It.==' F o n t e P L t a0' c' g0 ' ' r . . : ' . , ' d e ln o m ed i R o m a FonteCicerone, Lafelireposzio geografìca di Boma Fontellto Livio,Iascesaal tronodi Lucioia-: Esercizidi unità îÌ. .,,...- i: Leorigini di Romo 000a.C. sviluppo dei villaggi latini 800a.C. dominio deisabini su Roma c o n q u i l ad i A l b a L o n g a espansrone etrusca ó00a.C. dominio degli etruschi su Roma nascita della repubblica 500a.C. l guerre contro le città latine foedusccssicnum guerre contro le città etrusche 400 a.C. incursione dei celti predominio romano sull'ltalia centrale 100a.C. riii rrena, 1-^ >LI d -ll secolo rle, ì'a le tnbù appartenenti alle popolazioni latine che si erano stabùte nel -azio, aicune raggiunsero un notevole incremento demoglafico fur clagli :rizi del I millennio a.C.: in particolare trassero notevole vantaggio dalla .,osizionegeografica dei loro insediamenti i tatini che si erano stabihtr lra .r foce del fiume Tevere e i pendù collinari alle sue spalle. I territori fertili di questa zona pianeggiante e la presenza di acque fluviali favoriro,'Lolo sviluppo dell'agricoltura e dell'allevamento; i lavori di bonifica rttuati da queste popolazioni nelle zone paludose consentirono poi di ,mpliare i territon coltivabili, garantendo così Ie risorse alimentari neces.arie per sostenere la crescita della popolazione. jLi antichi abitanti del Lazio erano suddivisi in villaggi, edificati generalt47 3 SEZIONE sviluppodei Yilla6tìlatini i /5J a.L. îOnOUrOne 0r Koma predominio sabino predominio etrus: 5 0 9 a . C .n a s I 800 a.C I000 a.C La ncofruztone cr unacaPanna a,C,, del I mrllennio -^.1--+I cat uara !-^ll uo5il -^+i-À; ar LrL I abrtantidel Palatino, I ó00 a.C mente su-lle colline, Iontani dalle improwlse inondaziorú dei fiumi e dall'a ria malsana delle paludi; la loro posizione elevata, inoltre, consentiva cl. difendersi meglio in caso di attacco nemico. In base alle origini dei suoi abitanti, ciascun villaggio latino era suddivls, in vane gentes, ognuna delle quali era composta da diverse familiae Ogrufamzl'ia era a sua volta costituita da van nuclei famigliari, Iegati tt'r loro da stretti vincoli di parentela, in quanto tutti i suoi membri discer.devano da r-n comune antenato. Ogntfa,mi,l'ia era sottoposta all'autorità di un anziano, ù.pater famtl'ias.', cui potere si estendeva su tutti i membri della comrinità: a lui spettavaÌì infatti le decisioni più importanti relative alla gestione dei beni econolm( e all'arnmirùstrazione della giustizia all'interno del gruppo di famrglie ch' guidava. La sua autorità era assoluta e contemplava anche il diritto di út: e di mofie sui membri ddlaJami,Iza. Questa non era limitata a una ristrel ta cerchia di discendenti del pater Jamil'ias, ma si estendeva anche i, serw (famulC) e ai contadini (cli,entes: cfr. il paragraîo 2) che lavorar'.,. no i campi di proprietà ddla fami,Li.a. Nella prima metà del I millennio a.C. tra i vilÌaggi latini si distinsero per loro sviluppo economico quelli che sorgevano sui sette colli attualmentt : Aventino, Campidoglio, Celic occupati dal centro della città di Esquilino, Palatino, Quirinale e Viminale. Ai piedi dr questi colli, ilfatti, il fiume Tevere era facilmente attraversal-.le presso I'isola Tiberina: da questo punto passavanole vie commerciali terrestri che collegavano i territori etruschi a nord di Roma con I'Italr meridionale. dove intorno all'\4ii secolo a.C. furono fondate Ìe prrme colc- .-:. i:tq€tF+*1;'4'l:t+''t' . ..._.r,:f.r:tìr,1.ììtì,:' - ', .,..- r|.*...,,,!iri,i, "f ume", : j, ll nome dellacittà derivaforse da Rurnon, il Tevere,e tefiiil termine con cui gli etruschichiamavano di questocorso d'acquaper lo svilupmonial'importanza Anche gli antichi po della sua popolazioneoriginaria, romani erano consapevolidell'influenzaesercitatadalle sul progressosocialeed economico condizioniambientalì della loro città,come dimostranoi seguentibrani di Cicerone e di Tfto Livio(vissutinel I secoloa.C.), primo re di Roma, secondo ]a tradizione "Rornolo [il antical seppe in modo dawero drvjno abbracciare tutti i vantaggi derivanti dalla presenza del mare ed evitarne al contempo gli aspetti negativi, fondando la sua città sulla riva di un fiume dal regime pererìne e dalla poftata costante, e che sfocia in mare con una foce abbastanzalarga da consentfe alla città di ricevere via mare tutto ciò di cui ha bisogno, e al contempo di smaltire per Ìa stessa via ciò di cui ha invece abbont48 danzaeccessiva;tutto ciò mi fa sospettarechein qualche modo Romoloavesseintuito, con I'aiuto degìi dei. che un giorno questacittà sarebbedivenutaÌa sedee la capitaledi urLimpero mondiale". Cicerone,Repubbli,ca, II. r .Non serzamotivo $i dei e gli uomini scelseroquestc luogo irer la nostra città: colli assaisa.lubri,I'utilità d: ur fiume attraversoil qualevengonotrasportatii prodotti delle regioni mediterranee[...], il mare vicinc, abbastanzaper seruirsene,ma non così vicino dat esporrela città ai pericoli di assaltodi flotte nemiche. un luogoal centro dell'Italiae favorevolecomenessur'. altro all'incrementodella città. La prova di tutto ciò sta nella rapida ascesae nelì'ampiezzadt una città tanto recente>. Tito Livio, Storia di Roma. 500 a.C ip drnr (lrtatìI, .r xì1r' -ilìtt (1 -'r la , ' t'ltzie . : r l ) o l ' li t Iuppo < \ociale .Ii t :, ir:. ..,:ÌÌ1 , lt .-t-. .t'anìbi UNITA I4 predominio etrus( 19 a.C. nascitadella repubblica 493 a.C. foeduscossianum "._ rmi e dall'arnsentiva d a suddiviso : familíae. i, legati tra rbri discenfawiltas, tl spettavano economici Lmiglie che 'itto di vita ma ristretr anche ai : lavorava- ;ero per i.l tualmente lio, Celio. raversabinmereiali on l'Italia ime colo- ,a n ; ; legli dei, Lasede e tl'i,ca,II,6 r questo rtilità di Lti i pro: vicino :ino da emiche, nessun ltto ciò u città Roma,I .r"r",r* I ,Z*.C di Fidene 396 a.c. conquistadiVeio 3 8 7 a . c . i n c u r s i o n ed e i c e k i 300 a.C. 500a.C. re greche (cfr. unità 8 della sezione 2). Inoltre il Tevere costitulva un'im(lrtante via di comunicazione fluviale tra le coste del Lazio e le regio- interne: rl suo corso, ad esempio, era La via più frequentata dai mer.rnti di sale marino, che allora rappresentava un prodotto fondamentale -r la conselvazione dei cibi. 'razie a questa loro posizione, al centro delle r,re di comunicazione più :rpofianti, i villaggi dei sette colli fuono protagonisti di un rapido sviIuppo delle attività commerciali, che favorì il proglesso economico e .oeiale dei Ìoro abitanti. .el corso deMl secolo a.C. questi villaggi si unirono gradualrnente fino formare una città: i terreni un tempo paludosi ai piedi dei loro colli -\-ennero sede di assembleepubbLiche e luoghi di culto comuni, mentre corredi funerari delle tombe di questo periodo dimostrano che alcune ,nigLie si arnccllrono notevoÌmente grazie alle attività artigianali e agli .cambi commerciali con gli etruschi e i greci dell'ltalia meridionale. ::condo i racconti mitologici tramandati nell'antichità, Ia fondazione di . rnÌa avvenne nel 753 a.C. per opera di Romolo, che diverne iì prtmo re rlla città: in realtà gÌi scavi archeologici hanno dimostrato che la pre:lìza di rnsediamenti umani in quei luoghi rrsale al XIV secolo a.C., ma la rirclizione mitoìogica è stata in parte confermata, poiché sul colle Palatir sono state trovate tracce di una cinta di mura difensive datate verso , fuie dell'VIII secolo a.C. 'r-ri primi periodi delìa storia romana non abbiamo a disposizione fonti ritte dell'epoca.La tradizione mrtologica indica che Roma fu governata r sette re tra il 753 e il 509 a.C.: dopo il fondatore Romolo, seguirono .,rrcoMarzio, T[rllo Ostilio, Numa Pompilto, Tarquinio Prisco, Servio Tirllio Tarquinio iì Superbo. primi tre successoridi Romolo sono stati messi in riferimento alla popotzione dei sabini, stanziati sugli Appennini urtorno a Roma, mentre gli Itimi tre sowani erano di origine etrusca. -ebbene questi personaggi siano leggendari, nel \{l e \,{ secolo a.C. Roma .ubì effettivamente I'influenza diretta dei popoÌi deil'Italia centrale: la città, rr crescita grazie ali'espansione degli scambi commereiali. attirò molti uovi abitanti dalle regioni vicine, che r,e potevano trovare mighori opporuÌità per sviluppare Le proprie attività economiche, e tra questi i sabini -i'oÌsero probabilmente un ruolo domrnante. Nel \{l secolo a.C. Roma stese i propri possedimenti sulla città di Alba Longa e verso Ia costa del rar Tirreno, dove fondò il porto di Ostia. . nomi degli ultimi tre te, invece, rimandano al predominio politico e commerciale degli etruschl su Roma: attirati dal suo sviluppo economico, ,lcune famiglie anstocratiche etrusche che gestivano i traffici comlnercia- verso l'Italia meridronale si stabilirono nella città e divennero così rúluenti da ottenerne il controllo politico. Grazie alle loro approfondtte onoscenzearchitettoniche, nel corso del VI secolo a.C. gli etruschi boni..carono aLcunezone paludose e dotarono la città di mura difensive, di ::. . t: 'e Ouati erano caratterìl i c n e d e i p r i n ' r v l l a g g 'l a t i n i i Q u a l c o n d i zo n i a m b i e n '. r A v o - ,-- o n o l '' e- Ts- o a ^' - s i o n e - deacittàd Roma? fl acf; icrrizinno rloll'otì monarcnrca, cne r PorÌa -^ Iero d carattere - relisioso, - ò-_ l- ^ ,, ^^+:-^ ^ra P,ua^!ca fTonte rapPresenla ^--;*^ i^^ ^ -+;^-. .i +-^,, .^ Ing-a allna: sl Lrova scnEa nel foro romano,sotto I rnci.l.lctfn ': 'l,e'ra l: ired 'lnni< -T - ner:" z nnc nioer' che ò'', serondo rnnrirr: la tomba di Romolo, i pnmo re di Roma, t49 SEZIONE3 753 a.C.fondazionedi Roma sviluppodei Yilìatgilatini | 000 a.C oredominioetrusco ó00a.C. 800 a.C. Roma e i latini Le carte mofrano la ffJttura d Ron'a int o ' n o a l V l s e c o l oa , C . ,c o n i suoi sette collraffacciati sul fìupeoreTevere.e la oosrzione grafca dei principalipopolilatini con cui i romanisi scontrarono np- il rredo'n;nio oredominìosabino etruschi sabini equi Tevere Veio -. . . .Ftoene Gervetefl Aniene marsi Roma' IagoRegiilo ernici Àlba Longa ostia' ..'',"" votsci latini ^el | :zio Co- rne si nota,fìn dallesue origini Roma era dotata delle infrastrutturefondamentalidi una grandec;ttà.come le mura difensive, i canalifognari(lacloaca massima). le oiazzeDer le riunionipubblichee i mercati(fori) e le straoe,cnefavorr.o.oil miglioramento di dellecondìzioni vita dellapopolazrone e lo sviluppo delle sue attivitàeconomrche. Teverc isola mar Tirreno zonenaludose ! . lllll I emprl r Tombe l\,luraseryiane Cloacamassima : Strade edifici pubbìici, di canali per I'appror,vigionamento idrico e di ura rete fognaria, fondamentale per garantire I'igiene della sua popolazione, chr cresceva rapidamente in armorua con lo sviluppo delle attiútà economrche. Inoltre queste opere pubbJiche richiamavano manodopera anche dallr popolazioni vicine, contribuendo così all'aumento del numero dei suoi abi tanti: Roma era ormai divenuta rmo dei principali centri artigianali € cor-r'Lmerciali del Lazio. ... -',,t Linternodellac/oocomoximo, L ar e f e d i r a n a l i f n o n e r i -^^ll--+I cdt4dtd )^-ll udBil r]r rrrnia I'onnra ^+-,,--^ cLl u>lr I del loro dominiosu Roma, t50 , ',.,. l.;.' =a,= ;, .r; t---,:-,. i 1...:l-l Nell'epoca monarchica, il re di Roma aveva il comando dell'esercito .. accentrava nelle proprie mani il potere politico e I'autorità religiosa. La monarchia romana, però, non era ereditaria, ma elettiva: il potere de re era perciò fortemente limitato da coloro che lo eleggevano, cioè dr,. membri delle gentes. Queste erano composte dai discendenti degli anticl. abitanti dei villaggi Ìatini: da tempo immemorabile essi possedevano camF, e capi di bestiame e costituivano perciò un'aristocraziù di proprietari terrieri, che, grazie alle ricchezze patrimoniali, esercitava un ruolo dorrunante nella società. Le rivalità tra le gentes awersarie, decise a impadrc nirsi del potere, creavano un clima di accesa conflittualità: è probabile ch' alcuni re di origine straniera delia tradizione romana non vadano intes, come testimorianza dell'assoggettamento della città da parte di poponemici, bensÌ come un tentativo di affidare a un arbitro imparziale la solr-i zione delle contese poìitiche cittadine. I re erano eletti dal senato, I'assemblea degii anziani capi (patres) deìì' Jami,Li,ae che componevano ie diverse gentes; sebbene i-l re esercitasse l potere politico, le sue decisioni dovevano essere approvate dai senatori. I membri delle famigJie guidate dai patres del senato erano chiamai patrizi (patri,ces) e costituivano I'aristocrazia terriera romana. UNITA I4 cm;nio etrusco 509 a.C. nascitadella repubblica 493 a.C. foeduscossionum 500 a.C. I equi marsi qillo erníci a olsci f 426 a.C. conquista di Fidene 396 a.C. conquistadi Veio 387 a.C. incursionedei celti 400 a.C ] ___.__-.-L_._-.............-... o'"1:ii1g_j:gl. sull'ltaliacentrale 300 a.C \Jìe famigJiedei patrizi appartenevanoanche i , costituiti generalìente da contadini legati da vincoli di fedeltà ai loro patroní, che h difenievano dai soprusi degli altri paftizi. -rr contrapposizioneall'aristocraziadei patrrzi, il resto della popolazione .omanaera def,nitoplebe (dal latino plebs, "moltitudine"):era composta iai piccoli proprietari terrieri, ai quali con il tempo si aggiunseroin iuantità sempre maggioreanche artigiani e mereanti. Alla plebe appat'Ènevanoperciò tutti i cittadini romani liberi che non discendevano talle gentes aristocratiche.A differenzadei cJienti,i plebei che cadevano :r miseria e non riuscivanoa pagarei debiti erano costretti a cedere1e .rro terre ai creditori patrízi e a diventarneschiavi. La "fame di terre" da arte dei plebei, come vedremo nelle unità successive,fu un fenomeno rcorrentenella storia di Roma,poiché la maggiorparte dei nuovi posseilmenti, acqulsiti grazíeall'espansioneterritoriale deila città, andavanoad 'mpliare le proprietà degli aristocratici, mentre Ia plebe non ne riceveva , sufficienzain rapporto alla propria crescita demografica. a na rete ne, che conomihe dalle uoi abie com- rcito e losà. ere dei ioè dai antichi campr rietari domipadroile che intesi popoli l solu ) deile asse il itori. iamati patrizi romani erano divisi in tre tribù (tizii, ramnensi e lùceri) in base ,lle loro origini. Ogni tribù era irLfatticostituita da 10 curie, formate a loro nlta da I0 gentesciascuna. luesta suddivisionecostituiva il fondamentodell'organizzazione politica e militare della città: in base alle 30 curie cui appartenevano,infatti, i cit'adini romani erano convocati nei comizi curiati, che avevanoIa funzio.e di ratificarel'elezionedel re da parte del senato,ed eranoarruolatinelesercito, compostoda 100 fanti e da 10 cavalieriper ogni curia. -iecondo la tradizione, sotto il regno di Servio T\rllio Ia cittadinanza romana fu allargata fino a comprendereanche gli stranieri che si erano .tabiliti in città: le nuove terre conquistate con la guerra contro Alba ,-ongafurono distribuite a tutti i cittadini, compresi i nuovi arrivati stra.':eri. Le tribù, perciò, non furono più suddivise in base alle origini dei -rro membri,bensìin baseal territorio in cui i cittadinlrisiedevano;furo:ro quindi istituite 4 tribù urbane e aÌtre 16 tribù rustiche. compostedai ittadini romani delle campagneintorno a Roma.che con rì passaredel -empocrebberofino a diventare31. ìontemporaneamente venne riformata la struttura del-l'esercÍto: anche rn gerzs Ia caso suddivisione basata sulla dr appartenenza fu sostitui;uesto -a da quellabasatasulla ricchezza:). cittadini piu facoltosi.che potevano LESSTCú Questotermine C e r i v ad a l l ' e t r u s cco/ o nc, h e 'ragazzo, signifìcava schia.,o .In realtài clientierano c o n t a d i n ìl i b e r i ,a n c h es e d r p e n d e v a nsot r e t t a m e n t e Una statuadel dio dellaguerra,Ylarte,che risale :l \/l <crnln r l- il ncrinrln rn cui gli etruschidom navano sulLazio. ':a:.Lrt ).:ra.7:t.::r:t2tet,LlLi,,*,t;t1,,;,;Ar,_,. d a l l o r o p o t r o n u sp a t r i z i o : n e r i c o n o s c e v a n oi n f a t t i I'autoritàg , i u r a n d o g lfi e deltàpertutta la vita,coltiv a n d og r a t u i t a m e n ti es u o i c a m p is, o s t e n e n d o lcoo n i l p r o p r i o a p p o g g i op o l i t i c o n e l l ea s s e m b l epeu b b l i c h e e c o r e p r o p r i ea r m in e l l e contesecon le altre fomi/ i o el.n c a m b i od i q u e s t il e g a m i d i s o t t o m i s s i o n ei,l potronuselargivaloro denaro,li difendevanei processidalleaccusemosseda altri patrizie concedevaai r l r e n t iI ' u s od i n a r f e d e i s u o rc a m p i . t5l =,:rr:,:': : ':::'': :' ::' ',::': ' ,SEZONE3 753 a.C.fondazionedi Roma sviluppodei villaSgilatini predominio sabino predominio etruscc 5O9a.C.ra )UUAI i 8ooa.c Le istituzioni di Roma al tempo della monarchia Nello schemasono raffìgurate e le funzioni le caratteristiche delle principaliistituzionipolrliche romanedelletà monarchica.I comìzicuriati,che erano costituitidai citradiniin armi, avevanoil compito di approvare l'elezionedel re,effettuatada parte del senato,conferendogli effettivamente il comandodelle Í s operazionimilrtari. Con la riforOE sd ma attribuitaa ServioTullioil numero dei cittadiniarruolatr zo úI poiché < E nell'esercito raddoppiò, venneroammessiai comizicuria+i enrhc, nlchei O Quali erano le caratteriliche di Romaal tempo della monarchia? I Quali innovazioni furono introdotte dai sovrani etruschi? XJ o rttener Istribu nie ror ii cont eleggea vita e consiglia paneopano I'elezione approvano delre COMIZICURIATI 3 tribùdi 10curieciascuna, in baseallefamiglie suddivise ffiwffi -''.-l PLEBEI piccoliproprietari mercanti terrierj, artigiani, ffi4ffi SCHIAVI plebeicadutiin miseriae prigionieri di guena r52 LÌl€ :-l,,ma Ìtff'4K permettersi di mantenere i cavalli, erano arruolati come cavalieri; altri. appartenentia classi con reddito medio, militavano come fanti, corrispondenti agli opliti dellepólei,sgreche (cfr. unità 9 della sezione2); altri ancora, con redditi più bassi,combattevanocome ausiliari,armati alla leggera. o erano addirittura esoneratidal serviziomilitare. In questo modo arrthe i plebei potevanopartecipareall'esercito e alle assembleepolitiche. Et fq noscitodella repubblicq Questo rilievo realizato su un sarcofagodel lV secoloa.C., provenientedaVulci,mostra una scenadi battagliatra etruschie romani. Rorn \el co sione , :.':L-llr Questariforma dell'esercitoe della struttura socialedi Romafldimensio-nò I'importanzadelle gentes, poiché favoriva i nuovi arrivati stranieri, ai quaii che assrunevaun maggiore erà stata concessaIa cittadinarza, -óire e__la_p_lebe, peso politico. È dunque probabile tà cacciatadei sowani di origine etmsca da Roma, che la tradizione fa coincidere con !a 4llellione anstocratica del 509 a.C. contro Tarquinio il Superbo,sia stata rm effetto della reazionedelle famiglie senatorieromane, che intendevanorecuperare I'influenzapolitica sulla città. Tale rivolta, come abbiamovisto nell'unità precedente, fu favorita dall'indebolimento del predominio milÍtare etrusco sull'Italia centrale:nell'annoprecedente,infatti, gli etruschi erano stati sconfitti ad Ariccia da una lega delle città latine e avevanoperso i.l controllo sul Lazio. Nel 509 a.C., dunque, la monarihia fu abbattuta e I'aristocrazia romana prese il potere. La repubblica appenanata dovette affrontare subito I'ostilità di una federazione di città latine, che, dopo essersiliberate dal dominio etrusco, temevanoI'espansionedi Roma. I latini furono sconfitti presso il lago Regillo nel 496 a.C.e nel 493 a.C. i contendenti si allearono con un patto, ù.foedu,s ce.ssidnum (dal nome del comandante romano Spurio Cassio,òhe Io stipulò), per unire le proprie forze contro i nemici comuni, rappresentatidagli equi e dai volsci: questepopolazioniappenniniche erano infatti attratte dalla ricchezza delle città della pianura laziale. La guerra durò fino alla fine del V secolo a.C. e consentì a Roma dr '.:' {1. er Gli e r .\i '-'r,, - :. -.i . :_i. I ,ì -:. :. : t-..:: t. :. Leu t\ U N I T AI 4 nio etrusco 509 a.C. nascitadella repubblica ; 493 a.C. foeduscossionum 500 a.C. +& - lh, .lna, niglie : a $ : ìtri isponancoOor:ru nche i rsionò quali lgiore r€ine r ariffetto npl'9 - unità itare )rano rso il nana c I'o: dal nfitti laro)maemipenaziaadi i 426 a.C. conquista di Fidene )6 a.C. conquista di Veio 39ó i 3387 [ a-t incursione dei celti I 400a.C oredominio romano sull'ltalia centnle 3 0 0a . C r:tenere il predominio politico sul Lazio. Le terre conqustate furono lstribuite tra le popolazioru delle città vincitrici, che vi fondarono eolorúe romane e latine: si trattava di insediamenti stabiì-i, che consentivano ri controllare meglio i nuovi territori da poco sottomessi. ,ei corso del V secolo a.C. Roma condusse anche una guerra di espansione contro le città etrusche di Fidene e di Veio: la prima fu conquistata .l 426 a.C., mentre Veio, dopo rin lungo assedio,cadde nel 396 a.C. e -nne dislrutla dai romani. .oma era diventata la potenza egemone nell'Italia eentrale, ma subì -nvasione temporanea dei celti (o galli) che si erano stanziati nella pia'-rraPadana (cfr. unità 1): f indebolimento della civiltà etrusca favorì in-fatle loro urcursroni in tutta l'Italia centro-settentrionale. Nel 387 a.C. il :irtativo romano di fermarne l'avanzata alla confluenza tra il fiume Allia il Tevere fallÌ: l'esercito fu massacrato e, senza più difese militari, Roma tu saccheggiata. Dopo aver raccolto un ricco bottino, i celti si ritirarono. -urdebolimento di Roma spinse gli altri popoli dell'Italia centrale a unirsi :r combattere contro la potenza egemone.Dopo una lunga guerra, vol.ci. ernici, etruschi e latini furono definitivamente sconfitti nel 358 a.C.: r rinnovato Lfoedus cass'lanum e Roma impose agLletrusch una tregua - 40 anrLi, ristabilendo così il proprio predominio suli'ltalia centraÌe. Gli antichi abitanti dei sette colli Agli inizi del I millenriio a.C.i villaggi costruiti dai iatini nella pianura bagnatadal fiume Tevereconobbero un intensoe rapido sviluppoeconomicoe demografico.Questivillaggi erano divisi tn gentes, ognuna delle quaJi era composta da diversefami,Liae che ,ùscendevanoda rur comuneantenatoed erano guiclateda nn anzianopaterJami,Iias. Grazie alla loro favorevole posizione geografica, all'incrociotra le principalivie di comurrj.cazione comrnercialedell'Italia centrale, i villaggi dei sette colli che sowastavanoil fiume Tevere,nei pressi dell'isoia îberina, furono protagonistidi un notevolesviluppo economico:essi si unirono a costituire la città di Roma, che, secondola tradizione,fu fondata da Romolonel 753a.C. Uetà della monarchia Nel MI secoloa.C., il periodo durante il quale, secondola tradizioneantica,la città fu governatada le di origine sabiÌìa,Romascon-fisse i nemici latini di -\lbaLonga,occupandone le terre.Nel secolosuccessivo,irvece, i romani subironoil predomlrio politico ed economicodeshetruschi. U^ particola-edegl affreschr de la romba Franqois di Vulci /t\/ .^-^t^ - - \ -L^ --tr^,,-. cne ralrgura (rv secoroa.L.r. en sodr rlelle or rerre tra etruschie romani. Quali elementifavoriro- ^^ l- ^^- -l+- !^ r r u r a r r o ) L r L a! g l- -^^ rrl Ia rgPuurt -f) t< Che ruoLosvolseRoma nell'ltalia centrale? # I re di Roma arrevano il comando dell'esercito e accentravano nelle proprie mani il potere politico e I'autorità religiosa, ma erano sottoposti al controllo deÌl'aristocrazra dei proprietari terrieri, i patnzi: essi esercitavano un ruolo dominante nelia società attraverso il senato, I'assemblea degli anziani capi delÌe Jami,li,ae che componevano le diverse gentes. In contrapposizione al.l'aristocrazia dei patrizi, la plebe era composta dai piccoLi proprietari terrieri, dagli artigiani e dai mercanti. I patnzi elaro drrisi. a secondadelleJamrliae a cui appaftene\-ano.ur 3 tdbù di 10 curie ciascuna, che costituivano la base delle assembleepoJitiche (i comizi curiati) e dell'esercito. La nascita della repubblica Nel 509 a.C. gli aristocratici romani approfittarono della debolezza degli, etruschi per scacciare il loro ultimo re e instaurarono la repubblica. ., Nel \: secolo a.C. Roma allargò la propria influerza sr-r-l Lazro e su alcune città etrusche. Nel IV secoloa.C., dopo I'incursione dei celti, che saccheggiaronoIa città nel 387 a.C.,Roma impose conlaîorza il suo dominio sull'Italia centrale. t53