Marketing Oggi - Regione Abruzzo

annuncio pubblicitario
15
Mercoledì 30 Gennaio 2013
Marketing
TUIR 2013
3
in edicola con
Oggi
IL QUOTIDIANO DEI PROFESSIONISTI
ESSIONISTI DI MARKETING, MEDIA E PUBBLICITÀ
Il presidente del marchio di design spiega i valori del gruppo raccolti in un volume antologico
Kartell, la plastica sale sul podio
Luti: innovazione e prezzi giusti alla base della crescita
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DI
FRANCESCA SOTTILARO
assano di solito due
anni tra la costruzione di uno stampo per
plasmare una sedia
Kartell e la realizzazione del
prodotto finito. E altrettanti ne
sono serviti a Claudio Luti,
presidente della società di design di Noviglio Milanese (è
anche numero uno di Altagamma e di Cosmit),
per concepire la
prima antologia
sui valori del
marchio che ha
portato la plastica sul podio del
design: «Ovvero
innovazione, progetto industriale
e prezzi giusti»,
racconta Luti,
«voci che hanno consentito al
gruppo di primeggiare là dove
è sempre stato l’artigianato
rtigianato a
conquistare i riflettori».
La lezione di marketing in 400 pagine
(Kartell, The culture
of plastics, Tachen
editore, presentato ieri a Milano)
parte dalle origini
dell’azienda di casalinghi colorati
(correva il 1949) per
arrivare alla progettualità applicata alla
plastica negli anni
50, con il contributo
creativo di Anna Ca-
P
stelli Ferreri, designer e consorte del fondatore di Kartell,
Giulio Castelli, nonché madre
del concetti di «gamma» di
complementi d’arredo, in collaborazione con i maggiori architetti del tempo. «L’approdo
al Moma con la celebre mostra
degli anni 60», aggiunge Luti,
«è stata la consacrazione del
made in Italy di Kartell come
progetto industriale».
Luti, in azienda dall’88 dopo
aver lasciato il
av
ruolo di amminiru
stratore delegato
st
della Versace,
de
ha continuato
quell’operazione
qu
di innovazione
strategica
prenstr
dendo
spunti ande
che
ch dalla moda.
«È stato fondamentale
cercare
me
nuovi
stilistinu
interpreti
della
int
plastica: Philippe
Starck,
Phil
Piero Lissoni, Patricia Urquiola, gli eredi di Citterio e
Vico Magistre
Magistretti. Ma anche
capire la fattibilità
di un profatti
getto», spiega.
spieg «Da decenni
ci si vede qui settimanalmente,
si sta
man
ore e ore attorno
alla
al scrivania, poi
parte
il progetto e
pa
possono
passare
po
due
du anni per arrivare
va da uno stampo alla sedia e tre
per
pe perfezionare il
risultato.
Spesso si
ris
La campagna Kartell loves Milano e alcuni
cataloghi d’epoca. In basso, la sedia Louis Ghostt
butta via tutto, perché
il progetto non funziona».
Sotto la guida
dell’attuale presidente sono arrivate
la libreria arrotolabile (Bookworm del
’95), le trasparenze delle sedie di Starck, come
la Louis Ghost (la sagoma
della seduta Luigi
XV) che spegne
quest’anno 10
candeline; gli
gnomi-tavoli-
no sempre
empre del designer francese e le
collaborazioni
con i marchi (fra
gli altri Missoni, Moschino,
Marimekko)
per vestire le sedie; fino alla più
recente firma del
musicista-deClaudio Luti
signer Lanny Kravitz.
si
Altro concetto preso
in prestito al sistema
fashion
è l’estetica: tutti
fa
i progetti Kartell sono
fotogenici.
«Cerchiamo
fo
di concepire prodotti che
grazie
a un’emozione
gr
escano
da soli dalle vetries
ne»,
ne continua il numero
uno
un dell’azienda, «e questo
st ha fatto si che progetti
industriali
in plastica poin
tessero
condividere il palte
coscenico
con lavorazioni
co
artigianali».
arti
Oggi
O le vetrine monomarca
nel mondo sono
ma
120, oltre ai 250 shop
120
in sshop. Il 2012 «avrà il
secondo
bilancio più alsec
tro sotto la mia gestione», dice Luti. L’anno
ne
precedente ha chiuso a
pre
105
10 milioni in crescita del 5%. «Per ogni
mercato
che soffre,
m
come
il Sud Europa,
co
guadagniamo
quote in Brasiguadagnia
le,
aggiunge.
le Cina,
Cina Emirati»,
E
«A chi vuole crescere dico da
imprenditore che si investa in
progettualità e comunicazione,
anche se da presidente di Cosmit (gli organizzatori del Salone del Mobile, ndr) so che la
criticità del settore è marcata.
L’altra mia poltrona da numero uno di Altagamma mi dice
infatti che il made in Italy è
di per sé bandiera e oggetto di
ammirazione. Certo non guasterebbe più politica industriale del paese».
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Aziende alleate per mettere le persone al centro, anche i dipendenti
DI
ALESSIO ODINI
Persone sempre al centro, che siano
clienti, o dipendenti. I marchi vogliono
offrire i migliori prodotti ai consumatori, ma ai propri dipendenti devono dare
le migliori condizioni di lavoro. «Le persone sono al centro dei sistemi aziendali», spiega a ItaliaOggi Massimo
Angelini, direttore public relations
di Wind, l’azienda delle tlc guidata da
Maximo Ibarra. «Le persone fanno
la differenza fra aziende di successo e
non. Ma per metterle nelle condizioni
migliori per esprimere il proprio valore, le aziende oggi devono intervenire
anche dove il welfare tradizionale accusa di più i colpi della crisi». Il che si
traduce in asili aziendali, parcheggi riservati alle donne incinte, ambienti più
accoglienti, agevolazioni nell’acquisto
di beni e servizi, assistenza sanitaria, e
persino cura dei familiari anziani.
È questo lo spirito di Imprese e Persone (Iep), il network fondato nel 2009
da un gruppo di 18 aziende fra cui 3
Italia, Alitalia, Edison, Intesa Sanpaolo, Kos-Anni Azzurri, Lavazza, Mediaset, Michelin, Mondelez International
(Kraft), Sea, Skf, Telecom Italia, Webasto e la stessa Wind. Un unico obiettivo: valorizzare e diffondere il welfare
aziendale come leva competitiva e contributo responsabile al miglioramento
della società.
«Si tratta di piccoli ma importanti
segnali di attenzione, che creano un
clima di fiducia e rafforzano l’orgoglio
di chi fa parte dell’azienda», spiega
Angelini, fra i relatori di «Fare rete: la
nuova strategia del welfare in azienda», il primo convegno che il gruppo
Iep terrà oggi a Milano. Il manager
cita per esempio gli asili nido che
Wind ha messo a disposizione delle
mamme lavoratrici a Roma, Pozzuoli e
Palermo, ma non solo. «Wind prevede
un fondo di assistenza sanitaria integrativa, aggiunge Angelini, «oltre a un
ventaglio di servizi destinati a rendere
più facile la vita delle persone». Un
pacchetto che va dal pagamento delle
bollette, all’assistenza per l’automobile, ma anche all’acquisto di biglietti
per eventi nel tempo libero, o la lavanderia. «Tutte iniziative che hanno avuto molto successo in Wind», continua,
«con una percentuale di utilizzo vicina
al 70%, che cresce anno dopo anno. Ma
la nostra azienda non si fermerà qui.
Lanceremo tra poche settimane i primi ‘meeting point’ all’aperto, perché
incontrarsi in un giardino o su una
bella terrazza può far scaturire anche idee più interessanti e i ‘parking
rosa’, per dare alle nostre colleghe in
dolce attesa un più agevole accesso in
ufficio».
Così l’azienda si adegua a una pratica diffusa nelle catene del largo consumo. Perché di largo consumo si tratta:
sono infatti oltre 400 mila i dipendenti
delle aziende del network Iep. I marchi, hanno anche sviluppato un portale
per l’acquisto-scambio, mettendo a disposizione dei dipendenti di ciascuna
azienda prodotti e servizi delle altre, a
condizioni agevolate. Qui le strategie di
marketing non c’entrano. Casomai, le
aziende hanno l’opportunità di scambiarsi notizie sulle best practice e le necessità future dei dipendenti. Su tutte,
l’assistenza agli anziani: una preoccupazione che cresce con gli anni.
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Mercoledì 30 Gennaio 2013
MEDIA
QUOTIDIANI
RAI, SERVIZIO PRIVATO
Confronto candidati, Rai disperata. Folle corsa per Grillo
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DI
va dato atto che il suo talk sa sparigliare. Ha il merito di aver dato per
primo spazio ai cittadini indignati.
Quando gli fu assegnata una prima
serata su Raidue, in estate, fece il
7% e gli fu detto che il suo talk non
era adatto per il prime time perché
troppo populista. Oggi i talk sono in
maggioranza populisti eppure nessuno ha più nulla da ridire. Forse
sarebbe il caso adesso di riprovare
il prime time, anche perché il 7%
di share Raidue lo supera soltanto quando trasmette le partite di
calcio.
MARCO CASTORO
Mentre si discute e si cercano accordi
nelle lunghe trattative per organizzare il confronto tra i leader di
partiti e coalizioni che si presentano alle prossime elezioni, ecco che
incombe Beppe Grillo. Nonostante
la disponibilità a 360 gradi che Rai
e SkyTg24 hanno messo in campo,
tra Pier Luigi Bersani e Silvio
Berlusconi non si trova l’accordo.
Il leader del Pd vorrebbe il confronto a sei, il Cav a quattro. Alla
fine probabilmente si farà un solo
appuntamento (favorito Sky) ma
c’è chi è pronto a scommettere sul
fallimento di tutte le trattative. Per
quanto riguarda invece Grillo c’è da
registrare che dopo la sua apertura
a una sola trasmissione che lo vedrà ospite si è scatenata una vera
e propria corsa tra le emittenti e i
rispettivi direttori. A Skytg24, forti
dell’intervista esclusiva realizzata
sul camper, pensano di spuntarla.
Ilaria D’Amico per avere Grillo
venderebbe anche Massimo Mauro e Mario Sconcerti. Per non
parlare di Mediaset. Il più accanito
inseguitore del comico genovese è
Mario Giordano, che lo sta corteggiando da tempo per strapparlo
a Michele Santoro. Il quale con
il suo Servizio pubblico resta il favorito per avere Grillo come ospite.
Visto il precedente con Berlusconi
lo stesso leader del Movimento 5
Beppe Grillo
stelle sa bene che non ci sono palcoscenico e platea migliori per esibirsi
in un suo show.
LA BAND DI PARAGONE. Continua invece a sorprendere Gianluigi Paragone. Venerdì scorso in
avvio dell’Ultima parola ha cantato
e suonato con Edoardo Bennato,
costringendo anche Roberto Maroni e lo chef Filippo Lamantia a
cimentarsi rispettivamente con tastiera e armonica. Sembravano tre
ragazzini alla recita con il maestro.
Avrà mille difetti Paragone, però gli
LA VIGNETTA DEL GIORNO
LA PASIONARIA BERLINGUER.
La circolare del direttore generale
Luigi Gubitosi ha finora portato
alla riorganizzazione del Tg1, voluta
dal direttore Mario Orfeo proprio
per distribuire gli incarichi ed evitare che qualche giornalista potesse
fare il pieno. Dopo le elezioni anche
Andrea Vianello, direttore di Raitre lascerà la conduzione di Agorà
(trasmissione che ha portato al successo nonostante alla vigilia in pochi
ci avrebbero scommesso) a Gerardo
Greco, ex corrispondente dagli Stati
Uniti ed ex conduttore di Unomattina. L’unica che ancora sembra decisa a non mollare l’osso è Bianca
Berlinguer. Riuscirà il direttore del
Tg3 a lasciare le conduzioni delle 19
e di Linea Notte? Oppure per lei si
adotterà una deroga?
© Riproduzione riservata
Il New York
Times
ristruttura
Il New York Times avvia un
nuovo piano di ristrutturazione e inizia col tagliare le firme più famose del quotidiano,
quelle con gli stipendi più alti.
Una decisione condivisa anche dal direttore Jill Abramson, che non vuole decimare
la redazione. In parallelo,
sono stati promossi vicecaporedattori Larry Ingrassia,
Janet Elder e Ian Fisher.
Tra le firme più note agli americani che hanno deciso di lasciare il giornale (incentivate
da buone uscite), ci sono Joe
Sexton capo della cronaca cittadina e poi di quella sportiva, tra i primi a credere nel
binomio giornalismo-social
network, Jon Landman capo
della cultura, e ancora i cronisti Jacques Steinberg e Joyce
Wadler, il caporedattore John
Geddes e il caporedattore Jim
Roberts.
Della riduzione dell’organico
al New York Times, cercano
di approfittarne le testate
concorrenti. Il sito web ProPublica, tra le altre, ha già reclutato Sexton per dirigere la
sua divisione investigativa.
IL MEMOIR DI GORDON SUGLI ANNI DELLA SINISTRA RADICALE USA
Gli hippies e la regola del silenzio
DI
L’editoria in Piazza Affari
Indice
Chiusura
Var. %
Var. % 30/12/11
FTSE IT ALL SHARE 18.866,79
FTSE IT MEDIA
9.265,29
-0,05
-0,86
9,85
18,90
Titolo
Rif.
Var.
%
Var. %
30/12/11
Capitaliz.
(mln €)
Cairo Communication
2,7200
0,74
10,12
213,1
Caltagirone Editore
0,8760
-0,68
1,10
109,5
Class Editori
0,2391
-0,46
9,53
25,2
Espresso
0,9780
-1,66
11,14
401,2
Il Sole 24 Ore
0,6715
-2,68
27,54
29,1
Mediaset
2,0160
2,18
29,56
2.381,4
Mondadori
1,2140
-2,72
8,20
299,2
Monrif
0,2790
-
0,72
41,9
Poligraici Editoriale
0,2793
-0,53
5,40
36,9
Rcs Mediagroup
1,2250
-2,47
-2,39
897,5
Seat Pagine Gialle
0,0031
-41,51
-32,61
49,8
Telecom Italia Media
0,1556
-0,89
1,70
225,0
DIEGO GABUTTI
Neil Gordon, La regola del silenzio,
Rizzoli 2012, pp. 488, 18,00 euro; ebook, 8,99 euro.
Memoir nostalgico, in chiave di thriller, degli
anni della sinistra radicale americana, La
regola del silenzio di Neil Gordon è un romanzo sull’opposizione alla guerra vietnamita, sugli hippies, sull’estate dell’amore e sui
Wheatermen: i militanti del gruppo clandestino Weather Underground, che presero il
loro nome da un verso di Subterranean Homesick Blues — una canzone di Bob Dylan,
dove si spiegava che «non serve un meteorologo per capire da che parte tira il vento»
— e che dal 1968 al 1974 piazzarono bombe
un po’ ovunque in Usa, compreso Pentagono.
Alcuni Wheatermen, finita la stagione della
dinamite, tornarono a una vita normale, ma
sotto falso nome. Restarono in clandestinità,
ignoti ai loro stessi figli, fino agli anni ottanta inoltrati, quando pian piano uscirono
un po’ tutti dall’ombra. Questa è la storia
adrenalica d’alcuni di loro, gli ultimi grandi ricercati, gente ormai in età da pensione.
Robert Redford, dal romanzo di Gordon,
ha tratto un film, che interpreta da par suo:
correndo cioè per tutto il tempo (Redford ha
cominciato a correre nella Stangata e nei Tre
giorni del condor e, alla sua bella età, ancora
non accenna a fermarsi).
P.D. James, Morte a Pemberley, Mondadori 2013, pp. 350, 18,50 euro; ebook,
9,99 euro.
Novantatreenne, classe 1920, P.D. James è
un’Agatha Christie più snob (e per quanto
mi riguarda anche molto più brava) dell’originale. Stavolta, con un romanzo apparso in
Inghilterra un paio d’anni fa, ha scritto un
seguito poliziesco a Orgoglio e pregiudizio:
Elizabeth e Darcy, sposati da sei anni, si ritrovano con un cadavere in giardino e via,
lungi dal canone. Sono convinto — posso sbagliare — che a Jane Austen sarebbe piaciuta
l’improvvisazione jazzistica di P.D. James sul
tema del suo romanzo. Avrebbe gradito molto meno, credo, le variazioni horror (in stile,
oltretutto, videogame) di Seth GrahameSmith, l’autore d’Orgoglio, pregiudizio e
zombie, TEA 2011 (Seth Grahame-Smith è
anche autore della Leggenda del cacciatore di
vampiri, Nord 2012, biografia horror d’Abramo Lincoln, in buona sostanza Via col vento
e zombie).
Alexandre Dumas, L’assassinio di Rue
Saint-Roch, Dalai Editore 2013, pp. 111,
12,90 euro.
Pubblicato sull’Indipendente, il giornale garibaldino che Dumas diresse a Napoli dal 1860
al 1864, L’assassinio di Rue Saint-Roch non
fu mai ristampato altrove. Riemerge adesso, non venti ma centocinquant’anni dopo,
dall’archivio d’una biblioteca napoletana,
dove il curatore del volume, Ugo Cundari,
ha frugato con successo. C’è una ragione, del
resto, se l’autore di Giuseppe Balsamo e dei
Tre moschettieri abbandonò il libro — come
disse Marx della sua Ideologia tedesca — alla
«critica roditrice dei topi». Storia trucida d’un
delitto inspiegabile, seguito da un’accurata
indagine di polizia fondata sull’attenta valutazione d’ogni indizio e sul ragionamento
deduttivo, L’assassinio di Rue Saint-Roch è
ricalcato — pagina dopo pagina, quasi parola
per parola — sui Delitti della Rue Morgue
d’Edgar Allan Poe, la prima avventura del
grande Auguste Dupin, l’investigatore originario, da cui ogni altro detective letterario
discende come l’uomo discende dalle scimmie
(tanto che proprio una scimmia, un orango
del Borneo, era l’assassino della Rue Morgue). Profetico e iettatorio l’incipit: «Se vi è un
paese ove furti e assassinii siano frequenti,
questi è Napoli».
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Mercoledì 30 Gennaio 2013
MEDIA
17
1
Il gruppo Amodei si riorganizza e avvia un piano per contenere i costi di ogni testata
Corriere dello Sport a dieta stretta
Conti Editore ridurrà a 4 i periodici. Esuberi a Tuttosport
DI
MARCO A. CAPISANI
ura dimagrante per
tutto il gruppo Amodei:
il Corriere dello SportStadio si ridimensiona
concentrandosi solo sui campi
sportivi di Roma, Napoli e in
misura minore di Bologna e
Firenze. La controllata Conti
Editore si concentra sui motori e lo storico Guerin Sportivo
rischia di diventare un allegato del Corriere dello Sport
o di Tuttosport. Quest’ultimo
quotidiano (sempre del gruppo Amodei) si prepara invece a
prepensionare 5-6 giornalisti.
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C
Acque agitate dunque al
Corriere dello Sport-Stadio
su cui pesa, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, la chiusura dell’esercizio 2012 in forte
perdita. Si parla, secondo le
stime, di un rosso superiore ai
2,2 milioni, perdita registrata
a fine 2009 e che rappresenta
il peggior risultato aziendale
degli ultimi anni. Nel 2010,
infatti, la perdita netta è stata
contenuta intorno al milione di
euro e, nel 2011, ridotta ulte-
riormente sui 530 mila
euro. Adesso l’editore
ha deciso di rilanciare
il giornale puntando
sul multimediale, ossia
creando una redazione
unificata per giornalisti della carta stampata e quelli dell’online.
Allo studio ci sarebbe
anche un progetto di
web radio e web tv, entrambe comunque da
realizzarsi nel lungo
periodo. Tra le ultime
novità c’è stata anche
un’iniziativa in edicola
con l’avvio, ogni venerdì,
dì, del
Corriere delle Scommesse.
A fronte dell’avvio della
multimedialità con la redazione integrata, però, l’editore
ha deciso di tagliare anche i
costi. Verrà presentata la domanda per un nuovo stato di
crisi (l’ultimo è terminato la
scorsa estate), che dovrebbe
portare al prepensionamento
di 12 redattori, pari al 20% circa dell’attuale organico.
Sempre sul piano dei costi,
il Corriere dello Sport-Stadio
rinuncia tra gli altri a coprire
DIGITALE EXTRATERRESTRE
Zelig è orfano di Bisio
DI
MASSIMO TOSTI
Provate a pensare a I migliori anni senza Carlo Conti, o
a Le Iene senza Teo Mammucari, o (persino) il Festival
di Sanremo senza Fabio Fazio. Probabilmente i risultati
cambierebbero poco o nulla. Persino Striscia la notizia (in
25 anni di successo ininterrotto) sopravvive ogni volta che,
con la primavera, Ezio Greggio lascia il bancone alla coppia dei sostituti (negli ultimi anni Ficarra e Picone).
C’è un programma, invece, che è in palese difficoltà dopo
l’uscita di scena (anno sabbatico?) del suo conduttore storico. Senza Claudio Bisio, Zelig (Canale 5, lunedì, ore 21,20)
non è più lo stesso. La conduttrice (l’ultima era stata la
bravissima Paola Cortellesi) non fa la differenza: Teresa
Mannino svolge con ironia il proprio ruolo e tiene la scena senza
far rimpiangere chi l’ha preceduta.
Ma Bisio (non si offenda il Mago
Forrest) è insostituibile. Era lui
il perno del meccanismo di Zelig.
Era lui a riempire la scena, a fare
da cerniere fra un comico e l’altro,
a prestarsi come spalla in tutti i
momenti topici del programma, a
trascinare il pubblico in sala (ci
mancano anche gli Arcimboldi,
sostituiti dal Pala 3 di Milano, in
Claudio Bisio
un’atmosfera più fredda e meno
rassicurante). Era Bisio, nel doppio ruolo di cacciatore e di preda, sempre pronto a prendere
in giro gli attori che salivano in scena, e sempre disposto a
farsi impallinare per la gioia della platea.
Il calo di ascolti, rispetto alla stagione scorsa, dimostra che
il pubblico si è accorto del cambio della guardia alla conduzione. Perché gli attori sono più o meno gli stessi (con
qualche defezione e qualche new entry, come tutti gli anni),
ma sembrano anche loro spaesati: si guardano in giro in
cerca della pelata di Bisio e non la trovano. Gino e Michele, gli autori, sono sempre lì, ma gli manca l’interprete
principale, come capitava ai direttori d’orchestra quando
Maria Callas era malata, ed entrava in scena un altro soprano a cantare Casta diva, con Vincenzo Bellini che si
rivoltava nella tomba.
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nato nel dopoguerra,
na
resterà un solo giorre
nalista mentre gli
na
altri
quattro oggi di
al
stanza
si dovrebbero
st
trasferire
nella sede
tr
capitolina.
Complesca
sivamente,
quindi, il
siv
Corriere
dello Sport
Co
con una diffusione
da 146,2 mila copie
(-1,3%)
rischia di
(-1
cedere
molte piazze
ced
(soprattutto
Bologna)
(so
alla concorrenza della
milanese
Gazzetta delmil
lo S
Sport. Il quotidiano
Rcs vive gi
già, peraltro, un periodo positivo avendo riportato
le sue vendite in crescita dopo
un periodo di calo: a novembre
la diffusione media aumenta
dell’1,8% a 239,6 mila copie
(dati Ads).
con inviati la Formula Uno e
il Motogp. Chiude le edizioni
regionali in Puglia, Sardegna
e Sicilia (eccezion fatta per la
città di Palermo, seguita però
da Roma). E soprattutto a Bologna, sede del giornale Stadio
Riorganizzazione in vista
anche per la controllata
Conti Editore, che pubblica
tra gli altri i settimanali Auto
Sprint e Moto Sprint, i mensili
AM, Guerin Sportivo, In Moto,
Auto e Masterbike. A oggi la
perdita mensile di Conti Edi-
tore sarebbe di circa 100 mila
euro al mese, a causa soprattutto del calo della pubblicità
(giù del 40%).
La casa editrice ha deciso quindi per l’avvio del suo
terzo stato di crisi lo scorso
dicembre, che porterà a otto
prepensionamenti volontari, la
solidarietà per gli altri redattori e terminerà a fine 2014. Per
quella data le intenzioni aziendali sono di limitare l’organico
a 24 redattori e mandare in
edicola solo i settimanali Auto
Sprint e Moto Sprint e i mensili Auto e In Moto. Non sono
escluse infine riduzioni delle
foliazioni dei singoli magazine. AM verrà invece messo in
vendita, così come Masterbike.
MX è già stata chiusa.
In questo modo, Conti Editore si focalizza sui motori e il
Guerin Sportivo (già passato
da settimanale a mensile) diventerebbe una testata fuori
posizionamento, da ricollocare nel gruppo come allegato al
Corriere dello Sport o al torinese Tuttosport (edito dalla Nuova Editoriale Sportiva, sempre
gruppo Amodei).
CHESSIDICE IN VIALE DELL’EDITORIA
Giorno, Mazzuca direttore. Giancarlo
Mazzuca torna alla guida del Giorno, dopo
la direzione nel 2003 del quotidiano milanese edito da Poligrafici Editoriale e di Qn
Quotidiano nazionale e Resto del Carlino
per sette anni. Mazzuca sostituisce Ugo
Cennamo, che resta nel gruppo come editorialista, e firmerà il giornale da domenica
prossima.
descrivere lo stato di salute dell’economia
padovana attraverso i bilanci delle 500
maggiori imprese della provincia.
Romagnoli, via da Gq. Gabriele Romagnoli lascia la direzione di Gq, il mensile
maschile edito da Condé Nast. Romagnoli,
che dirige anche Gq Style, uscirà a febbraio.
Microsoft, Office sulla nuvola. Si
chiama Office 365 Home Premium, è una
reinvenzione del pacchetto dedicato ai consumatori finali: funziona su più dispositivi
fino a un massimo di cinque tablet Windows, pc e Mac. A 99 euro l’abbonamento
annuale.
D’Errico verso Cielo. Antonella D’Errico,
ex vice president channel Italy di Discovery
e con un passato in Mtv, è in arrivo a Sky
Italia per guidare il canale in chiaro Cielo,
oggi seguito dalla general manager di Sky
terrestrial channels Susan Wakefield.
Fcp-Assoquotidiani, Malfetti alla presidenza. Fcp-Assoquotidiani ha un nuovo
presidente: si tratta di Massimo Malfetti,
direttore commerciale marketing di Pbm
Pubblicità multimediale srl. Malfetti subentra alla dimissionaria Paola Venegoni.
I consiglieri sono Maurizio Scanavino della
concessionaria Publikompass, Stefano Fraschetti di Opq, Massimo Micheli di SportNetwork e Raimondo Zanaboni di Rcs.
YouTube pensa a canali a pagamento.
Il portale video di Google starebbe preparando un’offerta a pagamento per nuovi
canali da realizzare insieme con produttori
di contenuti esterni. Si pensa ad applicazioni a pagamento, da uno a cinque dollari al
mese (da 70 centesimi a 3,7 euro).
Mattino di Padova, focus sulle aziende Top 500. Si chiama Top 500, il nuovo
supplemento gratuito di 48 pagine che il
Mattino di Padova presenterà domani per
L’iPad espande la memoria. Nuova versione dell’iPad di quarta generazione, con
memoria raddoppiata: 128 giga. Arriverà
martedì prossimo a 799 euro solo wi-fi e 929
euro wi-fi + rete cellulare.
Missione Risparmio sulla guerra BojFed. Missione Risparmio-La consulenza
per investire dedica la puntata di stasera
alla conseguenze della guerra valutaria,
scatenata da Boj e Fed, sui portafogli dei
gestori finanziari. Condotto dal caporedattore di Class Cnbc Jole Saggese e con
il patrocinio di Anasf (Associazione nazionale dei promotori finanziari), Missione
Risparmio va in onda sul canale 507 di Sky
il mercoledì alle 21 e, in replica, il giovedì
alle 24 e domenica alle 10.
Tar Magazine, Premoli direttore. Aldo
Premoli assume la direzione del periodico
e sarà coadiuvato dal media designer Luca
Lisci. Il nuovo direttore ha intenzione infatti di aprire la rivista, oltre ai temi dell’arte
e del design, anche a contributi scientifici e
al mondo del social and business ethic.
De Gennaro su Radio Capital. Prosegue
su Radio Capital la trasmissione Splendidi Quarantenni, condotta da Luca De
Gennaro «Whatever» (in onda ogni giovedì
alle 21). Il format è diventato anche un
doppio album con 40 brani rock degli Anni
Settanta.
098105098108105111103114
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18
Mercoledì 30 Gennaio 2013
MEDIA
I dati Audiweb di dicembre 2012. Agi +148%, Lettera43 +157,5%, Dagospia +71,4%
News online, +4,4% in un anno
Messaggero +80%, Quotidiano.net +25%, Stampa +23%
DI
ANDREA SECCHI
on è una crescita sconvolgente, ma i siti di
informazione sul web
continuano la propria
marcia. Nel mese di dicembre
2012 gli utenti unici della categoria sono stati 18,2 milioni,
contro i 17,4 milioni dello stesso
mese del 2011, una crescita del
4,4%, 800 mila in termini assoluti. Questo a fronte di un’audience totale aumentata del
6,4%, sempre su base mensile
(quasi 30 milioni di utenti unici). Nel dicembre 2012, è vero,
la pre-campagna elettorale ha
fatto la sua parte, ma anche la
cronaca politica dell’anno scorso non era da sottovalutare, con
le dimissioni di Berlusconi un
http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it
N
mese prima e l’arrivo dei professori al governo.
Entrando nel merito dei dati,
fra i siti della carta stampata
cresciuti di più per numero di
utenti nel giorno medio si trovano Il Messaggero con 83 mila
nuovi visitatori rispetto a un
anno prima (+80%) e un totale
di 187 mila; La Stampa.it, salita di 76 mila utenti (+23,3%)
a 402 mila; Quotidiano.net
che ne ha guadagnati 75 mila
(+25%) e si trova ora a 375
mila in totale.
Dietro questi si trovano Lettera43 ormai stabile sopra i 100
mila utenti (+63 mila, +157,5%,
103 mila in totale). E ancora
Leiweb (+61 mila, +64,9%), Agi
(+37 mila, +148%), Quotidiani
Espresso (+36 mila, +23,2%) e
DagoSpia (+35 mila, +71,4%).
Tornando però ai vertici di
questa classifica per crescita di utenti giornalieri delle
news in valore assoluto si ritrovano alcuni nomi già visti
lo scorso mese: ilmeteo.it ha
guadagnato 305 mila utenti
unici, +45,2%, arrivando a 980
mila totali. Al secondo posto
Donna Moderna: 190 mila visitatori in più, +111,8%. E a
proposito di Donna Moderna,
e di diversi altri casi simili, da
questo mese l’Audiweb mostra
anche alla stampa le aggregazioni a cui ciascun sito ha dato
luogo, una mossa che consente
di avere maggiore trasparenza. Nel caso di Donna Moderna, per esempio, dei 360 mila
utenti unici giornalieri, 164,6
mila arrivano da 3B Meteo, 56
mila dal sito di cucina misya.
info, 24,7 mila da quello di recensioni di ristoranti 2spaghi.
it, 22 mila da oroscopo.it, e 4,2
mila da Eurosalus.it (salute).
Tutti siti che non appartengono a Mondadori. Donna Moderna, insomma, si comporta come
un portale e aggrega fra i suoi
utenti totali sia quelli che arrivano direttamente su www.
donnamoderna.it sia coloro che
passano per gli altri indirizzi
indicati. Anche Quotidiano.net,
per esempio, ha sotto il proprio
cappello ad altri siti, fra i quali
ovviamente quelli dei quotidiani del gruppo, ma anche altri
come Hardware upgrade (108
mila utenti).
Proseguendo nell’elenco di
siti cresciuti maggiormente,
si trova Blogo.it (+102 mila
utenti, +27,2%), altro agglomerato questa volta di canali,
e TgCom24 (+84 mila, +16%).
Quest’ultimo, fra i suoi 609
mila utenti unici giornalieri,
conta anche quelli di Meteo.
it (173 mila) e panorama.it
(40 mila).
La categoria informazione
vede sempre in vetta per utenti
assoluti Repubblica.it, con 1,36
milioni di utenti (+1%) e Corriere.it, 1,15 milioni (-4,6%). Da
notare quello che sta accadendo fra le radio, dove a uno stallo
di Deejay (-6%, 59 mila utenti)
è corrisposto un balzo di Radio
105, che con un +49% ha quasi
raggiunto la prima, arrivando
a 58 mila utenti.
COSÌ I PRIMI 100 SITI PER VISITATORI SECONDO LE RILEVAZIONI DELL'AUDIWEB
Dicembre 2012 (dati quotidiani)
Brand
Totali
Utenti unici Pagine viste
(000)
(000)
14.096
1.915.828
Tempo per
persona
85:31:00
Rielaborazione dicembre 2011
(dati quotidiani)
Utenti unici Pagine viste
(000)
(000)
12.694
1.934.748
Dicembre 2012
(dati mensili)
Rielaborazione dicembre
2011 (dati mensili)
Tempo per Utenti unici Pagine viste Utenti unici Pagine viste
persona
(000)
(000)
(000)
(000)
78:08:00
28.943
Var.
utenti
quot.
Var.
utenti
mens.
59.390.664
27.198
59.977.188
11,0%
6,4%
290.398
257.289
207.657
112.446
107.270
64.172
61.958
47.872
54.235
60.694
61.039
28.050
27.126
27.006
36.288
29.225
27.476
29.547
29.235
18.744
10.460
16.676
16.594
16.359
13.918
13.474
6.950
14.033
9.526
10.383
4.931
19.079
4.253
8.432
11.130
2.900
12.347
14.440
8.810
8.468
5.235
4.556
3.403
5.839
3.660
4.621
3.916
2.527
3.116
2.093
362.172
282.827
127.693
97.525
128.009
60.418
47.530
40.151
62.362
34.890
64.431
31.770
1.780
1.416
1.853
1.327
832
1.757
923
665
1.574
1.874
389
491
518
1.077
985
21.123
51.431
25.322
12.861
35.573
41.065
13.282
3.767
8.606
20.818
9.286
9.525
14.383
14.039
21.568
492
1.228
8.843
5.610
566
681
524
2.006
11.961
31.909
670
21.545
1,0%
-4,6%
45,2%
16,0%
4,8%
27,2%
23,3%
25,0%
-2,2%
111,8%
-1,2%
8,8%
1,6%
-1,5%
23,2%
79,8%
-1,8%
64,9%
24,5%
157,5%
15,7%
-12,4%
71,4%
36,2%
-10,2%
32,7%
0,0%
20,4%
20,4%
148,0%
-4,8%
-32,5%
-32,9%
6,6%
1,4%
36,7%
11,9%
5,8%
13,9%
18,6%
11,3%
0,6%
91,7%
-6,4%
18,4%
-11,7%
1,6%
8,0%
53,8%
2,0%
66,8%
30,7%
116,5%
-24,8%
-12,2%
41,9%
35,0%
-3,1%
20,8%
1,3%
36,2%
2,0%
106,7%
-4,7%
4,4%
-24,6%
I SITI DI INFORMAZIONE E DELLA CARTA STAMPATA
La Repubblica
Corriere della Sera
ilmeteo.it
TGCOM24
La Gazzetta dello Sport
Blogo.it
La Stampa.it
Quotidiano.net
Il Sole 24 ORE
Donna Moderna
ANSA
Il Fatto Quotidiano
Citynews
Il Giornale
Corriere dello Sport
Quotidiani Espresso
Il Messaggero
TuttoSport
Leiweb
Libero Quotidiano
Lettera43
Leggo
Style.it
DagoSpia
Il Mattino
calciomercato.com
SoldiOnline.it
Quattroruote
Hufington Post Italia
Il Secolo XIX
ELLE Network
UnioneSarda
AGI
l'Unità Online
Il Gazzettino
Direttanews.it
Tuttojuve.com
ClassEditori
1.367
1.152
980
609
566
477
402
375
364
360
342
261
231
193
192
191
187
166
155
127
103
103
92
84
79
79
73
73
71
65
65
63
62
60
56
55
54
49
9.368
8.300
6.699
3.627
3.460
2.070
1.999
1.544
1.750
1.958
1.969
905
875
871
1.171
943
886
953
943
605
337
538
535
528
449
435
224
453
307
335
159
615
137
272
359
94
398
466
5:42
5:12
3:08
3:54
4:29
2:12
3:54
2:39
3:45
2:53
4:40
4:00
2:39
4:36
3:52
3:08
3:37
3:51
2:42
4:35
1:43
4:38
2:50
5:36
4:45
3:09
2:25
3:30
3:10
3:54
1:43
8:14
1:37
3:45
4:26
1:17
5:43
4:58
1.353
1.207
675
525
540
375
326
300
372
170
346
240
11.683
9.123
4.119
3.146
4.129
1.949
1.533
1.295
2.012
1.125
2.078
1.025
6:04
5:22
2:41
3:19
4:55
2:31
3:53
2:26
3:47
2:30
4:05
3:54
190
195
155
104
169
94
102
40
89
105
49
58
88
55
73
681
1.659
817
415
1.148
1.325
428
122
278
672
300
307
464
453
696
3:46
4:00
3:00
3:01
4:00
6:37
4:27
2:01
2:35
3:17
5:38
4:21
2:58
4:01
4:53
54
54
285
181
3:31
1:22
25
63
83
65
386
1.029
1:53
4:09
6:17
73
695
5:15
9.389
8.585
7.155
5.098
3.599
6.653
4.339
5.141
3.940
4.844
2.916
2.478
3.047
1.571
1.438
2.002
2.041
849
2.931
1.206
1.440
1.183
1.645
552
663
502
1.301
998
949
670
1.252
510
1.170
649
547
914
267
505
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Mercoledì 30 Gennaio 2013
MEDIA
Dicembre 2012 (dati quotidiani)
Brand
Varese News
Moto.it
L'Espresso
Utenti unici Pagine viste
(000)
(000)
Tempo per
persona
Rielaborazione dicembre 2011
(dati quotidiani)
Utenti unici Pagine viste
(000)
(000)
44
42
40
244
524
106
3:18
5:54
2:10
36
55
Rai
SKY.it
Sportmediaset
VideoMediaset
Mediaset.it
Mediaset Premium
LA7
358
342
258
178
114
94
49
1.916
2.546
1.958
883
353
653
365
4:08
4:07
5:27
4:11
1:56
4:20
3:57
339
299
267
179
164
70
55
Radio Deejay
Radio 105
59
58
303
277
3:39
3:21
63
39
3.639
35.705
7:21
3.730
39.154
3.439
68.015
10:19
2.886
62.678
2.776
45.623
8:20
3.072
2.275
25.022
6:09
2.016
2.242
4.580
12:14
983
6.227
3:39
812
692
4.706
3:23
571
9.599
7:51
533
11.610
473
462
Dicembre 2012
(dati mensili)
Rielaborazione dicembre
2011 (dati mensili)
Tempo per Utenti unici Pagine Utenti unici Pagine
persona
(000)
viste (000)
(000)
viste (000)
19
1
Var.
utenti
quot.
Var.
utenti
mens.
365
389
652
7.556
16.230
3.272
460
904
21.011
4.313
16,7%
-27,3%
-15,4%
-27,9%
4.413
4.437
1.222
2.410
1.687
1.282
816
59.396
78.931
60.710
27.361
10.942
20.242
11.314
4.240
4.364
1.297
2.133
2.161
941
965
66.169
91.554
62.616
44.192
26.981
14.815
13.389
5,6%
14,4%
-3,4%
-0,6%
-30,5%
34,3%
-10,9%
4,1%
1,7%
-5,8%
13,0%
-21,9%
36,2%
-15,4%
705
569
9.403
8.584
735
410
12.402
10.382
-6,3%
48,7%
-4,1%
38,8%
7:31
15.510
1.106.864
15.546
1.213.775
-2,4%
-0,2%
9:44
15.739
2.108.461
13.772
1.943.027
19,2%
14,3%
45.451
6:47
14.803
1.414.299
15.264
1.408.986
-9,6%
-3,0%
22.907
5:30
14.519
775.673
13.057
710.111
12,8%
11,2%
9.458
141.995
4.639
3:09
10.519
193.031
9.522
143.817
21,1%
10,5%
543
3.301
2:37
7.779
145.887
7.063
102.337
27,4%
10,1%
577
10.139
7:57
3.888
297.564
4.050
314.298
-1,0%
-4,0%
10:08
410
9.875
9:30
4.439
359.909
3.683
306.138
30,0%
20,5%
1.351
1:55
68.353
1.912
2:43
7.091
59.283
343
1.527
3:31
327
3.621
16:30
1:29
2:46
2:27
3:48
14:54
6.419
459
1.297
1.154
2.321
1.116
2.669
41.896
2:56
485
277
503
213
270
4.943
2.205
5.023
4.676
6.788
3.353
2.648
40.199
35.763
71.965
34.596
82.725
321
5.604
309
884
283
-2,5%
66,8%
-8,7%
61,0%
21,1%
81,6%
24,0%
16,2%
52,7%
1,5%
-13,7%
76,9%
-5,4%
-5,6%
-16,9%
7,3%
61,8%
100,0%
24,2%
18,8%
89,8%
-17,1%
-42,5%
186,7%
15,5%
400,0%
118,5%
-12,9%
528,6%
-12,2%
75,0%
-
-1,6%
37,3%
4,5%
41,7%
4,9%
84,8%
22,9%
14,0%
64,2%
-0,8%
-2,1%
44,0%
-7,9%
-18,9%
-17,6%
4,3%
49,5%
53,8%
9,8%
9,9%
36,4%
-12,8%
-35,4%
128,1%
11,7%
108,8%
57,9%
-10,6%
554,5%
-10,4%
52,2%
-
678
139
6:33
2:13
I SITI DELLA TELEVISIONE
2.134
2.953
2.020
1.426
870
478
432
3:42
4:24
4:45
5:21
2:37
4:07
4:18
I SITI DELLA RADIO
400
335
3:08
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Fonte: elaborazione Nielsen, Memis e ItaliaOggi su dati Audiweb. I dati del 2011 sono rielaborati per permettere il confronto a perimetro costante
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