comunicato stampa - Ultimissime dalla FIMMG Napoli

COMUNICATO STAMPA
Roma, 18 aprile 2012
“Farmaci generici e non sostituibilità. Le ragioni della Fimmg”
Il medico di medicina generale e la scelta appropriata dei farmaci, il significato di “bioequivalenza”
tra medicinali simili, il nodo cruciale della sostituibilità tra farmaci generici e "branded" e dei
generici fra loro. Sono alcuni dei temi affrontati stamattina durante la conferenza stampa “Farmaci
generici e non sostituibilità. Le ragioni della Fimmg”, organizzata dalla Federazione italiana dei
medici di medicina generale presso l’NH Hotel – Leonardo Da Vinci.
All’incontro sono intervenuti il dott. Giacomo Milillo, Segretario generale nazionale Fimmg; il dott.
Roberto Venesia Coordinatore nazionale della Commissione per il farmaco Fimmg; il dott. Luigi
Sparano Segretario provinciale Fimmg Napoli e il prof. Francesco Scaglione Professore di
Farmacologia presso l’Università degli Studi di Milano e Componente SIF.
“Equivalente non significa identico – ha dichiarato Giacomo Milillo - la risposta di un paziente può
essere diversa passando dal farmaco originale al generico o da un generico all’altro. Sottolineare
questo aspetto non vuol dire mettere in discussione la validità dei generici, ma evidenziare la
delicatezza della sostituibilità automatica, non solo tra farmaco ‘originator’ e generico, ma anche
tra due diversi generici. Molto spesso questi medicinali, pur essendo presenti nelle stesse Liste di
trasparenza, presentano nei rispettivi foglietti illustrativi alcune differenze sulle indicazioni e
precauzioni d’uso perché provengono da diverse procedure europee di Mutuo Riconoscimento. Il
continuo cambio del prodotto in corso di terapia per le malattie croniche produce evidenti disagi
per il cittadino e necessita di aggiustamenti posologici da parte del medico. A risentirne
maggiormente sono soprattutto gli anziani che confondono le confezioni e sbagliano ad assumere i
medicinali”.
Per Roberto Venesia: “Il problema della ‘bioequivalenza’ è uno dei nodi cruciali per la
‘fidelizzazione’ dei medici famiglia al farmaco generico. Non esistendo alcun metodo statistico per
dimostrare l’uguaglianza di due prodotti, gli studi di bioequivalenza si propongono di verificare
l’assenza di una differenza clinicamente rilevante attraverso la stima di una differenza minima
ammissibile – ha aggiunto Venesia. Conseguentemente i farmaci equivalenti sono presentati
come farmaci ‘uguali’ a quelli originatori con brand, ma in realtà sono solo simili. La bioequivalenza
è garantita solo tra un generico e il suo originatore, ma non tra due generici diversi se non sono
stati preventivamente testati. Il ruolo del medico è perciò essenziale nella scelta del farmaco.
Nonostante l’impegno dell’Aifa a garantire qualità e sicurezza dei farmaci equivalenti, le soluzioni
proposte finora sono sostanzialmente scarse e neanche il meccanismo della Lista di Trasparenza
elimina le criticità più rilevanti insistenti nel mercato italiano”.
“Per questo motivo la Fimmg ha invitato i medici di famiglia a indicare sulla ricetta la dicitura ‘non
sostituibile’, sia che si tratti di un farmaco con brand sia che si tratti di un equivalente generico –
ha sottolineato Sparano- a meno che non si è professionalmente certi che il farmaco possa
essere sostituito. In questo caso il medico dovrà inserire la dicitura ‘sostituibile con equivalente
generico’ e si assumerà la responsabilità degli effetti di qualsiasi prodotto venga dispensato come
medicinale equivalente generico, con prezzo più basso”.
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