www.gistonline.it Newsletter numero 63 Settembre 2015 AGLI ASSOCIATI, AMICI E SIMPATIZZANTI di A.I.G. ASSOCIAZIONE ITALIANA GIST ONLUS Studi clinici, i vantaggi di testare nuovi farmaci Oggi la Ricerca in oncologia è parte integrante dell’assistenza; i centri che sono coinvolti negli studi su nuovi farmaci sono anche quelli che erogano la migliore assistenza. Gli studi clinici hanno consentito di compiere progressi importanti nello sviluppo di nuove terapie per la cura dei tumori. Lo studio clinico costituisce l’ultima tappa di un lungo percorso della ricerca, soprattutto quella impegnata sui nuovi farmaci, infatti solo se tutte le fasi precliniche hanno mostrato risultati positivi, è possibile intraprendere la ricerca sull’uomo. I pazienti ai quali viene offerta la partecipazione ad uno studio clinico e che scelgono di aderire, saranno sottoposti ad una serie di controlli molto rigorosi. Per entrare in una ricerca bisogna avere caratteristiche individuali e della malattia ben precise, stabilite prima che parta il reclutamento dei volontari. Le sperimentazioni cliniche sono sottoposte a norme ben precise per quanto riguarda la tutela dei dati personali e il rispetto dei diritti umani. La decisione di aderire ad uno studio clinico proposto dal medico spetta solo a noi in quanto deve essere considerata come una delle possibili cure terapeutiche. Il medico avrà il dovere di informare, ascoltare e rispondere a tutte le domande che noi non dovremmo esitare a porre, abbiamo il diritto e il dovere di conoscere tutte le informazioni disponibili, compresi i potenziali benefici e i rischi. pag. 2 La nostra missione Informare e sostenere i pazienti affetti da Tumore Stromale Gastrointestinale e le loro famiglie. Migliorare la qualità di vita delle persone colpite da GIST, attraverso la promozione e la tutela dei diritti dei malati con tumore raro nella ricerca, nella bioetica, nella salute, nelle politiche sanitarie e sociosanitarie. In questo numero pag. Studi clinici, i vantaggi di testare nuovi farmaci Stivarga (regorafenib) disponibile tramite il SSN nella terapia per i GIST 1 2 I benefici di una buona nutrizione per i pazienti con GIST 3 Eventi ai quali ha partecipato A.I.G. 7 Prossimi eventi Visione Un futuro migliore per i pazienti con GIST. Disponibilità dei migliori trattamenti esistenti e accesso a tutti i farmaci disponibili per tutti i pazienti italiani. Conoscenza diffusa della patologia e dei problemi a essa correlati I pazienti con GIST devono essere presenti e rappresentati in tutti i luoghi istituzionali dove si decide della loro salute Perché nessun malato di GIST sia solo – Newsletter di A.I.G. Settembre 2015 da pag. 1 Studi clinici, i vantaggi di testare nuovi farmaci Le informazioni più importanti dovranno essere scritte nel modulo di informazione specifico per ogni studio; noi pazienti abbiamo comunque il diritto di abbandonare lo studio in qualunque momento, e la sicurezza di ricevere sempre la miglior terapia disponibile. pag. 2 Stivarga (Regorafenib) disponibile tramite il SSN nella terapia per i GIST L’Agenzia Italiana del Farmaco AIFA con Determina n. 1016 del 24 luglio 2015 (GU n. 180 del 5-8-2015) Perché partecipare ad uno studio clinico? ha autorizzato la classificazione ai fini della I pazienti che ne prendono parte hanno la possibilità di essere sottoposti ad un nuovo trattamento; nessuno può garantire che questo produrrà buoni risultati e che non ci saranno effetti collaterali. Ma se il nuovo trattamento si dimostra efficace noi potremmo essere tra i primi a trarne beneficio. Inoltre avremo la possibilità di contribuire al progresso della medicina nella lotta contro i tumori. Lo sviluppo delle biotecnologie applicate agli studi clinici ha permesso, attraverso l’identificazione di molecole che interagiscono con un bersaglio molecolare specifico di identificare Glivec come terapia di prima linea contro i GIST. Risale al marzo 2000 la prima volta in cui Glivec è stato usato sui GIST con risultati tanto straordinari che il caso finì su una delle più autorevoli riviste internazionali di medicina, il New England Journal of Medicine: una donna finlandese trattata con la nuova molecola ottenne una risposta terapeutica molto positiva. Anche una nostra associata ha iniziato il suo percorso proprio tramite uno studio clinico nel lontano 2002. Dopo aver avuto la diagnosi di GIST, ritornata a casa dopo una settimana di ospedalizzazione, era in attesa di essere chiamata per l’intervento chirurgico. Le arrivò la telefonata di una dottoressa del gruppo di ricerca, che non aveva conosciuto personalmente durante il suo ricovero - “Signora, abbiamo un nuovo farmaco che potrebbe essere sperimentato nel suo caso, non le promettiamo nulla, ma potrebbe funzionare”. Oggi grazie a lei ed a tanti altri pazienti che hanno partecipato allo studio clinico, noi possiamo beneficiare di Glivec, un farmaco salvavita, capostipite di una nuova era di farmaci “intelligenti”. Sono in corso di studio altri farmaci simili al Glivec che potranno essere utilizzati in futuro in associazione o in alternativa al Glivec, aiutando a trattare parte dei casi di resistenza. La nostra Associazione si preoccupa di monitorare i principali studi clinici in corso, pubblicando le relative informazioni nella sessione “Studi clinici e nuovi farmaci” del nostro sito. rimborsabilità del farmaco «Stivarga» (Regorafenib), prodotto da Bayer Pharma AG http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/08/05/15A05994/sg;jsessionid=BP WmJMdXkKpi42XkdBXSDA__.ntc-as3-guri2a Art. 1 “Classificazione rimborsabilita' ai fini della Le nuove indicazioni terapeutiche: «Stivarga» è indicato per il trattamento dei pazienti adulti affetti da: tumori stromali gastrointestinali (gastrointestinal stromal non resecabili o tumors, GIST) metastatici, dopo progressione di malattia o intolleranti al trattamento precedente con imatinib e sunitinib [……]. La determinazione ha effetto dal giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (Art. 4). Perché nessun malato di GIST sia solo – Newsletter di A.I.G. Settembre 2015 I benefici di una buona nutrizione per i pazienti con GIST pag. 3 Perché è necessario un buon stato nutrizionale per il paziente con GIST? La nutrizione è uno degli elementi determinanti della Qualità della Vita del paziente oncologico. L’apporto nutrizionale incide su questa per il 20% e la perdita di peso per il 30 %. Altri fattori strettamente legati alla malattia incidono in varie percentuali (localizzazione del tumore 30%; chemioterapia 10%; chirurgia 6%; durata della malattia 3%; stadio della malattia 1%1. Un’adeguata nutrizione nel paziente oncologico può prevenire la perdita di peso e favorirne, invece, l’aumento; può migliorare l’aderenza alla terapia e l’efficacia della stessa; minimizzare gli effetti collaterali; prevenire lo sviluppo di patologie gravi come la cachessia, cioè la sindrome da deperimento organico con perdita di peso, stanchezza, debolezza, perdita di appetito durante i trattamenti e può migliorare la condizione fisica generale2. Alcuni eventi educazionali, promossi dal Life Raft Group (Associazione Americana di pazienti con GIST), hanno fatto luce sulla gestione nutrizionale dei pazienti con tumore stromale gastrointestinale: il 13 luglio 2015 la Dr.ssa Jeanne Ann Braddick dietista, Divisione Gastrointestinale The John Theurer Cancer Center, Hackensack University Medical Center, New Jersey, ha parlato degli aspetti nutrizionali nel percorso dei pazienti con GIST; la Dr.ssa Alice Sulkowski nutrizionista del Mountain States Health Alliance, al Life Fest 2014 di Life Raft Group ha fatto una panoramica sulle strategie nutrizionali che possono aiutare a contrastare o limitare gli effetti collaterali dei trattamenti dei GIST e migliorare le condizioni generali di salute del paziente3. Una buona nutrizione permette di fronteggiare i trattamenti terapeutici aggressivi e i loro effetti collaterali; di tollerare alti dosaggi delle terapie antitumorali; rende più forte il sistema immunitario; previene il danneggiamento dei tessuti vitali e permette di ricostruire nuovi tessuti sani; mantiene le forze; dà senso di benessere e contribuisce ad avere una buona qualità della vita. Le principali opzioni di trattamento per i GIST sono la resezione chirurgica (che in generale può interessare l’esofago, lo stomaco, il piccolo intestino, il colon ed il retto/ano) e la terapia medica (con i farmaci approvati glivec, sutent, stivarga). Se la chirurgia interessa l’esofago, nel caso in cui si richieda la resezione di un tumore di dimensioni grandi, e viene rimosso il muscolo circolare della giunzione esofago-gastrica, il paziente può avere reflusso e bruciore di stomaco. È raccomandata, in questi casi, una dieta leggera; la persona deve rimanere in posizione eretta o semieretta, per almeno un’ora dopo il pasto ed in qualche caso può essere prescritto dal medico un farmaco per ridurre l’acido nello stomaco. (Una sintesi in traduzione Italiana delle presentazioni è stata curata da A.I.G.) Le informazioni fornite in questo articolo non intendono sostituire le indicazioni e la cura del medico curante. ________________________________ 1 André Van Gossum MD, PhD, Erasme Hospital Brussels “The role of nutrition in fighting cancer” p.8 2 The role of medical nutrition during and after cancer treatment, Brussels 20 June 2015 ECPC Survey on Nutrition in the Oncology Patient PRELIMINARY RESULTS Dr. Maurizio Muscaritoli & Dr.Alessio Molfino Sapienza Università di Roma. http://ecpc.org/Documents/About%20us/Annual%20General%20Meetings/AGM%2 02015/2015%20AGM%20PPTs/Muscaritoli.pdf 3 Proper nutrition for GIST Cancer Patients (LRG) https://liferaftgroup.org/proper-nutrition-for-gist-cancer/ a pag 4 Perché nessun malato di GIST sia solo – Newsletter di A.I.G. Settembre 2014 da pag. 3 I benefici di una buona nutrizione per i pazienti con GIST Se la chirurgia interessa lo stomaco: nel caso di ‘wedge resection’ (tecnica chirurgica che circoscrive la porzione di parete coinvolta dalla neoplasia con margine libero), gli sfinteri alle due estremità dello stomaco rimangono; una resezione parziale, invece, rimuove l’area del GIST e collega la restante parte dello stomaco al duodeno o al digiuno; se invece l’intero stomaco è rimosso, l’esofago è collegato al digiuno e questa procedura è chiamata gastrectomia totale. I suggerimenti sono di fare piccoli pasti, ma frequenti, distanziati nell’arco della giornata; consumare bevande soprattutto tra i pasti, non durante i pasti, mangiare lentamente e masticare bene; assumere la vitamina B-12 può essere necessario per il resto della vita. Se la valvola o i tessuti situati fra lo stomaco e la prima parte dell'intestino tenue sono stati rimossi durante l'intervento chirurgico, lo stomaco si svuota rapidamente dopo il pasto, causando possibilmente la dumping syndrome (sindrome da svuotamento rapido), che può essere - dumping precoce, che si verifica 15-30 minuti dopo il pasto, con sintomi quali diarrea, crampi addominali e vomito, oppure dumping tardiva che si verifica 2-3 ore dopo il pasto, con sintomi che possono includere debolezza, sudorazione, nausea. Per prevenire la dumping syndrome occorre fare pasti piccoli e frequenti, consumare le bevande soprattutto tra i pasti, mangiare lentamente e masticare bene; evitare l'assunzione di cibo e liquidi ad alto contenuto di zucchero, evitare cibi con troppo amido (pasta, torte ecc.), assicurare un giusto apporto di proteine ad ogni pasto. Se i sintomi persistono si può cercare di diminuire la quantità di frutta, variare la temperatura dei cibi e delle bevande. Se il duodeno è rimosso durante la chirurgia, la digestione può essere compromessa, poiché il duodeno ha un ruolo importante nella digestione: è infatti il sito primario per l’assorbimento del ferro, del calcio e del magnesio. Si possono avere alcuni sintomi quali la perdita di peso, feci grasse, poco consistenti e frequenti, eccesso di flatulenza e crampi addominali dopo i pasti. Occorre, quindi, mantenere una dieta con pochi grassi e distribuire l’assunzione di questi durante l’intera giornata, cercando di fare pasti piccoli e frequenti. Se i sintomi continuano può essere necessario ricorrere a qualche farmaco. pag. 4 Chirurgia che interessa il digiuno e l’ileo. Ogni sezione del piccolo intestino è coinvolto nella digestione e nell’assorbimento del cibo, la lunghezza media del piccolo intestino nell’adulto è di 6-7 metri, la maggior parte dei quali è digiuno e ileo; in base alla localizzazione ed alla lunghezza del piccolo intestino che viene resecato si possono avere carenze nutrizionali, che devono essere monitorate e di conseguenza trattate. Chirurgia per il GIST del retto e dell’ano: può essere necessaria una colostomia temporanea per permettere la guarigione, se il tumore non è troppo vicino al muscolo dello sfintere anale; se il GIST è vicino o coinvolge lo sfintere anale la colostomia potrebbe essere permanente. I cibi possono influenzare la consistenza, il colore e l’odore dell’uscita della stomia. Alimenti specifici possono aumentare la flatulenza che può causare gonfiore della sacca. Occorre prestare attenzione al tipo di alimenti che si ingeriscono, seguendo le indicazioni fornite agli stomizzati. L’alimentazione può aiutare nella gestione degli effetti collaterali dei farmaci per i GIST? Glivec, Sutent e Regorafenib sono farmaci efficaci nel trattamento del GIST, ma possono causare effetti collaterali. Il glivec può ridurre i livelli di calcio e di magnesio nel sangue. E’ ancora allo studio perché ciò avvenga: una teoria possibile è perché colpisce il metabolismo osseo. L’abbassamento di calcio e di magnesio può causare crampi e dolori muscolari. E’ opportuno consultare il proprio medico per eventuali supplementi di calcio e magnesio. Inoltre bisogna controllare i livelli di Vitamina D, poiché questi possono abbassarsi durante il trattamento con Glivec e la vitamina D è necessaria per l’assorbimento del calcio. La carenza di Vitamina B 12 è stata notata durante il trattamento con sutent; tale carenza può verificarsi anche a causa della rimozione dello stomaco o di parte di esso. Gli effetti collaterali più comuni dei trattamenti farmacologici per i GIST, dove una buona nutrizione può giocare un ruolo importante, sono: poco appetito / nausea / vomito / indigestione / bruciore di stomaco / senso di pienezza / gonfiore /flatulenza /crampi allo stomaco / diarrea /costipazione / ritenzione di liquidi ed edema / sindrome di dumping post gastrectomia / alterazione del gusto /lesioni o afte nella bocca. a pag. 5 Perché nessun malato di GIST sia solo – Newsletter di A.I.G. Settembre 2014 da pag. 4 I benefici di una buona nutrizione per i pazienti con GIST Cosa fare per contrastare il poco appetito? - Fare piccoli pasti e frequenti spuntini - Sfruttare al meglio le giornate “buone” in cui si ha appetito - Scegliere cibi e bevande ad alto contenuto di calorie e proteine. Evitare bevande dietetiche (caffe, te, coca cola diet ecc.) e alimenti privi di calorie. - Rifornirsi di cibi e spuntini facili da preparare. - Essere flessibili e creativi con le scelte alimentari. - Imporsi di mangiare una piccola quantità di cibo ad ogni ora al giorno. - Sorseggiare un bicchiere di vino o un aperitivo prima di pranzo, perché può stimolare l’appetito. - Chiedere eventualmente al medico di prescrivere stimolanti dell’appetito, se necessario. Per avere più energia è necessario un giusto apporto di calorie e proteine. Per assicurare il giusto apporto di calorie si possono aggiungere condimenti ‘extra’ ai pasti e includere alimenti ricchi di proteine; sostituire, ove possibile, nella preparazione dei pasti l’acqua con liquidi come latte, panna che hanno più calorie. Evitare di mangiare insalatone all’inizio del pranzo, perché saziano senza fornire grande apporto calorico. Mangiare più volte al giorno. Aggiungere uno o due cucchiai di latte in polvere alle bevande e ai pasti; aggiungere carne tritata ai sughi, alle zuppe e agli sformati; aggiungere formaggio a fette o grattugiato; il burro di arachidi è una buona fonte di proteine che può essere aggiunta a molti spuntini. Nausea: come contrastarla? Mangiare piccole quantità di cibo per volta, ma mangiare più frequentemente; mangiare lentamente e masticare bene, mangiare cibi con poco contenuto di grassi e poco salati; bere bevande fresche o a temperatura ambiente tra i pasti, limitando di bere durante i pasti; lasciare riposare per un pò le bevande gasate per far perdere loro le bollicine; mangiare cibi a temperatura ambiente o freschi, evitare cibi con aromi forti ed evitare le zone dove si preparano i pasti; non preoccuparsi di avere una dieta completamente equilibrata durante gli episodi di nausea; iniziare la giornata con qualche crackers salato, che si è poggiato sul comodino la sera prima; cercare di stare in posizione eretta per almeno due ore dopo il pasto. . pag. 5 non indossare i vestiti troppo stretti; aprire le finestre per arieggiare, o uscire a prendere una boccata d’aria facendo respiri profondi e lenti attraverso la bocca e non il naso; riposare in un ambiente confortevole, tranquillo e ben ventilato; tenere con sé un pacchetto di chewing gum, masticare gomma, infatti, può aiutare; curare bene l’igiene della bocca. Se necessario consultare il medico per l’uso di farmaci anti emetici Contro il Vomito: non forzarsi di mangiare o bere molto; dopo un episodio di vomito attendere almeno due ore prima di assumere altro cibo e poi cominciare col sorseggiare liquidi chiari ogni 10-20 minuti, una volta che questi sono ben tollerati si possono includere nella dieta tutti gli altri liquidi e di seguito iniziare con cibi leggeri e secchi. Evitare cibi eccessivamente dolci, speziati, grassi o troppo aromatici; evitare i cibi preferiti durante qualsiasi episodio di vomito, perché il corpo ha poi buona memoria, ed evitare quelli che sono associati ad episodi precedenti di nausea o vomito. Non mangiare in un ambiente troppo caldo e soffocante o dove si sentono fortemente gli odori della cucina. Bruciore di stomaco e indigestione Evitare di mangiare troppo, fare piccoli pasti e qualche spuntino tra l’uno e l’altro pasto; evitare cibi molto grassi e fritture, ed anche pepe, alcool, caffeina; evitare pomodori, agrumi e altri alimenti altamente acidi. Non andare a dormire immediatamente dopo aver mangiato, e non mangiare un pasto abbondante prima di coricarsi. Mettere qualcosa sotto il cuscino per stare un po’ sollevati per riuscire a dormire, perché fa una grande differenza tra il dormire la notte e il non dormire. Gonfiore e senso di pienezza Fare piccoli pasti e spuntini frequenti; masticare lentamente, evitare fritture e cibi troppo ricchi di grasso. Limitare il latte e i latticini (il lattosio contribuisce a dare gonfiore specie alle persone operate allo stomaco). Limitare i cibi che producono gas (fagioli, broccoli, cipolle, cavolo, cavolini di Bruxelles). Limitare di bere durante il pasto e bere di più tra un pasto e l’altro. a pag. 6 Perché nessun malato di GIST sia solo – Newsletter di A.I.G. Settembre 2014 da pag. 5 I benefici di una buona nutrizione per i pazienti con GIST Gas/ flatulenza/ crampi Per combatterli è utile masticare lentamente e con la bocca chiusa per evitare l’eccessiva inalazione di aria. Evitare bevande gassose, birra o cibi frullati che incorporano aria. Evitare cibi che producono gas come broccoli, cipolle, fagioli, cavolfiore, cavolo, cavolini di Bruxelles. Evitare latte e latticini. Non saltare i pasti o stare troppo tempo senza mangiare Evitare chewing gum o tabacco ed evitare di bere con la cannuccia. Aumentare l’attività fisica. Evitare di coricarsi subito dopo il pranzo. Consultare il medico, eventualmente, se è necessario assumere qualche medicina antigas. La diarrea è un effetto collaterale frequente e crea fastidi e imbarazzo nella vita quotidiana di relazione. Alcuni accorgimenti alimentari possono aiutare, per esempio mangiare poco e spesso, invece di fare solo tre pasti giornalieri abbondanti farne sei e non saltare mai i pasti. Mangiare cibi semplici ricchi di proteine e potassio. Ridurre l’attività fisica, specie dopo i pasti. Consultare il medico per eventuale uso di medicinali anti diarrea. Evitare cibi che possono irritare il colon, fritture e cibi ricchi di grasso. Evitare assolutamente cibi troppo speziati o aromatizzati, bevande alcoliche, caffeina e cioccolato. Evitare latte e prodotti derivati, poiché l’intolleranza al lattosio è comune. Evitare altresì bevande e cibi troppo caldi o troppo freddi. Stitichezza Aumentare la quantità di liquidi assunti e sorseggiare bevande costantemente durante il giorno. Bere una bevanda tiepida al mattino appena alzati e fare una abbondante colazione (stimola l’attività del colon). Aumentare la quantità di fibre nella dieta (cereali, frutta e vegetali) e bere un piccolo bicchiere di succo di prugna tiepido prima di andare a letto e al mattino appena alzati. Limitare l’uso di banane. Evitare cibi troppo raffinati. Aumentare il livello dell’attività fisica. Evitare l’uso di lassativi e clisteri, a meno che non prescritti dal medico. Ritenzione di liquidi / edema. Per contrastare la ritenzione idrica l’assunzione di sodio non deve superare 2 grammi al giorno (cioè deve rimanere al di sotto dei 700 mg per pasto). Occorre aumentare l’apporto di potassio: i vegetali in genere, e la frutta (banane, albicocche, kiwi, mango, succo d’arancia, spinaci, fagioli secchi, frutta secca) sono ricche di potassio; stare attenti ai cibi preparati, istantanei, fast-food, perché di solito contengono una gran quantità di sodio. Bisogna aumentare l’attività fisica, e tenere le gambe sollevate quando si sta seduti. Consultare il medico per l’uso di eventuali diuretici. pag 6 La dumping sindrome (sindrome da svuotamento rapido) non è infrequente dopo gastrectomia. E’ consigliabile non bere liquidi fino a 45-60 minuti dopo i pasti; bisogna fare piccoli pasti, frequenti e ad alto contenuto proteico. Assumere cibi e bevande a temperatura ambiente. Evitare cibi composti prevalentemente di zucchero e semplici carboidrati. Non bere molto latte subito dopo gastrectomia. Non mangiare frutta fresca e vegetali se non tollerati bene. Coricarsi o sdraiarsi subito dopo aver mangiato per rallentare il tempo di svuotamento gastrico. Alterazione del gusto Eliminare temporaneamente cibi che non si gustano più. Fare una buona colazione al mattino. Sostituire posateria d’acciaio con quella di plastica, e cuocere in pirex di vetro. Consumare cibo e bevande a temperatura ambiente o appena fresche. Scegliere cibi che non abbiano forti odori. Per mascherare il sapore amaro di alcuni cibi marinarli o aggiungere condimenti più forti. Aggiungere zucchero per addolcire cibi che sono troppo salati o acidi. Aggiungere sale per attenuare il sapore di cibi troppo dolci o aciduli. Lavarsi i denti con dentifricio al bicarbonato prima e dopo i pasti. Frutta fresca o purea possono migliorare i sapori troppo dolci. Mettere un coperchio sulle bevande che hanno un forte odore e bere da una cannuccia posta più indietro nella bocca. Ferite nella bocca Fare una dieta altamente proteica: da 1,2 – a 1,5 grammi di proteine per ogni kg di peso corporeo. Fare piccoli pasti e spuntini senza spezie e poco acidi. Avere una dieta leggera con cibi tritati o purea. Mangiare cibi diluiti con l’aggiunta di salse. Rendere più soffici i cibi secchi inzuppandoli o bagnandoli in liquidi. Sorseggiare le bevande e le zuppe con la cannuccia. Tenere le labbra inumidite con un balsamo. Un anestetico ad uso locale può ridurre il fastidio [consultare per questo il medico]. Evitare cibi che hanno pepe rosso, curry, rafano e salse piccanti. Evitare cibi troppo acidi, troppo caldi o troppo freddi. Evitare cibi croccanti, e cereali ruvidi. Evitare bevande gasate, alcool, tabacco, soluzioni commerciali per sciacquare la bocca. Non portare dentiere che non si adattano bene o non portarle affatto, finché la bocca non è guarita. Sciacquare frequentemente la bocca con soluzione di acqua tiepida (1 lt di acqua tiepida nella quale si è sciolto un cucchiaino di sale ed uno di bicarbonato di sodio). Succhiare pezzetti di ghiaccio può aiutare a controllare il sanguinamento. Altri suggerimenti su alimentazione ed effetti collaterali delle terapie per i GIST si trovano sul nostro sito ai seguenti link http://www.gistonline.it/Portali/1/Documents/Pironi_Loris_GIST_Bologna_20 13.pdf http://www.gistonline.it/Portali/1/Documents/Pironi_Loris_GIST_2014.pdf Perché nessun malato di GIST sia solo – Newsletter di A.I.G. - Settembre 2015 pag.7 Eventi ai quali ha partecipato A.I.G. 28 giugno 2015 Convegno: “Cibo ed emozioni: salute e qualità di vita in equilibrio perfetto” promosso da Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano col patrocinio di EXPO EXPO Milano 13 Luglio 2015 Tavola rotonda: “L’importanza dell’alimentazione nella prevenzione e nel trattamento del paziente oncologico” organizzata da Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano Monaco 15 luglio 2015 Milano 20 luglio 2015 EXPO Milano SPAEN: Incontro su “Imatinib Generico per i pazienti con GIST” Rare Cancer Europe – Corso sulla Metodologia degli Studi Clinici nei tumori rari Volontariato in ospedale Volontariato presso l’AOOR Papardo - Piemonte di Messina, 4* piano DH Oncologico nei giorni Lunedì e Giovedì (9:30- 11:30) Prossimi Eventi Milano 10 ottobre 2015 Milano 18 ottobre 2015 Roma 25 ottobre 2015 Parigi 19-21 novembre 2015 Riunione informativa sui GIST dedicata ai Pazienti, familiari ed amici. Luogo dell’incontro: Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori, Aula Magna- Via Venezian 1, Milano Alleati per la salute (Novartis)- Riunione Comitato per la preparazione dell’Edizione 2016. Partecipazione di AIG AIOM - Simposio “Le nuove opzioni terapeutiche nel percorso di cura del mCRC e del GIST: Importanza e Valore per il Paziente Oncologico”. Partecipazione di AIG con sua presentazione. 6 a Conferenza Annuale di SPAEN per le Organizzazioni Rappresentanti dei Pazienti con Sarcoma, GIST o Desmoide. Partecipazione di AIG CONTATTI A.I.G. Associazione Italiana GIST Onlus Casella Postale 952 Cordusio, 20123 Milano E-mail [email protected] Telefono: 377 9591705 martedì e giovedì ore 10-12 377 9588159 martedì e giovedì ore 17-19