Informazioni per il PAZIENTE Scintigrafia linfatica e linfoghiandolare segmentaria nelle lesioni mammarie (ricerca del linfonodo sentinella ) cod. 92.16.1 Che cosa è la scintigrafia linfatica e linfoghiandolare segmentaria ? E’ una indagine diagnostica che attualmente viene richiesta per la identificazione del “linfonodo sentinella”, cioè di quel linfonodo che per primo riceve il drenaggio linfatico di una lesione della mammella. Si basa sulla iniezione sottocutanea (nell’area di proiezione cutanea della lesione mammaria) di una sostanza (Tc99m albumina colloidale), che viene drenata per via linfatica fino ai linfonodi regionali, nei quali è trattenuta. Il “linfonodo sentinella” identificato nelle immagini scintigrafiche viene asportato chirurgicamente il giorno successivo con l’ausilio di una sonda rivelatrice dei raggi gamma emessi dal Tc99m (sonda GDP: gamma-ray detecting probe) e quindi sottoposto ad esame istologico. Il Medico Nucleare valuta preventivamente, a tutela del Paziente, congruità e appropriatezza della richiesta, in relazione ai dati clinici ed al quesito diagnostico proposto (art. 111 D l.vo 230/95). In che cosa consiste l’esame ? Il Medico Nucleare La inviterà a distendersi su un lettino, in posizione supina, a torso nudo e senza oggetti metallici quali collane o catenine. Dopo disinfezione della cute, le sarà iniettato in sede sottocutanea il Tc99m albumina colloidale mediante un ago sottile (Lei avvertirà solo un lieve fastidio durante l’iniezione). Dovrà quindi massaggiare delicatamente con un batuffolo di cotone la sede di iniezione per qualche minuto per favorire il deflusso linfatico della 2 sostanza iniettata. Poi, distesa/o sul lettino, in posizione supina, saranno ottenute le immagini con lo strumento (gamma-camera) (durata media circa 30 minuti). In alcuni casi potranno essere necessarie immagini tardive (dopo 1-2 o più ore) fino alla identificazione del linfonodo “sentinella”. A questo punto Le sarà apposto sulla cute, nella regione corrispondente al linfonodo “sentinella” (di norma la regione ascellare), un segno con un pennarello (punto di repere per il successivo intervento chirurgico). Nell’intervallo tra le immagini precoci e le eventuali immagini tardive, potrà lasciare il Servizio solo se preventivamente autorizzata/o dal personale sanitario. Al termine dell’esame potrà riprendere tutte le comuni occupazioni, salvo diversa prescrizione e compatibilmente alle necessità relative alla preparazione per l’intervento chirurgico a cui sarà sottoposta/o il giorno successivo. Il giorno successivo, come già esposto, sarà chirurgicamente asportato il linfonodo “sentinella” (identificato mediante sonda gamma-rivelatrice), per il relativo esame istologico. Definizione Il linfonodo sentinella è il primo linfonodo o gruppo di linfonodi che riceve linfa direttamente dal tumore. Raccomandazioni generali La localizzazione del linfonodo sentinella deve essere eseguita in donne nelle quali un esame citologico transcutaneo abbia rilevata la 3 presenza di un carcinoma invasivo. Un esame citologico con agoaspirato positivo o sospetto, con quadro strumentale suggestivo per carcinoma invasivo può essere indicazione sufficiente per effettuare la ricerca del linfonodo sentinella. I linfonodi ascellari devono essere clinicamente negativi: Fatta salva questa condizione la metodica può essere utilizzata anche nel corso di una mastectomia. Devono essere escluse pazienti con lesioni radiologicamente e/o clinicamente multifocali o multicentriche, come pure donne in stato di gravidanza o di allattamento. Si consiglia di non sottoporre pazienti con carcinomi mammari di voluminose dimensioni ( 0>3 cm.)alla tecnica del linfonodo sentinella, infatti in questi casi oltre al rischio elevato di metastasi ai linfonodi ascellari (60%)è altresì aumentato il rischio di salto del linfonodo sentinella perché totalmente metastatico. La metodica nella pratica clinica deve essere condotta da un chirurgo e da uno specialista in medicina nucleare, che dovrebbe aver seguito un corso specifico in questa tecnica. Tracciante radioattivo: Si utilizzano particelle colloidali di albumina umana, di dimensioni comprese tra 20 e 80 nanometri marcate con 99mTc. 4 La soluzione contenente il tracciante radioattivo viene inoculata mediante ago da 25 G con iniezione sotto il derma in corrispondenza della lesione mammaria. Nelle pazienti che presentano neoplasia in sede profonda, si procederà all’inoculo periareolare del tracciante. La paziente sarà invitata a massaggiare, delicatamente, per alcuni minuti la zona dell’inoculo onde facilitare ed accelerare il drenaggio linfatico. 5 ACCREDITED FOR ORGANIZATION BY JOINT COMMISSION INTERNATIONAL Edito dall’Ufficio Comunicazione su testo fornito dalla Struttura Complessa Medicina Nucleare in aderenza agli standard di Accreditamento Joint Commission International Ufficio Comunicazione tel. 040 – 399 6301; 040 – 399 6300; fax 040 399 6298 e-mail: [email protected] Strada di Fiume 447 – 34 149 Trieste www.aots.sanita.fvg.it Struttura Complessa di MEDICINA NUCLEARE Direttore: dott.ssa Franca Dore Via Pietà 19- 34125 Trieste Tel: 040 – 399 2573; Fax: 040 – 399 2572 e-mail: [email protected] Coordinatore Tecnico: Barbara Pelos Tel: 040 – 399 2017; Fax: 040 – 399 2572 e-mail: [email protected] 6