Esercitazione 3 Biagio Provinzano Aprile 2005 Esercizio 1 I BJT npn hanno la stessa area e la stessa corrente di saturazione, consideriamo VA → ∞, β = 100, VBE ∼ = 0.7V in zona attiva ed infine Cπ = Cµ = 10pF . Il generatore di piccolo segnale vi è a valore medio nullo. Determinare: 1. il punto di lavoro del circuito specificando il valore delle correnti in ogni ramo e delle tensioni ad ogni nodo. 2. il guadagno AV = vvos per piccolo segnale ed in media frequenza, specificandone l’espressione simbolica ed il valore numerico 3. la frequenza inferiore di taglio fL a −3dB 4. la frequenza superiore di taglio fH a −3dB Con riferimento alla Figura 1 utilizziamo i seguenti dati: Rs = 5kΩ, RC = 5kΩ, RL = 800Ω, C = 1µF , Io = 2mA, VCC = −VEE = 10V , ro → ∞. Esercizio 2 Con riferimento alla Figura 2 supponiamo che i due BJT npn abbiano la stessa area e la stessa corrente di saturazione, VA → ∞, β = 100, VBE ∼ = 0.7V in zona attiva ed infine Cπ = 20pF , Cµ = 10pF . Il generatore di piccolo segnale vi è a valore medio nullo. Determinare: 1. il punto di lavoro del circuito specificando il valore delle correnti in ogni ramo e delle tensioni ad ogni nodo. 2. il guadagno AV = vvos per piccolo segnale ed in media frequenza, specificandone l’espressione simbolica ed il valore numerico 3. la frequenza superiore di taglio fH a −3dB 4. la frequenza inferiore di taglio Utilizziamo i seguenti dati: Rs = 5kΩ, RC = 1kΩ, Io = 2mA, VCC = −VEE = 5V , ro → ∞. 1 Figure 1: Stadio differenziale con ingresso sbilanciato ed uscita single-ended Traccia delle soluzioni dell’esercizio 1 Analisi in DC (punto di lavoro): IE1 IC1 IB1 VE1 VC2 = IE2 = 1mA = IC2 = αIE2 = 0.99mA IC = IB2 = 2 = 9.9µA β = VE2 = −0.7V = VCC − RC IC2 = 5.05V ⇓ i due transistor lavorano in zona attiva Analisi del guadagno di tensione di piccolo segnale in media frequenza (la capacità di uscita è un corto circuito per il segnale): vb1 vo 2rπ vs , con ro → ∞ 2rπ + Rs vb = gm (RC k RL ) 1 2 = da cui si ottiene subito 2 Figure 2: Stadio differenziale con ingresso sbilanciato ed uscita differenziale vo 2rπ = gm (RC k RL ) ∼ = 6.93 vs 2rπ + Rs ∼ con gm ∼ = 40 mA V ed rπ = 2.525kΩ. Osservazione 1 Si osservi che passando dalla base all’emettitore di Q1 si ottiene la partizione di 12 della tensione di ingresso. Questo è dovuto al fatto che "guardando" nell’emettitore di Q2 si ha una resistenza equivalente pari a re2 = re1 . Questo è il motivo per cui nonostante si abbia Q1 in configurazione a collettore comune (CC) l’uscita è circa uguale a metà della tensione di base e non si ha più ve ' vb . Frequenze di taglio inferiore e superiore con il metodo delle costanti di tempo: fL = fin = fout = 1 ∼ = 27.4Hz 2πC(RC + RL ) 1 ∼ = 4.224M Hz 2π(Cµ + k Rs ) 1 ∼ = 23.099M Hz 2πCµ (RC k RL ) Cπ 2 )(2rπ per cui il polo dominante in alta frequenza risulta essere 3 fH = fin Traccia delle soluzioni dell’esercizio 2 Analisi in DC (punto di lavoro): IE1 IC1 = IE2 = 1mA = IC2 = αIE2 = 0.99mA IC = IB2 = 2 = 9.9µA β IB1 VE1 VC2 = VE2 = −0.7V = VCC − RC IC2 = 4V ⇓ i due transistor lavorano in zona attiva Analisi del guadagno di tensione di piccolo segnale in media frequenza (la capacità di uscita è un corto circuito per il segnale): vb1 vc1 vc2 2rπ vs , con ro → ∞ 2rπ + Rs vb = −gm RC 1 2 vb1 = +gm RC 2 = da cui si ottiene subito 4 vo 2rπ vc2 − vc1 = = gm RC ∼ = 20 vs vs 2rπ + Rs ∼ con gm ∼ = 40 mA V ed rπ = 2.525kΩ. Frequenze di taglio superiore ed inferiore con il metodo delle costanti di tempo: kµ = kπ = −gm RC = −20 2 1 2 sono i guadagni rispettivamente tra collettore e base ed emettitore e base del transistor Q1 , per cui le frequenze caratteristiche risultano essere per effetto Miller fin = h 1 2π Cµ (1 + fout1 = fout2 = h gm RC 2 ) 1 2π Cµ (1 + 2 gm RC ) + i Cπ 2 RC i (2rπ k Rs ) ∼ = 289.372kHz ∼ = 15.157M Hz 1 ∼ = 15.915M Hz 2πCµ RC per cui il polo dominante in alta frequenza risulta essere fH = fin Non esiste una frequenza di taglio inferiore poichè il circuito è un amplificatore accoppiato in continua!! Osservazione 2 Si noti come nel primo esempio (il collettore di Q1 è a massa per il segnale) solo la Cπ1 viene moltiplicata per effetto Miller (in ingresso essa si riduce di un fattore 12 ), ottenendo rispetto al secondo caso, nel quale entrambe le capacità Cπ1 e Cµ1 subiscono una differente moltiplicazione Miller, un miglioramento nella risposta in alta frequenza dell’amplificatore differenziale. 5