13 TuTToFòndi SETTEMBRE 2010 ATTUALITÀ' Approccio neutrale ai ritorni assoluti Sono svariati i motivi per cui risulta preferibile avere fondi che non abbiano una direzionalità sul mercato. Ciò si può ottenere attraverso la copertura delle posizioni ANDY CAWKER* La contrazione del credito e la recessione globale hanno portato a enormi perdite sui mercati azionari. Poi però è seguita una forte ripresa e i listini hanno dato il via a un rally proseguito sino ai primi mesi del 2010. La forza di questo rally è stata chiaramente una buona sorpresa per gli investitori long-only, ma l'andamento ondivago attuale è un monito che ci ricorda come il mercato azionario possa muoversi nell'una o nell'altra direzione, spesso con un passaggio turbolento. I trader sono ben felici di assistere a questi alti e bassi, ma gli investitori vanno in cerca di una corsa meno volatile e più armoniosa. Corsa che può essere l'effetto di un approccio neutrale al mercato. In questo tipo di scenario, si possono ottenere rendimenti positivi a prescindere dalla direzionalità. Si tratta, probabilmente, di investitori che sono prossimi al pensionamento, o che hanno bisogno di accedere al capitale investito per varie ragioni (far fronte all'istruzione del figlio, finire di pagare un mutuo, ecc). Oppure sono semplicemente persone che non vogliono correre troppi rischi legandosi all'investimento azionario tradizionale. Raggiungere la neutralità I fondi «neutrali» aspirano a eliminare il rischio di mercato, che può essere espresso sia in termini di «esposizione netta» che di «beta». II primo consiste nella differenza tra le posizioni long di un portafoglio e quelle short: qualsiasi squilibrio starebbe a significare che il fondo è esposto al movimento del mercato. Avere però un portafoglio con un'esposizione netta prossima allo zero non significa, di per sé, che si possa evitare l'esposizione direzionale al mercato azionario. Ad esempio, se le posizioni Andy Cawker, Insight Investment e gestore dei fondi Clerical Medicai long sono in un settore di mercato e le short in un altro, l'investitore potrebbe avere un portafoglio con un'esposizione netta pari a zero, ma il valore potrebbe essere comunque influenzato da significativi movimenti di certi settori del mercato. Per avere un portafoglio davvero neutrale è importante capire il beta complessivo del fondo o la sua sensibilità alle direzioni di mercato. Solo esercitando uno stretto controllo sul portafoglio, in modo da mantenere il beta a zero o prossimo allo zero, si può costruire davvero un portafoglio neutrale. Con una strategia di questo tipo, i gestori non solo possono eliminare i rischi di mercato, ma anche quelli legati alle valute. Questo può essere ottenuto in modo efficiente e relativamente semplice, usando i derivati per rimuovere le esposizioni non desiderate e consentire di concentrarsi esclusivamente sulla generazione di profitto attraverso la selezione degli investimenti. Portafoglio non-direzionale Ci sono diversi modi per raggiun- II fondo Cmig Multi-Assets Global A confronto con il benchmark (Euribor 3 mesi) 10.600 'Cmig Multi-Assets Global Euribor 3 mesi 10.400 OTT NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG GIÙ LUG AGO II grafico mostra l'andamento comparato a un anno del fondo di Clerical Medicai gestito da Insight Investment, il Cmig Multi-Assets Global. gere un livello di esposizione non-direzionale. Noi crediamo che una strategia di trading «abbinato», in cui ogni posizione andrebbe accompagnata da una copertura adeguata, sia il miglior modo per ottenere rendimenti che non siano correlati alla direzione del mercato azionario. Come suggerisce il nome stesso, ci sono due parti che compongono un trade «abbinato»: una lunga e una corta. La componente trainante è di solito un titolo (o un settore) su cui si ha una forte considerazione. Ciò guida la posizione, mentre la componente secondaria (azione, paniere di titoli, settore o indice di mercato) fornisce una copertura, togliendo di mezzo i rischi che non ci si vuole accollare. Questi potrebbero essere legati al mercato, al settore o anche rischi più specifici non prevedibili a priori. In entrambi i casi essi assicurano che il ritorno dai titoli scelti non sia in balla della direzione del mercato o di fattori macro. Questo concetto forse è meglio illustrato da un esempio. Se il gestore del fondo ritiene che le prospettive per la catena di supermercati Tesco siano positive, egli assumerà una posizione long su questo titolo. L'inerente rischio di mercato, dovuto al fatto di possedere Tesco, potrebbe allora essere minimizzato con una posizione short di uguale portata nei confronti del FtselOO. In questo modo i movimenti dei prezzi di Tesco dovuti al mercato in generale possono essere eliminati. In alternativa, il gestore può altresì desiderare di coprire il rischio di una flessione dei consumi e potrebbe farlo costruendo una posizione corta su un paniere di titoli retail o di un competitor diretto (ad esempio Sainsbury's). Con questa copertura in essere, si può ottenere una performance positiva indipendentemente dall'aumento o dalla discesa di Tesco. Il punto è se esso sorpasserà sia il mercato sia il paniere di titoli o Sainsbury's. La neutralità di mercato è conquistata con tre tipi di posizioni: 1. azione vs mercato: Tesco vs indice FtselOO; 2. azione vs settore: Tesco vs settore retail; 3. azione vs azione: Tesco vs competitor (es.: Sainsbury's). Le alternative In contrasto con un approccio «abbinato», alcuni gestori applicano due distinte procedure long e short allo scopo di raggiungere la neutralità di mercato. Nonostante questo approccio possa ancora aiutare a garantire ritorni indipendenti dalla direzionalità del mercato, noi crediamo sia diffìcile essere precisi nel minimizzare specifici rischi attraverso singoli investimenti fatti in questo modo. I fondi così costruiti possono essere più volatili rispetto a un approccio «abbinato», lasciandoli più esposti al fattore rischio. Scegliere di evitare l'esposizione al mercato direzionale quando i mercati sono in attivo può sembrare controintuitivo, ma per coloro che stanno cercando rendimenti costanti e crescita del capitale senza l'eccitazione che spesso è insita nell'azione di investire sull'azionario, la soluzione è nella strategia non-direzionale o nell'approccio neutrale. „ Vìa dalla volatilità Evitando l'esposizione ai movimenti dei trend di mercato attraverso la copertura, le strategie di mercato neutrale possono fare molto per contrastare quel tipo di volatilità del mercato azionario a cui abbiamo assistito negli ultimi anni. Queste strategie sono strutturate per portare sempre rendimenti positivi. Chiaramente sottoperformeranno un forte mercato rialzista, ma come abbiamo visto nel 2008 possono anche essere d'aiuto per proteggere gli investitori da danni peggiori provocati da repentine cadute. Ma, soprattutto, fornendo profitti a bassa volatilità, esse possono aiutare gli investitori "' nella pianificazione di future esigenze finanziarie come, ad esempio, tasse universitarie dei figli o pensionamento. Per queste circostanze, l'investimento azionario tradizionale potrebbe essere troppo volatile - o muoversi nella direzione contraria - proprio nel momento sbagliato. *Head ofspecialist equities di Insight Investment e gestore ,. deifondi Clerical Medicai