Unità Operativa n.6 Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale Nell’ambito del presente progetto la FIMMG deve rilevare: l’impatto sull’organizzazione del lavoro del singolo medico di famiglia; gli investimenti necessari, sia in termini economici che di formazione professionale, ed i possibili ritorni economici e di soddisfazione e crescita professionale; gli effetti sul rapporto di fiducia con l’assistito; la qualità percepita dall’assistito, soprattutto in termini di presa in carico dei suoi problemi da parte del medico di famiglia stesso e del Servizio Sanitario Nazionale degli utenti (analisi costi-benefici, trasferibilità su scala nazionale, ecc.). criteri e indicatori per la verifica dei risultati finali raggiunti Le pubblicazioni scientifiche L’organizzazione di giornate di studio OBIETTIVI INTERMEDI PREVISTI (dopo 12 mesi) L’organizzazione e la pianificazione dello studio di valutazione del progetto secondo differenti aspetti (accettabilità da parte degli utenti, analisi costi-benefici, trasferibilità su scala nazionale, ecc.). Criteri e indicatori per la verifica dei risultati intermedi RAGGIUNTI Rapporto tecnico sulla pianificazione dello studio di valutazione Incontri con opinion leader METODOLOGIA L’introduzione dello strumento telematico nell’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale, offre indubbie possibilità di miglioramento della qualità di assistenza e quasi sicuramente dei costi della stessa, in modo particolare se si comprendono nel bilancio anche i costi sociali dipendenti dai problemi di accessibilità alle prestazioni sanitarie. In particolare la FIMMG (Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale) guarda con attenzione ad alcune opportunità che le nuove tecnologie telematiche applicate alla sanità offrono per aumentare ulteriormente le potenzialità assistenziali dei medici di famiglia derivanti dalla loro distribuzione capillare sul territorio e dal rapporto personalizzato e continuo con gli assistiti. Spesso infatti, l’attività assistenziale del medico di famiglia è ostacolata e/o rallentata dalle difficoltà che il paziente incontra fuori dal suo studio o dalla propria abitazione, ad accedere tempestivamente ed agevolmente a specifiche prestazioni diagnostiche o a semplici consulenze specialistiche. Questo problema emerge in modo particolarmente evidente in ambienti lontani da grossi centri abitati, nei quali normalmente sono presenti tecnologie e strutture specialistiche. Molto spesso inoltre, stante l’attuale organizzazione del SSN, il medico di famiglia è costretto ad inviare il proprio paziente a consulenza specialistica ed a proporre ricoveri ospedalieri, quando invece, potendo disporre in tempo reale di una “second opinion” o in alcuni casi di una “guida” specialistica, potrebbe assumersi la responsabilità e condurre autonomamente in condizioni di massima sicurezza e conforto per il paziente il percorso assistenziale necessario Per quanto sopra la FIMMG è fortemente interessata a sperimentare: forme di comunicazione differita con strutture e professionisti specializzati (comunicazione attraverso posta elettronica); forme di teleprenotazione delle prestazioni sanitarie di secondo livello (consulenze specialistiche, indagini di laboratorio e per immagini); forme di telediagnostica assistita (telecardiogramma, spirometrie, ecc.); consulto a distanza di specialisti; forme di condivisione strutturata delle informazioni sanitarie di singoli pazienti con centri specialistici di riferimento, servizi di emergenza, ecc.; forme di sorveglianza “assistita” di particolari condizioni patologiche croniche o a rischio di emergenza, fondate sulla misurazione periodica automatica o autopraticata dal paziente stesso o da suoi parenti di parametri necessari alla monitorizzazione clinica di deteminate patologie croniche con rischi di riacutizzazioni (BPCO, diabete, ecc.) o con rischi di emergenze (cardiopatie, ecc.). L’obiettivo finale è la validazione del dimostratore e del servizio di telericovero. La validazione del dimostratore avviene attraverso il confronto fra i dati attesi e quelli effettivamente ottenuti dalla sperimentazione reale sul paziente. La validazione del processo coinvolge due differenti livelli: il paziente e l’ospedale attraverso il quale viene eseguito il telericovero. Il processo di validazione avviene attraverso le seguenti fasi: raccolta delle informazioni presso il paziente e il medico; valutazione del processo e del suo grado di efficacia rispetto ad una scala predefinata (customer care); eventuali modifiche al processo nel caso di punti di debolezza.