CRONOLOGIA
Il 14 marzo Albert Einstein nasce a Ulm, Bahnhofstrasse 20,
nel Wùrttemberg, da Hermann e Pauline Koch; il palazzo fu
distrutto nella seconda guerra mondiale.
1880
La famiglia Einstein si trasferisce a Monaco, dove il padre e
lo zio Jacob aprono un’officina elettrotecnica. Lo zio,
ingegnere, incoraggerà poi il ragazzo Albert iniziandolo allo
studio della geometria.
1881
Nasce la sorella Maja, mentre Albert tarda a cominciare a
parlare tanto da preoccupare i genitori. Lui e la sorella
riceveranno poi un’educazione cattolica, mentre Albert
inizierà a studiare violino a circa sei anni.
1889
Si iscrive al liceo ginnasio Luitpold di Monaco di Baviera, ma
sopporta male i metodi didattici rigidi e mnemonici.
1894
La famiglia Einstein si trasferisce in Italia, a Pavia. Albert
raggiunge i familiari dopo sei mesi. Rifuggendo la mentalità
militare, rinuncia alla nazionalità tedesca e a qualsiasi credo
religioso.
1895
La famiglia è di nuovo in difficoltà, Albert si trasferisce in
Svizzera per accedere al Politecnico di Zurigo, ma non
supera l’esame di ammissione. Su consiglio del direttore del
Politecnico, si iscrive al corso preparatorio nella scuola
cantonale di Aargau, per ottenere un diploma.
1896
La scuola della città di Aarau era molto liberale e ricca di
laboratori, quindi piacque molto ad Albert. Diplomatosi, può
quindi accedere al Politecnico. Nel frattempo ha imparato
per proprio conto il calcolo e possiede una discreta arguzia
scientifica.
1900
Non studia volentieri quello che non lo interessa né
frequenta assiduamente, ma esegue spesso esperimenti nei
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1879
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laboratori. Neppure lo interessa più diventare ingegnere,
ma segue i corsi per insegnanti. Legge i testi di
scienziati e filosofi, a volte con la studentessa Mileva
Maric. Solo con l’aiuto degli appunti del suo amico
Marcel Grossman riesce a laurearsi, ma intanto si era
alienato il favore dei professori.
In febbraio ottiene la cittadinanza svizzera, che conserverà
per tutta la sua vita. Non riesce ad ottenere alcun incarico
universitario e sopravvive grazie a lavoretti vari. Riesce
però a pubblicare sugli Annalen der Physik un articolo sulla
capillarità e poi, nella seconda metà dell’anno, un secondo
articolo sulla termodinamica.
1902
Grazie dell’amico Grossman viene assunto dall’ufficio
brevetti di Berna, dove si trasferisce. Scrive un terzo lavoro
sulla termodinamica che invia agli inizi del 1903.
1903
Dopo la morte del padre, che aveva osteggiato
fidanzamento, sposa l’ungherese Mileva Maric.
1904
Nasce il primo figlio, Hans Albert. Benchè isolato dagli
ambienti accademici, scrive ancora due saggi, sempre sulla
termodinamica, materia con qualche attinenza con il suo
lavoro all’ufficio brevetti.
1905
Pubblica nello storico volume n. 17 degli Annalen der Physik
i tre famosi lavori sulla teoria dei quanti, sulla teoria della
relatività e sul moto browniano. Il volume originale
diventerà
poi
introvabile
presso
varie
biblioteche,
probabilmente per l’attività persecutoria dei nazisti.
1906
Max Planck pubblica elaborazioni della teoria della relatività,
invitando al suo studio altri scienziati; il suo assistente Max
von Laue, poi premio Nobel, va a trovare Einstein all’ufficio
brevetti. Einstein pubblica un secondo saggio sui moti
browniani inviati in dicembre 1905.
1907
Einstein pubblica nel Jahrbuch der Radioaktivität uno scritto
sull’equivalenza tra massa ed energia E=mc2, completando
quello di tre pagine del 1905 che già la implicava; il
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1901
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il
matematico Hermann Minkowski presenta all’università
di Göttingen un importante lavoro sulla relatività. La
teoria si diffonde, ma diversi fisici la trovano troppo
difficile, altri la osteggiano. Einstein tenta di diventare
Privatdozent, per poi ottenere una cattedra e proseguire
i suoi studi; ma il suo scritto sulla relatività viene respinto
come incomprensibile all’Università di Berna.
Diventa Privatdozent, con pochi studenti e minimi ricavi;
lavorando sempre all’ufficio brevetti. Minkowski presenta la
relatività ad un Congresso di scienziati e medici.
1909
Ottiene la cattedra di professore aggiunto di fisica teorica
all’Università di Zurigo e può lasciare l’ufficio brevetti di
Berna. Finisce il suo isolamento scientifico e partecipa al
Congresso, dove parla della relatività e dei quanti e conosce
Planck ed altri scienziati, curiosi di conoscere lui.
1910
Nasce il secondo figlio Eduard.
1911
Passa di ruolo presso l’Università Tedesca a Praga,
nonostante risultasse straniero ed agnostico: si dichiarò
ebreo. Formula il «principio di equivalenza», studia la
deflessione dei raggi luminosi e suggerisce che si possa
osservare durante un’eclissi solare.
1912
Ritorna a Zurigo, come professore di fisica teorica al
Politecnico. Cominciano i Congressi Solvay dove si discute
dei quanti di luce, con la partecipazione di Einstein. Inizia la
collaborazione con l’amico matematico Marcel Grossman per
la teoria della Relatività Generale.
1913
Planck e Walther Nernst propongono la sua nomina a
professore dell’Università di Berlino ed alla direzione
dell’istituto di ricerca per la fisica teorica Kaiser Wilhelm;
sarebbe anche stato membro della Regia Accademia delle
Scienze Prussiana. Einstein capisce che non può rifiutare
come ha già fatto con una principesca offerta da Vienna.
Pubblica una ricerca fisico-matematica con Grossmann.
1914
Si trasferisce con la famiglia a Berlino, ma presto si separa
da Mileva che torna a Zurigo con i due figli. Scoppia la
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1908
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Prima guerra mondiale: Einstein la definisce «incredibile» e si duole di appartenere alla «putrida» razza
umana.
Nuova
pubblicazione
insieme
all’amico
Grossmann, molto vicina al risultato finale.
Pubblica negli Atti dell’Accademia delle Scienze Prussiana il
calcolo esatto del movimento del perielio di Mercurio. Infuria
la guerra con milioni di morti ed il nazionalismo coinvolge
indegnamente anche gli studiosi e gli scienziati, sconcertando i pacifisti Bertrand Russell ed Einstein. Solo in quattro
firmano un manifesto, quello della “Lega degli Europei”,
che chiede la collaborazione tra tutti gli studiosi, anche
quelli delle nazioni in guerra.
1916
Completa il suo lavoro sulla teoria della Relatività Generale
ed è estasiato dai risultati ottenuti.
1917
Einstein scrive un testo divulgativo sulla teoria della
Relatività Generale ed un articolo sulle sue implicazioni
cosmologiche: introduce la costante cosmologica e descrive
un universo finito ma illimitato, come già Riemann. De
Sitter trova però una soluzione con un universo vuoto ma in
espansione. In Russia c’è la Rivoluzione.
1918
Il Kaiser rinuncia al trono e crolla il militarismo prussiano;
studenti rivoluzionari depongono il Rettore dell’Università
tenendolo prigioniero; Einstein, che aveva dimostrato
tendenze socialiste, viene coinvolto nelle trattative. Egli è
contento per la caduta del militarismo, ma la Germania è
disorientata e ridotta alla fame.
1919
Ottiene il divorzio da Mileva e sposa la cugina Elsa. Arthur
Eddington guida una spedizione nel golfo di Guinea per
osservare un’eclissi di sole: gli esiti confermano la teoria
della Relatività Generale. Einstein vuole aiutare la nuova
repubblica e prende la cittadinanza tedesca, senza rinunciare a quella svizzera. Non abbandona Berlino nonostante
gli inviti da Zurigo ed un’ottima offerta da Leida.
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1915
1919-31 Visita Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Cina, Giappone,
Palestina e Spagna.
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1920 Iniziano gli attacchi aperti contro Einstein e la
teoria della relatività viene definita giudaica e comunista. I nazionalisti tedeschi ridotti alla disperazione
cercano di incolpare della sconfitta i pacifisti e gli ebrei.
Nasce una Lega anti-Einstein; anche scienziati come
Lenard lo attaccano al Congresso, a stento controllato da
Planck.
Dopo un iniziale rifiuto, accompagna Weizmann in America
per raccogliere fondi per il futuro Israele; viene sommerso
di inviti, coperto di onorificenze ed accolto anche alla Casa
Bianca. Quattro sue conferenze tecniche furono pubblicate
dalla Princeton University Press con il titolo “Il significato
della Relatività”, volume tradotto e venduto tuttora in tutto
il mondo.
1922
Gli viene conferito il premio Nobel 1921 per la fisica
quantistica; quindi solo per la legge relativa all’effetto
fotoelettrico, essendo la sua teoria della relatività contestata
anche politicamente. Tiene una conferenza a Parigi, ma le
tensioni tra francesi e tedeschi sono alte; fanatici di destra
assassinano Rathenau, ebreo internazionalista come
Einstein il quale annulla le sue lezioni a Berlino e rinuncia a
partecipare al Congresso a Lipsia. Tuttavia partecipa ad un
grande comizio contro la guerra.
1924
Riceve dal fisico indiano Satyendranaht Bose un manoscritto
in inglese che subito traduce in tedesco ed invia per la
pubblicazione: nasce la statistica Bose-Einstein per la
meccanica quantistica dei gas. Luis De Broglie formula la
teoria ondulatoria delle particelle. Il matematico russo
Friedmann trova diverse soluzioni cosmologiche per universi
einsteiniani in contrazione, in espansione e misti.
1925
Con i lavori di Scrödinger ed Heisenberg, e poi di Pauli, Bohr
e Dirac, nasce la Meccanica Quantistica. Einstein, che aveva
dato contributi fondamentali, comincia ad osteggiarla.
Propone un prima teoria unificata del campo che, con 16
equazioni, sembra rappresentare bene l’elettromagnetismo.
1926
Riceve la nomina a membro dell’Accademia delle Scienze
dell’Unione Sovietica.
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1921
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1928 Si ammala seriamente di cuore per alcuni mesi e
si riprende lentamente; appoggia la Società delle
Nazioni per favorire la pace con l’aiuto del Comitato per
la collaborazione internazionale di cui faceva parte. È
energicamente pacifista e si dichiara contro il servizio
militare.
1929
Grande Crisi alla Borsa di New York, e poi grave e
perdurante crisi economica mondiale. Gli industriali tedeschi
temono la rivoluzione comunista e rafforzano il nazismo, il
che porta nel 1933 alla dittatura spietata di Hitler. Hubble
scopre che l’universo è in espansione
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1930-31 Durante gli inverni Einstein insegna a Pasadena, negli
Stati Uniti, presso il California Institute of Technology
diretto da Millikan. Elimina la costante cosmologica che
indica come “il più grande errore della sua vita”, riduce il
numero delle soluzioni e presenta un universo oscillante che
però ha un vita troppo breve. Per la teoria unificata del
campo, abbandonata quella del 1925, scrive articoli leggibili
solo dagli specialisti ed è sul punto di pubblicare uno studio
che mantiene nello spazio 4-dimensionale i risultati ottenuti
da Kaluza nello spazio pentadimensionale, ma poi rinuncia.
1932
Nel laboratorio Cavendish di Cambridge viene verificata
dopo 25 anni l’equivalenza tra massa ed energia E=mc2.
Einstein si reca ad Oxford e Flexner lo invita a stabilire agli
stesso lo stipendio per far parte del suo Institute for
advanced Study.
1933
In seguito all’ascesa di Hitler si dimette dall’Accademia delle
Scienze prussiana. Modifica le sue idee sul pacifismo e, pur
non rinunciando ai principi per il futuro, date le circostanze
consiglia gli obiettori belgi di arruolarsi per salvare la civiltà
europea. Andato in Inghilterra, parla con Churchill e poi al
comizio del Comitato per gli aiuti agli scienziati fuggiti dal
nazismo. Infine si imbarca nuovamente per gli Stati Uniti e
diventa professore all’Institute for Advanced Study di
Princeton, nel New Jersey.
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1936 Dopo grave malattia, muore la seconda moglie
Elsa. Einstein, impietrito dal dolore, riprende lentamente
gli studi; riesce a far giungere in America gli amici ebrei
Schwarz, Infeld e tanti altri, salvandoli dall’orrore dei
nazisti. Niels Bohr propone il modello a goccia per il
nucleo atomico: permise il progetto della bomba atomica.
Trasferitosi ormai definitivamente in America, su suggerimento di Szilard, Wigner e poi Teller il 2 agosto firma una
lettera al presidente Franklin D. Roosevelt, per sensibilizzare il governo americano sulle probabili conseguenze della
fissione nucleare; essi suggeriscono di finanziare ed
organizzare le ricerche nucleari, per prevenire l’eventuale
costruzione di una bomba atomica da parte di Hitler.
Scoppia la Seconda guerra mondiale.
1940
Scrive una seconda lettera più incalzante, ma rifiuta l’invito
a partecipare alle riunioni. Ottiene, con la figlia e la
segretaria, la cittadinanza americana.
1941
A dicembre
Pacifico.
1942
A dicembre Enrico Fermi produce a Chicago la prima
reazione nucleare a catena autoalimentata, trasformando la
massa in energia secondo la formula di Einstein.
1943
Niels Bohr è costretto a fuggire dalla Danimarca perché i
tedeschi vogliono deportarlo. Giunge infine a Los Alamos,
dove collabora con Oppenheimer al progetto della bomba.
1944
Dopo lo sbarco in Normandia i tedeschi in ritirata tentano un
inutile contrattacco ma per poco non prevalgono: Einstein
teme che abbiano la bomba atomica. Bohr si rende conto
delle conseguenze spaventose dell’uso della bomba atomica
e parla con Roosevelt e Churchill, ma rischia solo l’arresto.
1945
Albert Einstein si ritira a vita privata; lascia la cattedra ma
prosegue gli studi. Pubblica scritti sulla teoria del campo
unificato del 1925 rielaborandola per fare in modo che il
campo e la materia si identifichino. A luglio la prima bomba
sperimentale esplode in Nuovo Messico ed è più potente del
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1939
i giapponesi attaccano Pearl Harbor, nel
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previsto. Il 6 agosto, nonostante i giapponesi siano già
alla resa, la prima atomica
Little boy
distrugge
Hiroshima amareggiando Einstein.
1946 Accetta la presidenza del Comitato di emergenza
degli Scienziati Atomici, raccoglie fondi grazie alla sua fama
e promuove un Governo Mondiale. Ma, invitato a fare
nuovamente parte dell’Accademia Bavarese si rifiuta
sdegnato a causa dello sterminio degli ebrei, e così farà nel
1949 con l’invito dell’Istituto Plank (già Kaiser Wilhelm) e
nel 1951 nei confronti dell’ordine al merito prussiano, e
molte altre volte ancora. Nel frattempo la sorella Maja è
colpita da paralisi progressiva.
Muore la prima moglie Mileva a Zurigo.
1950
Con il presidente Truman inizia la costruzione di armi
atomiche. Einstein lancia un appello alla televisione
americana contro i pericoli dell’escalation atomica.
1951
Continua la corrispondenza con la Regina Madre del Belgio.
Muore la sorella Maja
1953
Scrive, trasformandola in un manifesto pubblico, una
energica e sdegnata lettera in difesa di un professore
accusato di “attività anti-americane” nel clima da caccia
alle streghe dell’era McCrthy. Reagisce anche all’oppressione Sovietica con versi, scritti ed aforismi.
1955
Il 18 aprile Albert Einstein si spegne all’ospedale di
Princeton. Aveva appena cercato di influire sull’opinione
pubblica mondiale occupandosi delle relazioni araboisraeliane, per raggiungere accordi di pace. Aveva anche
appena firmata la dichiarazione Russell-Einstein contro la
corsa agli armamenti atomici.
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1948
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