Bacheca n. 21 Speciale del 04-03-2016
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SPECIALE FESTA della DONNA 8 MARZO 2016
Iniziative sul Territorio Regionale
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Bacheca n. 21 Speciale del 04-03-2016
LA SELEZIONE
NATURALE DEGLI
ITALIANI,
OVVERO LA
LOTTA PER LA
SOPRAVVIVENZA
In base al concetto della selezione naturale, introdotto da
Charles Darwin con il libro “L’origine della specie”, l’evoluzione
della specie avviene attraverso una competizione tra individui,
o lotta per la sopravvivenza, mediante la quale vengano
favorite ("selezionate") quelle mutazioni che portano gli individui
ad avere caratteristiche più vantaggiose in date condizioni
ambientali, determinandone, cioè, un vantaggio adattativo
(migliore adattamento) in termini di sopravvivenza e
riproduzione.
In altre semplicistiche parole, i più forti sopravvivono e i più
fragili e deboli soccombono. Ciò comporta che gli individui
meglio adattati ad un certo habitat si procureranno più
facilmente il cibo e si accoppieranno più facilmente degli altri
individui della stessa specie che non presentano tali
caratteristiche.
Quanto sopra detto non è affatto contenuto negli indicatori
demografici per l’Italia dell’anno 2015, pubblicati dall’ISTAT
nello scorso mese di febbraio.
Dai dati di tali indicatori emerge, però, che soprattutto a causa
dei tagli effettuati al sistema sanitario nazionale e allo stato
sociale (cosiddetto welfare), diminuiscono le nascite e
aumentano i decessi, soprattutto delle persone anziane, cioè
dei pensionati.
Nel 2015, in Italia, le nascite sono state 488 mila (-15 mila),
nuovo minimo storico dall’Unita d’Italia e i decessi sono stati
653 mila (+54 mila), con un aumento della mortalità
concentrato nella fascia d’età 75-95 anni.
Perché? Perché gli anziani, i pensionati, rinunciano addirittura
a curarsi o si curano di meno per motivi economici (non hanno i
mezzi necessari per curarsi), ma anche per le lunghe liste di
attesa e per i tagli continui al sistema sanitario che provocano
una riduzione della prevenzione, nonché di essenziali esami ed
indagini diagnostiche.
Se gli italiani vengono,
man mano e con tagli
selvaggi, privati di una
tutela
sanitaria
universale, adeguata e
completa,
scatta
automaticamente
il
fenomeno
della
selezione naturale.
I più forti sopravvivranno e i più fragili e deboli
soccomberanno, alla faccia del rispetto dei principi relativi
ai livelli essenziali di assistenza (LEA) e alla solidarietà
sociale!
LA SALUTE DEL TUO
SORRISO
Un pubblico motivato ed attento, ha
ascoltato con interesse la relazione
che il Dott. Federico Narducci ha
esposto nel corso dell’evento
“La salute del tuo sorriso”,
svoltosi il 26 febbraio u. s. nella sede di Castel di Lama di
Ascoli Piceno. E' la seconda volta che il giovane professionista
dedica una mattinata del suo prezioso tempo a noi pensionati
della Cisl; i contenuti della sua relazione sono stati esposti con
competenza, fruibilità e professionalità, stimolanti le sue
interazioni con i presenti: giovani, anziani ed attivi cui ha
elargito suggerimenti, consigli e rassicurazioni. Nel salutarci il
Dott. Narducci ha promesso di tornare quanto prima, in una
delle nostre sedi, per affrontare il tema "MENOPAUSA E
MALATTIA PARADONTALE" “Un invito a saperne di più su un
periodo particolare e delicato della vita della donna”. A noi che
operiamo nel contesto della CISL, non rimane che ringraziarlo
soprattutto perché si muove nell'ambito della gratuità.
SENTENZA CONSIGLIO DI
STATO DEL
29 FEBBRAIO 2016:
L’indennità di accompagnamento non è “reddito” e
non pesa sul calcolo dell’Isee. Ora il Governo apra
confronto per modificare decreto e non alimentare
incertezza nelle prestazioni.
“La Cisl aveva già espresso al Governo, sin dal febbraio
scorso, che subito dopo le sentenze del TAR del Lazio era
necessario intervenire immediatamente per non
aggravare la situazione di incertezza in cui cittadini e
famiglie con disabilità ed Enti gestori delle prestazioni
sociali si sarebbero trovati con l’applicazione del nuovo
sistema di calcolo dell’ISEE.
Lo dichiara Maurizio Bernava, Segretario Confederale
della Cisl con delega al Welfare, commentando la
sentenza del Consiglio di Stato in materia di ISEE. Di fatto
il Governo ha compiuto un azzardo insistendo a
proseguire nel ricorso piuttosto che attivare subito la
procedura per la revisione della normativa così come la
Cisl aveva sollecitato negli incontri tenutosi dopo le
sentenze del TAR. Adesso il Ministero del Lavoro non
perda più tempo, agisca e coinvolga rapidamente le parti
sociali interessate, le Istituzioni competenti e le
Commissioni Parlamentari apportando le giuste modifiche
al decreto per non alimentare confusione ed incertezza
nell’erogazione dei servizi e delle prestazioni”.
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