208 TR Una nuova tecnica per il cancro allo stomaco

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COMUNICATO STAMPA/NOTIZIE
Agli organi d’informazione
Prot. N.208 TR/2008
Forlì, 14/11/2008
A Forlì nuova arma contro il cancro allo stomaco, big killer per
pazienti con oltre 45 anni
L’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Ospedale “MorgagniPierantoni” ha operato, con la tecnica giapponese della dissezione per via endoscopica,
unico centro in Regione, 30 pazienti con tumore gastrico allo stadio iniziale, evitando
l’intervento chirurgico
Il tumore gastrico rappresenta la quarta causa di morte per cancro in Italia con 17 mila nuovi casi
all’anno (e 8 mila decessi). Umbria, Toscana, Emilia-Romagna, Marche e Lombardia sono le regioni
più colpite. Un tumore difficile da diagnosticare precocemente e che si può sconfiggere solo se si
interviene in tempi rapidi, fino ad ora rimuovendolo del tutto con la resezione completa.
Dal 2005 presso l’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Ospedale di
Forlì, diretta dal dottor Enrico Ricci, una nuova tecnica, inventata dai Giapponesi (che registrano
anche il triste primato mondiale di casi di tumore allo stomaco) permette la dissezione per via
endoscopica del tumore gastrico allo stadio iniziale, senza intervento chirurgico. L' "early gastric
cancer" (cancro gastrico iniziale) è un tumore che colpisce solo la mucosa e la sottomucosa ed è
considerato una fase iniziale della malattia.
“La nostra struttura pratica innanzitutto un’importante opera di ‘sorveglianza’ su tale tipo di tumore
– spiega il dottor Ricci - Ogni anno infatti effettuiamo un esame endoscopico sui pazienti, circa
3000, che presentano una gastrite cronica. In presenza di una anche minima alterazione siamo in
grado di fare una diagnosi precoce e quindi una dissezione per via endoscopica. Tale tecnica avviene
in sedazione profonda, e non in anestesia, il paziente viene dimesso dopo due giorni, ha un recupero
funzionale rapido e nessun esito negativo sulla digestione. Tutti questi casi prima del 2005 venivano
trattati come quelli del tumore in stato avanzato, cioè con la resezione gastrica”
“La resezione gastrica – prosegue il dottor Ricci - comporta una vera e propria operazione chirurgica
per la riduzione dello stomaco colpito da cancro, una settimana di degenza in ospedale, l’alterazione
delle funzioni digestive, la modifica completa delle abitudini alimentari”
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Comunicazione, Relazioni interne, Relazioni con il cittadino, Ufficio Stampa
C.so della Repubblica, 171/D – 47100 Forlì T. +39.0543.731007/30/61 F. +39.0543.731064
E-mail: [email protected] ; Sito web: www.ausl.fo.it
E proprio lunedì scorso all’ospedale di Forlì ventisette medici provenienti da tutta Italia, hanno
assistito ad una “live endoscopy”, cioè ad un intervento trasmesso in diretta tramite collegamento
con la sala endoscopica, che aveva come oggetto proprio una dissezione per via endoscopica.
“Noi effettuiamo 8500 endoscopie all’anno – ricorda il dottor Ricci – e dal 2005 ad oggi abbiamo
operato trenta casi con dissezione endoscopica. Dopo aver appreso dai medici giapponesi le nuove
tecniche endoscopiche, nell’ambito di un Convegno organizzato a Forlì dall’U.O. di Chirurgia
generale, gastroenterologica, endocrina, mininvasiva, diretta dal dottor Domenico Garcea, la nostra
Unità Operativa è passata da un 15% di diagnosi di tumore allo stomaco precoci ad un 32%. In
Giappone la diagnosi precoce avviene nel 50% dei casi, ma va tenuto conto anche del fatto che nel
Paese del Sol Levante esiste anche uno screening di massa su questo tipo di patologia.”
“La nostra tecnica di dissezione non ha recidive – conclude il direttore dell’U.O. di
Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva – e la prognosi, cioè la previsione su come si evolverà
una patologia nel tempo, a seguito di cura o in assenza di cure, è molto buona.”
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