NEF – Azionario Europa Dell'Est 31 maggio 2013 Retrospettiva sui mercati azionari Nel mese di maggio i mercati azionari dell'Europa orientale hanno evidenziato una tendenza disomogenea. Secondo l'indice MSCI Eastern Europe si è registrato un rialzo del 2,0%. La performance positiva è stata sostenuta essenzialmente dalle borse polacca e ungherese. La Repubblica ceca e la Russia hanno registrato ribassi delle quotazioni. Nel mercato russo l'indice RTS ha subito una flessione di oltre il 5%, che porta la perdita annuale quasi a quota 13%. Uno dei fattori più penalizzanti è stato il calo del prezzo del petrolio. Dal momento che all'interno dell'indice predominano i titoli del settore delle materie prime, l'"oro nero" ha spinto al ribasso il mercato nel suo complesso. Inoltre, i dati congiunturali negativi hanno offuscato il clima di mercato. Sebbene già nel mese precedente il governo russo avesse rivisto al ribasso le previsioni di crescita, questi timori sono stati confermati dai dati relativi al prodotto interno lordo del primo trimestre 2013. Il PIL è infatti aumentato solo dell'1,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, mentre il tasso di crescita tra gennaio e marzo 2012 si era attestato al 4,9%. Gli investitori attendono con impazienza l'inizio del mandato del nuovo Presidente della banca centrale, Elwira Nabiullina, alla fine di giugno. Il mercato parte dal presupposto che quest'ultima accoglierà le richieste relative a un taglio del tasso di riferimento. A livello dei singoli titoli, per il 2012 Gazprom, produttore russo di gas naturale, ha comunicato una flessione degli utili e delle vendite in tutti i principali mercati. Il complesso controllato dallo Stato è il maggiore fornitore di gas naturale a livello mondiale. La società soddisfa un quarto del fabbisogno europeo, sebbene attualmente l'Europa rappresenta un obiettivo poco redditizio. Inoltre, lo scorso anno Gazprom ha dovuto versare imposte più che doppie rispetto all'anno precedente per l'estrazione di gas naturale. Sul versante positivo, citiamo la borsa ungherese, che secondo l'indice BUX ha guadagnato ben il 5%. Il governo ha annunciato l'intenzione di adottare nuove misure di austerità per rispettare le disposizioni europee in merito al disavanzo pubblico. Operazioni all'interno del Fondo A maggio le operazioni nell'ambito del NEF- Azionario Europa dell'Est si sono concentrate, tra l'altro, sul mercato azionario polacco. La ponderazione del settore dei consumi è stata incrementata mediante l'acquisto della catena di discount Eurocash e dei supermercati Jeronimo Martins. Per quanto riguarda il settore finanziario, abbiamo invece effettuato vendite a fine mese, liquidando le posizioni in Bank Polska (istituto di credito) e in Asseco Poland (assicurazioni). Abbiamo inoltre investito nella banca turca TSKB, un istituto di credito estremamente solido e ben gestito, attivo principalmente nel finanziamento delle infrastrutture. Tale acquisto deve essere considerato alla luce dei diversi grandi progetti attualmente previsti dal governo turco. Abbiamo inoltre investito in TAV, la società che gestisce l'aeroporto di Istanbul. In passato essa disponeva di un flusso di liquidità solido e un notevole rendimento da dividendi. Altre operazioni hanno riguardato il mercato azionario egiziano. Abbiamo assunto posizioni in Eastern Tobacco, società produttrice di tabacco con una posizione di monopolio e un rendimento da dividendi elevato. Un ulteriore investimento ha interessato Commercial International Bank, una banca egiziana di grandi dimensioni che nell'ultimo periodo ha evidenziato tassi di crescita elevati. Abbiamo inoltre acquistato posizioni in Egyptian Intl. Pharmaceuticals, società del settore farmaceutico.