SPETTACOLI Bresciaoggi Venerdì 10 Novembre 2006 LaCompagnia Le Belle Bandiere ha aperto ieri sera la stagionediprosa del Ctbal teatro Sociale 45 Al Palabrescia in «Tutti insieme appassionatamente» Un palcoscenico vero Macbeth, tragedia quotidiana perFedericoBerto Una scena spoglia nella quale si muovono i bravi Bucci e Sgrosso di Antonio Sabatucci «A che punto è la notte?» chiede Macbeth a sua moglie. Lei gli risponde che essa è in lotta col mattino per chi deve prevalere tra i due. In questa atmosfera di mezzo, ambigua, dove il buio tende a risucchiare la luce nella sua profondità, si colloca la tragedia di Sir e Lady Macbeth, che l’altra sera ha aperto il cartellone della prosa al Teatro Sociale, nella messa in scena della Compagnia Le Belle Bandiere, in coproduzione con il Ctb Teatro Stabile di Brescia. Sì, perché «Macbeth» è, tra le altre cose, una tragedia notturna. Tutto o quasi tutto avviene nell’oscurità: l’incontro con le streghe, l’assassinio di Re Duncan, il sonnambulismo di Lady Macbeth, il suo suicidio, l’uccisione di Banquo, la sconfitta finale di Macbeth e la sua morte. E in una scena di mezze luci (ideate da Maurizio Viani) Elena Bucci ha allestito il suo «Macbeth» in una elaborazione drammaturgica compiuta insieme a Marco Sgrosso. La Bucci e Sgrosso sono anche i coniugi Macbeth: lei, rappresentata come una signora elegante nei gesti, di buone maniere con gli ospiti, preoccupata delle brutte figure cui il marito la costringe quando si mette istericamente a urlare davanti a tutti dicendo di vedere il fantasma di Banquo. Macbeth, invece, raffigurato come il classico marito guerriero fuori di casa e mansueto davanti alla consorte, dalla quale si lascia guidare nell’assassinio e che lo rimprovera non appena ha un cedimento: «Mi vergognerei ad avere un cuore così bianco», gli dice. In genere si pensa che Lady Macbeth sia la vera stratega dell’azione omicida di Macbeth. Certo è lei che perfeziona l’assassinio, riportando il pugnale insanguinato nella stanza di Duncan e imbrattando di sangue i volti delle guardie per far ricadere su di loro la colpa del delitto. Ma Lady Macbeth, in realtà, è vittima, al pari del marito, della propria azione: dopo l’uccisione di Duncan finisce per perdere la ragione, diventa sonnambula e alla fine si suicida. Freud la classifica fra coloro che soccombono davanti al successo dopo aver lottato tanto per raggiungerlo. AlComunale diCellatica per PressioneBassa «LaNonna del CorsaroNero»a BagnoloMella LacomicitàdelleGalline Giovanna all’arrembaggio Le Galline son tornate. Dopo una lunga fase di impegno professionale individuale, il trio di attrici comiche, tanto amato dai pubblici di tutta Italia, l’estate scorsa si è ricostituito proponendo una «Piccola conferenza sulla comicità» che stasera (ore 21) andrà in scena al Teatro Comunale di Cellatica, in via Risorgimento, per la rassegna Pressione Bassa, organizzata dal Ctb Teatro Stabile di Brescia, con la direzione artistica di Sergio Mascherpa. Katia Beni, Sonia Grassi ed Erina Maria Lo Presti sono artiste dotate di una grande vena comica surreale e dissacratoria. Formatesi alla Scuola di Teatro di Bologna diretta da Alessandra Galante Garrone, mostrarono tutto il loro talento con lo spettacolo di esordio «Volononvolo», da loro stesse ideato. A questo successo seguì l’incontro con Alessandro Benvenuti che da quel momento diventò il regista di tutti i loro spettacoli, coinvolgendole anche nei suoi film (Katia Beni e Sonia Grassi erano nel cast di «Zitti e mosca»). Importante è stato anche il lavoro in televisione: «Jeans», «Via Teulada 66», «Il piacere dell’estate» e tanti altri. Con «La fabbrica dei sogni» nel 1988 vinsero il titolo di Campioni nazionali di humour. I biglietti costano 5 euro e sono in vendita al Teatro Comunale di Cellatica un’ora prima dell’inizio dello spettacolo. E’ possibile acquistare in prevendita i biglietti di tutti gli spettacoli della rassegna Pressione Bassa alla biglietteria del Teatro Sociale di Brescia, in via Cavallotti 20, nei giorni di apertura del botteghino, dalle ore 16 alle ore 19. a.sab. «La vecchia sprint, che è più forte di un bicchiere di gin», ovvero «La Nonna del Corsaro Nero», è l’ultimo appuntamento nella rassegna teatrale «Tutti a teatro 2006» organizzata dal gruppo Cara... Mella in collaborazione con l’assessorato alla Cultura di Bagnolo Mella. Da stasera a domenica va in scena la commedia tratta dall’omonimo sceneggiato Rai degli anni ’60 (programma culto, considerato il migliore di quelli proposti per ragazzi), incentrato sul personaggio di Giovanna, interpretata da Anna Campori, e liberamente ispirato alle vicende dei corsari narrati dai romanzi di avventura di Emilio Salgari. Tutte le immagini del programma sono purtroppo andate distrutte e non ne rimangono che brevi frammenti: da qui l’accurato lavoro di recupero di personaggi e situazioni compiuto dall’associazione Cara.. Mella basandosi su rarissimi testi di Metz. Dunque in scena duelli, scambi di persona, equivoci, avventure, comicità, grazie anche alla vis farsesca di Nicolino, vero motore comico della narrazione, alla vitalità di Giovanna e alla saggezza del maggiordomo Battista. «L’idea di proporre un classico della tivù dei ragazzi degli anni Sessanta - spiega Pietro Forlani, regista e curatore della riduzione teatrale del romanzo del 1935 - è nata dal desiderio di rivedere alcune figure storiche che hanno segnato l’immaginario collettivo italiano». Lo spettacolo va in scena alla Filanda di Palazzo Bertazzoli di Bagnolo alle ore 21. Il biglietto costa 7 euro (gratuito per gli studenti). m.mon. Al teatroGrandeper lastagione lirica C’ègrandeattesa per«AnnaBolena» Una scena di «Anna Bolena», stasera al teatro Grande Questa sera alle 20.30 va in scena al teatro Grande «Anna Bolena» di Gaetano Donizetti, un allestimentoche ciarriva dalteatro bergamasco, con la regia e i costumi di Francesco Esposito, le scene diItalo Grassie la direzione dell'Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Fabrizio Maria Carminati, con il Coro Bergamo Musica Festival "Gaetano Donizetti"guidato da Marina Malavasi. Gli interpretisono ilbasso Riccardo Zanellato per il personaggio di Enrico VIII accanto al soprano Dimitra Theodossiou per quello di Anna Bolena, mentre il mezzosoprano Sophia Soloviy sarà GiovannaSeymour, la damigella della Regina, il basso Mauro Corna sarà Lord Rochefort, fratello di Anna, e il tenore Gianluca Pasolini Lord Riccardo Percy; il contraltista Josè Maria Lo Monaco vestirà i panni «en travesti» di Smeton, paggio e musicodella Regina; infine il tenore Luigi Albani sarà Sir Harvey, ufficiale del Re. «Anna Bolena» è un' opera che conferma la proverbiale, magistrale rapidità diGaetano Donizettinelloscrivere: erainfatti solo il 1˚ agosto del 1830quandoil compositore bergamasco firmava un contratto con il teatro Carcano di Milano - per un compenso di «...650 colonnati, vitto e alloggio pagati» - per l'impegno a comporre un'opera per l'apertura della stagione diCarnevale;e l'opera andava in scena per la prima volta appunto al Carcano il 26 dicembre di quellostesso1830. Tral'altro questo lavoro era un Una scena di «Macbeth», al Sociale fino a domenica 19 «Macbeth» è anche la tragedia della sterilità. I coniugi Macbeth non hanno figli (e Macduff lo sottolinea in una battuta, quasi a fornire una motivazione ai delitti di Macbeth), e la Lady invoca gli «spirits» a toglierle il sesso, a prendersi il suo latte in cambio del fiele, per avere più forza nell’alimentare la propria ambizione: quella di diventare regina. E, in effetti la Lady si siede sovente sul trono, ma la regia le mette a disposizione un trono da burla, ricavato da un carrello per trasportare le vero e proprio banco di prova per questo autore, le cui soluzioni erano statespessostroncate in precedenza dal pubblico e dalla critica, costringendolo acambiare o addirittura togliere scene intere dei suoi lavori. Ma quel 26 dicembre del 1930 «Anna Bolena» venne accolta trionfalmente dal pubblico, anche se la "Gazzetta diMilano" lasciava intendere che questo era dovuto più alla bravura dei cantanti che alla bontà della musica. E del resto, accanto al basso Filippo Galli, c'era un'Anna Bolena interpretata nientemeno che dalla mitica Giuditta Pasta, mentre il personaggio del paggio Smeton, che questa sera vedremo interpretato da Josè Maria Lo Monaco, era affidato ad una voce femminile,quella diEnrichetta Laroche. Con quest'opera, la trentaquattresima del lungocatalogo delcompositorebergamasco, siconcludevano i lunghi anni dell'«apprendistato napoletano» di Gaetano Donizetti: non è certo un caso se dopo questo grande successoil suo antico maestro Simone Mayr, che l'aveva avuto come allievo alle «Lezioni caritatevoli», si rivolgerà nei suoi confronti dandogli del «lei» e chiamandolo «Maestro». Grande attesa del pubblico bresciano per il soprano grecoDimitra Theodossiou, una cantante che al teatro Grande ha già ottenuto ottime affermazioni, nel 1998 come Violetta nella «Traviata» di Verdi e come Giselda, tre anni dopo, nei «Lombardi alla Prima Crociata». Luigi Fertonani Improvvisazioneteatralestasera alCentro Luciadi Botticino cassette che di solito usano i magazzinieri, con le rotelle e le aste, nobilitato da due braccioli per dargli una parvenza di regalità. Ma non c’è nulla di regale nella diabolica coppia interpretata dalla Bucci e da Sgrosso, né, tantomeno, di tragico: lei resta una parvenue, fasciata perennemente di raso, inadatta a fare il salto sociale; lui, solleticato dal vaticinio delle Sorelle Fatali (le streghe, che gli annunciano che sarà re), scivola lungo il sentiero del crimine, ma non ha la tempra per sostenerne le conseguenze morali e politiche. La Bucci e Sgrosso sottraggono tragedia al testo inserendovi elementi di quotidianità, senza ricorrere all’enfasi, anche nei momenti in cui l’azione magari lo avrebbe richiesto. Sir e Lady Macbeth, nella loro lettura, sono due antieroi alle prese con i problemi irrisolti della loro crescita morale. Sul piano visivo la vicenda si svolge su una scena spoglia: quattro panche di legno e quello strano trono, illuminati da luci di taglio, caravaggesche, che conferiscono una sfumatura religiosa a tutto l’allestimento. Accanto ai due protagonisti recitano, interpretando più ruoli, sei attori molto bravi e assai affiatati: Vladimir Aleksic, Gaetano Colella, Marco D’Amore, Andrea De Luca, Massimo Di Michele e Roberto Marinelli. Tutti alla fine applauditi insieme ai due protagonisti. Si replica fino a domenica 19 novembre (fino al 12 valgono gli abbonamenti alla serie azzurra, dal 15 al 19 la serie gialla, martedì 14 si replica fuori abbonamento). Dallo Zecchino d’oro al musical: «Quando canto sto bene» Il piccolo Federico Berto (quasi 10 anni) è uno dei protagonisti del musical «Tutti insieme appassionatamente», in scena al Palabrescia il 14 e 15 novembre: nello spettacolo è Kurt, il più piccolo dei sette fratelli Trapp «Quando canto sto bene e sono contento»: Federico Berto ha poco meno di 10 anni e con lo sguardo semplice e un po’ sognatore spiega così la sua passione per il canto. Martedì 14 e mercoledì 15 al Palabrescia di viaSan Zenoavrà la possibilità di mettersi alla prova: sarà infatti Kurt, il più piccolo dei sette fratelli Trapp nel musical «Tutti insieme appassionatamente». Bresciano, abitanteinvia Mantegna alvillaggio Ferrari, dopo le prove di canto ora sta prendendo dimestichezza con la recitazione in attesa della sua «prima» personale. «E’ stato lui a voler andare allo Zecchino d’Oro nel 2003», mette quasi le mani avanti ilpapà Fabio, 42enne operaio all’Italcementi. «E’ stato il bambino ad insistere per lo Zecchinod’Oro - spiega -: è partito quasi per gioco, ma selezione dopo selezione è arrivato alla finale di Bologna». Classificandosi secondo tra gli italiani e quarto in quella assoluta. Un bel risultato, non c’è che dire, ma soprattutto un’esperienza straordinaria per il piccolo Federico, il quale elenca i tanti amici conosciuti in quell’occasione: francesi, colombiani, da Beirut, dalla Colombia e da New York. «Bambini e famiglie con le quali abbiamo mantenuto i contatti sottolinea il padre -, qualche volta al telefono ma soprattutto con la posta elettronica». L’esperienzabolognese segnaper Federico anche i passaggi successivi: è nel capoluogo emiliano infatti che conosce Maria Francesca Polli ed entra nel coro dei «Miticiangioletti» aMilano nelquale canta ancora oggi ogni venerdì. Insomma, la vita di Federicoè già un girovagare per il Nord Italia e ora c’è anche l’impegnativo approdo al musical. La scuola al momento non sembra essere un grandeproblema. Lemaestre della scuola elementare «Rinaldini» sono comprensive e gli permettono recuperi ad hoc, ma soprattutto c’è mamma Domenica, la quale è anch’essa maestra e senz’altro il figlio lo fa studiare. «Io mi diverto», afferma Federico il quale non sembra preoccupato dalla full immersion di questi giorni al Teatro della Luna di Milano per imparare la posizione, le battute e a muoversi sul palco. La prossima settimana al Palabrescia si esibirà, seguito con attenzione da amici e genitori, poi dovrà esibirsi in ben altre sei occasioni nel Nord Italia. «Tutti insieme appassionatamente» è probabilmente uno dei più noti musical di Broadway ed è noto al grande pubblico grazie all’omonimo film del 1965 diretto da Robert Wise. Il film, candidato a 10 premi Oscar e vincitore di 5, ha ottenuto un successo planetario senza precedenti. Prodotto in Italia dalla Compagnia della Rancia, lo spettacolo sta ottenendo un grande successo in tutti i teatri italiani dove viene rappresentato e quasi sicuramente anche il prossimo anno il musical verrà riproposto. La regia è firmata da Saverio Marconi e in scena c’è, tra gli altri, Alberta Izzo. I biglietti per lo spettacolo al Palabrescia costano 30 euro in poltronissima, 24 in poltrona e 15 in tribuna e sono in prevendita alla biglietteria del Palabrescia di via S. Zeno (tel. 392/ 9122120 - 030/ 348888) o alla Libreria Tarantola in corso Zanardelli (tel. 030/290171). Specialepromozione per le poltrone laterali a 19,50 euro, e per gli studenti a 14 euro. Le promozioni sono valide fino al 13 novembre. Thomas Bendinelli Al teatro Bonoris il thriller tratto dalla commedia di Knott, famoso per il film di Hitchcock IlMatchdei«giocattori» «Delittoperfetto»aMontichiari Quattrosquadreperiltitolodicampioned’Italia InscenaGleijeses,LeopoldoMastellonieMarianellaBargilli E’ una novità, almeno per i palcoscenici bresciani, quella che andrà in scena stasera(ore 21) e neiprossimidue venerdìal TeatroCentroLucia di Botticino. Quattro squadre (di giocatori, di attori?) daranno vita ad un «Match di Improvvisazione Teatrale», una formula che si situa sul confine tra il teatro e la sfida agonistica, con regole ben precise, un arbitro e il pubblico che viene sollecitato a votare per una o l’altra delle squadre, composte ognuna da sei giocatori, le quali si contendono la vittoria in novanta minuti di gioco divisi in due tempi, proprio come in una partita. Non di calcio, però,ma di hockey sughiaccio, sport nazionale canadese, essendo questa particolare forma di spettacolo nata in Canada. Dopounafase di«riscaldamento»,il «Match» comincia con la presentazione dei giocatori e l’intonazione dell’inno ufficiale (col pubblico in piedi e la mano sul cuore). Quindi il fischio di una sirena segna l’inizio dell’incontro. L’arbitro estrae a sorte di volta in volta un cartoncino che legge ad alta voce, indicando il tipo e il titolo dell’improvvisazione che, naturalmente, è sconosciuto ai giocatori. Poi stabilisce lo stile, che può essere libero, oppure cantato, in rima o «alla maniera di»: per esempio, Goldoni, Fellini, Spielberg, De Amicis, Manzoni, Shakespeare o, perché no, i cartoni animati giapponesi.L’improvvisazione puòdurare dai trenta secondi ai venti minuti. I «giocattori» hanno a disposizione soltanto venti secondi per farsi venire un’idea su cosa inventare.La sfidaprevede anche la sanzio- ne di falli, nel senso di errori di tecnica teatrale. Come si può capire, il «Match di Improvvisazione Teatrale» porta il teatro al grado zero, alla sua sostanza tecnica, scarnificato di tutte le implicazioni filosofiche, politiche, religiose che ne costituiscono la ragione d’essere. Il «Match» modifica anche la funzione del pubblico che, pur essendo il giudice della gara, finisce così per assumere il ruolo dello spettatore sportivo, quando non, addirittura, di tifoso se sulla scena c’è la squadra della sua città. A Botticino ci saranno le squadre di Firenze, Roma, Reggio Emilia e Siena, per contendersi il titolo di campione d’Italia. Il «Match di Improvvisazione Teatrale» è nato nel 1977 da un’idea di due attori canadesi: Robert Gravel e Yvon Leduc. Da alloraè diventato lospettacolo più rappresentato al mondo e nel 1989 venne introdotto in Italiada FrancescoBurroni, cheha coinvolto noti attori, tra cui Paolo Migone e Giuliana Musso. Il costo del biglietto è di 10 euro (l’abbonamento ai tre spettacoli costa 20 euro) e comprende anche una consumazione che verrà servita durante l’intervallo. Per coloro che volessero approfondire le tecniche di improvvisazione è previsto uno stage con gli attori del «Match», sabato 11 e domenica 12 novembre (dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30) al Teatro Centro Lucia. Il costo è 60 euro. Per informazioni telefonare al 339/ 2075592. a.sab. Treseratemusicali in San Giovanni OggiaEconomia Il«Ventogitano» soffiasuichiostri Mandolini echitarre inuniversità Le melodie gitane approdano a Brescia, nell’ambito della rassegna «Vento Gitano», organizzata dal Centro Culturale Il Chiostro. Tre le serate previste (la prima domani alle 21.30 nel chiostro della chiesa di San Giovanni, nell’omonima contrada), ad ingresso gratuito. Conosciute a pochi, le musiche tipiche zingare saranno mescolate a ritmi jazz e swing. Il primo appuntamento vedrà in scena Carmelo Tartamella, che con la sua chitarra farà conoscere uno degli «eroi» della cultura gitana e dei massimi esponenti della musica «romanì» (la lingua dei Rom), Django Reinhardt. Il sabato successivo sarà la volta del particolare flamenco dell’ensemble La Carboneria Flamenca, mentre l’ultima serata, in programma sabato 25 novembre, avrà come protagonista il gruppo Balval che presenterà una particolare fusione tra musiche romanì, jazz e tradizione francese. Per gli organizzatori queste proposte culturali servono a mettere in luce i molteplici aspetti delle diverse realtà che ci circondano, creando una sorta di «sinfonia multiculturale», soprattutto in un quartiere ricco di popoli diversi come il Carmine, dove l’integrazione è resa difficile anche dalla mancanza di conoscenza delle tradizioni altrui. Nelle intenzioni del Centro c’è anche quella di poter diventare una sorta di «contenitore» per dare spazio ai giovani per realizzare i loro progetti creativi e le loro idee. Per i musicisti interessati a queste «sonorità», domani e sabato 18, alle ore 14.30, sono previsti due stages: il primo, sulla chitarra jazz e manouche, sarà tenuto dallo stesso Carmelo Tartamella; il secondo, dedicato al Cajon (una percussione flamenca), sarà guidato da Paolo de Gregorio Borràs. Per gli stages è previsto un costo minimo per sostenere le spese. al.fa. L'orchestra di mandolini e chitarre «Il plettro» di Inzino di Gardone Valtrompia suonerà stasera alle 20.45 nell'Aula Magna della facoltà di Economia dell'Università Statale di Brescia, in via San Faustino. L'ingresso è gratuito; il concerto è organizzato nell'ambito delle iniziative culturali studentesche promosse dall'Ateneo. Il programma popone brani di autori che vanno dal Settecento alla musica contemporanea: Antonio Salieri, Edvard Grieg, Corrado Celeste, Felix Mendelssohn Bartholdy e Astor Piazzolla. L'orchestra «Il Plettro» è costituita da circa quaranta giovani musicisti; ha partecipato a concorsi e manifestazioni sia in Italia che all'estero, in particolare alle Giornate Nazionali del Mandolino a Vittorio Veneto, dove il gruppo ha ottenuto un ottimo successo. l.f. Un giallo psicologico, una fiaba mortale, un thriller mozzafiato stasera al teatro Bonoris di Montichiari: alle 21 va infatti in scena «Delitto perfetto», tratto dall’omonima commedia di Frederick Knott e dalla sceneggiatura del film di Hitchcock proposta in una nuova traduzione di Masolino D’Amico. In scena Geppy Gleijeses, che è anche regista dell’allestimento, affiancato da Leopoldo Mastelloni, Marianella Bargilli e Raffaele Pisu, recentemente premiato con il Nastro d’argento, gloria del teatro brillante degli anni ’60, al suo rientro in palcoscenico. E ancora, nel ruolo dell’amante, Paolo Serra. Le scene e i costumi sono di Lorenzo Ghiglia e Tramonti, alle luci Luigi Ascione, musiche di Matteo D’Amico. Protagonista un uomo che, ossessionato dai debiti e da una carriera fallita, decide di sbarazzarsi della moglie bella e ricca. Organizza il delitto con pre- Al Ctm di Rezzato Notesenza Frontiere congliUtopia Marianella Bargilli Leopoldo Mastelloni cisione e meticolosità, servendosi di un vecchio compagno di college che sta in cattive acque e, grazie al ricatto, lo convince a trasformarsi in un sicario. Il piano è semplice e lucido, ma ovviamente qualcosa non andrà per il verso giusto. «Delitto perfetto» fu un grande successo teatrale: la prima dello spettacolo andò in scena a Londra nel ’52 e la commedia fu più volte replicata anche a New York. Nel ’54 lo stesso Knott scrisse la sceneggiatura per il film diretto da Alfred Hitchcock, con lo stesso titolo. Ne furono protagonisti Ray Milland e Grace Kelly. Knott, nato in Cina e vissuto a Londra fino al ’46, si è poi trasferito a New York, dove è morto nel 2002. Lo spettacolo inizia alle ore 21; i biglietti per palchi e platea costano 20 euro, in galleria 15 euro. Milena Moneta Al teatro Ctm di Rezzato serata musicale a favore di «Medici senza frontiere». L’iniziativa, patrocinata dal Comune, ha per titolo «Note senza Frontiere» e vedrà sul palco il gruppo «Utopia» che eseguirà, a partire dalle ore 21, le canzoni dei Nomadi. L’ingresso è ad offerta libera e l’incasso sarà devoluto all’associazione internazionale cheopera in oltre 70 paesi del mondo portando assistenza sanitaria alle vittime di guerre e carestie. Durante la serata Cristian Martinelli, volontario dell’associazione, illustrerà le molteplici attività del gruppo. l.t. OBLO’ ■ BLUES, ROCK, POP E DINTORNI Concerto doppio al Lattepiù Live (ex Revenge, via Di Vittorio 38, zona industriale): i Betty Boom (genere crossover) aprono per i Guinea Pig (power trio, genere blues hendrixiano): inizio ore 23; dopo lo show, Pilvio dj-set (ingresso 8 euro con consumazione). Unplugged show di Carlo Poddighe duo all’Irish pub di Desenzano, in via Castello (ore 21.30, ingresso libero). I Black Eyed Susan suonano alle 22 al Morya Alterbar di Cellatica (ingresso gratuito). Dopo i successi raccolti nell’Europa dell’Est e al debutto in Italia con il novo cd «DownSide», arrivano i Sown nell’ambito del Full Metal Packed Festival in programma al Buddha Café di Orzinuovi: inizio ore 22. Grande festa d’autunno alle 22 allo Zara 66 di via Zara, con i Beatops e i Beat Brothers acoustic duo; special guest Marco Gentile, Siria&Francesco (ingresso libero). Pop rock ’70-80 al Macaco di S.Eufemia con Staghen Out (ingresso libero). Covers con i Vanilla al Seconda Classe. Cena e animazione latina con Mr Oscar al Tempio Inca. All’Ikebana pub di Concesio suonano i Muttley (22.30, ingresso gratuito). A El Forajido di Bagnolo Mella cover internazionali con i Bestbefore (23, ingresso libero) ■ «I GRANDI FESTIVAL ROCK» A SIRMIONE Stasera alle 20.30 nella Biblioteca comunale di Sirmione è in programma la prima delle tre videoconferenze dedicate a "I grandi festival della musica rock". La prima serata è dedicata al leggendario Festival di Woodstock del 1969, mentre le prossime riguarderanno il Festival dell’Isola di Wight del 1970 (venerdì 17 novembre) e al Live Aid del 1985 (venerdì 24). Relatore Stefano Magnani, autore di numerosi libri dedicati alla storia della musica rock, che stasera ripercorrerà dettagliatamente la storia del Festival di Woodstock, accompagnato dalla proiezione di immagini e filmati inediti. Ingresso libero. ■ GALA LIRICO AL FORNO FUSORIO DI TAVERNOLE Alle 20.30 al Forno Fusorio di Tavernole è in programma il Galà lirico per festeggiare i primi dieci anni di attività dell’associazione "Amici del forno fusorio". Il concerto, a ingresso libero, è intitolato «Le voci gravi della musica». Tre i solisti in scena: il contralto Elena Traversi, il basso Michele Zanchi e il baritono Giacomo Bolis, con l'accompagnamento al pianoforte di Giacomo Piazza e la collaborazione del violoncellista Eugenio Reboldi.