facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche materiali riciclati facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 1 affinché un’architettura possa considerarsi sostenibile a tutti gli effetti è necessaria una progettazione responsabile dell’intero ciclo di vita dell’edificio... ... che consideri non solo l’edificio nella sua fase d’esercizio (riduzione dei consumi energetici, uso materiali atossici e attenzione alle emissioni inquinanti), ... ... ma anche: -le fasi di realizzazione (es.: cantiere poco impattante, rapido, con ridotte emissioni sonore, riduzione dei trasporti di materiali edili con conseguente riduzione del consumo di carburante e dell’inquinamento, ecc.), -le fasi di smaltimento dell’opera alla fine del suo ciclo di vita, che devono avvenire con il minore consumo di risorse ed energia, ed il minor impatto ambientale e paesaggistico è importante, allora, che il progetto consideri l’intero ciclo di vita dell’edificio: LCA Life Cycle Assessment (approfondita in uno specifico intervento sul tema) sono state compiute già diverse esperienze interessanti in questo senso es.: il sistema francese dell’HQE valuta i progetti sostenibili anche in funzione dell’organizzazione del “cantiere verde” e del sistema di approvvigionamento dei materiali edili (considerando le distanze cantiere-fornitori) .......................................................................................................... se si considera l’intero ciclo di vita di un edificio è di estremo interesse il tema del RICICLAGGIO IN EDILIZIA facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 2 per ridurre il volume dei rifiuti edilizi occorre che nel progetto siano scelti materiali appropriati, per quanto possibile “facilmente” riciclabili certi componenti edilizi possono essere facilmente smontati e riutilizzati, altri possono essere riutilizzati dopo un appropriato trattamento è necessario che un progetto sostenibile ne tenga conto il riciclaggio degli inerti è, per esempio, da tempo utilizzato – anche in alcune sperimentazioni italiane – per la costruzione di rilevati stradali esso costituisce una pratica alternativa al prelievo di ghiaia dai letti dei fiumi, con una riduzione del rifiuto in discarica e dell’impatto ambientale derivante dalle operazioni di prelievo la pratica del riciclaggio in edilizia è però ancora poco in uso nei paesi mediterranei mentre è piuttosto sviluppata nel nord Europa la maggior parte dei rifiuti proviene dalle demolizioni, circa il 30% dalle ristrutturazioni, circa il 10% dalle nuove costruzioni cantieri ecologicamente corretti dovrebbero essere dotati di recipienti diversi per la raccolta differenziata dei diversi materiali: inerti, metalli, cartone, vetro, legno, rifiuti pericolosi da trattare, ecc. un vantaggio da non trascurare, derivante da una gestione ecologicamente corretta dei rifiuti da cantiere, è la riduzione dei costi di conferimento in discarica che, per effetto di recenti normative, hanno subito notevoli innalzamenti in questi ultimi anni facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 3 LA POLITICA DEL RICICLAGGIO A LONDRA: IL CASO DI LONDON REMADE London Remade è una partnership che coinvolge il governo regionale, il settore no-profit e consorzi di impresa e - con un approccio sia teorico, sia pratico - sviluppa piani per la riduzione e il riciclaggio dei rifiuti nell’ambito delle sue iniziative collabora anche con l’industria delle costruzioni per esempio: -ha sviluppato un protocollo per organizzare la demolizione degli edifici in modo da massimizzare il riciclaggio dei componenti costruttivi; -ha sostenuto lo sviluppo di “eco-siti” specializzati per lo stoccaggio di materiale edile; -ha sviluppato un team che lavora con oltre 20 aziende coinvolte direttamente e indirettamente con l’industria costruttiva, mettendo in contatto i potenziali acquirenti dei materiali riciclati con chi li produce; -ha guidato la produzione di: tubazioni in plastica riciclata, barre d’armatura riciclate, un sottoprodotto del riciclo del vetro destinato alla realizzazione di manti stradali (che ha avuto ampio impiego in diversi distretti londinesi) facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 4 IL CASO ITALIANO i rifiuti da costruzione e demolizione costituiscono un flusso significativo nell’ambito complessivo dei rifiuti prodotti annualmente in Italia, sia in termini quantitativi, sia in termini qualitativi le diverse tipologie sono: calcestruzzo, materiali ferrosi, materie plastiche, laterizi, ceramiche, terre di scavo, materiali da demolizione stradale, ecc. questi materiali riciclabili sono ancora prevalentemente conferiti in discarica la TABELLA di seguito riportata mette in luce le grandi potenzialità di crescita del riciclaggio da demolizione e costruzione in Italia rispetto ad altri paesi (come l’Olanda, il Belgio, la Danimarca, la Finlandia o il Regno Unito) facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 5 per ottenere un significativo incremento delle quote di materiale riciclato occorrerebbero le seguenti condizioni operative: -revisione e aggiornamento normativi con introduzione di strumenti come la VAS (poco applicata in Italia); -più efficace programmazione gestionale che permetta l’effettiva creazione di un mercato del prodotto riciclato mettendo in contatto chi lo produce in cantiere con i possibili acquirenti - possibilità sono offerte dai mercati telematici: alcune iniziative sperimentali sono state già avviate come quella, in Emilia Romagna, del progetto VAMP (Valorizzazione dei materiali e prodotti di demolizione, 1998) che prevede la creazione di un commercio elettronico degli scarti edilizi; -raggiungimento di accordi di programma tra enti pubblici e privati per la diffusione capillare delle informazioni, la formulazione di regole di buona pratica e normative, la messa a punto di sistemi di gestione ed incentivi UN CASO: IL RICICLO DEI MATTONI dalla semplice triturazione dei mattoni si ottengono granulati che possono essere utilizzati nei sottofondi stradali e in elementi ricomposti è possibile tuttavia il recupero diretto dei mattoni in questo caso: -bisogna scegliere la tecnica di demolizione più adatta e meno invasiva per consentire il recupero dei mattoni, -prevedere già in cantiere una separazione dei mattoni dagli altri detriti; -per la fase di trattamento è utile studiare un metodo per pulire i mattoni dalla malta residua al fine del loro riuso facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 6 in Olanda un team di ricercatori della Delft University of Tecnology ha sperimentato l'utilizzo di un processo termico ottenendo il recupero di circa il 50% dei mattoni come risultato di un progetto pilota presso uno stabilimento industriale di Reuver per il diverso coefficiente di dilatazione termica della malta rispetto a quello del mattone d'argilla, il processo termico determina una differente deformazione dei due materiali e di conseguenza la creazione di forze di compressione e di trazione sull'interfaccia quando viene raggiunta una certa temperatura questa zona di interfaccia si rompe e subito dopo bisogna abbassare la temperatura quest'ultima operazione non va effettuata troppo velocemente altrimenti si possono creare delle forze in grado anche di creare delle microfratture nel mattone nel caso specifico della sperimentazione pilota, la temperatura raggiunta dopo 10 ore di riscaldamento progressivo è stata di 540°C, dopo un periodo stabilizzante di 20 ore, la temperatura è stata abbassata lentamente è stato anche constatato che la separazione della malta a base di cemento Portland è più facile rispetto a quella della malta a base di calce in quanto, dopo il trattamento, nel primo caso i mattoni sono completamente puliti mentre nel secondo sulla superficie del mattone rimane un sottile strato di malta ... facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 7 ... anche se i mattoni rossi in combinazione con la malta a base di cemento Portland presentano alla fine del processo termico molte più fessure il processo di selezione dei mattoni sani e di separazione della malta, la cui rimozione dal mattone non richiede più alcuna forza meccanica, può essere automatizzato nelle applicazioni pratiche poiché una selezione a mano risulta un lavoro troppo gravoso in termini di ore lavorative necessarie con l'uso di semplici macchinari si potrebbero facilmente separare i mattoni dalla malta e utilizzare i residui di malta ottenuti per la produzione di calcestruzzo o altra malta; i frammenti dei mattoni rotti potrebbero invece essere utilizzati per produrre nuovi mattoni è stata effettuata anche una successiva sperimentazione in occasione della demolizione di un edificio delle ferrovie a Rotterdam costruito nel 1970 in questo caso l'impresa è stata obbligata secondo quanto richiesto nell'appalto a procedere in cantiere ad un'attenta separazione dei materiali, utile per il successivo trasporto e trattamento dei rifiuti in questo caso è stato recuperato il 45% dei mattoni facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 8 UN CASO: IL RICICLO DELL’ALLUMINIO l’industria dei serramenti e, più in generale, quella di produzione dell’alluminio è stata una delle prime a promuovere l’attività di recupero, trattamento e riciclaggio degli scarti, sia nel caso in cui essi provengano da attività produttive, sia nel caso in cui essi provengano da attività di demolizione di manufatti edilizi l’introduzione di rottami nel processo di produzione permette infatti di ridurre i costi di estrazione della bauxite e le temperature nelle fasi di lavorazione, con evidenti vantaggi economici inoltre la riduzione delle attività estrattive della bauxite implica un minore impatto ambientale e paesaggistico legato all’attività di cava oltre che una riduzione delle emissioni inquinanti dovute ai processi estrattivi l'alluminio - in forma di estruso, lamiera o pezzi fusi viene usato comunemente per i serramenti di finestre ed altre strutture vetrate (dalle vetrine per negozio alle grandi soluzioni di involucro e copertura), per il rivestimento delle facciate, così come per le maniglie, i fermi per le finestre, le scale, i sistemi di condizionamento, ecc. i prodotti in alluminio possono essere riciclati, usando solo una piccola percentuale dell'energia che era stata originariamente necessaria per produrre l'alluminio primario l'alluminio è riciclabile diverse volte e quasi completamente senza che diminuiscano le sue proprietà i prodotti in alluminio smantellati possono essere rifusi e trasformati in lingotti per i nuovi prodotti estrusi e rotolati facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 9 il processo di riciclaggio comincia con lo smantellamento e l'accumulazione di vari elementi edilizi in alluminio; segue la separazione dei differenti materiali quali plastica, ferro, i componenti di legno ecc. per mezzo di tecnologie differenti (è cura del progettista non prevedere soluzioni ove l’alluminio sia commisto ad altri materiali in modo che la sua separazione sia troppo complessa: es. serramenti misto legno-alluminio) le parti di alluminio vengono direttamente immesse nella fornace per la rifusione o, se hanno rivestimento, sono trattate in un'installazione separata o, nel processo di fusione, in una fornace speciale con due alloggiamenti in cui il materiale restante è eliminato dopo la rifusione, il metallo liquido è trasferito per il raffinamento in una fornace nella quale vengono effettuate varie prove di composizione e se necessario sono aggiunti leganti tramite differenti processi si ottiene quindi la prima-qualità voluta di nuovi lingotti, billette, lastre o pezzi fusi ..................................................................................................... alcuni testi di riferimento: AA.VV. Innovazione costruttiva dell’architettura sostenibile. Edilstampa, Roma, 2003 – Capitolo IV “Il riciclaggio nell’edilizia”. Recycling - demolizioni e riciclaggio n. 01/2004 Edizioni PEI – Parma www.eaa.net facoltà di architettura di genova_docente_andrea giachetta corso di progettazione bioclimatica - modulo: tecnologie bioclimatiche 10