Un anno con le persone fragili

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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
PROVINCIA DI LECCO
NZ04654
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
REGIONALE - LOMBARDIA
2^
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
UN ANNO CON LE PERSONE FRAGILI
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
ASSISTENZA – ANZIANI cod. A01 -; Disabili cod. A06
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza
il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
Il progetto riguarda l’area anziani e in minor misura l’area disabilità. Si propone di
sviluppare e migliorare le politiche sociali attive dei Comuni con l’innovazione ed il supporto
dei giovani volontari di servizio civile.
Il progetto si caratterizza per diverse tipologie di interventi: si passa da azioni prettamente
preventive e di sostegno alla persona anziana “più fragile” a interventi di promozione di uno
stile di vita attivo e autonomo. Le Amministrazioni locali coinvolte ritengono
l’“invecchiamento attivo” una strategia fondamentale, sia per gli anziani che per la comunità,
per rallentare la perdita di autonomia e per garantire agli ultra 65enni un miglioramento
complessivo della qualità della vita;
I comuni nei quali si realizzerà il progetto sono PEREGO (Unione dei Comuni Lombarda
della Valletta), CIVATE e CALOLZIOCORTE che, nonostante le differenze legate alle
specifiche caratteristiche di contesto demografico e sociale, presentano esigenze comuni e
risorse simili rispetto ai bisogni prevalenti.
PEREGO ( Unione dei Comuni Lombarda della Valletta )
1
L’Unione dei Comuni Lombarda della Valletta con sede in Via Sacro Cuore n.24 – Rovagnate
(Lc) è costituita dai Comuni di Perego, Rovagnate e Santa Maria Hoè.
I suddetti hanno deliberato:
-
-
di conferire all’Unione stessa tutte le funzioni comunali, classificate secondo
l’ordinamento finanziario e contabile degli enti locali, a decorrere dal 1° gennaio 2012,
fatta eccezione per specifiche funzioni e competenze che, per espressa disposizione di
legge o scelta politica, rimangono in capo al Comune e/o al Sindaco;
in data 29.12.2011 è stata sottoscritta tra le parti la convenzione disciplinante il
conferimento (atto a cura notaio dr. Panzeri Franco - Rep.16371741134 del 29/12/2011);
a termini art.2 (finalità) della convenzione i Comuni conferenti assicurano l’unicità della
conduzione mediante l’Unione.
Il settore di intervento riguarda l’area anziani e in minor misura l’area disabilità. Si propone
di sviluppare e migliorare le politiche sociali attive dell’Unione con l’innovazione ed il
supporto dei giovani volontari di servizio civile.
Il progetto si caratterizza per diverse tipologie di interventi: si passa da azioni prettamente
preventive e di sostegno alla persona anziana “più fragile” a interventi di promozione di uno
stile di vita attivo e autonomo.
I destinatari del progetto sono gli anziani over 65 anni, sia in condizione di autosufficienza
che in condizione di fragilità (perdita parziale o totale di autonomia) oltre ai disabili.
I beneficiari: le famiglie degli anziani e dei disabili
Il passaggio all’età anziana, nel ciclo di vita familiare, è forse quello più faticoso poichè la
cura dell’anziano mette spesso la famiglia a contatto con la perdita, la sofferenza e la
decadenza. La rilevanza della condizione anziana è un dato ormai acquisito per l’evidenza che
assumono le sopra citate tendenze demografiche in atto. La famiglia, sempre più condizionata
da problemi economici, di contesto, di alloggio e sempre più interessata da trasformazioni
(single, figli unici, coppie senza figli…) è oggi più fragile e frammentata, e quindi non sempre
in grado di proteggere l’anziano che ne ha bisogno e, raramente, è nella possibilità di
accoglierlo quando questo si trovi a vivere solo e necessiti di aiuto e assistenza. Le
problematiche dei disabili e delle loro famiglie hanno molti punti in comune con quelle degli
anziani e le famiglie delle persone disabili si trovano ad avere una gestione della quotidianità
molto complessa.
Il progetto vuole dare maggior sostegno alla famiglia, che si trova molto spesso ad assumere
in prima persona la cura dell’anziano, diventando il perno attorno a cui ruota tutta la rete dei
servizi, supportandola e valorizzandola nei percorsi di cura ed assistenza.
Vuole al tempo stesso sostenere la comunità locale, che potrà considerare l’anziano non più
solo dal punto di vista del sostegno ad una difficoltà, ma della partecipazione attiva alla “vita”
del territorio promuovendo al contempo la solidarietà, la cooperazione e l’inclusione tra le
generazioni.
Il contesto di riferimento:
La letteratura demografica individua nelle persone di 65 e più anni la cosiddetta “popolazione
anziana”. Negli ultimi cinquant’anni, uno degli elementi più significativi del mutamento
sociale è il progressivo aumento di questa parte della popolazione generato sia dalla
diminuzione del tasso di natalità sia dall’aumento delle aspettative di vita.
Dati demografici:
2
- Perego (SEDE principale del progetti) con popolazione alla data del 31/12/2013 pari a
n.1.818
- Rovagnate (luogo di attività collegate o connesse ) con popolazione alla data del 31/12/2013
pari a n.2.932
- S. Maria Hoè (luogo di attività collegate o connesse) con popolazione alla data del
31/12/2013 pari a n.2.222.
La popolazione complessiva dell’Unione è, alla data del 31/12/2013, di n.6.972 abitanti.
Popolazione anziana residente:
L’andamento della popolazione residente anziana, considerando quale fascia d’età dai
sessantacinque anni in avanti, è quella risultante dal prospetto sotto riportato:
Fasce d’età
anno di
riferimento:
31/12/2010
Da 65 a 74 n. abitanti: 651
anni
Da 75 a 84 n. abitanti: 391
anni
Da 85 anni e n. abitanti: 108
oltre
anno di
riferimento:
31/12/2011
n. abitanti: 667
anno di
riferimento:
31/12/2012
n. abitanti: 700
anno di
riferimento
31/12/2013
n. abitanti: 700
n. abitanti: 408
n. abitanti: 427
n. abitanti: 453
n. abitanti: 118
n. abitanti: 122
n. abitanti: 124
Dal suddetto prospetto si evince che rispetto all’anno 2010 la popolazione anziana ha subito
una crescita, generata soprattutto dall’aumento delle aspettative di vita.
Fonte: Servizio Anagrafe dell’Unione dei Comuni
CIVATE
L’Ente Comune di Civate ha sede in Via A. Manzoni 5, 23862 Civate (LC)
Il settore di intervento riguarda l’area anziani e in minor misura l’area disabilità. Si propone
di sviluppare e migliorare le politiche sociali attive del Comune con l’innovazione ed il
supporto del giovane volontario di servizio civile.
Il progetto si caratterizza per diverse tipologie di interventi: si passa da azioni prettamente
preventive e di sostegno alla persona anziana “più fragile” a interventi di promozione di uno
stile di vita attivo e autonomo.
I destinatari del progetto sono:
Gli anziani over 65 anni, sia in condizione di autosufficienza che in condizione di fragilità
(perdita parziale o totale di autonomia) oltre ai disabili.
Il contesto di riferimento:
La letteratura demografica individua nelle persone di 65 e più anni la cosiddetta “popolazione
anziana”. Negli ultimi cinquant’anni, uno degli elementi più significativi del mutamento
sociale è il progressivo aumento di questa parte della popolazione generato sia dalla
diminuzione del tasso di natalità sia dall’aumento delle aspettative di vita.
I beneficiari: le famiglie degli anziani e dei disabili
Il passaggio all’età anziana, nel ciclo di vita familiare, è forse quello più faticoso poichè la
cura dell’anziano mette spesso la famiglia a contatto con la perdita, la sofferenza e la
decadenza. La rilevanza della condizione anziana è un dato ormai acquisito per l’evidenza che
3
assumono le sopra citate tendenze demografiche in atto. La famiglia, sempre più condizionata
da problemi economici, di contesto, di alloggio e sempre più interessata da trasformazioni
(single, figli unici, coppie senza figli…) è oggi più fragile e frammentata, e quindi non sempre
in grado di proteggere l’anziano che ne ha bisogno e, raramente, è nella possibilità di
accoglierlo quando questo si trovi a vivere solo e necessiti di aiuto e assistenza. Le
problematiche dei disabili e delle loro famiglie hanno molti punti in comune con quelle degli
anziani e le famiglie delle persone disabili si trovano ad avere una gestione della quotidianità
molto complessa.
Il progetto vuole dare maggior sostegno alla famiglia, che si trova molto spesso ad assumere
in prima persona la cura dell’anziano, diventando il perno attorno a cui ruota tutta la rete dei
servizi, supportandola e valorizzandola nei percorsi di cura ed assistenza.
Vuole al tempo stesso sostenere la comunità locale, che potrà considerare l’anziano non più
solo dal punto di vista del sostegno ad una difficoltà, ma della partecipazione attiva alla “vita”
del territorio promuovendo al contempo la solidarietà, la cooperazione e l’inclusione tra le
generazioni.
Il contesto nel quale si svolgono le attività del progetto:
La popolazione complessiva del Comune di Civate è, alla data del 31/12/2013, di n.4.008
abitanti.
Alcuni dati sulla popolazione anziana residente:
La popolazione residente anziana, considerando quale fascia d’età dai sessantacinque anni in
avanti, è quella risultante dal prospetto sotto riportato:
Dai 65 anni ai 74 anni Dai 75 anni agli 84
376
277
Fonte:Ufficio Anagrafe del Comune di Civate.
Oltre gli 85
152
TOTALE DELLA
POPOLAZIONE
31 /12/2013
4008
CALOLZIOCORTE
ALCUNI DATI SULLA POPOLAZIONE ANZIANA RESIDENTE
Al 31/12/2013 risiedevano a Calolziocorte 3.037 anziani, circa il 21% della popolazione
complessiva.
Tabella 4: Popolazione anziana residente nel comune di Calolziocorte
Totale 65 e
Anno
Totale 65 e più F Totale 65 e più Totale residenti
più M
2010
1.262
1.693
2.955
14.315
2011
1.319
1.734
3.053
14.278
2012
1273
1678
2951
14. 314
2013
1317
1720
3037
14.201
Fonte: Ufficio Anagrafe Comune di Calolziocorte.
Nel territorio del Comune di Calolziocorte gli anziani che vivono soli sono il 25,8% di tutti
gli over 65.
4
Il numero elevato di anziani soli e, più in generale, la consistente crescita della popolazione
anziana sul totale della popolazione residente, ha motivato il comune di Calolziocorte ad
aderire al progetto provinciale.
IL CONTESTO NEL QUALE SI SVOLGONO LE ATTIVITÀ DEL PROGETTO
Servizio Anziani
Il Servizio Anziani è l’insieme delle prestazioni rivolte alla popolazione ultra 65enne, volte a
ridurre il rischio di isolamento e la perdita di autonomia offrendo aiuti concreti specialmente
in caso di problematiche sociali e sanitarie. All’interno del Servizio Anziani si pone il
Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD), le cui prestazioni però sono dirette ad una fascia di
utenza eterogenea che include anche adulti disabili e adulti fragili in particolari situazioni
socioeconomiche e familiari, seppur in piccola percentuale rispetto ad un’utenza
prevalentemente anziana.
Il Servizio Anziani é ubicato nel Settore Servizi alla Persona e alla Famiglia del Comune di
Calolziocorte sito in P.zza V.Veneto n. 13; dispone di un ufficio con due postazioni e una
saletta riunioni adiacente dove si svolgono gli incontri con le assistenti domiciliari e altri
operatori.
CDD - Centro Diurno Disabili
Il CDD si trova a Calolziocorte in Via De Amicis; è situato accanto alla scuola Primaria
“Mondo Giusto” del Pascolo con la quale condivide una parte del giardino. Al suo interno ci
sono una cucina, un locale spogliatoio, un magazzino, due bagni per disabili, un bagno per
utenti, un bagno per operatori, un locale adibito a palestra, un ufficio per operatori, un
laboratorio ceramica, un laboratorio informatica, un laboratorio di falegnameria.
La struttura ospita 20 disabili gravi di età compresa tra i 18 e i 65 anni, tutti italiani, inseriti
nella struttura alcuni dal 1984 (anno di apertura del servizio).
Al CDD si svolgono attività educative, di socializzazione, psicomotorie, espressive e creative,
operativo-manuali, riabilitative e terapeutiche; le principali sono ippoterapia, piscina, vasca
benessere, cucina, computer, giornalino, giardinaggio, musica, pittura, tandem, ginnastica
dolce, palestra, uscite sul territorio, laboratorio video,stimolazione sensoriale, estetica, attività
in collaborazione con alcune classi della scuola primaria vicina. Per ogni utente viene
predisposto un progetto educativo e un programma individualizzato di attività che
periodicamente viene verificato e aggiornato dagli operatori.
Il servizio si configura anche come punto di riferimento per le famiglie degli utenti dove
possono reperire informazioni e conoscenze, soddisfare esigenze di orientamento e di
supporto al loro compito educativo. I famigliari vengono inoltre coinvolti nella condivisione
del progetto educativo e degli obiettivi educativi pensati dall’equipe e nell’organizzazione del
servizio attraverso incontri periodici .
Il CDD è anche una risorsa del territorio che contribuisce a creare una sensibilizzazione
culturale verso la disabilità.
5
7) Obiettivi del progetto:
1. Favorire l’integrazione degli anziani e dei disabili nel contesto locale, attivando un
maggior raccordo tra la rete formale dell’assistenza socio-sanitaria, già presente sul
territorio, e la rete informale composta da famiglie, parenti, vicinato, associazioni di
volontariato, parrocchie e società civile.
Con il progetto si intende ampliare l’inserimento degli anziani e dei disabili in contesti
ambientali aperti e stimolanti o creare maggiori contatti e occasioni di dialogo e di scambio
con le nuove generazioni, per poter migliorare o mantenere le potenzialità/abilità fisiche,
motorie e relazionali.
Per raggiungere tale risultato è indispensabile da un lato favorire l’autonomia e
l’indipendenza degli anziani e/o disabili, dall’altra stimolare in essi nuovi interessi o sostenere
quelli già esistenti e consentire loro di mettere a disposizione della collettività le competenze
e l’esperienza acquisiti nel corso degli anni, così da renderli partecipi e attivi e farli sentire
ancora utili agli altri.
Si pensa di realizzare, ad esempio, iniziative di animazione e aggregazione per aumentare le
occasioni di socializzazione, anche tramite supporto a progetti attivi o da attivarsi a favore dei
centri anziani, quali ad esempio il “Caffè degli Anta”a Perego; attività motorie per favorire
uno stile di vita e comportamenti positivi e salutari come ad esempio corsi di ginnastica dolce
e passeggiate (gruppi di cammino); pratiche di volontariato nelle quali la persona diventa
protagonista attivo, come ad esempio il “Piedibus”.
I giovani volontari saranno quindi coinvolti nella realizzazione di questa attività e a loro volta
saranno arricchiti dall’esperienza del contatto con persone anziane e/o disabili, così come
dalle opportunità di scambio e comunicazione tra le varie fasce d’età nell’ambito di iniziative
o manifestazioni locali.
I principali risultati attesi dal progetto sono il sostegno alle attività che si svolgono all’interno
e all’esterno delle strutture diurne per persone fragili (es.Centri Diurni Disabili) e l’aumento
delle attività/iniziative anche in collaborazione con le associazioni locali, allo scopo di
sensibilizzare la comunità e in particolare le giovani generazioni.
2. Rispondere ai bisogni delle persone più fragili attraverso la realizzazione di attività e
l’erogazioni di prestazioni di sostegno e di supporto alle funzioni della vita quotidiana, in
una prospettiva di maggior relazione e vicinanza.
Per favorire questo risultato si prevede di migliorare e potenziare i servizi di
accompagnamento agli anziani non autosufficienti presso strutture sanitarie e/o sociali,
provvedendo anche allo svolgimento di piccole commissioni (spesa, pagamento bollette, ecc.)
e al disbrigo di pratiche.
I risultati attesi dal progetto sono la rilevazione di informazioni più puntuali (problematiche,
bisogni…) sugli anziani e sui disabili che vivono nella propria abitazione rispetto alla
gestione della vita quotidiana, l’incremento del numero delle prestazioni effettuate e del
numero degli anziani e disabili accompagnati o aiutati.
3. Promuovere il miglioramento dei servizi sociali gestiti dall’Unione e dai comuni di
Civate e di Calolziocorte per offrire risposte più attente e qualificate agli anziani e ai
disabili
Per raggiungere questo obiettivo, i giovani volontari potranno incrementare e supportare le
attività dei Servizi di Assistenza Domiciliare, comprese le attività di segretariato sociale che si
effettuano per gli anziani, per rispondere in modo più efficace e mirato alle richieste e ai
bisogni dell’utenza. I risultati attesi dal progetto sono il miglioramento dell’organizzazione
6
dei servizi sociali esistenti e la qualità delle prestazioni rese. Un altro importante risultato da
raggiungere è quello dell’ampliamento della conoscenza dei servizi per gli anziani e per i
disabili presenti sul territorio.
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in
servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo
che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Si prevedono i seguenti piani di attuazione per il raggiungimento degli obiettivi:
•
•
•
•
•
accoglienza
formazione generale e specifica
realizzazione delle attività previste
monitoraggio
valutazione in itinere e valutazione finale
L’intero percorso verrà monitorato durante tutte le fasi e sarà supportato dagli OLP al fine
del conseguimento dell’autonomia operativa dei volontari. Per il raggiungimento degli
obiettivi sopra indicati sono previste le seguenti fasi temporali:
Le attività da attuare, (sviluppo del punto 7) che riguardano tutte le Sedi interessate dal
progetto sono:
per AREA ANZIANI
•
Progettazione e gestione di iniziative di animazione e aggregazione per aumentare le
occasioni di socializzazione, anche tramite supporto a progetti attivi o da attivarsi a
favore dei centri anziani, quali il “Caffè degli Anta” a Perego; attività motorie per
favorire uno stile di vita e comportamenti positivi e salutari come ad esempio corsi di
ginnastica dolce e passeggiate (gruppi di cammino); pratiche di volontariato nelle
quali la persona diventa protagonista attivo.
• Organizzazione di incontri nei quali verranno invitate le persone ultra 65enni alle quali
verranno esposte le attività organizzate dalle diverse sedi che necessitano di un
supporto volontario alla loro portata, ad esempio il “Piedibus”.
7
•
Organizzazione di attività animative quali: festa dell’anziano, festa dei nonni,
camminate della salute, ecc. e attività di supporto relazionale
• Organizzazione e gestione di uscite sul territorio affinché gli utenti possano conoscere
ambienti nuovi, sperimentare situazioni di vita “normali”(ordinarie), socializzare e
sperimentare le proprie autonomie nello svolgere anche piccole commissioni
•
Incremento delle attività dei Servizi di Assistenza Domiciliare, comprese le attività di
segretariato sociale che si effettuano per gli anziani, al fine di rispondere in modo più
efficace e mirato alle richieste e ai bisogni dell’utenza e qualificare gli strumenti di
informazione,sui servizi erogati agli anziani e per i disabili presenti sul territorio.
• Svolgimento del Servizio di accompagnamento verso i presidi ospedalieri, strutture
sanitarie, centri medici, per visite, prelievi, accertamenti, ritiro esiti Il servizio verrà
svolto utilizzando i mezzi di proprietà comunale; gli uffici servizi sociali registrano le
prenotazioni ed organizzano settimanalmente il programma dei trasporti
•
Assistenza economica, domande di buoni sociali e voucher;
•
Assistenza domiciliare; trasporto dei pasti a domicilio; lavanderia; trasporto degli
utenti per pratiche varie, visite mediche, terapie e dialisi; stesura e somministrazione
del questionario di gradimento del servizio di assistenza domiciliare e del servizio
pasti; ricoveri in RSA o CDI; tessera di libera circolazione, fondo sostegno affitto,
pratiche ISEE, consulenza per domande di invalidità/accompagnamento, ecc;
Per AREA DISABILI
Sede di Civate
Servizio di trasporto disabili, utile a garantire: a) l'accesso alle strutture sanitarie,
assistenziali nonché riabilitative pubbliche o convenzionate; b) la frequenza scolastica alla
scuola dell'obbligo a giovani disabili o minori segnalati dai servizi sociali in condizioni di
disagio psico-sociale; c) il raggiungimento di centri diurni a gestione diretta o
convenzionata di minori o disabili. Il servizio di trasporto è effettuato sia in forma
collettiva sia in forma individuale a seconda delle esigenze e della destinazione.
CDD di Calolziocorte
Per le attività previste, a titolo esemplificativo e suscettibili di modifiche a seconda della
programmazione di dettaglio e del numero e caratteristiche degli ospiti sono le seguenti:
•
Uscita sul territorio con tandem: permette di vivere il territorio circostante e
consolidarne la conoscenza e per gli utenti che salgono su biciclette speciali di
percorrerlo in una modalità stimolante;
•
Uscite sul territorio che permettono agli utenti di conoscere ambienti nuovi,
sperimentare situazioni di vita “normali”(ordinarie), socializzare e sperimentare le
proprie autonomie nello svolgere anche piccole commissioni.
•
Attività in piscina:in strutture adeguate gli utenti possono acquisire maggiore fiducia
nelle proprie capacità e stimolare il piacere senso motorio del contatto con l’acqua
8
•
Edizione giornalino: gli utenti si confrontano su argomenti suggeriti dagli educatori
che poi vengono realizzati sulla carta, è un modo per rielaborare i vissuti e stimolare la
memoria
•
Laboratorio ceramica: gli utenti vengono stimolati ad esprimersi tramite il colore e
l’utilizzo di diverse forme (piane, concave e convesse), all’attività partecipano anche i
bambini della scuola primaria del Pascolo
•
Laboratorio “saponando”: gli utenti creano, attraverso una metodologia specifica e con
il supporto degli operatori, saponi di diverse forme e colori. Viene qui stimolata la loro
creatività, il senso del tatto e quello dell’olfatto.
•
Ippoterapia: obiettivo è stimolare la sensibilizzazione degli utenti nel contatto col
mondo animale, conoscenza del cavallo e delle sue abitudini, acquisire maggior
fiducia nel rapporto con se stessi e con l’animale
•
Fattoria: gli utenti si recano alla “Casa dei Ragazzi” di Olgiate Molgora dove, insieme
a un certo gruppo di ospiti della struttura, intraprendono un percorso di conoscenza
degli animali della fattoria e delle principali tecniche agricole (raccolta delle
pannocchia, semina, ecc).
•
Laboratorio cucina: gli utenti si sperimentano, sotto la supervisione degli educatori,
nelle principali pratiche culinarie. Obiettivo dell’attività è quello di imparare a
riconoscere e ad utilizzare gli strumenti e gli alimenti in modo adeguato.
•
Vasca benessere: gli utenti, principalmente quelli carrozzati, usufruiscono per una
volta alla settimana di una vasca idromassaggio che consente loro di ridurre la
tensione muscolare e di godere di stimolazioni senso motorie in acqua.
•
Uscite sul territorio con utenti del cdd nei momenti di chiusura del servizio
Inoltre
• Somministrazione di questionari agli anziani e alle famiglie dei disabili per sondare le
loro problematiche e il gradimento dei servizi
•
Organizzazione di attività per informare la cittadinanza dei servizi resi
(implementazione siti istituzionali, redazione di comunicati stampa, lettere ai
cittadini).
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la
specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
Il personale coinvolto nella realizzazione del progetto è formato da operatori sociali e
amministrativi che hanno maturato adeguate esperienze presso gli enti locali. Per le varie
attività previste nel progetto gli operatori forniranno le proprie conoscenze e la propria
esperienza, acquisite sia nell’attività lavorativa svolta all’interno dell’ente sia con la
partecipazione a corsi di formazione e aggiornamento, in modo tale che i giovani siano
motivati alla conoscenza e all’apprendimento, imparando che l’acquisizione delle competenze
avviene “sul campo” ed è anche frutto dell’esperienza diretta e concreta.
9
PEREGO (Unione)
Il personale coinvolto nella realizzazione del progetto è formato dallo staff degli uffici dei
servizi sociali dell’unione dei Comuni della Valletta (n. 2 operatori) oltre al personale dei
servizi amministrativi, gli amministratori locali di riferimento per la materia e n.10 volontari
del Centro diurno pomeridiano.
CIVATE
Il personale coinvolto nella realizzazione del progetto è formato dallo staff del Comune,
l’assessore ai servizi sociali con il Sindaco e i volontari delle associazioni locali che
concorrono alla realizzazione delle azioni del progetto.
CALOZIOCORTE
Servizio Anziani
Nel servizio anziani lavorano n. 3 dipendenti comunali, tutti gli altri operatori sono esterni: gli
addetti al servizio di assistenza domiciliare e al trasporto dei pasti, appartengono ad una
cooperativa sociale di tipo A; gli addetti al servizio trasporti per visite mediche, terapie e
dialisi, appartengono all’associazione dei volontari del soccorso e gli addetti alla preparazione
dei pasti ad un’azienda di ristorazione collettiva.
n.1 Responsabile dei Servizi Sociali (36 ore settimanali):organizza il servizio e ne controlla il
funzionamento, si occupa della gestione economica, stipula convenzioni e raccoglie i reclami;
n. 1 assistente sociale (n. 36 ore settimanali) coordina il servizio mantiene i contatti con gli
utenti e /o famigliari, definisce i piani di intervento individuali, effettua visite domiciliari,
custodisce la documentazione degli utenti, è il punto di raccordo di tutti i servizi;
n. 1 referente del sad/servizi per gli anziani (25 ore settimanali): collabora con l’assistente
sociale nel curare i rapporti con l’utenza in ordine a tutti gli aspetti organizzativi ed
amministrativi, effettua un segretariato sociale per anziani professionalizzato, emette le rette
dei servizi;
n. 1 coordinatrice del sad (8 ore settimanali): provvede alla gestione del personale del sad,
predispone la programmazione settimanale del piano di lavoro delle ASA, mantiene i contatti
con l’assistente sociale per la verifica costante dei programmi in atto, collabora con i servizi
sociali nella predisposizione di progetti/interventi sull’utenza anziana;
n. 10 assistenti domiciliari (totale n. 235 ore settimanali): garantiscono l’assistenza al
domicilio dell’utente, supportano le famiglie nell’attività di cura della persona, collaborano
col servizio sociale nell’individuare le modalità migliori per garantire l’aiuto al domicilio e la
stesura del piano assistenziale personalizzato
n. 2 operatori: per il trasporto dei pasti caldi a domicilio
n. 2 operatori addetti alla ristorazione: n. 1 cuoca e n. 1 aiuto cuoca
Inoltre il Comune di Calolziocorte ha stipulato con l’Associazione Anziani di Calolziocorte
detta AVAC una convenzione per la gestione del centro sociale polivalente per anziani e per
la realizzazione di attività ed iniziative sociali, culturali, sportive e ricreative.
CALOLZIOCORTE
CDD - Centro Diurno Disabili
n. 1 coordinatore (10 ore settimanali): figura di raccordo tra CDD e Comune, pianifica il
lavoro del personale, cura il rapporto con gli utenti e i famigliari, è garante del buon
funzionamento del centro, promuove e coordina, in collaborazione con l’Amministrazione
Comunale, le iniziative e gli interventi per l’organizzazione del servizio; sarà il riferimento
del volontario nella sede di servizio.
n. 6 educatori (207 ore settimanali): sono il riferimento per gli utenti e le loro famiglie, sono
responsabili dei progetti educativi individuali e delle attività;
10
n. 3 ASA (100 ore settimanali ) si occupano dell’igiene degli utenti, della cura della persona,
della pulizia e del riordino dei locali, del servizio mensa e lavanderia e supportano le attività;
n. 1 autista e n. 1 accompagnatore: provvedono al trasporto degli utenti da casa al CDD e
viceversa;
n. 1 psicologo (60 ore annuali ca): promuove momenti di ascolto, incontro e approfondimento
con le famiglie e rende possibile una condivisione di problematiche e di modalità di
affrontarle; segue e sostiene il lavoro del gruppo degli educatori;
n. 1 fisiatra (30 ore annuali);
n. 1 fisioterapista (n. 10 ore settimanali): segue il percorso di mantenimento degli utenti con
problematiche motorie;
n. 2 operatori addetti alla ristorazione: n. 1 cuoca e n. 1 aiuto cuoca
n. 13 volontari operano in raccordo con gli educatori nell’organizzazione delle attività
Il raccordo tra il Comune e il CDD viene tenuto, per quanto di competenza, dall’Assistente Sociale
comunale – Area Disabili e dal Responsabile dei Servizio Sociali.
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Le azioni che il volontario dovrà svolgere, affiancando gli operatori dei servizi sociali delle
rispettive sedi al fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi del progetto sono così
individuate:
PEREGO (Unione )
• Raccogliere le disponibilità degli anziani a svolgere attività di volontariato e
collaborare a stendere dei programmi settimanali ed a prevedere le sostituzioni;
• Sottoporre dei questionari agli anziani per verificare la loro situazione personale,
familiare, sociale e sanitaria;
• Supportare l’attività di segretariato sociale dell’ufficio servizi sociali, svolgendo
compiti amministrativi e rapportandosi con l’utenza;
• Supportare il servizio sociale nelle seguenti attività:
- trasporto/accompagnamento del cittadino anziano o disabile per il disbrigo di
pratiche varie e per svolgere piccole commissioni, per la spesa, per
l’accompagnamento a visite e terapie, ecc;
- compagnia alla persona anziana sia al domicilio sia accompagnandola in passeggiate,
centri ricreativi…;
- consegna dei pasti a domicilio.
• Supportare le attività culturali, sportive, ricreative, promozionali e sociali organizzate
da associazioni locali che gestiscono, tramite convenzioni in essere con l’Unione,
attività di utilità sociale e di interesse pubblico;
• Supportare le famiglie nel disbrigo delle pratiche amministrative e partecipando a
progetti di sollievo al domicilio o sul territorio;
• Accompagnare gli utenti disabili ai centri diurni, in accordo con l’ufficio servizi
sociali, a visite mediche, attività ricreative e culturali;
• Supportare il personale dell’Unione nell’istruttoria delle pratiche amministrative
afferenti i servizi sociali – settore anziani e disabili.
CIVATE
Il volontario di Servizio Civile affianca gli operatori specializzati dei servizi (Assistente
Sociale del Comune ed altri operatori delle Gestioni associate) e potrà contribuire ad
incrementarne la quantità o la qualità affiancandosi all’attività degli operatori, oppure,
11
dopo un periodo di formazione e con la costante supervisione dell’operatore locale di
progetto, occupandosi di attività non svolte da altro personale.
Le attività dei servizi di assistenza agli anziani comprendono:
• collaborare per assistenza ed accompagnamento delle persone anziane;
• supportare gli operatori per il trasporto di persone parzialmente non autosufficienti;
• distribuzione di pasti a domicilio per persone anziane o non autosufficienti;
• collaborazione nell’elaborazione in equipe dei piani riabilitativi individuali e di
gruppo;
• concorrere alla pulizia e riordinamento degli ambienti di lavoro e di gruppo;
• collaborazione nelle mansioni di segreteria;
• supporto amministrativo generico e del servizio;
CALOLZIOCORTE
Servizio Anziani
•
•
•
•
Supportare l’attività di segretariato sociale dell’ufficio servizi sociali, svolgendo
compiti amministrativi e rapportandosi con l’utenza;
Supportare il servizio di assistenza domiciliare nelle seguenti attività:
trasporto/accompagnamento per il disbrigo di pratiche varie e per svolgere piccole
commissioni, per la spesa, per l’accompagnamento a visite e terapie; compagnia alla
persona anziana sia al domicilio sia accompagnandola in passeggiate, centri
ricreativi…; piccole pulizie domestiche e consegna dei pasti a domicilio.
Collaborare con l’assistente sociale alla stesura del questionario di gradimento del
servizio di assistenza domiciliare e sua somministrazione agli utenti;
Supportare le attività culturali, sportive, ricreative, promozionali e sociali organizzate
dall’associazione Anziani Calolziesi (anche soggiorni marini).
CALOLZIOCORTE
CDD - Centro Diurno Disabili
•
•
•
•
•
•
•
9)
Supportare le attività, come descritte nel punto 8.1, che si svolgono all’interno e
all’esterno del Centro, in stretto contatto con gli educatori e col personale sociosanitario operante in struttura (il volontario sarà seguito da un educatore di
riferimento);
Partecipare, dopo una prima conoscenza del servizio, alle riunioni d’equipe che
settimanalmente si svolgono tra gli operatori del centro e alle riunioni organizzative
che si tengono due volte alla settimana;
Partecipare alle riunioni bimestrali che si svolgono tra operatori del centro e i referenti
comunali;
Partecipare ai momenti di verifica e programmazione delle attività del centro,
contribuendo alla progettazione delle attività;
Supportare le famiglie del centro nel disbrigo delle pratiche amministrative e
partecipando a progetti di sollievo al domicilio o sul territorio, anche in momenti di
chiusura del centro;
Accompagnare gli utenti del centro, in accordo col servizio CDD, a visite mediche,
attività ricreative e culturali;
Supportare il personale nell’istruttoria delle pratiche amministrative afferenti al centro.
Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
4
12
10) Numero posti con vitto e alloggio:
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
4
12) Numero posti con solo vitto:
0
13) Monte ore annuo dei volontari:
1400
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6)
5
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
•
•
•
Flessibilità oraria e organizzativa funzionale alle esigenze del servizio;
Rispetto della normativa sulla tutela della privacy dei cittadini e del segreto
professionale;
Disponibilità a brevi spostamenti dalla sede di impiego ad altri luoghi previsti dal
progetto stesso (per motivi di servizio);
Oltre agli obblighi sopra indicati il CDD – Centro Diurni Disabili di Calolziocorte chiede di
garantire la presenza per 30 ore settimanali e la disponibilità per alcune attività extra
(soggiorni marini, gite varie, uscite nei week end).
13
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto
Sede di
attuazione del
progetto
Comune
1
Servizio affari
generali e
istituzionali
Perego
2
Comune
Civate
3
Servizio
Anziani
Calolziocorte
4
Centro Diurni
Disabili
Calolziocorte
N.
Indirizzo
Via
Montegrappa
1
Via A.
Manzoni,5
Piazza
Vittorio
Veneto, 13
Via De
Amicis, 12
Cod.
N. vol. per
ident. sede
sede
Cognome e Data di
nome
nascita
C.F.
80380
1
Panzeri
Paola
09/05/
1955
PNZPLA55E49H596Y
78430
1
Leone
Berta
25/06/
1962
LNEBRT62H65LO49O
80516
1
Suraci
Caterina
06/10/
1960
SRCCRN60R46H224S
80511
1
Cariboni
Cristina
05/04/
1974
CRBCST74D45A745E
Nominativi dei Responsabili Locali di
Ente Accreditato
Cognome e
nome
Data di
nascita
C.F.
14
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
Le attività di promozione e sensibilizzazione del SCN verranno rese note attraverso il piano di
comunicazione annuale della Provincia di Lecco che comprenderà sia azioni riferite a tutti i
progetti di servizio civile dell’Ente sia quelle specifiche per la singola sede di progetto. Le attività
di promozione saranno così articolate:
Comunicazione.
Pubblicizzazione del bando UNSC e del progetto attraverso comunicati stampa e appositi depliant
e locandine, diffusi rispettivamente agli organi di informazione locale e alle sedi interne ed esterne
degli Enti di progetto.
Sarà dedicata particolare attenzione alla comunicazione del progetto direttamente ai giovani,
mediante siti internet della Provincia (www.provincia.lecco.it), il portale dell’Osservatorio per le
Politiche Sociali della Provincia di Lecco, newsletter istituzionali, mailing list, avvisi personalizzati
ai giovani interessati al Servizio civile. In particolare saranno coinvolti nella mediazione
comunicativa con i giovani i Servizi Informagiovani e i Centri di Aggregazione Giovanile della
provincia di Lecco, le Biblioteche comunali, l’Ufficio d’informazione e accoglienza turistica della
Provincia, le Parrocchie. Gli Operatori Locali di Progetto inoltre parteciperanno a uno o più incontri
di presentazione del Progetto organizzati direttamente dalla Provincia o in collaborazione con gli
enti.
Sensibilizzazione.
Le principali iniziative riguardano le modalità di promozione del Servizio Civile nelle Scuole
superiori del territorio attraverso la valorizzazione delle testimonianze dei giovani che hanno già
svolto l’anno di servizio civile, la produzione di strumenti informativi mirati, l’impiego di canali
comunicativi vicini al linguaggio giovanile (video sul Servizio civile, trasmissioni radiofoniche,
blog, ecc.).
Ore dedicate alla promozione e sensibilizzazione: 30 ore ca.
Per quanto riguarda le attività generali di promozione e sensibilizzazione dell’ente Provincia si
rinvia al documento sul Sistema di comunicazione e coordinamento del Servizio civile prodotto
in sede di accreditamento.
Inoltre ciascuna sede del progetto utilizzerà per la promozione e sensibilizzazione i propri canali
informativi.
Si segnalano per le seguenti sedi:
PEREGO (Unione)
• .Incontro pubblico illustrativo e informativo sul progetto specifico per l’impiego dei volontari in servizio
civile; l’incontro sarà rivolto ai giovani residenti nell’Unione dei Comuni Lombarda della
Valletta (Comuni di Perego – Rovagnate - Santa Maria Hoè) rientranti nella fascia d’età
richiesta per il servizio civile.
•
Pubblicità del progetto attraverso affissione manifesti e comunicazioni presso le bacheche del
territorio e informazione tramite il sito Web dell’Unione dei Comuni Lombarda della Valletta e
dei Comuni facenti parte della stessa, oltre che informazione tramite il profilo facebook
dell’Unione.
•
Promozione nelle biblioteche mediante affissione avviso e distribuzione volantini informativi.
•
Distribuzione informativa ai giovani rientranti nella fascia d’età richiesta per il servizio civile.
15
CIVATE
• Pubblicizzazione del servizio civile attraverso il sito istituzionale del Comune
www.comune.civate.lc.it e sul sito culturale “4Seasons”;
• Volantini e manifesti da diffondere alla cittadinanza;
• Comunicati stampa alle testate locali.
CALOLZIOCORTE
• Pubblicizzazione del servizio civile attraverso il sito internet del Comune;
• Calolzioinforma, trasmissione radiofonica di attività e comunicazione del territorio
calolziese;
• Volantini e manifesti da diffondere alla cittadinanza;
• Comunicati stampa alle testate locali.
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
L’ufficio Servizio Civile della Provincia di Lecco effettuerà l’istruttoria in merito all’ammissibilità
dei vari candidati.
Si procederà quindi a costituire un’apposita Commissione che avrà il compito di esaminare e
valutare tutti i candidati ammessi.
PUNTEGGI DA ATTRIBUIRE AL CURRICULUM
Tot. Max punti 30 – periodo max. valutabile 12 mesi
PRECEDENTI ESPERIENZE PRESSO ENTI CHE REALIZZANO IL PROGETTO:
coefficiente 1,00 (mese o fraz. mese sup. o uguale a 15 gg.)
PRECEDENTI ESPERIENZE NELLO STESSO SETTORE DEL PROGETTO PRESSO ENTI
DIVERSI DA QUELLO CHE REALIZZA IL PROGETTO:
coefficiente 0,75 (mese o fraz. mese sup. o uguale a 15 gg.)
PRECEDENTI ESPERIENZE IN UN SETTORE DIVERSO PRESSO ENTE CHE REALIZZA IL
PROGETTO:
coefficiente 0,50 (mese o fraz. mese sup. o uguale a 15 gg.)
PRECEDENTI ESPERIENZE IN SETTORI ANALOGHI PRESSO ENTI DIVERSI DA QUELLO
CHE REALIZZA IL PROGETTO
Coefficiente 0,25 (mese o fraz. mese sup. o uguale a 15 gg.)
TITOLO DI STUDIO (valutare solo il titolo più elevato)
Laurea attinente progetto = punti 8
Laurea non attinente a progetto = punti 7
Laurea di primo livello (triennale) attinente al progetto= punti 7
Laurea di primo livello (triennale) non attinente al progetto= punti 6
Diploma attinente progetto = punti 6
Diploma non attinente progetto = punti 5
Frequenza scuola media Superiore = fino a 4 punti (per ogni anno concluso punti 1,00)
TITOLI PROFESSIONALI (valutare solo il titolo più elevato)
Attinenti al progetto = fino a punti 4
Non attinenti al progetto = fino a punti 2
Non terminato = fino a punti 1
ESPERIENZE AGGIUNTIVE A QUELLE VALUTATE = fino a 4 punti
Così meglio definiti e precisati:
16
- coefficiente 0,10 (mese o fraz. mese sup. o uguale a 15 giorni) per esperienza non attinente al
progetto;
- coefficiente 0,20 (mese o fraz. mese sup. o uguale a 15 giorni) per esperienza attinente al
progetto.
ALTRE CONOSCENZE = fino a punti 4
PUNTEGGI RIFERITI AGLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE
PUNTEGGI DA ATTRIBUIRE ALLA SCHEDA DI VALUTAZIONE
SCHEDA GIUDIZIO FINALE: fino a un massimo di 60 punti (Per superare la selezione
occorre un punteggio minimo di 36/60)
FATTORI DI VALUTAZIONE APPROFONDITI DURANTE IL COLLOQUIO E LORO
INTENSITA’
- Pregressa esperienza presso l’Ente: giudizio (max 60 punti)
60 punti a chi ha avuto più di 12 mesi di esperienza;
50 punti a chi ha avuto 6 mesi di esperienza pregressa;
45 punti a chi ha avuto da 3 a 5 mesi di esperienza pregressa;
40 punti a chi ha avuto meno di 3 mesi di esperienza;
30 punti a chi non ha avuto esperienza.
- Pregressa esperienza nello stesso o in analogo settore d’impiego: giudizio (max 60 punti)
60 punti a chi ha avuto più di 12 mesi di esperienza;
50 punti a chi ha avuto 6 mesi di esperienza pregressa;
45 punti a chi ha avuto da 3 a 5 mesi di esperienza pregressa;
40 punti a chi ha avuto meno di 3 mesi di esperienza;
30 punti a chi non ha avuto esperienza.
- Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del progetto: giudizio (max 60
punti)
- Condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto: giudizio (max 80 punti)
- Disponibilità alla continuazione delle attività al termine del servizio: giudizio (max 60 punti)
- Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario: giudizio (max
60 punti)
- Interesse del candidato per l’acquisizione di particolari abilità e professionalità previste del
progetto: giudizio (max 60 punti)
- Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l’espletamento del servizio (es.
missioni, trasferimenti, flessibilità oraria…): giu dizio (max 60 punti)
- Particolari doti e abilità umane possedute dal candidato: giudizio (max 60 punti).
Verranno presi in considerazione i seguenti elementi:
- attenzione alle problematiche proprie del servizio civile (es. cittadinanza attiva);
- capacità relazionale ed espositiva;
- proprietà di linguaggio;
- capacità di sintesi.
Altri elementi di valutazione:
Durante il colloquio verrà effettuata una prova pratica mediante l’utilizzo di un PC al fine di
accertare la conoscenza base, da parte dei candidati, degli applicativi Word e/o Excel.
giudizio (max 40 punti)
Valutazione finale: giudizio (max 60 punti)
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
17
NO
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Il monitoraggio e la valutazione saranno processi complementari: si prenderanno in considerazione
sia l’iter del progetto (rapporto obiettivi- risultati, stato di avanzamento delle attività, rispetto dei
tempi di lavoro), sia gli aspetti di crescita dei volontari.
Saranno rilevati, con misurazione quali-quantitativa, i seguenti fattori, per valutare aspettative,
capacità, competenze, comportamenti organizzativi e livello di soddisfazione, in fase iniziale, in
itinere e alla fine del periodo di servizio:
- motivazione
- coinvolgimento / responsabilizzazione nei processi lavorativi
- flessibilità
- autonomia nello svolgimento dei compiti assegnati
- comunicazione ed attenzione al cittadino utente
- qualità e precisione del lavoro svolto
Si avrà cura di coinvolgere fin dall’inizio del servizio gli stessi volontari nei processi valutativi,
onde favorirne la condivisione dei significati e la motivazione personale.
Saranno utilizzati i seguenti strumenti e metodologie:
- questionario quadrimestrale di autovalutazione (in ingresso, intermedio uno, intermedio due e
finale)
- colloqui individuali quadrimestrali (in ingresso, intermedio uno, intermedio due e finale)
- incontri di verifica individuali mensili con OLP
- incontri periodici di monitoraggio con gli OLP (quadrimestrali)
- scheda di monitoraggio e verifica del progetto per valutare sia il raggiungimento degli obiettivi sia
il ruolo e i compiti dei volontari
- report di valutazione del progetto (in ingresso, intermedio uno, intermedio due e finale)
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
•
•
•
Essere in possesso del diploma di istruzione superiore; quelli ad indirizzo socio-pedagogico
- esperienza in ambito di volontariato socio-assistenziale sarà titolo preferenziale
Dotazione di patente di guida categoria B per utilizzo del mezzo di trasporto di proprietà del
Comune;.
Competenze informatiche di base; -Conoscenza dei sistemi informatrici (office – word –
excel – outlookexpress) .
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del
progetto:
Partecipazione alle attività formative organizzate dai rispettivi enti
18
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
I partner che si impegnano a supportare le attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
descritti sono i seguenti:
PEREGO
• Associazione Culturale Pelagus - via C. Cantù ,1 presso antica chiesa - Perego collabora alla
realizzazione del progetto mediante attività di accompagnamento ed assistenza anziani e
disabili, gestione del Centro ricreativo “ Caffè degli anta” e per supporto all’Unione dei
Comuni della Valletta nell’organizzazione di giornate ed eventi rivolti agli anziani e
diversamente abili
CALOLZIOCORTE
• AVAC - Associazione anziani di Calolziocorte, - corso Dante, 63 Calolziocorte per quanto
attiene le attività ricreative, la ricerca e promozione sociale, culturale e civile, la tutela e
valorizzazione del patrimonio storico, turistico e ambientale.
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Le postazioni di lavoro specifiche dei volontari o in affiancamento agli operatori delle sedi di
progetto, comprendono: personal computer con connessione internet, stampanti, fotocopiatrici,
telefono, fax, scrivanie con cassetti, materiale di consumo, carta, cartelloni e materiale vario di
cancelleria.
Le sedi sono inoltre dotate di materiali specifici per le attività di animazione, che prevedono anche
libri e riviste delle biblioteche comunali.
Sono inoltre a disposizione automezzi dei Comuni laddove previsto il trasporto.
In particolare per le sedi di:
CALOLZIOCORTE
Servizio Anziani
Attrezzatura completa: n. 4 computer, n. 4 telefoni, n. 1 fax, n. 2 fotocopiatrici, n. 1 automezzo.
Tutto il materiale/attrezzature in dotazione al Settore Servizi alla Persona e alla Famiglia.
CALOLZIOCORTE
CDD Centro Diurno Disabili
Computer, fax, stampante, telefono, tutte le attrezzature e i materiale in dotazione all’ente e al
Servizio CDD.
Al volontario sarà destinata una specifica postazione e l’uso degli strumenti comuni.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
NO
27) Eventuali tirocini riconosciuti :
NO
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
19
La Provincia attraverso la formazione generale e specifica, l’esperienza sul campo, il confronto con
gli operatori professionali e le attività di monitoraggio e verifica, favorirà l’acquisizione delle
seguenti competenze:
• conoscenza del funzionamento dei servizi sociali comunali
• capacità relazionali nei confronti di soggetti fragili
• competenze animative
• lavoro di equipe
• lavoro di rete, in particolare con il volontariato
• capacità di progettazione, monitoraggio e valutazione delle attività svolte
• capacità di relazioni e accoglienza del pubblico
• capacità di seguire attività di promozione e comunicazione sociale
• capacità di raccogliere statistiche
• competenze relazionali e di approccio all’utenza anziana;
• conoscenza dei servizi sociali di base e in particolare del servizio anziani;
• capacità di lavorare in rete;
• utilizzo di PC e internet.
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
Sale riunioni della Provincia di Lecco – C.so Matteotti, 3 e Piazza Lega Lombarda, 4 LECCO (proprietà della Provincia di Lecco)
30) Modalità di attuazione:
In proprio presso l’Ente con formatore accreditato
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
NO
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Il percorso formativo del presente percorso ottempera a quanto stabilito dalle Linee Guida per la
formazione generale dei giovani in Servizio Civile Nazionale approvate con Decreto del Capo
del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale n. 160 del 19 luglio 2013.
Il Progetto propone un percorso formativo di 43 ore, suddiviso in 8 incontri.
La formazione generale si conferma elemento strategico dei sistema affinchè il Servizio Civile
Nazionale consolidi la propria identità di “Istituzione deputata alla difesa della Patria” intesa
come dovere di salvaguardia e promozione dei valori costituzionali fondanti la comunità dei
consociati e, quindi, di difesa della Repubblica e delle sue Istituzioni, così come disegnate ed
articolate nella Costituzione. Essa è altresì strumento necessario per:
•
•
•
•
fornire ai giovani gli strumenti per vivere correttamente l’esperienza del Servizio Civile
sviluppare all’interno degli Enti la cultura del Servizio Civile
assicurare il carattere nazionale e unitario del Servizio Civile
promuovere i valori e i diritti universali dell’uomo
20
FINALITÁ E OBIETTIVI FORMATIVI
Le finalità sono riassumibili nel:
1. prendere coscienza, in maniera riflessa e confrontata, del proprio servizio di difesa alla Patria,
nella forma che rifiuta mezzi ed attività militari;
2. prendere coscienza che il servizio civile contribuisce alla realizzazione dei principi
costituzionali della solidarietà;
3. prendere coscienza che il servizio civile contribuisce al consolidamento dei diritti sociali, alla
costruzione dei servizi alla persona, alla maturazione della pace tra i popoli;
4. prendere coscienza delle motivazioni etico-antropologiche, che fanno della solidarietà elemento
costitutivo del patto sociale di cittadinanza;
5. prendere coscienza delle dimensioni istitutive e costitutive della relazione interpersonale, nelle
situazioni di confine, laddove transitano e talora abitano le differenziate forme di fragilità;
6. prendere coscienza che un impegno civile e sociale, maturato e implementato nel periodo del
servizio civile, può aprire itinerari e percorsi di possibile impegno sociale, sia sul piano di
prospettive professionali che di possibili scelte di volontariato, ad esempio nelle molteplici
espressioni del terzo settore;
Gli obiettivi sono riassumibili nel:
1. favorire conoscenza e confronto con altri giovani che operano in servizi omologhi e/o analoghi
e/o differenziati, per la crescita di una corretta e matura coscienza civica;
2. favorire conoscenza e confronto sull’evoluzione del concetto di difesa della Patria (art. 11 e 52
Cost.), nell’ottica della promozione sociale e della protezione civile;
3. favorire conoscenza e confronto sui temi della pace, del ripudio della guerra come strumento di
offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie
internazionali (art. 11 cost.), della promozione della giustizia, della difesa dei diritti umani;
4. favorire conoscenza e confronto delle prospettive di politica sociale, di organizzazione dei
servizi alla persona, di protezione civile, di politiche culturali e ambientali, a partire dalle
singole e personali esperienze di servizio civile;
5. favorire conoscenza e confronto sulla globalizzazione e sulle implicanze, dentro l’orizzonte
economico e finanziario, per i percorsi della solidarietà, che pure evoca e invoca
globalizzazione;
6. favorire conoscenza e confronto sulle prospettive di costruzione e costituzione di una propria
identità, a partire dall’incontro con le differenziate fragilità esistenziali;
7. favorire conoscenza e confronto sulle dimensioni istitutive e costitutive della condizione
giovanile, anche in ordine ai rischi del moltiplicarsi delle forme di disagio personale, sociale e
spesso esistenziale;
8. favorire conoscenza e confronto sui principi fondamentali del patto costituzionale, con
particolare riferimento ai rapporti civili, ai rapporti etico-sociali, ai rapporti economici, ai
rapporti politici;
9. favorire conoscenza e confronto sulla virtuosa crescita di un buon rapporto con se stessi
(identità), con la realtà (esperienza), con gli altri (relazione interpersonale), proprio a partire
dall’esperienza del servizio civile;
10. favorire conoscenza e confronto di possibili ambiti di sviluppo e di continuazione (professionale
e/o volontaria) dell’esperienza del servizio civile, come testimonianza e implementazione
personale e personalizzata dell’inderogabile dovere di solidarietà.
Il percorso formativo sarà realizzato seguendo la metodologia indicata nel succitato decreto n.
160/2013, ed è progettato e coordinato da un formatore accreditato.
21
Con i partecipanti verrà definito un “Patto Formativo” per cui la frequenza è obbligatoria a tutto il
percorso.
Saranno realizzate attività interattive e coinvolgenti, brainstorming, lavori di gruppo, simulazioni,
giochi di ruolo, testimonianze, che favoriranno la circolarità delle esperienze, la comunicazione e
l’ascolto.
Saranno distribuite brevi dispense, riferimenti bibliografici, sitografie e testimonianze scritte per
approfondimenti.
33) Contenuti della formazione:
PROGRAMMA:
Quello seguente è un programma indicativo di massima circa i contenuti che verrà poi
definito una volta definito i numero dei partecipanti e gli ambiti di provenienza.
1. Servizio civile: io, persona e cittadino. Cittadinanza delle solidarietà
I fondamenti giuridici e le regole del Servizio Civile
Obiettivo: durante questo modulo vengono indicati ai/lle giovani i principi giuridici e
costituzionali (art. 11 e 52 cost. e simili) da cui discende il servizio civile e i riferimenti
normativi da cui dipende il loro servizio (legge 64/01, decreto legislativo 77/02, circolare
applicative)
Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 1 – moduli 1.2 – 1.3; Macro area 3 –
moduli 3.4
Metodo: Lezione frontale con distribuzione dispense,
Durata: 4 ore e mezza;
2. Servizio civile: io con l’ente
Dove e con chi farò il mio servizio
Obiettivo: fornire ai volontari gli elementi di conoscenza del contesto in cui si troveranno a
prestare l’anno di servizio civile, verranno presentate la storia, le caratteristiche specifiche e
le modalità organizzative ed operative dell’Ente accreditato.
Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 3 – moduli 3.1
Metodo: Lezione frontale con distribuzione dispense
Durata: 4 ore e mezza
3. Servizio civile: io con (gli) altri. Perché?
Le mie aspettative dal servizio
Obiettivo: attraverso animazione e dinamiche di gruppo i/le giovani vengono stimolati a
interrogarsi sulle loro motivazioni, a esplicitare aspettative e desideri inerenti il servizio,
all’acquisizione soggettiva dell’esperienza che hanno iniziato a vivere. Diventa occasione
anche per lavorare sulla identità del gruppo e su come lavorare in gruppo.
Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 1 – moduli 1.1- Macro area 3 –
moduli 3.1
Metodo: Lavori di gruppo, role playing
Durata: 8 ore
22
4. Servizio civile: io con (gli) altri. Dove?
Gli attori del servizio civile e la Carta Etica del Servizio Civile
Obiettivo: accompagnare i giovani ad entrare nel sistema servizio civile presentato i diversi
attori che a questo sistema partecipano: le istituzioni (Stato UNSC, Regioni), gli enti, i
giovani. Andando a definire le relazioni che si istaurano tra essi. Approfondimento della
Carta Etica del Servizio Civile.
Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 1 – moduli 1.4 - Macro area 3 –
moduli 3.3 -3.4
Metodo: Lavori di gruppo, role playing
Durata: 4 ore e mezza
5. Servizio civile: gli altri con me. Come?
Il Servizio Civile in rapporto alla progettazione
Obiettivo: in questo modulo si affronteranno tematiche ed aspetti relativi al progettare
(caratteristiche, fasi, tecniche). Partendo dalla definizione di “progetto”, i volontari saranno
chiamati ad una lettura critica del proprio progetto di servizio civile e successivamente ad
una simulazione vera e propria di progettazione.
Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 3 – moduli 3.2
Metodo: Lezione frontale con distribuzione dispense,
Durata: 8 ore
6. Servizio civile: dalla globalizzazione alle globalizzazioni
La pace e la non violenza
Obiettivo: partendo dall’analisi di alcune dinamiche del tempo presente, essenzialmente la
globalizzazione, e da alcuni eventi significativi del nostro tempo, i/le giovani vengono
aiutati a cogliere le ricadute nella collettività del proprio agire, in termini di solidarietà e
condivisione. Attenzione viene posta anche ad un’attenta riflessione sul valore della non
violenza, sulla difesa dei diritti umani, sulla promozione della giustizia e sulla pace.
Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 1 – moduli 1.2 – 1.3 Macro area 3 –
moduli 3.5
Metodo: Lezione frontale con distribuzione dispense, utilizzo strumentazione multimediale
Durata: 4 ore e mezza
7. Servizio civile: io e tutti gli altri: dalla difesa alla promozione dell’aiuto e delle tutele
La relazione d’aiuto
Obiettivo: a partire dalle esperienze concrete dei servizi ai giovani vengono forniti spunti di
riflessione e indicazioni circa la relazione d’aiuto.
Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 2 – moduli 2.2
Metodo: Lezione frontale con distribuzione dispense, lavori di gruppo
Durata: 4 ore e mezza
8. Servizio civile: gli altri con me nella città
Il Servizio Civile scuola di cittadinanza
Obiettivo: Si approfondiranno i concetti di cittadinanza attiva e di responsabilità sociale, a
partire dal possibile incontro con testimoni che operano nella società. Essendo anche il
23
modulo conclusivo si vuole verificare il percorso formativo compiuto, per cogliere le
acquisizioni e le consapevolezze assunte dai giovani rispetto alla loro esperienza di servizio
civile.
Riferimenti ai moduli formativi UNSC: Macro area 2 – moduli 2.2 – 2.3 – 2.4
Metodo: Lavori di gruppo, questionario d’uscita e di valutazione
Durata: 4 ore e mezza.
34) Durata :
43 h
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
Comune di Santa Maria Hoè– Piazza Mercato 2 –
Comune di Calolziocorte - Servizio Anziani, Piazza V. Veneto 13 –Calolziocorte
Comune di Calolziocorte - Centro Diurno Disabili, Via De Amicis 12 –Calolziocorte
36) Modalità di attuazione:
La formazione specifica dovrà ottemperare alle prescrizioni contenute nel decreto n. 160/2013.
La fase iniziale comporterà l’esposizione teorica e pratica dei contenuti formativi attraverso lezioni
introduttive e riunioni, ma soprattutto mediante una guida alla conoscenza diretta dei servizi sociali
comunali.
Dopo questa fase di formazione con apprendimento teorico-pratico, in base ai risultati raggiunti,
alle conoscenze e alle attitudini dei partecipanti, verranno sperimentati gli ambiti di carattere
operativo dei volontari in servizio civile con l’affiancamento degli operatori: questa fase di
addestramento implica una modalità di apprendimento sul campo, che peraltro ricorrerà più volte
nel corso dell’anno di servizio civile, in particolare in occasione dei momenti di valutazione.
In particolare per le sedi di :
PEREGO e CALOLZIOCORTE
Servizio Anziani
• Incontri con il formatore;
• Partecipazione ai corsi di formazione previsti dalla cooperativa appaltatrice del SAD per il
personale ausiliario (n 15 ore all’anno);
• Partecipazione alle equipe del servizio anziani;
• Partecipazione alla formazione del personale organizzata dal Comune e dalla Provincia.
CALOLZIOCORTE
CDD Centro Diurno Disabili
• Incontri con il formatore;
• Riunioni di servizio;
• Lezioni teoriche di gruppo;
• Lezioni pratiche individuali;
• Lezioni pratiche di gruppo.
La formazione specifica dovrà ottemperare alle prescrizioni contenute nel decreto n. 160/2013.
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In tutte le sedi del Progetto verrà adeguatamente fornita ai volontari, da parte dei responsabili della
sicurezza dei Comuni referenti, la formazione specifica sui rischi per la salute e per la sicurezza
derivanti dallo svolgimento delle attività previste dal Progetto, secondo le disposizione di legge.
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Perin Roberta Marina, nata a Merate il 19.maggio 1978
Berta Leone, nata a Taranto il 25 giugno 1962, residente a Bulciago (LC)
Caterina Suraci, nata a Reggio Calabria il 06 ottobre 1960
Cristina Carboni, nata a Bellano il 05.aprile.1974
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
PEREGO
Perin Roberta Marina assistente sociale, referente dell’area anziani
CIVATE
Berta Leone assistente sociale, referente dell’area anziani.
CALOLZIOCORTE
Suraci Caterina, assistente sociale, referente dell’area anziani.
Cariboni Cristina, responsabile dei Servizi Sociali e del Centro Diurno Disabili.
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
L’OLP, con i formatori, utilizzerà una metodologia di accompagnamento formativo e di attivazione
delle potenzialità dei volontari.
Verranno utilizzate le seguenti metodologie: lezioni, laboratori, equipe, esercitazioni, simulazioni,
osservazione, visite guidate ai servizi.
Inoltre, i volontari potranno usufruire delle opportunità formative (corsi, convegni e seminari)
promosse gratuitamente dagli enti di riferimento.
CALOLZIOCORTE
Servizio Anziani
• possibilità di partecipare alla formazione prevista dalla cooperativa che gestisce il SAD per il
personale ausiliario ( n 15 ore all’anno);
• possibilità di partecipare alla formazione del personale organizzata dal Comune di
Calolziocorte;
• partecipazione alle equipe del servizio anziani.
CALOLZIOCORTE
CDD - Centro Diurno Disabili
• Partecipazione alla formazione specifica prevista dalla cooperativa per tutto il personale del
CDD
Partecipazione alla formazione specifica organizzata dall’ente.
40) Contenuti della formazione:
La formazione specifica tratterà i seguenti argomenti:
• assetto organizzativo della sede che accoglie il volontario;
• il sistema dei servizi sociali, con particolare riferimento all’area delle fragilità;
• il lavoro di gruppo e l’équipe di lavoro;
• la relazione di supporto e aiuto con la persona fragile (anziano, disabile…);
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•
•
•
•
•
•
•
il lavoro di rete con enti, associazioni di volontariato, organizzazioni del territorio;
animazione sociale, ludica, promozione e comunicazione sociale;
elementi di progettazione e monitoraggio dei progetti e dei servizi;
segreto professionale e legge della privacy;
relazione operatore/utente: elementi di comunicazione efficace;
nozioni fondamentali e comportamenti adeguati in materia di sicurezza in ambiente di lavoro
(D.Lgs. 81/2008), a cura del Servizio di Prevenzione e Protezione dell’ente;
documentazione professionale.
In particolare:
CALOLZIOCORTE
CDD Centro Diurno Disabili
• Assetto organizzativo dell’ente e le sue specificità
• Storia e organizzazione del Servizio CDD
• Disabilità – nozioni base
• Lavoro d’equipe – metodi ed organizzazione
• Nozioni sul volontariato
41) Durata:
72 ore
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
L’attività di monitoraggio seguità le indicazioni contenute nelle Linee Guida per la formazione
generale dei giovani in Servizio Civile Nazionale approvate con decreto n. 160/2013.
All’avvio del progetto, saranno comunicati all’UNSC dati e modalità di svolgimento della
formazione generale e specifica dei volontari.
Entro cinque mesi dall'inizio del progetto, sarà trasmessa all’UNSC e all’ufficio Regionale di
Servizio Civile la verifica della certificazione della formazione generale svolta (“Modulo F”). Tale
certificazione conterrà anche l'elenco nominativo dei volontari formati.
Per tutta l’attività formativa sarà predisposto il Registro generale della formazione, che conterrà
tutti gli elementi fondamentali sulla formazione svolta, compresa quella specifica.
Saranno fornite tutte le informazioni richiesti dall’UNSC per il monitoraggio interno dei progetti di
servizio civile, ai sensi del D.M. 30/05/2014 (”Approvazione del prontuario …”)
Sarà effettuata una valutazione periodica dell'apprendimento di nuove conoscenze e competenze,
nonché della crescita individuale dei volontari. Laddove dovesse emergere dai volontari qualche
esigenza di approfondimento rispetto alle attività formative già realizzate si valuterà se integrare i
contenuti o ridefinire alcuni aspetti metodologici e se è necessario organizzare nuovi momenti di
formazione.
Dopo aver raccolto i dati con i volontari, il responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente
Provincia di Lecco si incontrerà con il formatore generale per condividere quanto rilevato e di
utilizzare le diverse osservazioni e i dati raccolti per una più attenta progettazione e
programmazione degli interventi.
Quanto alla formazione specifica, si effettueranno incontri periodici fra formatori e operatori locali
di progetto per verificare l’andamento del percorso formativo, monitorando così sia il
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raggiungimento di conoscenze e competenze professionali sia la crescita individuale dei volontari.
Comunque tale verifica convergerà nel monitoraggio complessivo del progetto di cui al punto 20.
Data 29 luglio 2014
Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente
Dott.ssa Clotilde Zucchetti
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