facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche durata dell’architettura nel tempo facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 1 la progettazione si trova oggi di fronte a fenomeni che mettono fortemente in discussione il tradizionale rapporto architettura – tempo I TEMPI DI FUNZIONAMENTO DEGLI EDIFICI E DEGLI SPAZI COSTRUITI TENDONO A RIDURSI SEMPRE PIÙ per DEGRADO MATERIALE per OBSOLESCENZA FUNZIONALE E DI LINGUAGGIO progettare è l’atto di prevedere e guidare la trasformazione... la società contemporanea esprime una enorme capacità di trasformazione SATURAZIONE DEI PROCESSI DI TRASFORMAZIONE effetti negativi sull’ambiente progetto ecologico sulle modalità operative della trasformazione CRISI DEL PROGETTO Trasformazione della trasformazione Trasformazione per la trasformazione Specializzazione dei processi di trasformazione facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 2 TRASFORMAZIONE DELLA TRASFORMAZIONE Branzi. No-stop-city. sempre più rapida trasformazione della trasformazione Ito. Casa ad U Bianca. Tokyo. 1976-97 difficoltà del progetto a trovare il tempo della sua concretizzazione materiale “È quasi inevitabile che un edificio sia fuori moda prima di essere terminato” (Next – Biennale di Venezia 2002) difficoltà del progetto a resistere al tempo della sua concretizzazione TRASFORMAZIONE PER LA TRASFORMAZIONE Architecture Urbaine. Riqualificazione della Petite Ceinture attraverso la programmazione di eventi. Parigi, 1999 architettura - arte - comunicazione arricchimento culturale ma anche escamotage per aggirare i problemi facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 3 SPECIALIZZAZIONE DELLA TRASFORMAZIONE Von Spreckelsen, Andreu. Consuegra davanti al Museo del Mare di Genova Arche de la Défense, Parigi. 1989 il crollo dell’8 novembre 2003 “DECOSTRUZIONE DEL PROGETTO” Nella società dell’eccesso di trasformazione si registrano: a livello sociale rapide modificazioni dei modi di vita e relazione a livello linguistico susseguirsi incessante di modi e mode di espressione a livello tecnologico de-responsabilizzazione dell’architetto conseguenze sulla “durata funzionale” dell’architettura conseguenze sulla “durata formale” dell’architettura conseguenza sulla “durata fisica” dell’architettura facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 4 mostrano una scarsa capacità di riconoscimento del problema Hadid. Temporary Guggenheim Museum in Tokyo (10 anni) prefigurano soluzioni estreme e generalizzate di temporaneità o virtualità dell’architettura Bofill. Quartiere Antigone. Montpellier. 1996 GLI ARCHITETTI: De Carlo “Io quando progetto «progetto per sempre» e non mi passa neanche per la mente che quello che progetto potrebbe durare soltanto poco tempo [...]; l’architettura è ancora uno dei pochi custodi della memoria. [...] Credo che se non progettassi per sempre questo veramente mi impedirebbe di essere architetto e così credo che tutti gli architetti, anche quelli che dicono il contrario, se hanno qualità e ambizione, progettino per sempre”. Toyo Ito “Non abbiamo bisogno di altre forme di architettura se non di quelle che, come immagini televisive, appaiono per un evento e spariscono quando l’evento finisce [...]. Le opere d’architettura [...] non sono dissimili da deperibili filetti di pesce, avvolti in un foglio di cellophane su uno scaffale di un negozio di surgelati”. facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 5 uno dei compiti dell’architetto contemporaneo... (oltre a quello di sopravvivere) individuare alcune possibili vie attraverso le quali la cultura progettuale può assumere, oggi un atteggiamento differente di fronte al problema della “durata” nel tempo dell’architettura, considerandola come un’importante “variabile di progetto” la durata dell’architettura nel tempo è un aspetto del progetto fortemente correlato alla sostenibilità ... l’architettura sostenibile non solo deve essere in grado di rispettare le risorse ambientali ed energetiche che entrano in gioco nella sua edificazione ma è essa stessa una risorsa da preservare nel tempo, da rendere facilmente e consapevolmente adattabile al tempo In questo incontro si affronta il problema della durata fisica del costruito nel tempo, attraverso l’analisi ed il confronto di alcune architetture, rilevando la dipendenza di questo stesso problema dagli atteggiamenti che il progettista può assumere nei confronti degli aspetti di natura tecnica e compositiva del suo lavoro Bernard Tschumi, “Folies” nel Parc de la Villette, Parigi 1993 (foto 2002) facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 6 Molte sono le recenti architetture concepite senza un adeguato controllo delle soluzioni tecniche necessarie alla loro durata o che addirittura “perdono i pezzi” Molte ancora sono le architetture che non mantengono nel tempo o mostrano nel tempo di non aver affatto considerato - prestazioni indispensabili alla loro stabilità, salubrità, comodità, vivibilità, … Questi edifici mal funzionanti, talora veri e propri “rottami”, sono spesso opera di architetti molto famosi e costituiscono una realtà molto diffusa ma misconosciuta ai più perché per nulla trattata sulle riviste o nel corso dei dibattiti sull’architettura La trattazione dei problemi costruttivi e di durata avviene in altre sedi, con altro linguaggio ed altri meccanismi: tecnici di sistemi di qualità, di produzione, di laboratorio, di cantiere esperti di manutenzione, patologi, ecc. IL PROBLEMA DELLA DURATA FISICA DELL’ARCHITETTURA È ESSENZIALMENTE CONSIDERATO UN PROBLEMA TECNICOSPECIALISTICO: QUESTO È IL VERO PROBLEMA DEVE ESSERE, INVECE, UN PROBLEMA ANCHE DA ARCHITETTI, NON SOLO DA SPECIALISTI, ANCHE PROGETTUALE, NON SOLO PRODUTTIVO E DI CANTIERE, ANCHE INTELLETTUALE, NON SOLO OPERATIVO LA SCARSA ATTITUDINE ALL’INVECCHIAMENTO DELL’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA DIPENDE ANCHE DALLA MANCATA COMPENETRAZIONE, NEL PROGETTO, DEGLI ASPETTI FORMALI E TECNOLOGICI facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 7 FORMA E MATERIALI In molti casi la forma degli edifici sembra nascere trovando in se stessa sufficienti motivazioni per autogiustificarsi Non nasce cioè a partire dal materiale, in relazione alle sue specifiche caratteristiche di taglio, posa, incastro, incollaggio, ecc. La grande disponibilità di nuovi elementi e componenti costruttivi, di “prodotti presignificati” sembra poter liberare gli architetti da “fastidiosi” riferimenti materici La necessità di riferirsi a materiali locali (e a maestranze che hanno sviluppato esperienza nel lavorarli) non esiste più … Molte sono le possibilità offerte all’architetto in termini tecnologicocostruttivi dal mercato dei prodotti edilizi … QUESTI SONO OVVIAMENTE VANTAGGI CHE PERÒ, SE NON ACCOMPAGNATI DA UN’ESTREMA ATTENZIONE PROGETTUALE, POSSONO TRADURSI IN UN FORTE DEGRADO DEL COSTRUITO NEL TEMPO CHE RISCHIA DI PRIVARE LE FORME DEL COSTRUITO DEL LORO FASCINO INIZIALE Frank Owen Ghery – American Center, Parigi – Bercy, 1994 (foto 2002) Opera interessante e misurata che si armonizza con il contesto, ma l’uso di una pietra calcarea (porosa e gialla) per il rivestimento e la sua posa su superfici inclinate ha causato, in poco tempo, vistosi problemi di degrado facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 8 Frank Owen Ghery – American Center, Parigi – Bercy, 1994 (foto 2002) facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 9 Renzo Piano – Centro nazionale per la scienza e la tecnologia – Amsterdam, 1994 - 1997 (foto 2000) L’uso di un involucro in lastre di rame non si è rivelato adatto in alcuni punti della facciata, specie in corrispondenza delle zone dove era previsto il passaggio di camion Bernard Tschumi – “Folies” nel Parc de la Villette – Parigi 1993 (foto 2002) Ammaccature analoghe a quelle dell’edificio di Piano, elementi metallici non protetti, parti in diverso materiale con analoga colorazione (scoloriture disomogenee), posizionamento errato delle dotazioni impiantistiche in un parco urbano, assenza di idonee retine antintrusione, ecc. facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 10 Bernard Tschumi – “Folies” nel Parc de la Villette – Parigi 1993 (foto 2002) Bernard Tschumi – “Folies” nel Parc de la Villette – Parigi 1993 (foto 2002) facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 11 MONUMENTO, RIVESTIMENTO, TRAVESTIMENTO Un caso molto significativo di espressione del potere politico attraverso la monumentalità delle opere di architettura è quello del settennato di presidenza di François Mitterand in Francia (dal 1981) Piramide di Pei (Louvre), Parc de la Villette, Testata della Défense, Opéra de la Bastille, Cité de la Musique, Ministère de l’economie et des finances, Bibliothèque de France, ecc. Grandi Opere che hanno subito nel tempo un notevole degrado… Causa indiretta: declino del potere ⇒ degrado dell’architettura Perché ciò non avveniva in passato? Causa diretta: forzatura dei “mezzi” tecnici rispetto agli scopi linguistici (simulazione di preziosità e solidità non reali come un tempo data la maggiore disponibilità di risorse tecnologiche e nuovi prodotti e, per contro, la minore disponibilità di risorse economiche, di tempo e manodopera – … vite umane) ⇒ oggi l’architettura può semplicemente “travestirsi” da monumento destinato a durare per “l’eternità” rappresentando il potere che lo ha generato Johann-Otto Von Spreckelsen, Paul Andreu – Arche de la Défense, Parigi – 1989 (foto 2002) Ponti, Nervi. Grattacielo Pirelli, Milano 1957/61 (foto 2002) Uso di rivestimenti in marmo troppo sottili con distacchi soprattutto sulla facciata sud ed in corrispondenza delle parti mobili della facciata facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 12 Johann-Otto Von Spreckelsen, Paul Andreu – Arche de la Défense, Parigi – 1989 (foto 2002) Johann-Otto Von Spreckelsen, Paul Andreu Arche de la Défense, Parigi 1989 (foto 2002) facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 13 Carlos Ott – Opéra de la Bastille, Parigi – 1989 (foto 2002) Edificio di pesante monumentalità, piuttosto sgraziato, che dopo pochi anni dalla sua realizzazione, presenta notevoli problemi di distacco dei pannelli lapidei Carlos Ott – Opéra de la Bastille, Parigi – 1989 (foto 2002) facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 14 Carlos Ott – Opéra de la Bastille, Parigi – 1989 (foto 2002) Christian de Portzamparc – Cité de la Musique, Parigi – 1991/94 (foto 2002) CONTROLLO AMBIENTALE E INGEGNERIZZAZIONE Il progetto di architettura che, per concentrarsi su aspetti eminentemente formali, non non si cura di prevedere adeguate prestazioni di confort ambientale, non può che creare strutture incapaci di durare nel tempo per come erano state pensate (es. schermature contro il sole improvvisate, aggiunta di elementi impiantistici a posteriori, ecc.) Analoghi problemi di durata dell’architettura nel tempo si hanno anche quando vengano, al contrario, utilizzate specifiche strategie di controllo ambientale senza però una corretta valutazione critica circa il loro uso nello specifico contesto di applicazione (es. applicazione di strategie solari, elaborate in climi nordici, in località più calde) La complessità crescente delle soluzioni tecnologiche dell’architettura contemporanea rende queste ultime difficilmente accessibili agli architetti che non sembrano più poter essere responsabili della durabilità nel tempo delle prestazioni offerte dai loro edifici facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 15 Dominique Perrault - Bibliothèque de France - Parigi 1995 (foto 2002) Il buon funzionamento termico di questo edificio nel tempo è stato sacrificato all’intenzione estetica di grandiosa, rigorosa e simmetrica ripetizione dei suoi elementi compositivi Dominique Perrault - Bibliothèque de France - Parigi 1995 (foto 2002) facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 16 Dubosc & Landowski – Castel Eiffel – Digione, 1987 (foto 1998) Impiego di soluzioni di schermatura, sulle serre solari, non adeguate nelle stagioni primaverile ed estiva, con conseguente utilizzo di rimedi spontanei già nel mese di aprile (foto) Jean Nouvel – Institut du Monde Arabe - Parigi 1987 (foto 2002) Il sofisticato sistema delle cellule fotoelettriche che serviva per permettere ai 30.000 diaframmi dei pannelli di facciata un’apertura regolata sull’intensità della luce naturale esterna non funziona più, privando l’edificio di una delle caratteristiche che l’avevano reso famoso facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 17 Aymeric Zublena – Direction de l’Action Sociale - Parigi 1992 (foto 2002) Anche in questo caso la complessità delle soluzioni tecnologiche impiegate (portale mobile di 817 mq e 24 m di altezza) ha dimostrato di non poter essere gestita nel tempo facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 18 FUNZIONALITÀ E AFFIDABILITÀ TECNICA La funzionalità e l’affidabilità tecnica degli edifici costituiscono per alcuni architetti (es. Gregotti) uno dei punti di forza del progetto, anche se spesso esse rimangono elementi importanti solo sul piano formale (semplicità di forme, creazione di volumi la funzione dei quali è chiaramente percepibile, ecc.), senza tradursi in una proporzionata e reale attenzione costruttiva Zardini: “sono profondamente contrario all’ideologia che ha fatto passare Gregotti dell’edificio corretto e ben costruito, non perché un edificio non debba essere così, ma perché Gregotti dà per scontato come e cosa deve essere e a cosa deve servire l’edificio: questo – secondo lui - si sa già!” È necessario non dare per scontata la conoscenza e l’importanza degli aspetti tecnici e funzionali nella progettazione anche se questi ultimi vengono intesi spesso come un pesante fardello che si oppone alla creatività dell’architetto Gregotti Associati International – Teatro degli Arcimboldi – Milano, 2002 (foto 2002) - “l’ascolto come protagonista dello spettacolo” (Gregotti) facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 19 Gregotti Associati International – Teatro degli Arcimboldi – Milano, 2002 (foto 2002) Gregotti Associati International – Sede del gruppo Siemens e Centro AMB, Bicocca – Milano, 1989/99 (foto 2002) facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 20 PREZZO E QUALITÀ Il rapporto tra risorse economiche e realizzazione di un edificio è uno degli aspetti che più condizionano il progetto architettonico per quanto riguarda la durata del costruito Molti progettisti e produttori hanno cercato di risolvere i problemi di durata nel tempo degli edifici realizzati con risorse economiche limitate Sono state così avviate sperimentazioni sull’impiego di soluzioni di costruzione stratificata, prevalentemente a secco, con l’intento di garantire, nell’edilizia economica, maggiore flessibilità tecnologica e funzionale, ispezionabilità e manutenzione impiantistica, possibilità di ampliamento edilizio, tempi ristretti di cantiere, sostituibilità dei componenti in degrado Queste soluzioni funzionano solo nell’ambito di un complessivo sistema di gestione molto ben organizzato (controlli continui, manutenzione programmata, …) altrimenti possono essere addirittura controproducenti Carlo Aymonino - confronto fra due edifici Complesso residenziale Monte Amiata, Gallaratese 2, Milano, 1967/72 (edilizia economica, foto 2002) Complesso polifunzionale di Piazza Diaz, Savona 1963/66 (foto 2002) facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 21 Carlo Aymonino - confronto fra due edifici Complesso residenziale Monte Amiata, Gallaratese 2, Milano, 1967/72 (edilizia economica, foto 2002) Complesso polifunzionale di Piazza Diaz, Savona 1963/66 (foto 2002) Dubosc & Landowski. Complesso residenziale Kronos, Nantes, 1991 (foto 1998) Un caso di difficile gestione nel tempo facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 22 Renzo Piano – Insediamento abitativo in rue de Meaux, Parigi, 1988/91 (foto 2002) Un esempio di riuscita gestione nel tempo TECNOLOGIA DI INVOLUCRO E DURATA Le scelte tecnologiche nel progetto dell’involucro hanno una pesante ricaduta sulla durata nel tempo della qualità formale dell’architettura Di seguito vengono messi a confronto alcuni edifici l’immagine dei quali è fortemente legata all’impiego di balconi L’analisi di come i balconi sono stati inseriti nei vari casi sulle relative facciate è interessante per valutare come le scelte tecnologiche del progetto di involucro abbiano, in ciascun edificio, considerato il problema della durata fisica del costruito facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 23 MVRDV – 100 Wozoco’s, alloggi per anziani – Amsterdam, 1991/93 (1999) L’edificio è interessante e di particolare originalità ma la scelta del rivestimento di facciata non sembra compatibile con l’articolata distribuzione delle numerose aperture; l’impregnante delle doghe di legno, subendo gli effetti della pioggia si è stinto in maniera disomogenea con vistose colature lungo i lati dei balconi MVRDV – 100 Wozoco’s, alloggi per anziani – Amsterdam, 1991/93 (1999) facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 24 MVRDV – 100 Wozoco’s, alloggi per anziani – Amsterdam, 1991/93 (1999) Mecanoo – Abitazione sperimentale per l’IGA Stoccarda, 1991/93 (foto 1999) L’utilizzo di un rivestimento metallico, invece che ligneo, non ha creato problemi di macchie e colature nell’edificio dei Mecanoo Jean-Michel Wilmotte, Serge Caillaud – Edificio residenziale in Rue de Venise, Parigi, 1990 L’integrazione del “verde” in facciata e l’uso di griglie per le solette dei balconi non si sono dimostrate scelte efficaci: i prospetti presentano così vistose colature facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 25 facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 26 CAPACITÀ DI INVECCHIAMENTO E PROGETTO La durata fisica di un’architettura non dipende soltanto dal dominio diretto della sua tecnologia realizzativa, che rappresenta comunque una responsabilità che ogni progettista deve sapersi assumere … LA DURATA FISICA DEL COSTRUITO È FORTEMENTE LEGATA ANCHE ALLE CAPACITÀ DI INVECCHIAMENTO DEL COSTRUITO CHE LE SCELTE PROGETTUALI DOVREBBERO SAPER CODIFICARE Lucien Kroll – Facoltà di Medicina a Woluwé-Saint Lambert – Bruxelles, 1968 (foto 2001) Paul Chemetov - Ministère de l’economie et des finances -Parigi, 1989 (foto 2002) facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 27 Lucien Kroll – Facoltà di Medicina a Woluwé-Saint Lambert – Bruxelles, 1968 (foto 2001) Paul Chemetov - Ministère de l’economie et des finances -Parigi, 1989 (foto 2002) Volontà di cambiamento trasformazione Volontà di mantenimento e (carattere colossale e statico) (“non è l’architettura che disegna l’architettura …”) Volontà di integrazione con l’ambiente culturale, sociale, fisico e naturale Volontà di astrazione (grandiosità fuori scala) (partecipazione degli studenti) Volontà di liberazione Volontà di controllo (mix di prefabbricati) (composizione modulare delle facciate) Lucien Kroll – Facoltà di Medicina a Woluwé-Saint Lambert – Bruxelles, 1968 (foto 2001) Paul Chemetov - Ministère de l’economie et des finances -Parigi, 1989 (foto 2002) facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 28 Lucien Kroll – Facoltà di Medicina a Woluwé-Saint Lambert – Bruxelles, 1968 (foto 2001) Paul Chemetov - Ministère de l’economie et des finances -Parigi, 1989 (foto 2002) CAPACITÀ DI INVECCHIAMENTO CONTINUO PROCESSO MANUTENZIONE (si tollerano i segni del tempo) (rischio di diventare un rottame) DI Otto Steidle – Case in Genterstrasse – Monaco, 1969/75 (foto 1999) Renzo Piano, Richard Rogers – Centro Pompidou, Plateau Beaubourg – Parigi, 1971 (foto 2002) facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 29