. Questo concerto presenta esiti
diversi del trio per pianoforte, violino
e violoncello, in Francia tra l'inizio e la fine
dell'Ottocento. Il programma: l’op. 20 di George
Onslow, uno dei grandi rappresentanti del
genere, ispirato probabilmente agli esempi
di Schubert, Schumann e Mendelssohn; poi il
Trio con pianoforte di Gaston Salvayre, che
costituirà certamente per tutti una scoperta
(prix de Rome nel 1872, Salvayre condusse
una carriera di operista e di critico). Infine,
una pièce rara, la Promenade sentimentale
di Dubois, in origine duetto per violino
e violoncello con accompagnamento del
pianoforte, seduce per l’armonia delicata e
il romanticismo velato.
Terzo premio al Concours de
musique de chambre de Lyon
2013 e vincitore del Forum
Musical di Normandia, il Trio
Arcadis nasce nel 2001. Dopo
aver ottenuto il premio di musica
da camera al conservatorio di
Parigi nel 2004, si esibisce in
numerosi festival e stagioni
concertistiche. Nel gennaio 2014
esce il loro secondo cd con il Trio
op. 22 n. 4 di Gouvy, registrato
al Palazzetto Bru Zane.
31
giovedì 21 maggio ore 20
PALAZZETTO BRU ZANE
A QUATTRO MANI
sabato 20 giugno dalle ore 18
PALAZZETTO BRU ZANE
ART NIGHT
George ONSLOW
Sonata per pianoforte
a quattro mani in mi minore
Sonata per pianoforte
a quattro mani in fa minore
Toccata per pianoforte
Six Pièces per pianoforte
César FRANCK
Prélude, Choral et Fugue
Gabriel FAURÉ
Thème et Variations op. 73
Gabriel DUPONT
La Maison dans les dunes
(estratti)
Finale con brindisi per chiacchierare
e prolungare insieme alle musiciste
le emozioni del concerto
Hannes Minnaar pianoforte
© Palazzetto Bru Zane - ph. Michele Crosera
Lidija e Sanja Bizjak
pianoforte a quattro mani
Questo concerto a quattro mani introduce l’ascoltatore
nell’universo trepidante di George Onslow. Di notevole
virtuosismo e d’una intensità espressiva assai marcata,
tutti questi lavori testimoniano lo sviluppo precoce di un
romanticismo pianistico in Francia a partire dai primi anni
del XIX secolo. I due interpreti suonano sia insieme, sia uno
alla volta: alle due fervide Sonate a quattro mani in mi e
in fa minore segue una Toccata di irresistibile leggerezza,
da ricondurre nel filone delle sue metamorfosi dell’epoca
barocca, mentre i Six Pièces lasciano intendere la varietà
dell’ispirazione del compositore, la cui ricca produzione per
pianoforte comincia proprio ora a diventare oggetto di una
riscoperta su disco e in concerto.
Ore 18
evento per bambini
a partire dai 6 anni
ore 19 - 21
visite guidate
Ore 21
concerto
Ore 22
visita guidata
Lidija e Sanja Bizjak © C. Bellaïche
Dopo essersi affermate come
soliste, Lidija e Sanja Bizjak si
esibiscono attualmente in duo.
Originarie di Belgrado, studiano al
Conservatorio di Parigi. Sono ospiti
di numerose scene internazionali:
Sadler’s Wells Theatre, BBC
Proms di Londra e si esibiscono
tra l’altro con la Sinfonia Varsovia,
l’Orchestre national du Capitole
de Toulouse e la Hong Kong
Sinfonietta. Hanno registrato
recentemente per il Palazzetto
Bru Zane opere di Marie Jaëll.
32
Durante il XIX secolo, due concezioni della musica strumentale
si confrontarono: la musica «a programma», che si poggia
su una fonte d’ispirazione esterna all’opera (La Maison dans
les dunes di Dupont traspone così le emozioni e le visioni del
compositore di fronte al mare); la «musica pura», che rivendica
l’indipendenza del discorso sonoro. Di fatto, l’opposizione non
è così netta. Se il Prélude, Choral et Fugue di Franck scorre
in forme antiche e rigorose, il compositore disegna anche una
traiettoria drammatica e spirituale che conduce dall’ombra
verso la luce. In uno spirito simile, ogni episodio del Thème
et Variations di Fauré (la sua partitura pianistica più
sviluppata) può essere percepito come un «pezzo di genere».
Nato in Olanda, Hannes Minnaar
debutta all’età di diciassette
anni con la Netherlands
Symphony Orchestra, riceve
numerosi riconoscimenti
internazionali tra cui nel 2010
il terzo premio al Concorso
Queen Elisabeth di Bruxelles.
Ha seguito masterclass con
A. Brendel e tenuto concerti
in molti paesi europei, oltre
ad essere spesso ospite delle
televisioni e delle radio olandesi.
è pianista del Trio van Baerle.
33
concerti
per le famiglie
altre attività
Per bambini e ragazzi e per le loro famiglie sono in programma
quattro concerti la domenica pomeriggio.
I concerti dureranno un'ora e vedranno la presenza di un
mediatore per animare attraverso chiavi d'ascolto le esperienze
sonore dei bambini. Coloro che lo desiderano, prima del concerto,
potranno partecipare ad un laboratorio musicale e creativo
seguito da una merenda. Un’occasione straordinaria per
introdurre alla musica classica tutti i bambini dai 6 anni in su
insieme alle loro famiglie.
Il Palazzetto Bru Zane ha ottenuto il riconoscimento “Venezia
sostenibile” per l’area Famiglie
domenica
12 ottobre 2014
ore 15.30 – 16.30
Laboratorio per bambini e famiglie
nell'ambito della giornata nazionale
«Famiglie al museo»
Il tesoro sonoro
Siete tutti invitati al palazzetto
del nobil signor Zane per partire
con lui in un viaggio magico
alla ricerca di un tesoro di strumenti
e di suoni. Video storia e atelier
di costruzione del libro sonoro.
A cura di BarchettaBlu
Ingresso gratuito
prenotazione consigliata
(posti limitati)
+39 041 52 11 005
[email protected]
34
35
per genitori e bambini a partire dai 6 anni
per genitori e bambini DAI 4 ai 6 anni
Prezzi adulti: 10 euro | bambini fino ai 12 anni: ingresso gratuito
Info e prenotazioni [email protected] | +39 041 52 11 005
Prezzi adulti: 10 euro | bambini: ingresso gratuito
prenotazione obbligatoria (numero di posti limitato)
Info e prenotazioni [email protected] | +39 041 52 11 005
domenica 16 novembre 2014
ore 16.30
domenica 1 marzo 2015
ore 16.30
domenica 29 marzo 2015
ore 15.30 – 16.30
Trio Karénine
musiche di Castillon, Dubois, Boulanger
Ex Novo Ensemble
musiche di Saint-Saëns, Milhaud
ORE 15.00 – 16.00
ORE 15.00 – 16.00
ORE 16.00 – 16.30
ORE 16 – 16.30
domenica 25 gennaio 2015
ore 16.30
domenica 10 maggio 2015
ore 16.30
Storie sonanti
Per riempirsi di emozioni, per ascoltare.
Per scoprire il fascino della musica da camera
che gioca con la voce di chi narra una storia,
con le immagini e con le parole.
Genitori e bambini insieme potranno scoprire
il suono dei diversi strumenti musicali partecipando
in modo attivo all'incontro con Sabina Italiano
di BarchettaBlu e i musicisti dell’Ensemble Musagète.
A cura di BarchettaBlu
Trio di Parma
musiche di Saint-Saëns,
Debussy, Alkan
Nicolas Dautricourt
Momo Kodama
musiche di Onslow, Chopin, Liszt,
Schubert, Saint-Saëns
laboratorio di preparazione
a cura di Piero Maestri
merenda
ORE 15.00 – 16.00
laboratorio di preparazione
a cura di Diana d’Alessio
ORE 16 – 16.30
merenda
laboratorio di preparazione
a cura di Diana d’Alessio
merenda
ORE 15.00 – 16.00
laboratorio di preparazione
a cura di Piero Maestri
ORE 16 – 16.30
merenda
romantici in erba
Progetto didattico per le scuole
Il progetto didattico Romantici in erba, destinato
alle scuole elementari del Veneto, mira a sensibilizzare
i più piccoli alla musica classica. Incontri con i docenti
e laboratori preparano all’ascolto dei concerti
al Palazzetto Bru Zane, concepiti specificamente
per bambini dai 6 ai 10 anni.
Per ulteriori informazioni scrivere a
[email protected]
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37
conferenze
Ingresso libero info e prenotazioni
[email protected] | +39 041 52 11 005
Mercoledì 8 OTTOBRE 2014 - ORE 18
mercoledì 5 NOVEMBRE 2014 - ORE 18
MARTEDÌ 2 DICEMBRE 2014 - ORE 18
MARTEDÌ 3 FEBBRAIO 2015 - ORE 18
Massimiliano Locanto
Nazionalismo, Romanticismo
e tendenze moderniste nella cultura
musicale francese durante
e dopo la Grande Guerra
Carla Moreni
Invasioni musicali o barbariche
Fabio Morabito
Musica d’altri nelle proprie mani:
Pierre Baillot e l’interprete nella Parigi
di primo Ottocento
Marco Stacca
Primo, secondo… contorno e frutta!
Funzioni drammatiche del cibo
nell’operetta francese
Negli anni della Grande Guerra i sentimenti
nazionalisti e la germanofobia non
risparmiarono i compositori francesi. Molti scritti
di Debussy di quel periodo mostrano un forte
animosità nei confronti della cultura musicale
tedesca. L’atteggiamento di altri musicisti fu
più ambiguo, ma la propaganda nazionalista
ne esacerbò le posizioni. Particolarmente
moderata fu la posizione di Maurice Ravel, che
si rifiutò sempre di considerare come barbarie la
tradizione musicale austro-tedesca. Nondimeno,
anche Ravel, conobbe una forte tendenza ad
associare al passato musicale francese quelle
nuove spinte antiromantiche, frutto di una
mutata estetica che andava delineandosi sin
dagli inizi del XX secolo.
A un anno di distanza dal debutto romano
di Tosca, un nuovo titolo tratto da un dramma
di Victorien Sardou va in scena a Parigi:
si tratta di Les Barbares (1901) di Camille
Saint-Saëns. Destinato originalmente ai grandi
spazi all’aperto del teatro romano di Orange,
caro alla memoria familiare e alla cultura
classica di Sardou, il libretto raccontava
simbolicamente prima l’attrazione e poi
la vendicativa uccisione di un barbaro
germanico, oppressore della civiltà latina.
Il tutto ambientato a Orange, nel primo
secolo a.C.: soggetto ideale per il compositore,
paladino dell’identità francese, minacciata
dal debordante wagnerismo.
L’immagine del musicista professionista come
un «esecutore» della partitura, educato a
realizzare le indicazioni scritte del compositore
il più accuratamente possibile, è figlia del
Romanticismo. Si basa sulla concezione per cui
è il testo musicale ciò che meglio racchiude – e
una volta per tutte – l’atto creativo, il genio del
compositore. Recenti studi hanno dimostrato
come nella Parigi dei primi dell’Ottocento la
partitura musicale fosse concepita diversamente,
affidando al «genio dell’esecutore» un ruolo
creativo indispensabile e alla pari di quello del
compositore. Come si concilia questa autonomia
dell’interprete con l’esigenza di suonare i vari
brani in programma secondo lo stile di ciascun
compositore?
Sorta dal declino dell’opéra comique, l’operetta
si pone come risposta ad un mutamento
del gusto nel pubblico dell’epoca, all’alba
dell’imminente rivoluzione che avrebbe aperto
la via alla stagione del Secondo Impero. Il nuovo
genere musicale, che amplifica un’immagine
“turistica” di Parigi come ineguagliata
capitale della spensieratezza, nasconde, in
ragione dell’attualità dei temi trattati, un
fitto sottobosco sociale e politico all’insegna
di una satira pungente. Già in alcune scene
dei lavori di Jacques Offenbach, il ricorso al
cibo e alle bevande diventa fulcro dell’azione:
solo apparentemente si appaga un bisogno di
un personaggio, in realtà si approda ad una
dimensione “altra”, se non perfino evasiva e allo
stesso tempo allegorica.
38
In occasione dell’uscita discografica
dell'opera Les Barbares di Saint-Saëns
In occasione del bicentenario dell’istituzione delle
serate pubbliche di musica da camera nel 1814
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visite guidate gratuite
Tutte le registrazioni delle conferenze sono
disponibili per l’ascolto su bru-zane.com
MARTEDÌ 14 APRILE 2015 - ORE 18
MARTEDÌ 26 MAGGIO 2015 - ORE 18
Sandro Cappelletto
Comporre dopo la «trinità classica».
Biedermeier o Romantici?
Questo è il problema.
Alessandro Di Profio
Saltimbanchi alla corte di Francia
14.30 italiano | 15.00 francese | 15.30 inglese
"Danaides Waterhouse 1903" di J. W. Waterhouse
Ludwig Van Beethoven, Joseph Karl Stieler, 1820
In occasione dell’uscita discografica
dell’opera Les Danaides di Salieri
«Delle follie, delle assurdità, delle rêveries di un
genio malato... Un rumore assordante che strazia
l'orecchio e non dice nulla allo spirito», così George
Onslow liquida gli ultimi quartetti di Beethoven.
La sua reazione è troppo violenta per poterla
credere vera. Da Vienna, con l'ultima produzione
di Beethoven e Schubert, giungevano in tutte
le capitali europee segnali chiari sulla fine
di un'epoca della storia della musica,
che noi chiamiamo il «periodo classico».
Non si poteva non tenerne conto, bisognava
reagire. E le strade si biforcano…
40
Tutti i giovedì pomeriggio
(tranne il 25 dicembre 2014 e il 1° gennaio 2015)
Quella dell’opera italiana in Francia è la storia
di un’eccezione: mentre in tutti i paesi d’Europa,
era funzionante un teatro consacrato al
repertorio italiano, la Francia, alla morte
del cardinale Mazzarino, chiuse le porte agli
artisti italiani. Un’arte tutta francese diventa
uno strumento di potere per ribadire una
supremazia politica. Pur tenendo ufficialmente
fuori l’opera italiana, la Francia continuò ad
intrattenere per tutto il Seicento e Settecento un
rapporto di attrazione e diffidenza con musicisti
d’oltralpe. Tale conferenza ricostruirà la storia
di una relazione tra Francia e Italia, in materia
di musica, conflittuale, ma feconda. Dopo un
“prologo” sul famoso Re Sole, due saranno i
sovrani più particolarmente studiati per il loro
rapporto con l’opera italiana: Maria Antonietta
e Napoleone.
Prenotazione obbligatoria per gruppi di oltre 10 persone
Informazioni: [email protected] |+39 041 52 11 005
La storia del Casino Zane inizia nel 1695 quando Marino
Zane decide di far erigere una «piccola casa» destinata
allo svago a pochi metri da Palazzo Zane, abitazione della
famiglia. Per la decorazione degli interni, vengono coinvolti
i più rinomati artisti dell’epoca. Sebastiano Ricci, pittore
attivo in ambito europeo e amato dai patrizi veneziani
per il suo raffinato gusto del Barocchetto, è l’autore dei
due affreschi principali: Il Tempo che rapisce la verità,
nella scalinata d’ingresso, ed Ercole tra la Gloria e la Virtù
sul soffitto della sala principale; opera di Ricci anche i
medaglioni a monocromo ai quattro angoli, rappresentanti
le figure mitologiche simboli dei quattro elementi: Mercurio
e Diana (terra), Anfitrite e Nettuno (acqua), Giunone e Pan
(aria), Ercole e Giove (fuoco).
La decorazione pittorica viene quindi arricchita dagli
affreschi del quadraturista bolognese, Ferdinando Fochi:
architetture trompe-l’œil, colonne, vasi di fiori e in
particolare nel vano della scala, due statue, personificazioni
della Giustizia e della Prudenza. I ricchi stucchi sono opera
dell’artista ticinese Abbondio Stazio e del suo allievo Andrea
Pelli. La balaustra in legno del salone principale, decorata
esternamente con inserti floreali, è opera del bellunese
Andrea Brustolon o di un artista della sua bottega.
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concerti NEL VENETO
lunedì
13 ottobre 2014
ORE 20
SALE APOLLINEE
TEATRO LA FENICE
VENEZIA
domenica
26 ottobre 2014
ORE 20
SALE APOLLINEE
TEATRO LA FENICE
VENEZIA
Camille SAINT-SAËNS
Caprice sur des airs danois
et russes per flauto, oboe,
clarinetto e pianoforte op. 79
Darius MILHAUD
Sonata per flauto, oboe,
clarinetto e pianoforte op. 47
André CAPLET
Quintetto per flauto,
oboe, clarinetto, fagotto
e pianoforte
Claude DEBUSSY
Sonata per flauto, viola e arpa
Vincent d’INDY
Suite en parties op. 91
per flauto, violino, viola,
violoncello e arpa
Théodore DUBOIS
Terzettino per flauto,
viola e arpa
Albert ROUSSEL
Serenata per flauto, violino,
viola, violoncello e arpa
op. 30
EX NOVO ENSEMBLE
In collaborazione con
Ex Novo Ensemble
teatrolafenice.it
EX NOVO ENSEMBLE
In collaborazione con
Ex Novo Ensemble
teatrolafenice.it
domenica
9 novembre 2014
ORE 16.30
Palazzo Leoni Montanari
Vicenza
lunedì
9 feBbraio 2015
ORE 20.45
TEATRO COMUNALE
VICENZA
giovedì
26 febbraio 2015
ORE 20.45
AUDITORIUM POLLINI
PADOVA
sabato
28 marzo 2015
ORE 21
MUNICIPIO
PORTOGRUARO
George ONSLOW
Quintetto con pianoforte op. 70
Robert SCHUMANN
Quintetto con pianoforte op. 44
Wolfang Amadeus MOZART
Serenata in do minore
K 388/384a
Théodore GOUVY
Petite Suite gauloise op. 90
Charles GOUNOD
Petite Symphonie
Ludwig van BEETHOVEN
La consacrazione della casa
op. 124 (ouverture)
George ONSLOW
Caïn maudit ou la Mort d’Abel
Felix MENDELSSOHN
Sinfonia per archi n. 8
in re maggiore
(versione per orchestra)
Jean CRAS
Quintetto
Gabriel PIERNÉ
Variations libres et final
Camille SAINT-SAËNS
Fantaisie per violino
e arpa op. 124
Gabriel PIERNÉ
Voyage au pays du Tendre
Orchestra di Padova
e del Veneto
Nicholas McGegan direzione
Patrick Bolleire basso
Claudio Marinone flauto
Marco Bronzi violino
Andrea Repetto viola
Lucio Labella Danzi violoncello
Alice Caradente arpa
Ensemble Musagète
In collaborazione con
Ensemble Musagète
gallerieditalia.com
domenica
23 novembre 2014
ORE 16.30
Palazzo Leoni Montanari
Vicenza
Giulio BRICCIALDI
Pot-pourri fantastico
sul Barbiere di Siviglia
Luigi BASSI
Fantasia per clarinetto
e pianoforte su temi
dal Rigoletto
Andrea MANZOLI
Quintetto per fiati
Louise FARRENC
Sestetto in do minore
per fiati e pianoforte op. 40
Ensemble Musagète
Solisti del Bayerischer
Rundfunk
In collaborazione con
Società del Quartetto di Vicenza
tcvi.it
In collaborazione con
Orchestra di Padova e del Veneto
amicimusicapadova.org
In collaborazione con
Fondazione musicale Santa Cecilia
comune.portogruaro.ve.it
Ensemble Musagète
In collaborazione con
Ensemble Musagète
gallerieditalia.com
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calendario 2014-2015
SETTEMBRE
Giovedì 18 ore 18
Palazzetto Bru Zane FEBBRAIO
Presentazione del festival
Romanticismo tra guerra e pace
Deljavan pianoforte
p. 5
Martedì 3 ore 18
Palazzetto Bru Zane
Conferenza Primo, secondo… contorno e frutta!
Funzioni drammatiche del cibo nell’operetta francese
p. 39
Sabato 27 ore 20 Kreutzer, Baillot, Jadin Palazzetto Bru Zane
Quatuor Mosaïques Vidoni violoncello
p. 6
Martedì 10 ore 20
Scuola G. S. Giovanni Evangelista Le Ventre de Paris
p. 18
Domenica 28 ore 17
Au pays où se fait la guerre Scuola G. S. Giovanni Evangelista
Quatuor Giardini Druet mezzosoprano
p. 7
Lunedì 16 ore 20
Palazzetto Bru Zane
Fauré, Lekeu, Hahn, Kœchlin, Debussy, Duparc
Lemieux mezzosoprano
Vignoles pianoforte
p. 20
Descharmes pianoforte p. 8
Domenica 1 ore 16.30
Concerto per le famiglie
Palazzetto Bru Zane
Ex Novo Ensemble
p. 36
Stavy pianoforte
p. 21
OTTOBRE
MARZO
Giovedì 2 ore 20
Palazzetto Bru Zane Dubois, Schmitt, Vierne, Fauré, Ravel
Mercoledì 8 ore 18
Palazzetto Bru Zane Venerdì 10 ore 20
Palazzetto Bru Zane Conferenza Nazionalismo, Romanticismo e tendenze moderniste
nella cultura musicale francese durante e dopo la Grande Guerra
Chaminade, Ravel, Jaëll, Debussy Bismuth pianoforte
p. 38
Sabato 7 ore 20
Montgeroult, Bonis
Palazzetto Bru Zane p. 9
Domenica 29 ore 15.30
Palazzetto Bru Zane
Concerto per le famiglie a cura di BarchettaBlu
Storie sonanti
p. 37
Domenica 12 ore 15.30
Palazzetto Bru Zane
Laboratorio a cura di BarchettaBlu
Il tesoro sonoro
p. 36
Martedì 31 ore 18
Palazzetto Bru Zane
Presentazione del festival
George Onslow
Quatuor Ardeo p. 23
Sabato 11 ore 20
Palazzetto Bru Zane
Onslow, Chopin, Alkan,
Saint-Saëns
Bertrand violoncello Amoyel pianoforte
p. 24
Domenica 12 ore 17
Palazzetto Bru Zane
Onslow
Quatuor Diotima p. 25
Martedì 14 ore 18
Palazzetto Bru Zane
Conferenza Comporre dopo la "trinità classica".
Biedermeier o Romantici? Questo è il problema
Venerdì 17 ore 20
Magnard, Lekeu
Palazzetto Bru Zane
Quatuor Ellipse Sabato 25 ore 17
Magnard, Ravel, Pierné
Palazzetto Bru Zane
Bavouzet pianoforte / p. 11
quartetto di strumenti a fiato
Martedì 28 ore 20
Palazzetto Bru Zane
Papavrami violino
Guy pianoforte
Kreutzer, Hérold, Montgeroult, Beethoven
p. 10
p.12
NOVEMBRE
APRILE
p. 40
Mercoledì 5 ore 18
Conferenza Invasioni musicali o barbariche
Palazzetto Bru Zane
p. 38
Martedì 21 ore 20
Onslow
Palazzetto Bru Zane
Quatuor Ardeo Dubost contrabbasso
p. 26
Sabato 15 ore 17
Palazzetto Bru Zane
Dubois, Castillon, Boulanger
Trio Karénine p. 13
Venerdì 24 ore 20
Palazzetto Bru Zane
Trio Van Baerle p. 27
Domenica 16 ore 16.30
Palazzetto Bru Zane
Concerto per le famiglie
Trio Karénine p. 36
Martedì 28 ore 20
Onslow, Gouvy
Palazzetto Bru Zane
Quatuor Manfred
Phillips violoncello
p. 28
Giovedì 27 ore 20
Palazzetto Bru Zane
Ropartz, La Presle, Vellones,
Boulanger
Duo Contraste / Dubois
tenore / Raës pianoforte
p. 14
Onslow
Quatuor Ruggieri p. 29
p. 39
Sabato 9 ore 17
Palazzetto Bru Zane
Onslow, Chopin, Liszt, Schubert, Saint-Saëns
Dautricourt violino Kodama pianoforte
p. 30
Quatuor Modigliani
Neuburger pianoforte
p. 15
Domenica 10 ore 16.30
Concerto per le famiglie
Palazzetto Bru Zane
Dautricourt violino Kodama pianoforte
p. 36
Conferenza Musica d’altri nelle proprie mani: Pierre Baillot e l’interprete nella Parigi di primo Ottocento
Giovedì 11 ore 20
Fauré, Vierne
Palazzetto Bru Zane
MAGGIO
Martedì 5 ore 20
Palazzetto Bru Zane
DICEMBRE
Martedì 2 ore 18
Palazzetto Bru Zane Onslow, Saint-Saëns
GENNAIO
Sabato 24 ore 17
Palazzetto Bru Zane
Saint-Saëns, Debussy, Alkan
Trio di Parma p. 17
Giovedì 14 ore 20
Onslow, Salvayre, Dubois
Palazzetto Bru Zane
Trio Arcadis
p. 31
Domenica 25 ore 16.30
Palazzetto Bru Zane Concerto per le famiglie
Trio di Parma
p. 36
Giovedì 21 ore 20
Onslow
Palazzetto Bru Zane
Lidija e Sanja Bizjak pianoforte a quattro mani
p. 32
Martedì 26 ore 18
Palazzetto Bru Zane
Conferenza Saltimbanchi alla corte di Francia p. 40
Franck, Fauré, Dupont
p. 33
GIUGNO
Sabato 21 ore 20
Palazzetto Bru Zane
44
Minnaar pianoforte
45
Il Palazzetto Bru Zane è a disposizione degli aventi diritto per le fonti iconogrfiche non individuate
FERROVIA
CAMPO
S. GIACOMO
DA L’ORIO
GA
F.T
A
CAL
L
CAMPO
DE LA LANA
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LA L
prenotazioni
’ AMAI
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via internet
PIAZZALE
ROMA
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CALL
ACA
CHIO
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SCUOLA GRANDE
SAN GIOVANNI
EVANGELISTA
C.LE
Palazzetto Bru Zane: +39 041 52 11 005
Call Center Vivaticket: dal lunedì al venerdì,
dalle 9 alle 14 (non attivo la domenica)
Dall'Italia: 892 234
Dall'estero: +39 041 27 19 035
NÀ
O
CA’ D
CAMPO
SAN STIN
CAMPO
SAN POLO
ERE
CAMPO
DEI TOLENTINI
per telefono
CAMPO
DEI FRARI
CAMPO
SAN TOMÀ
al palazzetto bru zane
SAN TOMÀ
Dal lunedì al venerdì, dalle 14.30 alle 17.30 e in ciascuna
sede dei vari spettacoli, un’ora prima dell’inizio del concerto.
seguiteci su
BRU-ZANE.COM
A
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S. M
46
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PIAZZALE
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bru-zane.com | [email protected] | vivaticket.it
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15 euro | 5 euro*
Scuola Grande San Giovanni Evangelista
TRONCHETTO
20 euro | 5 euro*
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prezzi
SE
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ND
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informazioni
Palazzetto Bru Zane
San Polo, 2368
vaporetto da piazzale Roma o Ferrovia
n. 1 fermata Riva de Biasio o San Stae
n. 2 fermata San Tomà
Scuola Grande
San Giovanni Evangelista
San Polo, 2454
vaporetto da piazzale Roma o Ferrovia
n. 1 fermata Riva de Biasio o San Stae
n. 2 fermata San Tomà
47
Palazzetto Bru Zane
Centre de musique
romantique française
San Polo 2368, 30125 Venezia
[email protected]
+39 041 52 11 005
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