T3 - Ticontre. Teoria Testo Traduzione

TICONTRE. TEORIA TESTO TRADUZIONE
n° 1 - dicembre 2013
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Sezione monografica: «TZVETAN TODOROV»
a cura di Adalgisa Mingati, Paolo Tamassia, Carlo Tirinanzi De Medici
Il percorso intellettuale di Tzvetan Todorov è uno dei più ricchi e variegati nella storia
della critica. La sua produzione è vastissima e comprende oltre quaranta volumi: dalla sua
antologia Théorie de la littérature (1965), che portava all’attenzione della critica occidentale
il Formalismo russo, all’Introduction à la littérature fantastique (1970), forse la più brillante analisi mai scritta sulla letteratura fantastica, passando per Poétique de la prose (1971) e
Qu’est-ce-que le structuralisme? (1977), fino a Théories du symbole (1977), Mikhail Bakhtine. Le principe dialogique (1981), La conquête de l’Amerique (1982), Critique de la critique
(1984) e, più recentemente, La vie commune. Essais d’anthropologie générale (1995), L’esprit
des lumières (2006) e La littérature en peril (2007), Todorov ha toccato nei suoi scritti tutte
le tendenze culturali più importanti dell’ultimo cinquantennio, dalla diffusione del metodo
strutturale alla “scoperta” di M. Bachtin, dal successo degli studi culturali all’interesse per le
scienze umane e la storia delle idee.
Seguire le evoluzioni, le svolte, e i ripensamenti del suo pensiero significa comporre una
storia della critica: la sua opera funziona come perfetto barometro che mette in risalto i mutamenti nei rapporti di forza che di volta in volta si sono verificati nello spazio culturale.
Ciò che la sezione monografica di Ticontre vuole proporre è un’analisi dell’opera di Todorov con il preciso intento di osservare il campo della critica nella media durata, nelle sue
evoluzioni e nei suoi ripensamenti, ma anche – attraverso l’indagine di singole opere, o piccoli gruppi di opere – di ripensare criticamente diverse fasi della teoria letteraria degli ultimi
cinquant’anni.
È infatti necessario, davanti all’esaurirsi della spinta propulsiva degli studi culturali, chiedersi cosa della fase semiotico-strutturalista andrebbe recuperato (esigenza già segnalata, tra
molti altri, da C. Segre in due suoi volumi, Notizie dalla crisi, 1992, e Ritorno alla critica,
2001) e anche se ci siano stati eccessi, e in caso quali, nelle tendenze postrutturaliste diffusesi
a partire dai primi anni Ottanta e, successivamente, nel gesto tipico degli studi culturali, di
porre al centro la teoria, spesso senza argini o ancore testuali.
In questa prospettiva possono risultare particolarmente interessanti cinque linee di indagine:
• La fase strutturalista e semiotica (es. Poétique de la prose e Théorie de la littérature). Si
può cogliere l’occasione per tracciare un bilancio che tenga conto delle conquiste critiche, spesso svalutate negli anni passati, del metodo strutturale e delle sue implicazioni
successive, in particolare la narratologia e la semiotica.
• Riflessione sul fantastico, che non ha visto proposte teoriche sostanzialmente innovative dopo il celebre saggio di Todorov.
• Ricezione di M. Bachtin: Todorov interpreta il pensiero del critico russo in chiave latamente culturale, minimizzando l’importanza e la pervasività della riflessione bachtiniana sul romanzo quale spazio privilegiato per la pluridiscorsività; impostazione diffusasi
presto agli Stati Uniti e, con minor uniformità, alla Francia.
• Studi culturali e storia delle idee: la riflessione sull’«Altro» (La conquête de l’Amérique), l’apertura alle scienze umane, in particolare l’antropologia, l’indagine sui grandi
sistemi di pensiero (L’ésprit des Lumières).
• È poi possibile studiare la ricezione delle opere di Todorov: la loro influenza in Francia,
patria d’adozione del critico bulgaro, e come il suo pensiero penetra negli Stati Uniti
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sull’onda della «French Theory», in un momento di gloria del pensiero decostruzionista e postrutturalista; in Italia, dove la ricezione si è concentrata in ambito letterario
soprattutto sul primo momento, quello formalista, mentre il successo delle posizioni
successive si è dato soprattutto in ambienti più generalmente umanistici (antropologia, sociologia della cultura); in Russia, dove il pensiero di Todorov è arrivato tardi, in
maniera discontinua.
Chi fosse interessato a partecipare è pregato di inviare un abstract di 300 parole circa, accompagnandolo con una nota biobibliografica separata (massimo 150 parole), a [email protected] entro e non oltre il 1 settembre 2013. I contributi selezionati dovranno essere consegnati entro la metà di novembre 2013 e saranno sottoposti a peer review.
Per informazioni o chiarimenti contattare Carlo Tirinanzi De Medici all’indirizzo [email protected]
Sezione monografica «Ticontre. Teoria Testo Traduzione» n. 1 (dicembre 2013)
Tzvetan Todorov
Per le pubblicazioni: [email protected]
Domande: [email protected]
Lingua: italiano, inglese, francese, spagnolo
Lunghezza massima dei contributi: 50.000 battute spazi inclusi
Abstract: 300 parole
Profilo bio-bibliografico: 150 parole
Invio proposte di pubblicazione (abstract e profilo bio-bibliografico): 1 settembre 2013
Comunicazione di accettazione delle proposte: 15 settembre 2013
Invio testo definitivo del contributo: 15 novembre 2013
Peer review: sì
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TICONTRE. TEORIA TESTO TRADUZIONE
n° 1 - dicembre 2013
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Thematic section: «TZVETAN TODOROV»
edited by Adalgisa Mingati, Paolo Tamassia, Carlo Tirinanzi De Medici
Tzvetan Todorov’s intellectual evolution stands out among the most fruitful and varied
in the history of literary criticism. His vast body of work includes over forty books and such
titles as Théorie de la littérature (1965) – an anthology introducing Russian formalism to Western literary critique – Introduction à la littérature fantastique (1970) – possibly the most
brilliant analysis of fantastic literature ever written – Poétique de la prose (1971), Qu’est-ce-que
le structuralisme? (1977), Théories du symbole (1977), Mikhail Bakhtine. Le principe dialogique (1981), La conquête de l’Amerique (1982), Critique de la critique (1984), and more recent
works, such as La vie commune. Essais d’anthropologie générale (1995), L’esprit des lumières
(2006), and La littérature en peril (2007). Todorov has dealt with all the most influential
cultural tendencies of the last 50 years: from the spread of structuralism to the “discovery” of
Mikhail Bakhtin; from the success of cultural studies to the widespread interest for human
sciences and the history of ideas.
To follow the unexpected turns, evolutions and reconsiderations in Todorov’s thinking is
to retrace the history of literary criticism. His work amounts to a measuring tool, one which
sheds a new light on how power relations have been shaped within the cultural domain.
This thematic section of Ticontre aims at investigating Todorov’s body of work in order
to obtain a medium-term picture of the evolutions and reconsiderations which recently took
place in the field of literary criticism, as well as to critically rethink the different phases of the
literary theory of the past 50 years through the analysis of single or small groups of works.
Indeed, as cultural studies are losing momentum, it becomes necessary to inquire which
aspects of the structuralist/semiotic turn should be retained by contemporary criticism, a goal
already established by Cesare Segre - among others - in two books of his: Notizie dalla crisi,
1992, and Ritorno alla critica, 2001. Likewise, it is arguably time to assess whether there really
was any overindulgence – and if so through which intemperances – in the post-structuralist
wave which originated in the early Eighties and subsequently accounted for the inclination
of cultural studies to focus on sheer theory disregarding any textual anchorage.
To this purpose, the following five lines of investigation seem particularly relevant:
• Todorov’s structuralist and semiotic phase (e.g., Poétique de la prose and Théorie de la
littérature). This may offer the opportunity to draw an assessment of the critical achievements of the structuralist methodology – so often underestimated in recent years –
as well as of its outcomes, particularly in the field of narratology and semiotics.
• A reflection on the fantastic: a literary genre that has not been given any truly innovative theoretical definitions ever since Todorov’s celebrated essay.
• The reception of Mikhail Bakhtin’s theories: Todorov’s largely cultural understanding
of the Russian literary critic tends to overlook the importance and pervasiveness of Bakhtin’s notion of the novel as the privileged site for heteroglossia. This interpretation
of his was in fact adopted by literary critics in the United States and, even though less
uniformly, in France.
• Cultural studies and history of ideas: Todorov’s reflection on the “Other” (La conquête
de l’Amérique); his vision of human sciences - anthropology in particular - and his
studies on the great systems of thought (e.g., L’ésprit des Lumières).
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• The reception of Todorov’s works: the influence they have exerted in France, adoptive
homeland of the Bulgarian literary critic; in the U.S.A., particularly on the wave of the
“French Theory” during the heyday of deconstructionism and poststructuralism; in
Italy, where Todorov’s first works on formalism gained him attention and recognition
in the literary field, whereas his later works were more appreciated in different areas
of human sciences (i.e., anthropology, sociology of culture); finally, the reception of
Todorov in Russia, where his works were published later and more discontinuously
than in other countries.
300-word abstract for 50,000 character papers (approx. 25 double-spaced pages, font:
Courier New 12, margins 4 cm), with a separate, short (150 words) bio-bi should be sent to [email protected] before September, 1st. Accepted contributions will undergo peer review
before publications.
Please send inquiries to Carlo Tirinanzi De Medici, [email protected].
Submissions
Language: Italian, English, French, Spanish
Max length: 50,000 characters (approx. 25 double-spaced pages; font: Courier New 12;
margins: 4 cm)
Abstract: 300 words
Bio-bibliographical note: 150 words
Deadline for abstracts & bio-bi: September, 1st, 2013
Notice of acceptance: September, 15th, 2013
Deadline for accepted contributions: November, 15th, 2013
Peer review: yes
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