Campo Interregionale Animatori IDEA
Palermo, 21-25 agosto 2010
Nutrizione e dieta
NUTRIZIONE
scienza degli alimenti, dei loro componenti e
soprattutto dei loro rapporti con la salute e la
malattia
I NUTRIENTI
Sostanze chimiche che si trovano più o meno
in tutti gli alimenti, ma in quantità diverse
l’uno dall’altro e hanno nell’organismo
essenzialmente tre funzioni
I NUTRIENTI
funzioni
1. Funzione costruttrice e riparatrice: apportano i
materiali per la costruzione e il mantenimento dei
tessuti corporei
2. Funzione energetica: forniscono i combustibili,
cioè le sostanze che bruciando (ovvero
combinandosi con l’ossigeno) nell’organismo gli
assicurano le energie necessarie per lo
svolgimento delle sue attività
3. Funzione equilibratrice – regolatrice – protettiva:
forniscono le sostanze capaci di regolare i processi
biologici che si svolgono nell’organismo
I NUTRIENTI
PROTEINE
CARBOIDRATI
LIPIDI (O GRASSI)
SALI MINERALI
(MACRO E OLIGOELEMENTI)
VITAMINE
classificazione
sono i “mattoni” dell’organismo in quanto
esso le utilizza per riparare le perdite e
per costruire nuova materia vivente.
la loro funzione principale è quella di
fornire energia prontamente utilizzabile.
essi danno più energia dei glucidi, ma in
maniera graduale e più lenta, perciò
servono da riserva di energia.
sono indispensabili per l’organismo e sono
presenti in quantità sufficiente in tutti
gli alimenti.
sostanze regolatrici delle varie funzioni
dell’organismo ed esso non è in grado di
fabbricarle. La mancanza di vitamine nel
corpo provoca malattie molto gravi.
I NON NUTRIENTI
Le fibre
L’acqua
I CARBOIDRATI
classificazione
Disponibili
(glicemici)
Non disponibili
(non glicemici)
Monosaccaridi
glucosio, fruttosio,
galattosio
polialcoli
Disaccaridi
saccarosio, lattosio,
maltosio
polialcoli
maltodestrine
raffinosio, stachiosio,
verbascosio, FOS, GOS
amido
cellulosa, emicellulosa,
pectina, β-glucani, amido
resistente, ecc
Oligosaccaridi
Polisaccaridi
I CARBOIDRATI
funzioni
Fonte energetica (4 cal/gr)
Funzione strutturale
Risparmio di proteine
Substrato energetico
per il SNC
(glicoproteine,
mucopolisaccaridi)
I CARBOIDRATI
assorbimento
Zuccheri semplici
Disaccaridi,
oligosaccaridi,
zuccheri complessi
assorbiti
dall’intestino tenue e
trasportati dal flusso
sanguigno
scomposti in zuccheri semplici
glicogeno
eccesso
grasso sottocutaneo
I CARBOIDRATI
fabbisogno
Il fabbisogno giornaliero di glucosio per il cervello e per il
sangue (cioè quello essenziale) è di circa 180 g (720
calorie) per un uomo del peso di 70 kg
55-65% delle calorie totali
Privilegiando i complessi (80-90%) rispetto ai semplici
(10-12%)
I CARBOIDRATI
le falsità
I prodotti “light” o “senza zucchero” non fanno
ingrassare
Molti di questi prodotti apportano calorie anche in
notevole quantità.
Molti prodotti sono dolcificati con polialcoli (sorbitolo,
xilitolo, e maltitolo), inducono un effetto lassativo
nell’adulto quando il loro consumo supera 20 g/giorno,
pari a circa 10 caramelle
I CARBOIDRATI
i sostituti dello zucchero
 composti naturali appartenenti alla categoria dei
polialcoli, quali il sorbitolo (presente naturalmente in
alcuni frutti), lo xilitolo e il maltitolo
dotati di sapore dolce, con potere calorico inferiore a
quello degli zuccheri
 composti
artificiali
acesulfame, saccarina)
(ciclamati,
aspartame,
dotati di un forte potere dolcificante (da 30 a 500 volte
quello dello zucchero), ma privi di potere calorico.
I CARBOIDRATI
i sostituti dello zucchero
Il consumo dei sostituti dello zucchero non è affatto
indispensabile, neppure nei casi in cui si seguano regimi
ipocalorici per la riduzione del peso.
L’uso di questi edulcoranti non permette da solo di ridurre
il peso corporeo se non si diminuisce la quantità totale di
calorie introdotte con la dieta e non si aumenta l’attività
fisica.
Pur se sostanzialmente innocui nelle dosi consentite dalla
normativa vigente, possono avere limitazioni d’uso. Il loro
uso è comunque sconsigliato fino al 3° anno di età e
durante la gravidanza e l’allattamento.
LE PROTEINE
Fonte energetica (4 cal/gr)
Funzione costruttrice e
riparatrice
Crescita, riparazione,
funzionamento delle
cellule
LE PROTEINE
valore biologico
Complete o nobili
Parzialmente complete o a medio valore biologico
Incomplete o povere
LE PROTEINE
assorbimento
LE PROTEINE
fabbisogno
0.8 g proteine/die/kg dose ottimale per l’adulto
10-15% delle calorie totali
Adulto 1 g/kg di peso corporeo
Bambino 1,2 g/kg di peso corporeo
Gestante 1g + 6g/die
Nutrice 1g + 17 g/die
LE PROTEINE
le falsità
Una dieta a base di proteine permette di avere
muscoli più grandi e più forti
La massa muscolare aumenta grazie
esclusivamente ad un allenamento fisico intenso e
specifico
Le proteine in eccesso vanno incontro a processi
ossidativi che determinano un aumento dei
prodotti del catabolismo proteico, principalmente
urea, creando un sovraccarico di lavoro per il rene
che li deve eliminare con le urine
I LIPIDI
classificazione
Saturi
Insaturi
hanno tutti legami semplici C-C
sono solidi a temperatura ambiente
(grassi)
prevalgono negli animali
hanno uno o più doppi legami C-C
sono liquidi a temperatura ambiente (oli)
prevalgono nei vegetali
I LIPIDI
funzione
Fonte energetica (9 cal/g)
Sostegno e protezione
Senso di sazietà
Gusto dei cibi
Strutturale
Isolanti termici
I LIPIDI
Acidi Grassi Essenziali (AGE)
 Acido linoleico (18:2 n-6) precursore dei così detti acidi
grassi della serie omega-6 (contenuti in olii vegetali, verdure,
cereali)
 Acido alfa linolenico (18:3 n-3) precursore dei così detti
acidi grassi della serie omega-3 (contenuti principalmente nel
pesce e olii di pesce, i principali sono conosciuti con le sigle
EPA e DHA)
Gli AGE vengono talvolta indicati come vitamina F
I LIPIDI
assorbimento
I LIPIDI
fabbisogno
25% - 30% delle calorie totali
Di cui:
Acidi grassi saturi: 7-10%
Acidi grassi insaturi 20-25%
LE VITAMINE
funzione di bioregolatori
Sono sostanze essenziali in quanto non sono biosintetizzabili
e devono essere introdotte con la dieta.
B1 - Tiamina
B2 - Riboflavina
B8 - Biotina
Vitamine Liposolubili
A - retinolo
E - tocoferolo
D - calciferolo
K - fillochinone
B5 – A. pantotenico
Vitamine idrosolubili
C- a. ascorbico
B9 – a. folico
B6 - piridossina
B12 – cobalamina
PP - niacina
LE VITAMINE
Sorgenti alimentari
Ripartizione molto eterogenea negli
alimenti
Molto presenti nelle carni, pesce,
frutta, verdura, uova
I LARN
In Italia i fabbisogni alimentari sono stati stimati dalla Società
Italiana di Nutrizione Umana (rev. 1996) attraverso la definizione
dei LARN (Livelli di Assunzione Raccomandata di Nutrienti)
livello minimo: al di sotto della quale non è più possibile mantenere
l’integrità metabolica per la maggior parte della popolazione
livello medio: copre il fabbisogno del 50% della popolazione
valore di riferimento per la popolazione: corrispondente al
fabbisogno medio + 2DS, ovvero al valore in grado di coprire i
bisogni del 95% della popolazione
LE VITAMINE IDROSOLUBILI
LARN
Quantità/
die
uomini
donne
adolescenti
bambini
lattanti
allattamento
gravidanza
B1 (mg)
1,2
0,9
0,9-1,2
0,6-0,9
0,4
1,1
1
B2 (mg)
1,3-1,6
1,3-1,6
1,2-1,6
0,4-1,2
-
1,7
1,6
PP (mg)
18
14
15-18
9-13
5
16
14
1,4
1,3
B5 (mg)
B6 (mg)
Intervallo di sicurezza 3-12
1,1-1,5
1,1-1,5
B8 (μg)
1,1-1,5
0,4-1,1
-
Intervallo di sicurezza 15-100
B9 (μg)
200
200
180-200
100-150
50
250
400
B12 (mg)
2
2
2
0,7-1,4
0,5
2,6
2,2
C (mg)
60
60
50-60
40-45
35
90
70
LE VITAMINE LIPOSOLUBILI
LARN
Quantità/
die
uomini
donne
adolescenti
bambini
lattanti
allattamento
gravidanza
A (RE)*
600700
600-700
600-700
400-500
-
950
700
D (mg)
0-15
0-15
0-15
0-10
10-25
10
10
E (mg)
K (μg)
valore di sicurezza 8
valore consigliato 1
μg
/Kg peso corporeo
*RE = 1 mg retinolo = 6 mg b-carotene 1 UI = 0,3 mg retinolo 1 RE = 3,33 UI
UNA GIORNATA-TIPO:
Colazione
Latte e cereali
B1
B6
A
C
0,507 mg
0,688 mg
249 UI
0 mg
TOT:
Pranzo
Pasta al sugo
Carne
Insalata
Mela
B1
B6
A
C
0,302 mg
0,2601 mg
487 UI
41,1 mg
B1
B6
A
C
1,482 mg
1,278 mg
4486 UI
119,4 mg
LARN
B1
1,2 mg
B6 1,1-1,5 mg
A 600-700 UI
C
60mg
Cena
Uova
Spinaci
Pane
Arancia
B1
B6
A
C
0,673 mg
0,33 mg
3750 UI
78,3 mg
Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti
http://fnic.nal.usda.gov
http://www.nal.usda.gov/fnic/foodcomp/search/
I SALI MINERALI
classificazione
Macroelementi
Oligoelementi
Apporto 0.1-5 g/die
Apporto 0.05-20
mg/die
Calcio
Cloro
Fosforo
Magnesio
Potassio
Sodio
……
Ferro
Fluoro
Iodio
Manganese
Rame
Selenio
…..
I SALI MINERALI
Plastico

costituenti dei tessuti
Catalitico

costituenti (Fe, Cu, Zn, Mn, Co) o
funzione
attivanti (Ca, Mg) di sistemi enzimatici
Bioenergetico

costituenti di molecole implicate nei
processi di produzione e trasferimento di
energia
Endocrino

costituenti di ormoni o bioregolatori di
tipo ormonale (I, Cr, Zn)
Protettivo

coinvolti in alcuni meccanismi di difesa
antiossidante
Regolatorio

regolatori dell’equilibrio acido base
(Na, K, Cl)
LE FIBRE
definizione
miscele estremamente complesse di polisaccaridi (carboidrati
complessi) presenti negli alimenti di origine vegetale.
caratterizzate dal fatto di essere senza alcuna distinzione,
tutte resistenti all’idrolisi degli enzimi digestivi e
all’assorbimento.
LE FIBRE
effetti
Prevenzione di alcune forme tumorali a carico di retto e colon
grazie alle proprietà igroscopiche diluisce le sostanze tossiche
presenti nel lume intestinale e aumento della velocità di
transito con diminuizione del tempo di contatto tra le tossine
e la parete intestinale
Prevenzione e terapia dell’obesità: aumenta il senso di sazietà,
interferisce con l'assorbimento di zuccheri e grassi (azione
ipocolesterolizzante e ipotriglicerimizzante) e diminuisce la
risposta all’insulina.
LE FIBRE
Razione giornaliera raccomandata:
circa 30-35 g/die
per il bambino 5 g al giorno più 1 g moltiplicato per l'età
L’ACQUA
L’acqua costituisce
circa il 60% del
peso corporeo
(75% nel neonato,
45-50%
nell’anziano
L’ACQUA
svolgimento di tutti i
processi fisiologici e
le reazioni
biochimiche
Eliminazione delle
scorie metaboliche
funzioni
Idratazione, elasticità e
compattezza della pelle e
delle mucose
regolazione della
temperatura
corporea
L’ACQUA
IN
Bevande (800-2000 ml)
Alimenti (500-900 ml)
bilancio
OUT
Urine (1300 ml)
Feci (150 ml)
Respirazione (200 ml)
Metabolismo (300 ml)
Sudorazione
Perspiratio insensibilis
(600-1000 ml)
L’ACQUA
fabbisogno
adulti e anziani: 1 ml/cal alimentare
introdotta/die
almeno 2 Lt/die
bambini: 1,5 ml/cal/die
L’ACQUA
alterazioni dell’’equilibrio
L’organismo umano non tollera eccessive variazioni nel contenuto
di acqua, e una diminuzione > 7% è fatale per 2 fondamentali
ragioni:
Ipovolemia
Alterazione
termoregolazione
l’ossigeno e i nutrienti non possono essere
distribuiti al cervello e agli altri tessuti
aumenta la temperatura corporea
L’ACQUA
L’acqua va bevuta al di fuori dei pasti.
L’acqua fa ingrassare.
L’acqua gassata fa male.
Bere molta acqua provoca maggiore
ritenzione idrica.
Le saune fanno dimagrire.
le falsità
IN SOSTANZA:
Macronutrienti
Carboidrati
10-15%
(1)
Micronutrienti
55-65%
Vitamine
Proteine
Sali minerali
Lipidi 30-35%
Non nutrienti
Fibre
Acqua
STATO NUTRIZIONALE
E’ definito da 3 variabili
1) Funzionalità corporea
2) Bilancio energetico
 indicatore a breve termine
3) Composizione corporea  indicatore a lungo termine
STATO NUTRIZIONALE
E’ definito da 3 variabili
1) Funzionalità corporea
2) Bilancio energetico
 indicatore a breve termine
3) Composizione corporea  indicatore a lungo termine
STATO NUTRIZIONALE
Funzionalità corporea
si intende il complesso delle funzioni svolte
dall'organismo, per lo svolgimento delle quali sono
essenziali il rinnovamento della massa corporea e la
disponibilità di energia
Valutazione clinica  anamnesi, esame obiettivo
Valutazione di laboratorio  esami biochimici
(glicemia, colesterolo etc.)
e funzionali dei nutrienti
STATO NUTRIZIONALE
E’ definito da 3 variabili
1) Funzionalità corporea
2) Bilancio energetico
 indicatore a breve termine
3) Composizione corporea  indicatore a lungo termine
STATO NUTRIZIONALE
bilancio energetico
Differenza tra
introito e dispendio
energetico
In uno stato di equilibrio l’energia spesa da un organismo
deve essere rimpiazzata da una equivalente quantità di
energia introdotta con gli alimenti
STATO NUTRIZIONALE
Fabbisogno alimentare
E’ la quantità di energia e nutrienti necessaria per
assicurare uno stato di salute ottimale (e nei
bambini un accrescimento adeguato al patrimonio
genetico)
E’ dunque dato dalla somma di:
 fabbisogno energetico
 fabbisogno di macronutrienti
 fabbisogno di micronutrienti
FABBISOGNO ENERGETICO
Il fabbisogno energetico viene definito come l’apporto di
energia di origine alimentare necessario a compensare il
dispendio energetico di un soggetto con attività fisica,
dimensioni e composizione corporea normali.
In ogni persona il dispendio energetico delle 24 ore è dato
da:




metabolismo basale (60-65%)
termogenesi
(7-13%)
attività motoria
(15-30%)
accrescimento
STATO NUTRIZIONALE
Metabolismo basale (MB)
Quantità di energia utilizzata da un individuo a riposo, a
temperatura ambiente costante (+20°C), a digiuno da 12-24 ore,
in condizioni di rilassamento fisico e psicologico
Si esprime in kcal/min, kcal/die (kJ/min , kJ/die)
Fattori che influiscono Età, sesso, Composizione corporea, Stati di
tensione nervosa, Innalzamento della temperatura corporea,
Temperatura ambientale, Dieta, Crescita, Allattamento, Gravidanza
STATO NUTRIZIONALE
Termogenesi indotta dalla dieta (TID)
Incremento del dispendio energetico in risposta all’assunzione di
alimenti
(7-13% del dispendio energetico totale)
Varia in funzione della qualità e tipo degli alimenti ingeriti:
Carboidrati
Proteine
Lipidi
5-10% dell’energia ingerita
10-35% dell’energia ingerita
2-5% dell’energia ingerita
STATO NUTRIZIONALE
Attività fisica
Dispendio energetico variabile dipendente dal tipo,
intensità e frequenza delle attività condotte.
Varia da poco più del 15% del dispendio totale
in stili di vita estremamente sedentari, a valori
pari a 3-4 volte il MB in alcuni atleti e classi
occupazionali particolarmente pesanti
STATO NUTRIZIONALE
Fabbisogno energetico (FE)
Valutazione con metodo fattoriale
1. Stima del MB mediante le equazioni di Harris-Benedict (1919):
Uomini: Kcal/24 h= 66 + (13.7xpeso) + (5xstatura) – (6.8xetà)
Donne: kcal/24 h=655 + (9.6xpeso) + (1.9xstatura) – (4.7xetà)
2. Definizione del tasso di ogni attività fisica (TAF) (=DEattività/MB
kcal/min)
3. Calcolo del costo energetico totale delle diverse attività, espresso come
livello di attività fisica giornaliera
(LAF=TAF1+TAF2+…TAFn ) oppure (LAF=DE24ore/MB
4.
FE= MB * LAF
kcal/die)
STATO NUTRIZIONALE
Fabbisogno energetico
Nella pratica
Valutazione con quozienti energetici (QE)
Sovrappeso
Normopeso
Sottopeso
Leggera
20-25
30
30-35
moderata
30
35
40
FE= Peso * QE
pesante
35
40
45-50
STATO NUTRIZIONALE
E’ definito da 3 variabili
1) Funzionalità corporea
2) Bilancio energetico
 indicatore a breve termine
3) Composizione corporea  indicatore a lungo termine
STATO NUTRIZIONALE
Composizione corporea
Riflette la disponibilità pregressa di energia e nutrienti
COMPOSIZIONE CORPOREA
Modello bicompartimentale
BW = FM + FFM
BW = Body Weight
Il contenuto di
Acqua Totale
(TBW) è
ipotizzato fisso:
73% nella Massa
Magra
FM = Fat Mass
FFM = Fat Free Mass
Nell’uomo di riferimento:
FM è 15% di BW
FFM è 85% di BW
COMPOSIZIONE CORPOREA
Modello pentacompartimentale
FFM
% BW
FM
-
15
FFM
-
85
TBW
73
62
PM
20
17
6
1
%
Modello pentacompartimentale
Massa grassa (FM)
Massa magra (FFM)
MM
5
Acqua corporea totale (TBW)
Gn
1
Massa proteica (PM)
Massa minerale (MM)
Glicogeno (Gn)
BW = FM + TBW + PM + MM + Gn
COMPOSIZIONE CORPOREA
Massa Grassa (FM)
FM viene usualmente calcolata per differenza
FM = BW – (TBW + PM + MM + Gn)
COMPOSIZIONE CORPOREA
Pratica clinica
invasività, complessità e costo delle metodiche dei modelli
multicompartimentali rendono impossibile il loro impiego nella
pratica clinica.
Valutazione antropometriche (Peso, statura e indici ponderostaturali  indice di massa corporea (BMI, body mass index)
Plicometria
Circonferenze
Analisi dell’impedenza bioelettrica (BIA)
VALUTAZIONE DELLA
COMPOSIZIONE CORPOREA
Plicometria
Una plica è lo spessore del tessuto sottocutaneo (e dello
strato di cute corrispondente) in un determinato punto del
corpo. Si basa sul presupposto che lo spessore del tessuto
adiposo sottocutaneo sia proporzionale al grasso corporeo
totale.
VALUTAZIONE DELLA
COMPOSIZIONE CORPOREA
Plicometria
 Pliche più misurate
- TRICIPITALE
- SOTTOSCAPOLARE.
- SOVRAILIACA
-ADDOMINALE
VALUTAZIONE DELLA
COMPOSIZIONE CORPOREA
Circonferenze
 Le circonferenze permettono una valutazione della distribuzione del
tessuto adiposo sottocutaneo. Esse possono essere utilizzate
unitamente alle pliche, per il calcolo delle aree muscolo-adipose degli
arti
circonferenze più misurate
- BRACCIO
- VITA
-FIANCHI
-RADICE COSCIA
VALUTAZIONE DELLA
COMPOSIZIONE CORPOREA
Analisi impedenza bioelettrica (BIA)
 consente la predizione non invasiva dell’acqua totale (TBW) ed extracellulare
(ECW)
 Si basa sul principio per cui l'impedenza del corpo umano a una corrente alternata
(c.a.) è inversamente proporzionale al suo contenuto di acqua ed elettroliti.
la BIA prevede la somministrazione di una c.a. di 800 mA attraverso elettrodi
sistemati sulla superficie dorsale della mano e del piede
VALUTAZIONE DELLA
COMPOSIZIONE CORPOREA
Indice di massa corporea (BMI)
BMI = Kg / m2
Sottopeso
< 20
Normopeso
20 - 25
Sovrappeso
> 25.0
obeso classe I
30.0 - 34.9
(lieve)
obeso classe II
35.0 - 39.9
(moderato)
obeso classe III
> 40.0
(severo)
IN SOSTANZA:
STATO NUTRIZIONALE :
(2)
Stato di salute
Funzionalità corporea
Valutazione con quozienti energetici
(QE)
Metabolismo basale
Termogenesi
fabbisogno energetico
Leggera
moderata
Attività motoria
fabbisogno
di macronutrienti
pesante
Sovrappeso
20-25
30accrescimento
35
fabbisogno
di micronutrienti
Bilancio energetico
Normopeso
Sottopeso
50
Composizione corporea
BMI
Kg/m2
30
30-35
35
40
40
45-
LA DIETA MEDITERRANEA
cos’è
 le secolari abitudini alimentari dei popoli del bacino del
Mediterraneo fino agli anni '50, inizio del boom economico
 un’alimentazione semplice, basata essenzialmente sul
consumo di alimenti crudi di origine vegetale (cereali, legumi,
frutta e ortaggi), accompagnati da un moderato consumo di olio
d'oliva
LA DIETA MEDITERRANEA
% di nutrienti
acqua, vitamine
e Sali minerali
3-5 %
55-60%
carboidrati
80% COMPLESSI
20% SEMPLICI
proteine
10-15%
60% ANIMALI
40% VEGETALI
25-30% grassi
1/3 ANIMALI
2/3 VEGETALI
LA DIETA MEDITERRANEA
principi e piramide alimentare
La piramide
sintetizza i principi
della dieta
mediterranea e
rappresenta la
distribuzione in
frequenza e
quantità di tutti gli
alimenti nell’arco
della giornata alla
base, quelli che si
possono utilizzare
quotidianamente e
al vertice quelli che
è meglio limitare.
LA DIETA MEDITERRANEA
distribuzione dei pasti
3 pasti principali
Colazione
Pranzo
Cena
± due spuntini
LA DIETA MEDITERRANEA
il segreto del successo
FABBISOGNO
GUSTO
SAZIETA’
ENERGETICO
SALUTE
DIETE:
UNA, NESSUNA,CENTOMILA
Dieta crudista
I crudisti, dal nome, mangiano solo prodotti crudi, in quanto
ritengono che molte qualita' nutrizionali vadano perdute con la
cottura. Si rifanno all'attivita' di "raccoglitori nomadi" degli
antenati umani.
Dieta macrobiotica
Si basa su due principi fondamentali presenti in ogni fenomeno
naturale: yin (forza centrifuga) e yang (forza centripeta) che si
attraggono e si respingono continuamente. Tutti i cibi si possono
classificare secondo la predominanza di yin o di yang.
L'obiettivo dell'alimentazione è quello di mettere in equilibrio
queste due tendenze per vivere in salute e in armonia.
L'alimentazione è basata principalmente sui cereali integrali.
Rifiuta i prodotti ottenuti o conservati industrialmente.
DIETE:
UNA, NESSUNA,CENTOMILA
Dieta vegetariana
priva di cibi animali e/o derivanti dagli animali (latte, uova e
miele)
Dieta vegetariana pura o vegan
Si rapporta alla filosofia vegan, la forma più alta di rispetto
verso gli animali. I Veganiani rifiutano oltre a carne, pesce e
insaccati, anche latte, formaggi, uova e in generale non usano
pellicce, lana, cuoio e i prodotti testati sugli animali. L'apporto
di proteine viene fornito dai legumi e dalla frutta secca, ma è
necessaria un’integrazione di vitamine e Sali minerali
Dieta povera di liquidi
E' un regime alimentare dimagrante che limita al massimo i
liquidi.
DIETE:
UNA, NESSUNA,CENTOMILA
Dieta-punti
a volonta' solo carne, pesce, formaggi e grassi; abolisce
totalmente o quasi pane, pasta, riso, legumi e limita severamente
perfino frutta e verdure.
Dieta dissociata (Hay)
ordina e gestisce gli alimenti in base alla loro associabilità; gli
alimenti si distinguono in associabili e non associabili. In sintesi, si
distinguono gli alimenti in 3 categorie: lista A (proteine), lista B
(alimenti neutri), lista C (carboidrati); le liste A e C non possono
essere associate tra loro, ma solo con B. Questo perché proteine e
carboidrati richiedono processi digestivi differenti: un ambiente
acido per le proteine, alcalino per i carboidrati.
DIETE:
UNA, NESSUNA,CENTOMILA
Cronodieta (dissociata): alla base vi è l’osservazione che
l’assimilazione dei cibi appare direttamente in relazione con la
situazione ormonale e il tipo di alimento assunto; pertanto in questo
tipo di dieta assume molta importanza l’orario di assunzione dei
singoli alimenti: l’assunzione dei carboidrati viene consigliata nella
prima parte della giornata, mentre quella delle proteine in serata,
per la maggior presenza dell’ormone somatotropo ipofisario che
favorirebbe il consumo dei grassi e la sintesi proteica muscolare.
DIETE:
UNA, NESSUNA,CENTOMILA
Dieta Beverly-Hills (dissociata)
si basa sul principio secondo il quale, per assimilare correttamente il cibo, il corpo
umano ha bisogno di alcuni enzimi, differenti a seconda dell'alimento. La presenza di
tali enzimi nello stesso cibo facilita il processo di digestione; è quindi indispensabile
consumare quasi esclusivamente cibi che contengo gli enzimi giusti o, in alternativa,
rispettare una corretta combinazione e successione temporale di consumo di
alimenti, per evitare che gli effetti dei differenti enzimi si ostacolino a vicenda.
Utilizzo quasi esclusivo di frutta, possibilmente quella esotica, i cui frutti
(privilegiato l'ananas) contengono enzimi digestivi. Volendo associare proteine e
carboidrati (pochissimi in verità), occorre rispettare il principio di non associarli mai
in una stessa assunzione. Anche i grassi vanno possibilmente consumati a parte. Non
appena consumato un cibo proteico, non è più possibile mangiare altra frutta fino al
giorno dopo, oppure occorre attendere due ore dall'ultimo consumo di frutta prima
di assumere altri cibi, e via dicendo. Le porzioni di frutta non possono essere
mischiate, ma occorre far passare almeno un'ora fra l'assunzione di un tipo di
frutta e un altro. Le porzioni di frutta sono "a volontà", mentre cibi da evitare sono
il latte e derivati, lo zucchero semplice, il sale, e tutte le bibite dolcificate.
DIETE:
UNA, NESSUNA,CENTOMILA
Dieta Atkins (iperproteica): si basa sul concetto che l’organismo
umano produce un ormone definito “Fat mobilizing hormone”,
responsabile della mobilizzazione del grasso dai suoi depositi;
quest’ormone avrebbe una concentrazione inversamente
proporzionale alla presenza di carboidrati in circolo”. Questa dieta
pertanto vieta l’uso dei carboidrati (pane, pasta, riso, cereali e
farinacei, frutta, latte e yogurt) in maniera integrale nella prima
fase(di dimagrimento), con preferenza per cibi proteici (carne,
pesce e uova); seguono una fase ponte e una di mantenimento, nella
quale si reintroducono alcuni alimenti come formaggi, legumi e
verdure
Dieta Scarsdale (iperproteica) prevalentente assunzione di carni
magre, pollame, pesce, uova, formaggi magri, verdure e frutta
DIETE:
UNA, NESSUNA,CENTOMILA
Dieta Zona (iperproteica) : si basa sull’ipotesi che si possa creare
una condizione favorevole al dimagrimento raggiungendo un
particolare rapporto tra insulina e glucagone. Questo rapporto si
raggiungerebbe facendo rientrare i due ormoni in un particolare
intervallo o “zona”. In ciascuno dei 5 pasti giornalieri si dovrebbe
raggiungere il rapporto 40-30-30 tra carboidrati, proteine e lipidi.
Gli alimenti preferiti in questo tipo di dieta sono cibi ricchi di
proteine e carboidrati non raffinati.
Dieta proteica – metodo Blackburn: prevede l’assunzione nel corso
della giornata di proteine preassimilabili ad alto valore biologico,
oltre a quantità predeterminate e precise di sali minerali, vitamine e
fibre.
DIETE:
UNA, NESSUNA,CENTOMILA
Dieta privazione
consumo di pochi elementi solitamente sicuri, quali thè leggero,
pane, pasta, pera, patata e vitello, per almeno 10 giorni, come
indicativo sulla buona tolleranza di tali alimenti. Dall’undicesimo
giorno si possono introdurre un nuovo alimento ogni 4 giorni,
scegliendolo personalmente tra i gruppi elencati. Dopo i 4 giorni
relativi a un alimento si potrà passare al successivo.
DIETE:
UNA, NESSUNA,CENTOMILA
La dieta Chenot suddivide gli individui in gruppi a cui vengono
indicati gli alimenti che si possono consumare e quelli invece da
evitare, utilizzando però in comune gli antiossidanti naturali e le
tisane di erbe purificanti. C’è un’ulteriore suddivisione in base ai
5 colori fondamentali verde, rosso, giallo, bianco e grigio (come i 5
elementi di legno, fuoco, acqua, metallo e terra) e stabilisce che
solo se ogni corpo riconoscerà il proprio colore, si troverà la dieta
che aiuterà a riprestinare la salute al meglio. Alla base di questa
dieta Henry Chenot dichiara che il nemico della salute umana è
l’intossicazione da sostanze nocive e tossine, il tutto generato
dallo stress quotidiano, dall’inquinamento, dall’abuso di farmaci etc.
Ecco perchè sono fondamentali gli antiossidanti che depurano
l’organismo.
DIETE:
UNA, NESSUNA, CENTOMILA
Dieta Pritikin (ipercarboidratica)
è caratterizzata da una ripartizione dei macronutrienti
decisamente sbilanciata verso i i carboidrati (76%), a scapito dei
grassi (solo il 4%). La percentuale di proteine potrebbe essere
considerata corretta (20%), ma la fonte quasi esclusivamente
vegetale induce notevoli carenze alimentari
“DIETA”
diaita
???
Stile di vita
Attività fisica quotidiana !!!
IN SOSTANZA:
(3)
55-65% carboidrati
25-30% lipidi
10-15% proteine
“Igiene alimentare”
3 pasti/die + 2 spuntini
Attività fisica
quotidiana