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ARCHITETTURA CIVICA REGIONALE
strumenti di progettazione bioclimatica
Piercarlo Romagnoni, Fabio Peron, Esther Giani, Sergio Los
laboratorio di laurea IUAV 16 marzo 2017
Perché è cruciale un laboratorio di architettura civica
bioclimatica?
Nella quotidiana distruzione del pianeta, riduzione di
biodiversità, riscaldamento della troposfera, spreco di risorse
non rinnovabili, consumo di suolo, inquinamento, ecc., le
facoltà di architettura hanno enormi responsabilità, delle quali
dimostrano poca o nessuna consapevolezza.
Tra le maggiori, l’acritico internazionalismo dell’architettura
moderna, insegnata dovunque in forma autobiografica.
Come rispondere alla questione?
Progettare architettura bioclimatica fondata sulle risorse
climatiche e luministiche locali quindi correlando ai luoghi
l’involucro edilizio multi-scala invece che l’impianto.
Cosa progetta il laboratorio?
I temi del laboratorio proposto riguardano il progetto bioclimatico di segmenti dell’architettura civica, ossia edifici che
prospettano su uno spazio urbano condiviso di città venete.
un’antropologia bioclimatica
la causa primaria delle emissioni di CO2 nell’ambiente
Gli edifici consumano mediamente
il 46% dell’energia per la
climatizzazione e l’illuminazione;
Il 70/75% degli edifici si trovano in
città
Gran parte del consumi nel settore
dei trasporti ( 17%) deriva da una
urbanizzazione sbagliata
CONSUMI ENERGETICI PER USI FINALI
CONSUMI ENERGETICI PER DESTINAZIONI D’USO
RESPONSABILITÀ DELL’ARCHITETTURA
VISIONI INDIPENDENTI DAI LUOGHI
la terra coltivata di pannelli fotovoltaici e boschi di generatori eolici
REGIONALISMO DEGLI ARCHITETTI VERSUS REGIONALISMO DELL’ARCHITETTURA
equità della modernità termo-industriale
il pianeta della colonizzazione termo-industriale, la cultura del fuoco, ha creato affezioni a Gaia,
questo organismo planetario soffre di scompensi, enormi concentrazioni megalopolitane
attraggono flussi migratori che altri territori respingono. Nei primi problemi di affollamento negli
altri problemi dissipazione di sistemi insediativi. Così il pianeta non potrà mai essere in pace: noi
dobbiamo costruire nei territori abbandonati villaggi autosufficienti che possono trattenere
felicemente le persone, ma la nostra attuale industria non è capace di realizzarli. Essa produce
solo frammenti, macchinette, prodotti mobili, mentre dobbiamo imparare a realizzare dei prodotti
immobili, piccole città, e fondarle proprio nei territori donde partono i flussi migratori.
l’individualismo metodologico non avverte il pericolo
Al MUSE di Trento va in scena la sesta estinzione
l’impianto impedisce di sentire il clima
The Phaidon Atlas of Contemporary World Architecture
The Phaidon Atlas of Contemporary World Architecture
finlandia
spagna
iran
acropoli polites versus foro cives
Colin Rowe modello del foro versus modello dell’acropoli
carattere comunicativo e strumentale della città
Siena
città primariamente comunicativa
Huston
città primariamente strumentale
pubblicazioni sull’architettura bioclimatica
l’architettura civica bioclimatica correla città e architettura
Abitazioni a Lana di Merano 1984
Architettura civica a Lana di Merano 1984
complesso universitario di via torino, venezia mestre 1995
complesso universitario di via torino, venezia mestre 1995
complesso universitario di via Torino, Venezia Mestre 1995
grammatica tipologica dell’architettura civica
scuola materna bioclimatica a Crosara di Marostica 1972 - 1975
l’architettura bio-climatica è un desiderio, non una innovazione tecnologica
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