ALLEGATO I RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE MabCampath 10 mg/ml concentrato per soluzione per infusione endovenosa. 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Ciascuna fiala contiene 30 mg di alemtuzumab. L’alemtuzumab è un anticorpo monoclonale umanizzato anti IgG1 kappa geneticamente ingegnerizzato specifico per una glicoproteina (CD52) della superficie cellulare del linfocito 21 - 28 kD. L’anticorpo viene prodotto nella coltura in sospensione delle cellule mammifere (ovaio del criceto cinese) in un terreno nutritivo. Per gli eccipienti vedere la Sezione 6.1. 3. FORMA FARMACEUTICA Concentrato per soluzione per infusione. 4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1 Indicazioni terapeutiche MabCampath è indicato per il trattamento dei pazienti affetti da leucemia linfocitica cronica (LLC) che sono stati trattati con agenti alchilanti e che non sono riusciti a raggiungere una risposta completa o parziale o che hanno raggiunto soltanto una breve remissione (meno di 6 mesi) dopo la terapia con il fosfato di fludarabina. 4.2 Posologia e modo di somministrazione MabCampath deve essere somministrato sotto la supervisione di un medico esperto nell’uso della terapia oncologica. La soluzione di MabCampath deve essere preparata secondo le istruzioni fornite nella Sezione 6.6. Tutte le dosi devono essere somministrate mediante infusione endovenosa per circa 2 ore. Prima dell’infusione della prima dose, ai pazienti devono essere somministrati un antistaminico e un analgesico appropriati a ciascuna escalation di dose e prima delle infusioni successive, secondo le indicazioni cliniche (vedere Sezione 4.4). Gli antibiotici e i farmaci antivirali devono essere somministrati routinariamente a tutti i pazienti nel corso della terapia e dopo la terapia (vedere Sezione 4.4). Durante la prima settimana di trattamento, MabCampath deve essere somministrato in dosi crescenti: 3 mg al 1° giorno, 10 mg al 2° giorno e 30 mg al 3° giorno, presumendo che ciascuna dose sia ben tollerata. Successivamente la dose consigliata è di 30 mg giornalmente, somministrati 3 volte alla settimana a giorni alterni fino ad un massimo di 12 settimane. Nella maggior parte dei pazienti, l’escalation della dose a 30 mg può essere effettuata in 3-7 giorni. Se però insorgono reazioni avverse severe acute (particolarmente ipotensione, rigidità, febbre o broncospasmo) alla dose di 3 mg o di 10 mg, quelle dosi devono essere allora ripetute giornalmente finché sono ben tollerate prima della escalation di dose successiva (vedere Sezione 4.4). La maggior parte delle risposte principali a MabCampath sono state raggiunte con durate del trattamento di 4-12 settimane. Quando un paziente soddisfa tutti i criteri di laboratorio e clinici per una risposta completa, la somministrazione di MabCampath deve essere interrotta e il paziente deve essere monitorizzato. Se un paziente migliora (cioè raggiunge una risposta parziale o una patologia stabile) e poi raggiunge un plateau senza ulteriore miglioramento per 4 settimane o più, la somministrazione di MabCampath deve essere interrotta e il paziente monitorizzato. La terapia deve essere interrotta se sono presenti prove di progresso della malattia. In caso di grave infezione o grave tossicità ematologica, la somministrazione di MabCampath deve essere interrotta finché l’evento si risolve. Si consiglia di interrompere la somministrazione di MabCampath nei pazienti la cui conta piastrinica scende a < 25.000/μl o la cui conta assoluta dei neutrofili (ANC) scende a < 250/μl. La somministrazione di MabCampath può essere ricominciata dopo che si è risolta l’infezione o la tossicità. La seguente tabella delinea il procedimento consigliato per la modifica della dose seguendo l’evenienza di tossicità ematologica durante la terapia: Tossicità ematologica Ristabilimento di MabCampath (piastrine < 25.000/μl e/o ANC < 250/μl) Prima insorgenza Dopo la risoluzione, ristabilire a 30 mg* Seconda insorgenza Dopo la risoluzione, ristabilire a 10 mg* Terza insorgenza Sospensione permanente * Se la terapia è sospesa da oltre 7 giorni, la somministrazione di MabCampath deve essere ristabilita mediante escalation graduale della dose. Bambini e adolescenti (di meno di 17 anni d’età): Nessuno studio è stato condotto (vedere Sezione 4.4). Anziani (di oltre 65 anni d’età): Raccomandazioni come indicate sopra per gli adulti. I pazienti devono essere monitorizzati attentamente (vedere Sezione 4.4). Pazienti con insufficienza renale o epatica: Il trattamento con MabCampath è sconsigliato (vedere Sezione 4.4). 4.3 Controindicazioni - reazioni di ipersensibilità o anafilattiche all’alemtuzumab, alle proteine muriniche o a qualsiasi eccipiente nei pazienti che presentano infezioni sistemiche attive nei pazienti infetti con l’HIV nei pazienti con neoplasie maligne secondarie attive gravidanza e allattamento. 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego Le reazioni avverse acute, che possono verificarsi durante l’escalation iniziale della dose, dovute al rilascio delle citochine, comprendono ipotensione, rigidità, febbre, mancanza di respiro, brividi e rash. Se questi eventi sono di entità da moderata a grave, il dosaggio deve poi continuare allo stesso livello prima dell’escalation di ciascuna dose, con premedicazione appropriata, finché ciascuna dose è ben tollerata. Se la terapia viene sospesa per più di 7 giorni, la somministrazione di MabCampath deve essere ristabilita con escalation graduale della dose. L’ipotensione transitoria si è verificata nei pazienti trattati con MabCampath. Esercitare cautela nel trattamento di pazienti affetti da cardiopatia ischemica, angina e/o in pazienti trattati con farmaci antipertensivi. Si consiglia che i pazienti ricevano la premedicazione con un antistaminico e analgesico orale 30 minuti prima del primo trattamento con MabCampath a 3 mg, a ciascuna escalation di dose successiva, e successivamente, se clinicamente indicato. La premedicazione raccomandata è di 50 mg di difenidramina e 500 mg di paracetamolo. In casi in cui eventi gravi correlati all’infusione prevengono l’escalation della dose, il pretrattamento con 200 mg di idrocortisone può essere utile per ridurre le reazioni correlate all’infusione. La deplezione profonda dei linfociti, un effetto farmacologico previsto di MabCampath, si verifica inevitabilmente e può essere prolungata. Le conte dei linfociti CD4 e CD8 iniziano a salire seguendo la sospensione della terapia, ma possono non ritornare ai livelli basali per periodi di più di un anno. Questo può predisporre i pazienti a infezioni opportunistiche. Si consiglia vivamente di iniziare la profilassi anti-infettiva (trimetoprim/sulfametossazolo o altra profilassi contro la polmonite da Pneumocystis carinii (PCP) e un efficace agente anti herpes orale, come famciclovir) durante il trattamento e di somministrarla per almeno 2 mesi dopo la cessazione del trattamento con MabCampath. Se si verifica un’infezione severa o grave, la terapia con MabCampath deve essere interrotta finché l’evento si risolve. Il trattamento con MabCampath può essere ristabilito dopo la risoluzione dell’evento (vedere Sezione 4.2). La neutropenia transitoria di 3° o 4° grado si verifica molto comunemente entro 5-8 settimane dopo l’inizio della terapia. La trombocitopenia transitoria di 3° o 4° grado si verifica molto comunemente durante le prime 2 settimane di terapia e inizia poi a migliorare nella maggior parte dei pazienti. Per questo motivo è indicato il monitoraggio ematologico dei pazienti. Se insorge una grave tossicità ematologica, il trattamento con MabCampath deve essere interrotto finché l’evento si risolve. Il trattamento con MabCampath può essere ristabilito dopo la risoluzione della tossicità ematologica (vedere Sezione 4.2). Le conte ematiche e piastriniche complete devono essere ottenute ad intervalli regolari durante la terapia con MabCampath, e più spesso nei pazienti che sviluppano citopenie. Non si propone l’effettuazione del monitoraggio regolare e sistemico dell’espressione del CD52 come normale pratica clinica. Se però si considera la ripetizione del trattamento, può essere prudente confermare la presenza dell’espressione del CD52. I pazienti possono avere reazioni allergiche o d’ipersensibilità a MabCampath e agli anticorpi monoclonali murinici o chimerici. I maschi e le femmine in età fertile devono usare misure anticoncezionali opportune durante il trattamento e per 6 mesi dopo la terapia con MabCampath (vedere Sezioni 4.6 e 5.3). Non sono stati condotti studi che esaminano specificatamente l’effetto dell’età sulla distribuzione e tossicità di MabCampath. In generale, i pazienti più anziani (di più di 65 anni d’età) tollerano la terapia citotossica meno bene dei soggetti giovani. Poiché la leucemia linfocitica cronica (LLC) si verifica comunemente in questo gruppo d’età più anziana, questi pazienti devono essere monitorizzati attentamente (vedere Sezione 4.2). Nessuno studio è stato condotto per studiare la sicurezza e l’effetto di MabCampath nei bambini e nei pazienti affetti da insufficienza renale e epatica (vedere Sezione 4.2). 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione Non sono stati effettuati studi sulle interazioni con MabCampath. Non esistono interazioni clinicamente significative conosciute di MabCampath con altri prodotti medicinali. Si consiglia tuttavia di non somministrare MabCampath entro 3 settimane dalla somministrazione di altri agenti chemioterapici. Sebbene non sia stato studiato, è sconsigliato che i pazienti ricevano vaccini virali vivi per almeno 12 mesi dopo la terapia con MabCampath. L’abilità di generare una risposta umorale primaria o anamnestica a qualsiasi vaccino non è stata studiata. 4.6 Gravidanza ed allattamento I maschi e le femmine in età fertile devono usare misure anticoncezionali opportune durante il trattamento e per 6 mesi dopo la terapia con MabCampath. Gravidanza: MabCampath è controindicato durante la gravidanza. Si sa che l’IgG umana attraversa la barriera placentare; MabCampath può attraversare la barriera placentare e in questo modo potenzialmente causare la deplezione dei linfociti B e T fetali. Gli studi sulla riproduzione animale non sono stati condotti con MabCampath. Non si sa se MabCampath possa provocare danni fetali quando viene somministrato ad una donna durante la gravidanza o se possa modificare la capacità riproduttiva. Allattamento: MabCampath è controindicato durante l’allattamento. Non si sa se MabCampath venga escreto nel latte materno. Durante il trattamento e almeno per 4 settimane dopo la terapia con MabCampath l’allattamento deve essere interrotto. 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchine Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchine. Si deve tuttavia esercitare cautela perché sono state riferite confusione e sonnolenza. 4.8 Effetti indesiderati Si prevede che oltre l’80% dei pazienti possa avere reazioni avverse; le reazioni riferite più comunemente si verificano in genere durante la prima settimana di terapia. Le frequenze delle reazioni avverse riferite sotto (molto comuni > 10%, comuni > 1 - 10%, non comuni > 0,1 - 1%, rare > 0,01 – 0,1%, molto rare< 0,01%) sono basate sui dati degli studi clinici condotti sui pazienti affetti da leucemia linfocitica cronica. Reazioni legate all’infusione: le reazioni molto comunemente riferite sono state reazioni acute legate all’infusione, e hanno compreso: febbre, rigidità, nausea, vomito, ipotensione, fatica, rash, orticaria, dispnea, cefalea, prurito e diarrea. La maggior parte di queste reazioni sono state di gravità da lieve a moderata. Le reazioni acute legate all’infusione si presentano in genere durante la prima settimana di terapia e declinano sostanzialmente successivamente. Le reazioni di 3° o 4° grado legate all’infusione non sono comuni dopo la prima settimana di terapia. Questi sintomi possono essere migliorati o evitati se si utilizzano premedicazione e escalation della dose (vedere Sezione 4.4). Infezioni: infezioni di 3° o 4° grado sono state riferite molto comunemente, fra cui herpes simplex e polmonite di gravità di 3° o 4° grado. Infezioni opportunistiche, fra cui polmonite da Pneumocystis carinii (PCP), citomegalovirus (CMV), polmonite da Aspergillus e herpes zoster si verificano comunemente. La mucormicosi rinocerebrale è stata riferita, ma non è comune. Nessuno dei pazienti, affetti da polmonite da Pneumocystis carinii (PCP) o herpes zoster, ha ricevuto la profilassi anti- infettiva. Tale terapia risulta efficace nel ridurre il rischio di infezioni dovute a questi patogeni opportunistici (vedere Sezione 4.4). Reazioni ematologiche: gravi reazioni emorragiche sono state riferite comunemente. Un paziente ha sviluppato la porpora trombocitopenica idiopatica (PTI) fatale, dopo la terapia con MabCampath. La pancitopenia è stata riferita comunemente e può essere di severità di 3° o 4° grado, o di natura grave. Un test di Coombs positivo viene osservato comunemente; l’emolisi clinicamente apparente non è stata riferita nei pazienti trattati finora. La tabella che segue riferisce le reazioni avverse secondo il sistema organico e in ordine decrescente di gravità: Sistema organico Molto comuni Sito d’applicazione Tutto il corpo Generale Rigidità Febbre Fatica Anoressia Cardiovascolari Ipotensione Sistema nervoso centrale e periferico, comprendente la vista, l’udito e i sensi speciali Cefalea Reazioni avverse e infezioni Comuni Non comuni Reazione nel sito dell’iniezione Livido nel sito dell’iniezione Dermatite nel sito dell’iniezione Dolore nel sito dell’iniezione Mal di schiena Sincope Febbre neutropenica Edema periferico Dolore toracico Dolore alle gambe Dolore Reazione allergica Edema - bocca Astenia Malessere Sintomi tipo influenza Edema Sensazione di cambiamento della temperatura Ipertensione Arresto cardiaco Tachicardia Infarto miocardico Vasospasmo Fibrillazione atriale Flushing Tachicardia sopraventricolare Palpitazione ECG anormale Aritmia Bradicardia Ischemia periferica Perdita del gusto Andamento anormale Tremore Endoftalmite Ipoestesia Distonia Capogiri Iperestesia Ipercinesia Ipertonia Congiuntivite Sordità Parestesia Acufene Vertigini Alterazione del gusto Neuropatia Gastrointestinale, epatico e biliare Ematologico Metabolico e nutritivo Muscoloscheletrico Neoplasia Psichiatrico Meccanismo di resistenza Respiratorio Vomito Nausea Diarrea Dolore addominale Emorragia gastrointestinale Stomatite Mucosite Funzione epatica anormale Stipsi Dispepsia Stomatite ulcerativa Flatulenza Granulocitopenia Trombocitopenia Anemia Pancitopenia Leucopenia Linfopenia Porpora Iponatremia Disidratazione Riduzione del peso Ipocalcemia Sete Dolore scheletrico Artralgia Mialgia Confusione Ansia Sonnolenza Depressione Insonnia Sepsi Infezione da citomegalovirus Herpes simplex Infezione da Pneumocystis carinii Moniliasi Herpes zoster Infezione Infezione micotica Ascesso Polmonite Polmonite Dispnea Broncospasmo Sinusite Tosse Ipossia Infezione vie respiratorie superiori Bronchite Faringite Emottisi Gastroenterite Gengivite Eruttazione Singhiozzo Bocca secca Ulcerazione mucosale Ulcerazione linguale Aplasia midollo osseo Aptoglobina ridotta Coagulazione intravascolare disseminata Anemia emolitica Depressione del midollo Epistassi Sanguinamento gengivale Valore ematologico anormale Diabete mellito aggravato Edema periorbitale Ipocalemia Patologia tipo linfoma Nervosismo Modo di pensare anormale Spersonalizzazione Impotenza Turba della personalità Infezione virale Infezione batterica Edema polmonare Stridore Infiltrazione polmonare Patologia respiratoria Riduzione rumori respiratori Laringite Rinite Irrigidimento della gola Effusione pleurica Pelle e appendici Urinario 4.9 Prurito Rash eritematoso Orticaria Eruzione bollosa Rash Maggiore sudore Infezione vie urinarie Dermatite micotica Onicomicosi Rash maculopapuloso Patologia cutanea Funzione renale anormale Poliuria Ematuria Incontinenza urinaria Flusso urinario ridotto Sovradosaggio I pazienti hanno ricevuto dosi unitarie ripetute fino a 240 mg di MabCampath. La frequenza degli eventi avversi di 3° o 4° grado, come febbre, ipotensione e anemia, può essere più alta in questi pazienti. Non esiste un antidoto specifico per il sovradosaggio di MabCampath. Il trattamento comprende la sospensione della somministrazione di MabCampath e la terapia di supporto. 5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE 5.1 Proprietà farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutica: anticorpo monoclonale, codice ATC: L01X C. L’alemtuzumab è un anticorpo monoclonale umanizzato anti IgG1 kappa geneticamente ingegnerizzato specifico per una glicoproteina (CD52) della superficie cellulare del linfocito 21-28 kD espresso primariamente sulla superficie di linfociti B e T normali e maligni del sangue periferico. L’alemtuzumab viene generato tramite l’inserimento di sei regioni che determinano la complementarità da un anticorpo monoclonale anti IgG2 del ratto ad una molecola di immunoglobulina IgG1 umana. L’alemtuzumab causa la lisi dei linfociti legandosi al CD52, un antigene non modulante altamente espresso che è presente sulla superficie essenzialmente di tutti i linfociti B e T, oltre che dei monociti, timociti e macrofagi. L’anticorpo media la lisi dei linfociti tramite la fissazione del complemento e la citotossicità mediata dalla cellula dipendente dall’anticorpo. L’antigene è stato trovato su una piccola percentuale (< 5%) dei granulociti, ma non sugli eritrociti o le piastrine. Non risulta che l’alemtuzumab danneggi le cellule staminali ematopoietiche né le cellule progenitrici. 5.2 Proprietà farmacocinetiche La farmacocinetica di alemtuzumab è stata studiata in uno studio multicentrico sulla determinazione della dose, per il quale sono stati arruolati pazienti affetti da linfoma non Hodgkin (LNH) e leucemia linfocitica cronica (LLC), che hanno ricevuto MabCampath una volta alla settimana per un massimo di 12 settimane. Seguendo le singole infusioni endovenose di 7,5 mg, 24 mg o 75 mg, la concentrazione massima nel siero (Cmax) e l’area sotto la curva (AUC) hanno dimostrato la proporzionalità relativa alla dose. L’emivita media è risultata compresa fra ~23 - 30 ore. Il profilo della farmacocinetica e farmacodinamica di MabCampath somministrato come infusione endovenosa di 30 mg 3 volte alla settimana è stato valutato in uno studio multicentrico per il quale sono stati arruolati pazienti affetti da linfoma non Hodgkin e leucemia linfocitica cronica, che sono stati trattati per un massimo di 12 settimane. Nei pazienti affetti da leucemia linfocitica cronica, i livelli massimi e minimi di MabCampath sono saliti durante le prime settimane di terapia e hanno poi raggiunto lo stato di equilibrio dinamico entro la 6ª settimana circa. L’aumento della concentrazione sierica corrispondeva ad una marcata riduzione nella linfocitosi maligna. I pazienti con conte linfocitiche periferiche di ≥ 30.000/μl alla baseline hanno avuto livelli massimi e minimi significativamente inferiori di MabCampath durante le prime 4 - 5 settimane di terapia, rispetto a quelli con conte linfocitiche ≤ 30.000/μl. Questo suggerisce che la linfocitosi maligna rappresenta un comparto del sangue in cui viene concentrato MabCampath. Con la riduzione della linfocitosi maligna, questo comparto viene eliminato e salgono i livelli sierici minimi e massimi. La variabilità della farmacocinetica di MabCampath fra i pazienti è probabilmente correlata, in parte, alle differenze nel carico tumorale e nella distribuzione del carico tumorale fra i pazienti. 5.3 Dati preclinici di sicurezza La valutazione preclinica dell’alemtuzumab negli animali è stata limitata alle scimmie cinomolghe a causa della mancanza di espressione dell’antigene CD52 nelle specie non appartenenti ai primati. La linfocitopenia è stato l’effetto più comune correlato al trattamento in questa specie. Un leggero effetto cumulativo sul livello di deplezione linfocitica è stato osservato in studi con somministrazione di dose ripetuta rispetto agli studi con somministrazione di singola dose. La deplezione linfocitica è risultata rapidamente reversibile dopo la cessazione della somministrazione. La neutropenia reversibile è stata osservata seguendo il dosaggio giornaliero per via endovenosa o sottocutanea per 30 giorni, ma non dopo il dosaggio di monodosi o dosi giornaliere per 14 giorni. I risultati istopatologici ottenuti dai campioni di midollo osseo non hanno rivelato cambiamenti considerevoli attribuibili al trattamento. Dosi endovenose singole di 10 e 30 mg/kg hanno prodotto ipotensione da moderata a grave in funzione del trattamento, accompagnata da una leggera tachicardia. Il legame Fab (frammento antigen binding) di MabCampath è stato osservato nei tessuti linfoidi e nel sistema fagocitico mononucleare. Il legame Fab significativo è stato inoltre osservato nell’apparato riproduttivo maschile (epididimo, sperma, vescicola seminale) e nella pelle. Nei suddetti studi della tossicità nessun altro risultato fornisce informazioni di importanza significativa per l’uso clinico. Nessuno studio a breve o lungo termine è stato condotto con MabCampath per valutare il potenziale cancerogeno e mutageno. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1 Elenco degli eccipienti Edetato disodico Polisorbato 80 Soluzione fisiologica con tampone fosfato composta da: Cloruro di potassio Diidrogenofosfato di potassio Cloruro di sodio Fosfato di sodio dibasico Acqua per preparazioni iniettabili. 6.2 Incompatibilità Questo medicinale non deve essere miscelato con solventi ad eccezione di quelli menzionati nella Sezione 6.6. Non esistono incompatibilità conosciute con altri prodotti medicinali. 6.3 3 anni. Periodo di validità Soluzione ricostituita: MabCampath non contiene conservanti antimicrobici. MabCampath deve essere usato immediatamente dopo la diluizione o entro 8 ore a 15 -30°C. Questo può essere accettato soltanto se la preparazione della soluzione avviene in condizioni severamente asettiche e la soluzione è protetta dalla luce. 6.4 Speciali precauzioni per la conservazione Conservare (in frigorifero) a temperature comprese tra 2 - 8°C. Non congelare. Proteggere dalla luce. 6.5 Natura e contenuto della confezione Fiale di 5 ml, vetro tipo I, contenenti 3 ml di concentrato incolore. Dimensioni delle confezioni: scatole di 3 fiale. 6.6 Istruzioni per l'impiego e la manipolazione e per lo smaltimento Il contenuto della fiala deve essere controllato per verificare la presenza di materia parcellizzata e scolorimento prima della somministrazione. Se è presente materia parcellizzata o il concentrato è colorato, la fiala non deve essere usata. MabCampath non contiene conservanti antimicrobici; si consiglia quindi di preparare MabCampath con l’impiego di tecniche asettiche e di somministrare la soluzione diluita per l’infusione immediatamente o entro 8 ore dalla preparazione. La quantità richiesta del contenuto della fiala deve essere aggiunta, per mezzo di un filtro da 5 micron non di fibra a basso legame di proteine, a 100 ml di soluzione di 0,9% cloruro di sodio o 5% glucosio. La sacca deve essere invertita gentilmente per mescolare la soluzione. Altri prodotti medicinali non dovrebbero essere aggiunti alla soluzione per l’infusione di MabCampath né infusi simultaneamente attraverso la stessa linea endovenosa. Le donne che sono incinte o che prevedono di diventare incinte non devono manipolare MabCampath. Osservare i procedimenti per la corretta manipolazione e lo smaltimento. Qualsiasi materiale disperso o di scarto deve essere smaltito tramite incenerimento. Esercitare cautela nella manipolazione e preparazione della soluzione di MabCampath. L’uso di guanti di lattice e di occhiali di sicurezza è consigliato per evitare l’esposizione in caso di rottura della fiala o di altra dispersione accidentale. 7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO Millennium & ILEX UK Ltd 1&3 Frederick Sanger Road The Surrey Research Park Guildford Surrey GU2 7YD Regno Unito 8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE (DELLE AUTORIZZAZIONI) ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO ALLEGATO II A. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALLA PRODUZIONE RESPONSABILE DEL RILASCIO DEI LOTTI E PRODUTTORE DEL PRINCIPIO ATTIVO BIOLOGICO B. CONDIZIONI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO C. OBBLIGHI SPECIFICI PER IL TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO A. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALLA PRODUZIONE RESPONSABILE DEL RILASCIO DEI LOTTI E PRODUTTORE DEL PRINCIPIO ATTIVO BIOLOGICO Nome ed indirizzo del produttore del principio attivo biologico Boehringer - Ingelheim Pharma KG Birkendorfer Strasse 65 D-88397 Biberach an der Riss Germania Autorizzazione alla produzione, od equivalente, rilasciata il 26 gennaio 1998 dal Regierungspharmaziedirektor, Germania. Nome ed indirizzo del produttore responsabile del rilascio dei lotti Schering AG D -13342 Berlino Germania Autorizzazione alla produzione rilasciata il 30 luglio 1997 dal Landesamt für Gesundheits und Soziales des Senats, Germania. B. CONDIZIONI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO • CONDIZIONI O LIMITAZIONI DI FORNITURA E UTILIZZAZIONE IMPOSTE AL TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa (cfr.allegato I: riassunto delle caratteristiche del prodotto, 4.2). C. OBBLIGHI SPECIFICI PER IL TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve completare entro i tempi stabiliti il seguente programma di studi, i cui risultati formeranno la base del riesame annuale del rapporto rischio/beneficio. Aspetti clinici 1. La ditta inizierà e porterà a termine lo studio di fase III, CAM 307, in pazienti affetti da leucemia linfocitica cronica (LLC). Il protocollo dello studio clinico è stato presentato all’EMEA e ai relatori. La relazione sullo studio clinico sarà fornita nel terzo trimestre del 2007. 2. La ditta porterà a termine lo studio CAM 213, uno studio clinico e farmacocinetico di fase II in pazienti affetti da LLC. I dati farmacocinetici desunti dallo studio saranno forniti nel terzo trimestre del 2001 e l’intera relazione clinica sarà fornita per la fine del 2002. 3. La relazione sullo studio in corso, CAM002, e/o il manoscritto per la pubblicazione saranno forniti non appena saranno disponibili, ma non oltre la fine del 2003. Si tratta di uno studio sponsorizzato di sperimentatori sui quali la ditta non esercita un controllo diretto. Sarà fornita annualmente, contemporaneamente alla presentazione del riesame annuale, una relazione sullo stato di avanzamento dei lavori relativamente a tutti gli obblighi summenzionati. ALLEGATO III ETICHETTATURA E FOGLIO ILLUSTRATIVO A. ETICHETTATURA INFORMAZIONI DA APPORRE SULL'IMBALLAGGIO ESTERNO O, IN SUA ASSENZA, SUL CONDIZIONAMENTO PRIMARIO 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE MabCampath 10 mg/ml Concentrato per soluzione per infusione endovenosa Alemtuzumab 2. INDICAZIONE DEL (DEI) PRINCIPIO(I) ATTIVO(I) Una fiala contiene 30 milligrammi di alemtuzumab 3. ELENCO DEGLI ECCIPIENTI Altri ingredienti: Edetato disodico Polisorbato 80 Soluzione fisiologica con tampone fosfato composta da: cloruro di potassio, diidrogenofosfato di potassio, cloruro di sodio, fosfato di sodio dibasico, acqua per preparazioni iniettabili 4. FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO 3 fiale di 3 ml 5. MODO E VIA(E) DI SOMMINISTRAZIONE Uso endovenoso Prima dell’uso leggere il foglio illustrativo 6 AVVERTENZA SPECIALE CHE PRESCRIVA DI TENERE IL MEDICINALE FUORI DALLA PORTATA E DALLA VISTA DEI BAMBINI Tenere fuori della portata e della vista dei bambini 7. ALTRA(E) AVVERTENZA(E) SPECIALE(I), OVE NECESSARIO 8. DATA DI SCADENZA Scad. {MM/AAAA} 9. PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LA CONSERVAZIONE Conservare a temperature comprese tra 2 - 8°C (in frigorifero) Non congelare Proteggere dalla luce 10. OVE NECESSARIO, PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LO SMALTIMENTO DEL MEDICINALE NON UTILIZZATO O DEI RIFIUTI DERIVATI DA TALE MEDICINALE Qualsiasi dispersione o materiale di scarto deve essere eliminato tramite incenerimento 11. NOME E INDIRIZZO DEL TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Titolare dell’AIC : Millennium & ILEX UK Ltd., Guildford GU2 7YD, Regno Unito 12. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE (DELLE AUTORIZZAZIONI ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO EU/0/00/000/000 13. NUMERO DI LOTTO Lotto{numero} 14. CONDIZIONE GENERALE DI FORNITURA Medicinale soggetto a prescrizione medica 15. ISTRUZIONI PER L’USO INFORMAZIONI MINIME DA APPORRE SUI CONDIZIONAMENTI PRIMARI DI PICCOLE DIMENSIONI 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE E VIA(E) DI SOMMINISTRAZIONE MabCampath 10 mg/ml Concentrato per soluzione per infusione endovenosa 2. MODO DI SOMMINISTRAZIONE Uso endovenoso 3. DATA DI SCADENZA Scad. {MM/AAAA} 4. NUMERO DI LOTTO Lotto {numero} 5. 3 ml CONTENUTO IN PESO, VOLUME O UNITÀ B. FOGLIO ILLUSTRATIVO FOGLIO ILLUSTRATIVO Legga attentamente questo foglietto prima di iniziare a prendere il medicinale. • Conservi questo foglietto. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo. • Se ha dei dubbi, si rivolga al suo medico o al suo farmacista. Questo foglio spiega: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Che cos'è MabCampath e a che cosa serve Prima di ricevere MabCampath Come usare MabCampath Possibili effetti indesiderati Come conservare MabCampath Informazioni per i professionisti dell’assistenza sanitaria Denominazione del medicinale MabCampath 10 mg/ml concentrato per soluzione per infusione endovenosa Alemtuzumab Cosa contiene MabCampath Il principio attivo è alemtuzumab. Gli eccipienti sono edetato disodico, polisorbato 80 e soluzione fisiologica con tampone fosfato composta da: cloruro di potassio, diidrogenofosfato di potassio, cloruro di sodio, fosfato di sodio dibasico e acqua per preparazioni iniettabili. Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio Millennium & ILEX UK Ltd, 1&3 Frederick Sanger Road, The Surrey Research Park, Guildford, Surrey GU2 7YD, Regno Unito. Produttore responsabile del rilascio dei lotti Schering AG, Müllerstrasse 178, D-13342 Berlin, Germania. 1. CHE COS'È MABCAMPATH E A CHE COSA SERVE Cos’è MabCampath MabCampath è una soluzione concentrata in una fiala di vetro. La quantità totale di principio attivo in ciascuna fiala è di 30 mg ed è equivalente a 3 ml di una soluzione di 10 mg/ml. MabCampath è diluito per la somministrazione tramite instillazione endovenosa. Le soluzioni per la diluizione possono essere soluzione di cloruro di sodio 0,9% o soluzione di glucosio 5%. Ciascuna confezione di MabCampath contiene 3 fiale. Per cosa è usato MabCampath è usato per il trattamento dei pazienti affetti da leucemia linfocitica cronica (LLC), una patologia maligna dei leucociti, quando altri trattamenti precedenti, come gli agenti alchilanti e il fosfato di fludarabina, non hanno avuto successo. MabCampath è un anticorpo monoclonale. Gli anticorpi monoclonali sono proteine che riconoscono specificamente e si legano ad un’altra proteina unica, chiamata un antigene. MabCampath si lega ad un antigene sulla superficie di alcune cellule ematiche bianche, chiamate linfociti. I pazienti affetti da leucemia linfocitica cronica (LLC) hanno un numero eccessivo di linfociti anormali, che prendono il posto delle cellule sane nel midollo osseo dove si forma la maggior parte delle nuove cellule ematiche. Questa sostituzione delle cellule sane avviene anche nel flusso ematico e in altri organi. Dopo il legame con i linfociti anormali, MabCampath li distrugge e i linfociti anormali vengono gradualmente rimossi dal corpo tramite processi biologici normali. 2. PRIMA DI PRENDERE MABCAMPATH Non prenda MabCampath: • • • • • se è allergico(a) a alemtuzumab o a proteine di origine simile o a qualsiasi altro ingrediente contenuto nella fiala. Il medico le fornirà le informazioni pertinenti. se ha un’infezione. se è affetto(a) dall’HIV. se ha una neoplasia secondaria attiva. se è incinta o sta attualmente allattando (vedere anche sotto). Faccia attenzione soprattutto con MabCampath: Quando riceve MabCampath per la prima volta, può avere degli effetti indesiderati subito dopo le prime infusioni. (Vedere Sezione 4 “Possibili effetti indesiderati”). Questi effetti si riducono gradualmente con il proseguimento della terapia. Se gli effetti sono gravi, le possono essere somministrati farmaci antistaminici e analgesici (trattamento per la febbre) per contribuire a ridurre alcuni degli effetti indesiderati. Il dosaggio di MabCampath non sarà aumentato fino a quando non saranno ridotti gli effetti. Il trattamento con MabCampath può ridurre la sua resistenza naturale a infezioni e pertanto gli antibiotici le possono essere somministrati con protezione addizionale. Se è affetto(a) da cardiopatia o dolori toracici e/o è in terapia per ridurre la pressione sanguigna alta, il suo medico la controllerà attentamente perché MabCampath può peggiorare queste patologie. MabCampath può anche provocare altri effetti indesiderati, la maggior parte spesso disturbi ematici. Per questo motivo il medico monitorizzerà gli effetti del trattamento e il suo progresso con attenzione, esaminandola e prelevando regolarmente campioni ematici per le analisi. Se ha più di 65 anni d’età, sarà tenuto(a) sotto più attento controllo perché può essere più intollerante al farmaco di altri pazienti. Se lei è un uomo o una donna in età fertile, deve accertarsi di utilizzare una forma affidabile di controllo delle nascite durante e per almeno 6 mesi dopo il trattamento. Questo perché gli effetti di MabCampath sulla riproduzione non sono conosciuti. La sicurezza e l’efficacia di MabCampath non sono state stabilite nei bambini (di età inferiore ai 17 anni) o nei pazienti affetti da malattie renali o epatiche. Gravidanza MabCampath non deve essere somministrato a pazienti durante la gravidanza; perciò: • se lei è incinta e pensa di poterlo essere lo comunichi immediatamente al medico. se lei è in età fertile eviti la gravidanza usando i metodi anticoncezionali efficaci prima di iniziare il trattamento, durante il trattamento e per 6 mesi dopo il trattamento. Allattamento MabCampath non deve essere somministrato a pazienti che allattano. Smetta di allattare quando inizia la terapia e inizi ad allattare soltanto dopo almeno 4 settimane dopo la conclusione del trattamento e dopo aver consultato il medico a questo proposito. Guida di veicoli e utilizzo di macchinari Non sono stati condotti studi sugli effetti di MabCampath. Chieda consigli al suo medico. Assunzione di altri medicinali Informi il suo medico se assume attualmente altri medicinali o se ha preso recentemente qualsiasi altro medicinale, anche non prescritto. In particolare, non deve assumere MabCampath entro 3 settimane dall’assunzione di qualsiasi altro agente antitumorale. Non deve inoltre essere vaccinato(a) con vaccini virali vivi durante il trattamento o per almeno 12 mesi dopo la conclusione della terapia. Prima di ricevere qualsiasi vaccino consulti il suo medico. 3. COME USARE MABCAMPATH Preparazione di MabCampath per la somministrazione MabCampath è contenuto in soluzione in una fiala di vetro. Il contenuto della fiala viene estratto e aggiunto ad una soluzione di cloruro di sodio o di glucosio contenuta in una sacca per l’instillazione. Le linee dalla sacca per l’instillazione sono quindi collegate direttamente ad una delle sue vene. Modo di somministrazione di MabCampath MabCampath viene somministrato sotto forma di soluzione direttamente nel flusso ematico attraverso una vena. Questo modo di somministrazione prende il nome di infusione endovenosa. Ogni volta che riceve MabCampath, occorreranno 2 ore circa perché tutta la soluzione entri nel suo sangue. Quanto MabCampath viene somministrato e con quale frequenza Durante la prima settimana 3 mg di MabCampath nella soluzione vengono somministrati il 1° giorno, poi 10 mg il 2° giorno e poi 30 mg il 3° giorno. La somministrazione di MabCampath continua alla dose di 30 mg in ciascuno di 3 giorni alterni ogni settimana. Potrà avere effetti indesiderati iniziali e in quel caso le dosi iniziali inferiori potranno essere ripetute fino a quando gli effetti saranno spariti o saranno ridotti. L’idea è di aumentare le quantità di MabCampath lentamente per ridurre la possibilità di avere effetti indesiderati e consentire al corpo di tollerare meglio il farmaco. Il medico la terrà sotto attento controllo e deciderà quali siano le quantità appropriate di MabCampath da somministrare durante tutto il periodo di terapia. Durata del trattamento con MabCampath Il trattamento con MabCampath può continuare per un massimo di 12 settimane a seconda del suo progresso. Se prende più MabCampath di quanto deve Il dottore la tratterà, nei casi pertinenti, se avrà qualsiasi effetto negativo particolare. 4. POSSIBILI EFFETTI INDESIDERATI Come tutti i farmaci, MabCampath può provocare effetti indesiderati. Gli effetti indesiderati descritti sotto sono in genere dovuti a MabCampath perché il farmaco colpisce il sistema immunitario del corpo in genere e riduce la resistenza all’infezione. Il medico potrà darle altri medicinali o modificare il suo dosaggio per contribuire a ridurre qualsiasi effetto indesiderato. Se non è sicuro(a) del significato degli effetti indesiderati indicati sotto, chieda chiarimenti al suo medico. Comunichi inoltre al medico o al farmacista se nota qualsiasi effetto non citato sotto. Gli effetti indesiderati molto comuni causati da MabCampath, che possono insorgere inizialmente durante la terapia includono febbre, brividi/brividi di freddo, sudore, nausea (sensazione di vomito), vomito, pressione sanguigna bassa, stanchezza, rash, prurito, mancanza di respiro, cefalea, diarrea e inappetenza. In genere uno o diversi di questi effetti si verificano durante la prima settimana dopo l’inizio della terapia. Sono in genere problemi di entità lieve o moderata e diminuiscono gradualmente nel corso della terapia. La polmonite può verificarsi molto comunemente durante la terapia. Il suo medico potrà darle altri antibiotici e/o prescrivere la terapia antivirale per ridurre il rischio di sviluppo di questa e di altre infezioni. Gli effetti indesiderati comuni causati da MabCampath comprendono: Cardiopatie e patologie ematiche: pressione sanguigna alta, aumento della frequenza cardiaca, sensazione di accelerazione del battito cardiaco, spasmo dei vasi ematici, rossore nel viso, livelli bassi di globuli sanguigni, febbre, bassi livelli delle piastrine nel sangue, lividi della pelle. Sistema nervoso e sensi speciali: perdita del gusto, ridotta sensazione del tatto, capogiri, sensazione di giramento di capo, agitazione e tremori, sensazione di irrequietezza, infiammazione oculare, formicolio o sensazione di bruciore della pelle. Sistema gastrointestinale e epatico: dolore addominale, sanguinamento dello stomaco e dell’intestino, gonfiore, irritazione e/o ulcerazione della regione orale, funzione epatica anormale, stipsi, indigestione, emissione di gas addominale. Sistema respiratorio: infiammazione e/o oppressione polmonare, della gola e/o dei seni nasali, troppo poco ossigeno che raggiunge gli organi del corpo, tosse, tosse con sangue. Disturbi generali: dolore, rossore o gonfiore nel punto dell’iniezione, sensazione generale di malessere, debolezza, dolore in varie parti del corpo (muscoli, schiena, torace, ossa, articolazioni), perdita di peso, disidratazione, sete, fluido eccessivo nel corpo, livelli bassi di calcio e sodio, sensazione di cambiamento di temperatura, sintomi tipo influenza, ascesso, rash cutaneo, formazione di vesciche cutanee, confusione, ansia, depressione, sonnolenza, mancanza di sonno. Le infezioni comuni includono: polmoniti (batteriche), infezioni di Candida (micotiche), herpes e herpes zoster (virali) e respiratorie, urinarie, gastrointestinali e altre infezioni batteriche generali. Gli effetti indesiderati non comuni dovute a MabCampath possono essere di natura più seria e comprendono: patologie del midollo osseo, cardiopatie (arresto cardiaco, infarto, frequenza cardiaca anormalmente veloce), patologie ematiche (coagulazione anormale, proteina ridotta), liquido nei polmoni, difficoltà nella respirazione, risultati anormali nei polmoni, nervosismo, modo di pensare anormale, funzione renale anormale, svenimenti. 5. COME CONSERVARE MABCAMPATH Le fiale di MabCampath devono essere conservate in frigorifero (2 - 8°C). Le fiale devono essere protette dalla luce e non devono essere mai congelate. Non usare MabCampath dopo la data di scadenza fornita sulla scatola esterna e sull’etichetta dell’ampolla. Tenere sempre fuori della portata e della vista dei bambini. Questo foglio è stato approvato l'ultima volta il {data} Altre informazioni Per ulteriori informazioni sul prodotto, si prega di contattare il rappresentante locale del titolare dell'autorizzazione all’immissione in commercio. België/ Belgique/Belgien N.V. Schering S.A. J.E. Mommaertslaan 14 B-1831 Diegem Tél/Tel: +32 271 28500 Ísland Thorarensen Lyf Vatnagardar 18 IS-104 Reykjavik Tel: +354 530 7100 Danmark Schering AS Herstedøstervej 27-29 DK-2620 Albertslund Tlf: +45 43 29 09 99 Luxembourg/Luxemburg N.V. Schering S.A. J.E. Mommaertslaan 14 B-1831 Diegem Belgique/Belgien Tél: +32 271 28500 Deutschland Medac Schering Onkologie GmbH Nördliche Auffahrtsallee 44 D-80638 München Tel. +49 89 745144 0 Nederland Schering Nederland BV Postbus 116 NL-1380 AC Weesp Tel: +31 294 46 24 24 Ελλάδα SCHEPA Βερανζέρου 33 GR-10432 Αθήνα Tηλ: +30 1 5230495 Norge Schering Norge AS Postbox 183 N-1321 Stabekk Tlf: +47 67 592000 Λεωφ. Κ. Καραμανλή 145 GR-54249 Θεσσαλονίκη, Tηλ: +30 3131 0126 Österreich Schering Wien Ges.m.b.H. Postfach 50 A-1147 Wien Tel: +43 1 9 70 37 España Schering España S.A. C. Méndez Alvaro, 55 E-28045 Madrid Tel: +34 91 5069350 Portugal Schering Lusitana Lda. Estrada Nacional 249, km 15 Apartado 16 P-2726-901 Mem Martins Tel: +351 21 9 26 99 00 France Schering S.A. Rue de Toufflers F-59390 Lys-Lez-Lannoy Tél: +33 20 20 80 80 Suomi/Finland Schering Oy Eerikinkatu 24 FIN-00100 Helsinki Puh/Tlf: +358 9 6 85 0440 Ireland HE Clissmann 44 Dartmouth Square IRL-Dublin 6 Tel: +353 1 6 68 85 66 Sverige Schering Nordiska AB Box 23117 S-104 35 Stockholm Tlf: +46 8 728 42 00 Italia Schering SpA Via E. Schering, 21 I-20090 Segrate MI Tel: +39 0221 65 1 United Kingdom Schering Health Care Ltd. The Brow GB-Burgess Hill, West Sussex RH15 9NE Tel: + 44 (0) 1444 23 23 23 6. INFORMAZIONI PER I PROFESSIONISTI DELL’ASSISTENZA SANITARIA Il contenuto delle fiale deve essere controllato per verificare la presenza di materia parcellizzata e scolorimento prima della somministrazione. Se è presente materia parcellizzata o la soluzione è colorata, la fiala non deve essere usata. Si consiglia di preparare MabCampath per l’infusione endovenosa con l’impiego di tecniche asettiche e di somministrare la soluzione diluita per l’infusione immediatamente o entro 8 ore dalla preparazione e di proteggerla dalla luce. La quantità richiesta del contenuto della fiala deve essere aggiunta, per mezzo di un filtro da 5 micron non di fibra a basso legame di proteine, a 100 ml di soluzione di 0,9% cloruro di sodio o 5% glucosio. La sacca deve essere invertita gentilmente per mescolare la soluzione. Procedere con attenzione per garantire la sterilità della soluzione preparata particolarmente perché non contiene conservanti antimicrobici. Altri prodotti medicinali non dovrebbero essere aggiunti alla soluzione per l’infusione di MabCampath né infusi simultaneamente attraverso la stessa linea endovenosa Le donne che sono incinte o che prevedono di diventare incinte non devono manipolare MabCampath. Osservare i procedimenti per la corretta manipolazione e lo smaltimento. Qualsiasi materiale disperso o di scarto deve essere smaltito tramite incenerimento. Esercitare cautela nella manipolazione e preparazione della soluzione di MabCampath. L’uso di guanti di lattice e di occhiali di sicurezza è consigliato per evitare l’esposizione in caso di rottura della fiala o di altra dispersione accidentale.