Enrico Fermi propone una Teoria delle forze deboli

Luciano Maiani:
Lezione Fermi 4
Enrico Fermi propone una Teoria delle forze deboli,
Yukawa una nuova particella per le forze nucleari.
.
Sommario
1. La spiegazione della tavola di Mendeleev: spin e principio di
Pauli
2. Elettroni nei nuclei?
3. Pauli trova la chiave e inventa il neutrone/neutrino
4. La teoria di Fermi: un nuovo paradigma
5. Yukawa e le forze nucleari
6. Il bosone mancante degli anni 30 e 40
Roma 12 Nov. 2013
Luciano MAIANI. FermiLectures 4
1
1. Sistema Periodico, Spin e Principio di Pauli
periodo: 2
periodo: 8
periodo: 18
periodo: 32
• 1869. Dimitri Mendeleev scopre le periodicità nelle proprietà chimiche degli elementi
• elementi ordinati secondo il peso atomico, A, le colonne riportano elementi con la stessa valenza
chimica: periodi di 2, 8, 18, 32
• c’erano lacune che si sono colmate nel tempo: previsione di nuovi elementi come il germanio e il gallio
• ci sono “errori”: il peso atomico non e’ la buona variabile, es. A(K)=39.1, A(Ar)=39.9
• 1913. Henry Mosely scopre il numero atomico, Z che caratterizza la carica elettrica del nucleo= +Ze:
Z(Ar)=18, Z(K)=19 !
Roma 12 Nov. 2013
Luciano MAIANI. FermiLectures 4
2
• il periodo 2 si spiega con lo spin dell’elettrone e il Principio di Pauli
– l’elettrone esiste in due stati, che corrispondono ad un momento
di rotazione: spin= +1/2, su; spin= -1/2, giu’;
– due elettroni con lo stesso spin non possono mai stare nello stesso
stato orbitale (Pauli)
• quindi, l’orbita piu’ bassa puo’ accomodare solo 2 elettroni (H, Z=1,
He, Z=2), il terzo elettrone (Li, Z=3) deve stare su un’orbita piu’
esterna e si cede piu’ facilmente (Li ha valenza 1, come H, e sta
quindi sulla stessa colonna)
• il periodo 8 corrisponde agli elettroni che possono riempire gli
orbitali successivi, che hanno momento angolare orbitale 0 (2 stati) e
1(6 stati)
• e cosi’ via...
• si capisce l’entusiasmo di Rutherford: All science is either
physics or stamp collecting ( citato in Rutherford at
Manchester, J. B. Birks, 1962)...ne riparleremo.
Roma 12 Nov. 2013
Luciano MAIANI. FermiLectures 4
3
2. Elettroni nei nuclei?
• A≈ multiplo intero del peso atomico dell’idrogeno e ≈2Z
• ma se il protone e’ il mattone fondamentale dei nuclei (protos=primo) come
suggerito da Rutherford nel 1917, come fanno A protoni ad avere carica eZ?
• Talvolta le strade sbagliate si prendono per voler fare economia: per usare
solo le due particelle note, p ed e, Heisenberg propose l’esistenza di elettroni
fortemente legati nei nuclei, in numero =A-Z, in modo tale che:
– carica del nucleo= +e A-e(A-Z)=+eZ
– numero di particelle nel nucleo: N=A+(A-Z)=2A-Z
– esempio: Azoto, A=14, Z=7 ⇒ N=21
• due seri problemi sono emersi nel tempo:
– il protone ha spin 1/2 come l’elettrone e componendo N spin 1/2 si ottengono momenti
angolari interi o seminteri, a seconda che N sia pari o dispari
– componendo N particelle che obbediscono al principio di Pauli si ottengono particelle che
obbediscono alla statistica di Fermi-Dirac (come gli elettroni) per N dispari, o di BoseEinstein (come i fotoni) per N pari
• l’ Azoto (N=21) dovrebbe avere: spin semintero, statistica di Fermi
• i dati sperimentali raccolti alla fine degli anni 20 smentiscono entrambe le
previsioni
Roma 12 Nov. 2013
Luciano MAIANI. FermiLectures 4
4
Lo spin dell’elettrone e lo spin
del nucleo dell’atomo di azoto
(A = 14; Z = 7)
14 protoni e 7 elettroni, ovvero 21 particelle
di spin ½ 
Ralph Kronig
Franco Rasetti
Il nucleo di azoto dovrebbe avere spin
semintero, mentre i dati sperimentali
mostrano che ha spin intero (s = 1)
Il nucleo di azoto, contenente un numero
dispari (21) di fermioni dovrebbe
obbedire alla statistica di Fermi-Dirac, ma
lo studio degli spettri Raman della
molecola di azoto mostrano che
obbedisce alla statistica di Bose-Einstein
..da dove vengono i “raggi β” ?
• 1896. Bequerel scopre la radioattivita’ beta: sali di
uranio impressionano una lastra fotografica “da soli”
• gli elettroni vengono dal nucleo, l’ipotesi piu’ semplice
e’ la reazione: Nucleo(Z)->Nucleo(Z+1)+ e• impossibile: l’elettrone dovrebbe avere un’unica energia
mentre ha una distribuzione continua
• 1930. Wolfgang Pauli trova una soluzione straordinaria
e la comunica con una lettera aperta ad un congresso
sull radioattivita’
Dear Radioactive Ladies and Gentlemen,
As the bearer of these lines, to whom I graciously ask you to listen,
will explain to you in more detail, because of the "wrong" statistics
of the N- and Li-6 nuclei and the continuous beta spectrum, I have
hit upon a desperate remedy to save the "exchange theorem" (1) of
statistics and the law of conservation of energy. Namely, the
possibility that in the nuclei there could exist electrically neutral
particles, which I will call neutrons, that have spin 1/2 and obey the
exclusion principle and that further differ from light quanta in that
they do not travel with the velocity of light.
Roma 12 Nov. 2013
Luciano MAIANI. FermiLectures 4
distinguished
6
.... The continuous beta spectrum would then make sense with the assumption that in beta
decay, in addition to the electron, a neutron is emitted such that the sum of the energies of
neutron and electron is constant.....
I admit that my remedy may seem almost improbable because one probably would have
seen those neutrons, if they exist, for a long time. But nothing ventured, nothing gained,
and the seriousness of the situation, .... is illuminated by a remark of my honored
predecessor, Mr Debye, who told me recently in Bruxelles: "Oh, It's better not to think
about this at all, like new taxes." Therefore one should seriously discuss every way of
rescue. Thus, dear radioactive people, scrutinize and judge. - Unfortunately, I cannot
personally appear in Tübingen since I am indispensable here in Zürich because of a ball
on the night from December 6 to 7.
With my best regards to you, and also to Mr. Back, your humble servant
signed W. Pauli
• Pauli pensa che sia gli elettroni sia i neutroni, che adesso, seguendo Fermi, chiamiamo neutrini
vivano nei nuclei
• il numero di particelle di spin 1/2 adesso e’: N= A+2(A-Z)`=A+ numero pari
• l’Azoto, con A pari, ha spin intero e obbedisce alla statistica di Bose-Einstein !!!
Roma 12 Nov. 2013
Luciano MAIANI. FermiLectures 4
7
La scoperta del neutrone mette fine all’equivoco
• 1932. James Chadwick scopre il neutrone: particella neutra di massa molto
prossima a quella del protone.
• Majorana e Heisenberg capiscono che il nucleo e’ costituito da Z protoni e
A-Z neutroni, tutte particelle di spin 1/2, spin e statistica sono salvi
• Amaldi afferma che quando, sul finire del 1931, i Joliot-Curie proposero
che i protoni prodotti dalla radiazione penetrante del berillio indicassero che
quest’ultima era costituita di fotoni di elevata energia, Majorana commentò:
«Non hanno capito niente; probabilmente si tratta di protoni di rinculo
prodotti da una particella neutra pesante»; anche Emilio Segrè riferisce che
Majorana «immediately understood that there was what he called “a neutral
proton”» (cfr. A. De Gregorio, tesi di dottorato, Sapienza 2005)
• Pauli descrive la sua idea alla Conferenza Solvay del 1932, Fermi ci pensa
su...
• facendo seguito alla scoperta del neutrone, avanza una sua teoria...
Roma 12 Nov. 2013
Luciano MAIANI. FermiLectures 4
8
4. La teoria di Fermi: un nuovo
paradigma
• Pauli: Nucleo(Z)->Nucleo(Z+1)+ e- + neutrino
• l’elettrone e il neutrino “risiedono” nel nucleo iniziale?
• impossibile: un elettrone localizzato entro il raggio del nucleo avrebbe (per il
principio di indeterminazione) un’energia circa 100 volte maggiore di quella dei
raggi beta (che è dell’ordine del MeV):
~
p⇡
⇡ 140 MeV
R
• Fermi: l’elettrone e il neutrino sono “creati” nell’atto del decadimento
• PROPRIO come avviene con il fotone quando un atomo si diseccita:
n ! p + e + ⌫¯
A0 ! A +
• La Teoria di Fermi del decadimento beta impiega il concetto di campo
quantistico dell’elettrone, la prima volta al di fuori del’ elettrodinamica
• la teoria dei campi quantizzati diventa il paradigma della fisica subnucleare.
Roma 12 Nov. 2013
Luciano MAIANI. FermiLectures 4
descrizione di Beppo Occhalini degli elettroni del
decadimento beta (tradizione orale)
• Immaginate degli esami universitari che si svolgono in un’aula
chiusa.
• Chi attende fuori vede ogni tanto uscire uno studente e pensa,
ragionevolmente, che lo studente che vede uscire si trovava “prima”
nell’aula della commissione di esami
• Beh, nel decadimento beta risulta invece che lo studente (l’elettrone)
“prima” non c’era, ma è creato proprio nel momento in cui esce....
Roma 12 Nov. 2013
Luciano MAIANI. FermiLectures 4
10
5. The missing boson of the 30’s
and 40’s
Hideki Yukawa
Roma 12 Nov. 2013
Luciano MAIANI. FermiLectures 4
11
Allo stadio presente della teoria quantistica, si sa
poco sulla natura delle interazioni tra particelle
elementari. Ad esempio sull’interazione tra protone
e neutrone, se sia un’attrazione ordinaria o
un’interazione di scambio, come proposto per
primo da W. Heisenberg.
Recentemente, Fermi ha trattato il problema delle
disintegrazioni beta sotto l’ipotesi del “neutrino”.
Secondo questa teoria, un neutrone ed un protone
possono interagire emettendo o assorbendo un
neutrino ed un elettrone.
Sfortunatamente l’energia di interazione...e’ troppo
piccola per dare conto del legame tra protone e
neutrone. Per superare questo difetto possiamo
modificare la teoria di Heisenberg o quella di Fermi
nel modo seguente.
Roma 12 Nov. 2013
Yukawa lancia l’idea che le forze nucleari siano
dovute allo scambio di una nuova particella, il
pione, e ne predice la massa.
Identificato dapprima con il mesotrone, il pione
e’ stato scoperto nel 1947 da C.Lattes,
H.Muirhead, G.Occhialini and C.Powell, nelle
reazioni prodotte dai raggi cosmici negli alti
strati dell’atmosfera, Nature 159, 694 (1947).
Luciano MAIANI. FermiLectures 4
12
PROCESSES INVOLVING CHARGED MESONS
Finalmente il pione !
By DR. C. M. G. LATTES, H. MUIRHEAD,
DR. G. P. S. OCCHIALINI and
DR. C. F. POWELL
H. H. Wills Physical Laboratory, University of Bristol
...a particle m1, has come to the end of its range in the emulsion. The
frequent points of scattering and the rapid change of grain-density towards
the end of the range show that the track was produced by a meson....the
track of a second particle, m2, starts from the point where the first one ends,
and ... has all the characteristics of that of a particle of small mass.
m1
⇥(m1 )
µ(m2 ) +
m2
Roma 12 Nov. 2013
Luciano MAIANI. FermiLectures 4
13
la catena: ⇥
Roma 12 Nov. 2013
Luciano MAIANI. FermiLectures 4
µ(+ )
e(+2 )
14
adesso capiamo meglio la catena di eventi
• il raggio cosmico primario (protone o nucleo)
urta un nucleo dell’atmosfera e lo frammenta
in protoni, neutroni e mesoni π (l. verdi e blu
tratteggiate)
• i pioni carichi hanno vita media breve e
– decadono nell’alta atmosfera dando luogo ad un muone
(l. rosse continue)+neutrino (l. rosse tratteggiate),
– oppure si fermano in un nucleo frammentandolo (l.
verdi continue)
• i pioni neutri (l. blu tratteggiate) hanno vita
ancora piu‘ breve e decadono in due raggi
gamma (l. blu ondulate), che danno luogo a
“sciami” di particelle elettromagnetiche:
– coppie elettroni-positroni (l. blu continue),
– gamma di energia inferiore
• i muoni sono penetranti e arrivano al livello
del mare o anche sotto notevoli spessori di
roccia (laboratori sotterranei).
Roma 12 Nov. 2013
Luciano MAIANI. FermiLectures 4
15
Underground neutrino detection
• Kamiokande (lab. sotteraneo in Giappone) vede i
neutrini dallo zenith e dal nadir (prodotti nell’atmosfera
agli antipodi)
• e’ una caverna piena d’acqua sorvegliata da pareti di
fotomoltiplicatori
• i neutrini sui nuclei d’acqua producono particelle cariche
che fanno “luce Cerenkov” vista dai fotomoltiplicatori
• confrontando i flussi di ν da zenith e da nadir si possono
rilevare anomalie nella propagazione di ν su distanze di
migliaia di km
• cosi’ sono state rivelate le “oscillazioni” di ν ipotizzate
da Bruno Pontecorvo e altri.
Roma 12 Nov. 2013
Luciano MAIANI. FermiLectures 4
16