Cattive abitudini nell alimentare cane e gatto.

Cattive abitudini nell alimentare
cane e gatto.
Molto spesso capita che dal veterinario si parli dell’alimentazione del cane e del gatto, ed
altrettanto spesso capita che lo stesso veterinario cerchi di cambiare le abitudini del
proprietario riguardo la dieta somministrata al proprio animale per migliorne la qualità di
vita e la lunghezza. Vediamo quindi di capire qualcosa di più e perché vengono dati questi
consigli.
Cane e gatto sono entrambi dei carnivori dal punto di vista filogenetico, ma in realtà solo il
gatto si può considerare un vero e proprio carnivoro, al contrario, il cane, essendo sempre
vissuto a stretto contatto con l’uomo, ha cambiato le sue abitudini alimentari diventando
quasi onnivoro. Questa caratteristica va ad inficiare su diversi aspetti tipici delle due
specie, vuoi dal punto di vista anatomico o da quello metabolico o comportamentale. Il
cane, abiutato a vivere in gruppo, normalmente divora il più in fretta possibile il suo cibo
per via di un istinto competitivo, mentre il gatto, animale senza regole sociali definite,
tende a consumare lentamente i pasti. Inoltre, per le particolarità nell’atteggiamento, al
gatto è difficile far cambiare le abitudini prese, mentre per il cane la situazione è più
semplice, perché si possono cambiare i regimi alimentari in base alle esigenze sue o del
proprietario. Spesso e volentieri gli amici pelosi vengono considerati alla stregua di
componenti del nucleo famigliare con la conseguente umanizzazione, aspetto che si
ripercuote negativamente soprattutto sull’alimentazione. Cani e gatti possono essere
nutriti in vari modi: alimenti commerciali (crocchette e scatolette), dieta casalinga,
alimentazione mista e purtroppo ci
sono ancora proprietari che
alimentano i propri animali con
gli avanzi. Spesso e volentieri,
inoltre, non si tiene conto delle
diverse esigenze alimentari nelle
varie fasi della vita sia in caso di
buona salute che di malattia, e
per questo motivo è importante
contattare il proprio veterinario
per capire come comportarsi.
Un altro aspetto da non dimenticare è la frequenza dei pasti, anche in questo ambito sono
frequenti gli errori, perché capita spesso di sentire che il proprietario da un pasto solo al
proprio animale nell’arco della giornata, per questo motivo nella tabella sottostante
possiamo analizzare vantaggi e svantaggi di un’alimentazione basata sul singolo pasto:
Vantaggi

Fornire una quantità di alimento per
soddisfare l’appetito
Ridurre il rischio di obesità
Maggiore praticità
Svantaggi

Fattore di rischio per la torsione
dello stomaco nei cani di taglia

grande

 Rigurgito immediato a causa della
voracità
 Predisposizione all’ulcera gastrica a
causa di un notevole rialzo
dell’acidità gastrica prima della
somministrazione del pasto, perché
la mucosa gastrica rimane a lungo
contatt con acido cloridrico.
 Digiuno prolungato (24 ore) può
portare a vomito.
 Sovraccarico dell’apparato digerente
 Se si somministra la sera c’è il richio
che l’animale debba urinare o
defecare di notte.
 Non bisogna variare gli orari di
alimentazione per evitare stress.
 Problemi
nell’accrescimento
e
nell’anzianità
Da questo paragone tra vantaggi e svantaggi è facile capire che sia molto più salutare
somministrare più pasti durante l’arco della giornata, in questa maniera si distribuisce
omogeneamente il fabbisogno energetico nell’arco della giornata e si evitano squilibri nel
metabolismo. Per questo le buone abitudini da prendere sono:
1. Dieta completa e bilanciata
in 2 razioni;
2. Pasti ad orari consueti;
3. Non somministrare cibi
freddi da frigo o ustionanti.
Vediamo ora di sfatare alcuni miti
riguardo alcuni cibi che spesso finiscono
tra le fauci dei nostri amici a quattro
zampe ma che possono dare problemi di
varia origine:
• Latte: E’ sbagliato considerare il latte un buon sostituto dell’acqua. Inoltre il latte vaccino
non può essere usato come sostituto del latte materno per cuccioli in quanto cambia
sostanzialmente la sua composizione rispetto a quello di cagna e gatta, e non può neanche
essere usato come alimento completo epr animali adulti, in quanto può causare diarrea.
Questo accade perché il latte è ricco di lattosio (zucchero disaccaride formato da una
molecola di galattosio e una di glucosio), il cui enzima per la digestione non è
normalmente presente nel tratto gastroenterico dei carnivori.
• Uova di gallina crude: La somministrazione di uova crude come fonte di vitamine è una
prassi erronea in quanto l’albume contiene una sostanza (l’avidina) che non consente
l’assorbimento di biotina, causandone la carenza. La cottura delle uova previene questo
problema.
• Pesce e carne cruda: nonostante sia uno degli alimenti preferiti sia del cane del gatto può
portare endoparassiti in entrambe le specie. Inoltre può influenzare sul metabolismo
proteico, determinando un catabolismo. Inoltre la carne cruda di pesce può portare a
carenza di tiamina.
• Fegato crudo: elevati quantitativi di questo alimento può portare ad un eccesso di
vitamina A.
• Ossa di pollo e di coniglio, costolette di maiale: Queste non andrebbero mai date a cani
e gatti perché essendo piccole e perché si possono rompere facilmente e dare origine a
scaglie acuminate e taglienti, possono danneggiare l’apparato gastroenterico in maniera
assai grave, per cui potrebbe servire l’intervento chirurgico per provare a rimediare i
danni.
• Avanzi di cucina: uno dei più gravi errori che si possano effettuare nell’alimentazione
dei nostri animali. Sebbene siano molto appetiti, non sono bilanciati e quindi non possono
soddisfare le esigenze nutrizionali. Tutti i dolci, i sughi, formaggi stagionati, salse e
bocconcini conditi devono essere vietati se vogliamo aiutare i nostri amici a quattro
zampe.
• Integrazione arbitraria: può essere pericolosa se si parte da una dieta bilanciata perhè
può portare ad un sovraddosaggio di alcuni
componenti con relative conseguenze.
• Lievito di birra – tiamina: in passato
era usato come antiparassitario nei
confronti di pulci e zanzare. Questo è
stato smentito da studi scientifici, quindi,
sebbene non sia dannoso è da
considerarsi del tutto inutile per questo
scopo.
Alimenti pericolosi:
• Cioccolato: Il cioccolato contiene la teobromina, sostanza che può risultare tossica per il
cane e per il gatto. Questo composto appartiene alla famiglia che contiene la caffeina e la
teofillina ed è particolarmente appetito dai nostri amici quattro zampe ma risulta
particolarmente tossico in quanto è metabolizzata molto lentamente. La dose tossica varia
in base al peso dell’animale, uno più grande si intossicherà con dosi più grandi. I sintomi
di intossicazione sono iperattività, vomito, diarrea, tremori muscolari, aritmie cardiache,
attacchi
epilettici,
emorragie
interne arrivando fino alla
morte. Per questo motivo è
importante contattare subito il
veterinario se il vostro animale
ha ingurgitato una dose elevata
di cioccolato.
• Omogeneizzati per bambini:
E’ molto rischioso inserire nella
dieta dei nostri amici quattro
zampe questi alimenti, anche se
sono malati e non riescono a mangiare di meglio. Questo perché spesso contengono cipolle
e polvere di cipolle responsabili della formazione di metaemoglobina e di Corpi di Heinz
all’interno dei globuli rossi, per questo motivo possono causare gravi danni a livello
ematico.