facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche riqualificazione sostenibile_2 facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 1 Architects A.A.V., trasformazione di tre unità abitative in un’unica villa, Malibu-California, 1989 poiché gli edifici erano orientati con il fronte Sud verso il mare ed addossati ad un pendio, i progettisti hanno creato una sorta di parete continua vetrata inclinata, schermata da grandi alettoni in tessuto questi singolari brise-soleil regolano meccanicamente l’accesso di luce e calore solare nei vari ambienti degli alloggi, assumendo diverse posizioni i singoli elementi di schermatura sono sostenuti da un telaio d'alluminio che si fissa su travature reticolari d'acciaio, a loro volta collegate alla struttura principale in cemento armato facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 2 Glenn Murcutt, recupero di casa unifamiliare a Paddington, Sydney, 1985 Glenn Murcutt ha, in molti suoi progetti, dimostrato un’attenzione non comune, quasi spontanea e non “fanatica”, al tema della captazione di luce e calore solari i clienti, che avevano già richiesto l’intervento dell’architetto per una loro villa sulla costa meridionale del New South Vales, hanno pensato di rivolgersi nuovamente a lui perché volevano, in un certo qual modo, ricreare la forte integrazione con l’ambiente, di questa casa di villeggiatura, anche nella loro casa di città questa si trova nel sobborgo di Paddington ed è stata costruita nel XIX secolo, risulta cieca sui due lati, essendo confinante con altri edifici, ed è di due piani facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 3 poiché la casa è addossata ad una collinetta, il primo dei due piani è interrato sul fronte principale questo prospetto su strada doveva essere, secondo le normative vigenti, mantenuto, pur essendo caratterizzato da piccole bucature e non permettendo un sufficiente ingresso di luce naturale Murcutt ha deciso di mantenerlo invariato intervenendo radicalmente all’interno la strategia progettuale è stata di costruire, dentro il corpo di fabbrica esistente, una nuova struttura d'acciaio e cemento, aprendo da un punto di vista spaziale e microclimatico l’ambiente originario vecchio e nuovo sono chiaramente differenziati e le stanze scure e anguste della casa precedente, con 4 camere da letto, sono state rimosse e trasformate in un interno leggero e arioso con una grande camera da letto principale ed una piccola camera-studio per gli ospiti, sul lato strada facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 4 la parte interna posteriore, rispetto al fronte su strada, è stata sollevata, al piano terra, di 50 cm, permettendo così di alzare il soggiorno fino a 3,5 m e mantenendo un soffitto minimo di 2,4 m nella camera da letto, sopra di esso la sala d’ingresso mantiene il suo originale soffitto di 3,2 m e la cucinasala da pranzo, sotto, la sua altezza di 2,7m questa soluzione a livelli sfalsati ha creato una fessura orizzontale di circa 50 cm, in tutta la casa, che permette di vedere attraverso l’edificio e, alle brezze, di circolare liberamente in tutti gli ambienti per convezione naturale, con importanti effetti refrigerativi facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 5 anche la luce solare può penetrare maggiormente nella parte bassa dell’edificio attraverso una serie di riflessioni consentite dalla colorazione chiara delle pareti interne il cuore della casa, è ben illuminato da un grande lucernario che, posto per tutta la sua lunghezza, capta e riflette la luce esterna quest’ultima è poi portata, attraverso la spaccatura orizzontale di 50 cm, in tutta la casa facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 6 sul lato più esposto al sole il prospetto si apre totalmente e la copertura metallica della terrazza, su cui affaccia la stanza da letto, capovolge la forma tradizionale e originaria per captare più luce per ombreggiare la parte inferiore del terrazzo, nella stagione calda, Murcutt ha progettato un’ingegnosa tenda rimovibile, fatta di strisce intrecciate di tessuto, con piccoli buchi lasciati nella trama, per ottenere una suggestiva luce diffusa a chiazze ed un ombreggiamento efficace ma non fastidioso Log ID, sopraelevazione di un piccolo edificio per uffici, Schlierbach, 1994 facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 7 Log ID è un gruppo di progettisti che si occupano di energia alternativa ed impiegano tecniche solari particolari, sia attive sia passive, nei loro interventi uno di questi riguarda la riqualificazione e la sopraelevazione di un piccolo edificio per uffici, sito ai margini di un’area industriale con attività prevalente legata ad alcuni processi di zincatura l’idea del recupero si basa sull’aggiunta di un piano sopra i due esistenti e a ridosso di un corpo di fabbrica, posto sul retro dell’ufficio stesso la copertura di questo nuovo spazio, sopra l’edificio, è realizzata con una struttura di acciaio (zincato con il processo usato nelle industrie vicine ) e vetro (singolo isolante) sotto questa sorta di guscio ve n’è uno interno separato lateralmente dal primo con una parete vetrata, che può essere aperta completamente facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 8 IN INVERNO: il sole scalda la camera d’aria che si crea tra i due gusci e che si comporta come uno spazio di transizione termica, una serra, che capta calore e costituisce una zona tampone isolante IN ESTATE: l’apertura della parte vetrata e quella di alcune valvole sulla copertura crea un’opportuna ventilazione ... ... accompagnata dall’azione di depurazione / ossigenazione svolta dalle piante poste all’interno dell’edificio il leggero elemento di schermatura, che tende anche a ricomporre l’immagine complessiva del prospetto, è opportunamente studiato in funzione dell’inclinazione dei raggi solari nel corso dell’anno esempio di riqualificazione, con sistemi a controllo climatico naturale, riuscita sul piano formale, funzionale e tecnologico facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 9 Jacques Herzog & Pierre De Meuron, SUVA, Basilea, 1993 Jacques Herzog & Pierre De Meuron hanno utilizzato, per l’ingrandimento dell’agenzia basilese della SUVA, un espediente molto interessante, soprattutto per quanto riguarda le prestazioni relative alla captazione e al controllo della luce naturale hanno aggiunto, all’edificio esistente dell’amministrazione, nuove costruzioni per uffici ad appartamenti, utilizzando poi un rivestimento continuo, in vetro isolante, che rende omogeneo l’aspetto finale dell’insieme sulla parte vecchia tale rivestimento si appoggia, per mezzo di un’intelaiatura metallica, sulla facciata rivestita in pietra facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 10 il rivestimento è composto di tre fasce, per ogni piano, alte ciascuna un metro circa la fascia vetrata inferiore arriva fino al davanzale delle finestre esistenti, quella di mezzo all’altezza degli occhi la scelta del vetro tiene conto delle sue caratteristiche fisiche e ottiche per la parte più bassa: lastre isolanti in vetro smerigliato per quella intermedia: lastre isolanti di vetro trasparente per la più alta: lastre di vetro prismatico riflettono parzialmente, secondo l'inclinazione, i raggi solari lasciando passare nei locali solo luce diffusa si sono ottenute sia una buona protezione “trasparente” dalla radiazione diretta, sia un’illuminazione naturale ottimale l’apertura e la chiusura dei vetri smerigliati e di quelli a prisma avviene tramite regolazione elettronica centralizzata l’anta di vetro trasparente si può invece manovrare individualmente dall’interno la doppia facciata così ottenuta è caratterizzata da una piccola camera d’aria, tra gli elementi in pietra e quelli in vetro, che ha buone prestazioni anche come isolante termico e acustico facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 11 Jean Nouvel, Hotel Saint James, BouliacBordeaux, 1989 per rendere omogenee le strutture vecchie con le nuove (un’altra sala ristorante e 18 camere), è stato utilizzato un involucro esterno, anche sulla copertura, in grigliato metallico suddiviso in pannelli prefabbricati di 1,8 m X 1,8 m i pannelli sono distanziati di 30 cm dalla muratura sulla quale è stato applicato un rivestimento isolante essi non sono trattati, in modo da poter arrugginire naturalmente svolgono importanti funzioni bioclimatiche: intercettano i raggi solari, mantenendo in ombra la struttura, e generano una sorta di parete ventilata dove il passaggio naturale dell’aria disperde il calore le vetrate poste dietro al nuovo involucro, che ha aperture regolabili ad esse corrispondenti, sono in vetrocamera a taglio termico e a bassa emissività facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 12 Christoph Mäckler, ristrutturazione di un edificio per uffici, Francoforte, 1994 facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 13 l’edificio era stato realizzato negli anni ’60, rivestito in clinker brunito e segnato da aperture continue sulla sua facciata è stato utilizzato un dispositivo di parete vetrata a doppia camera in combinazione con un sistema a lamelle schermanti-isolanti orientabili ciò consente al nuovo involucro di perfezionare, nelle diverse stagioni, il controllo del microclima interno dell’edificio oltre a proteggere quest’ultimo dall’inquinamento acustico A.Rogora, G.Peretti, A.Aiazzi, Progetto di recupero della biblioteca N.E.I., Monza facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 14 per il recupero della costruzione è stato previsto un nuovo lucernario, a vetri chiari, con un elemento interno a lastra, capace di creare una buna diffusione della luce naturale sono state predisposte anche opportune coperture schermanti in PVC, per il lucernario, per non avere, in estate, fenomeni di surriscaldamento uno scaffale di luce sulla finestra della facciata principale riflette i raggi di sole sul soffitto spingendoli all’interno del locale Paul Robbrecht & Hilde Daem, ristrutturazione di due magazzini, Anversa, 1996 facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 15 ristrutturazione due ex magazzini ottocenteschi: esempio particolare per l’importanza attribuita al problema della captazione di luce naturale committente dell’opera è una società di trasporti decisa a trasferire nei suoi antichi depositi di tabacco e spezie, la propria sede le costruzioni esistenti richiedevano, per lo stoccaggio delle merci, ambienti in semioscurità e quindi avevano una limitata superficie frontale d'affaccio e si sviluppavano, in profondità, in un isolato tutto occupato da corpi di fabbrica con le stesse funzioni con la nuova destinazione veniva richiesto un drastico intervento volto ad incrementare la quantità di luce naturale negli spazi interni i progettisti hanno deciso allora di lavorare sulle sezioni creando aperture nei solai e nei divisori, per il passaggio della luce tra le varie zone dei due corpi di fabbrica considerati i raggi del sole, non potendo entrare lateralmente, sono fatti penetrare da grossi lucernari in copertura realizzati dalla scultrice Cristina Iglesias con vetro traslucido colorato, legato in piombo facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 16 Jestico & Whiles, British Council, Madrid facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 17 Jestico & Whiles, sono intervenuti su un palazzo del 1870 per risolvere il problema dell’insufficiente illuminazione naturale, hanno aperto, al centro, sotto una copertura vetrata sul colmo del tetto, uno spazio vuoto lo spazio vuoto aperto dai progettisti costituisce quasi un cono rovesciato che fora il volume interno, dal tetto fino al primo piano, ed ospita solo una leggera scala metallica un pannello di vetro inciso, inserito nel solaio del primo piano porta poi la luce del cono fino al livello più basso dell’edificio con i suoi assi leggermente inclinati a nord e ad est, il lucernario, di forma ellittica, risulta orientato in modo da incrementare la penetrazione dei raggi solari del mattino, all’interno degli ambienti facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 18 subito sotto il tetto, sorretto da un supporto metallico, è collocato un particolare elemento schermante girevole, costituito da una membrana di tessuto che filtra la luce, attenuandola quest'elemento ha diverse funzioni: regolare il passaggio della luce portandosi in diverse posizioni, eliminare l’abbagliamento, evitare fenomeni di surriscaldamento estivo (l’aria calda formatasi in cima al cono può essere facilmente scaricata all’esterno) durante l’inverno, l’aria calda, invece, entra attraverso particolari condotti dai quali può essere inviata nell’edificio in modo da fornire ad esso un certo apporto termico facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 19 Blasi, recupero ad uso uffici di un fabbricato anni ’50 di Lainate, Milano, 1989 l’edificio esistente presentava carenze strutturali evidenti è stata studiata una gabbia esterna costituita da una struttura reticolare spaziale sostenuta da 12 colonne d'acciaio di 12 m d'altezza alcune barre ad alta resistenza trasferiscono i carichi del fabbricato esistente sui nuovi elementi di sostegno le facciate sono state schermate con una serie di alette frangisole montate su un leggero traliccio reticolare i brise-soleil, orientabili dall’interno con meccanismi di movimentazione, schermano e allo stesso tempo filtrano la luce, grazie al particolare tipo di lamiera forata utilizzato a seconda dell’orientamento delle facciate i frangisole assumono diverse posizioni: a Nord le alette sono sempre aperte, a Sud sono chiuse per proteggere gli ambienti interni dalla radiazione diretta del sole, ad Est e ad Ovest sono mobili e cambiano inclinazione al variare dell’incidenza solare facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 20 Alessandro Savioli, applicazione di un sistema di schermature ad un edificio per uffici, Parma, 1990 nel progetto è stato previsto un sistema di schermatura a nastro sui fronti completamente trasparenti tale sistema è basato su un telaio portante, costituito da una struttura reticolare di tubolari d’acciaio, agganciata ai preesistenti pilastri in cemento armato, e da lamelle, in lamiera forata, fissate, con particolari supporti, sulle aste inclinate del telaio il sistema impiantistico di controllo è contenuto in un’apposita canalizzazione posta sul perimetro dell’edificio ed ispezionabile ad ogni piano facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 21 BPC Associati, riconversione di edificio industriale in uffici, Calolziocorte (Bg) operazione molto particolare, di riqualificazione edilizia i progettisti hanno praticamente lasciato invariato il fabbricato esistente, una sorta di capannone posto in una vasta area industriale, e vi hanno costruito, all’interno, interamente con tecnologie a secco, una cellula per uffici, con strutture in acciaio e tamponamenti in leggeri elementi a sandwich tra le due costruzioni è stata lasciata un’intercapedine piuttosto larga nella quale sono stati alloggiati gli impianti l’intercapedine costituisce una zona cuscinetto che attutisce rumori e vibrazioni, rilevanti in un simile contesto, ma soprattutto svolge azione di regolazione microclimatica e controllo ambientale in particolare è garantita una certa circolazione dell’aria ed un suo riscaldamento nell’intercapedine stessa dovuto alla radiazione solare facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 22 riferimenti bibliografici: Andrea Giachetta. “Controllo climatico naturale nella riqualificazione edilizia: casi” (pp. 38-89), in Fausto Novi (a cura di) “La riqualificazione sostenibile. Applicazioni, sistemi e strategie di controllo climatico naturale”, Alinea Editrice, Firenze 1999 nel capitolo del libro citato è proposta bibliografia specifica sui singoli progetti presentati AA.VV. (a cura di Marco Sala). Recupero edilizio e bioclimatica. Se, Napoli, 2001 facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 23