12. Capitalismo mondiale e crisi mondiali (1880

Capitalismo mondiale e crisi
mondiali (1880-1945)
L’esperienza della globalità
• Il sistema unitario del tempo e la superabilità
dello spazio alla fine dell’Ottocento.
• La circolazione delle notizie e la percezione di un
mondo globale. Il presente come connessione
simultanea.
• L’economia mondiale come insieme unitario di
connessioni.
La politicizzazione dell’economia
• Lo sviluppo delle reti commerciali e i «buchi nella
rete».
• Il predominio dell’Occidente industrializzato e
l’aumento del divario con i paesi più poveri.
• Globalizzazione e costruzione delle nazioni.
• Lo Stato interventista e le politiche protezionistiche.
La competizione internazionale
• Nazionalismo e «politica mondiale». La crescita della
popolazione e la ricerca di «spazio vitale».
• La spartizione dei territori e delle opportunità
economiche.
• Nuovi centri di potere: Stati Uniti, Giappone, Russia.
• Le tendenze alla cooperazione internazionale.
La prima guerra mondiale
• La formazione di un sistema globale di alleanze.
• La Grande Guerra: aumento delle interazioni e rottura
di relazioni. La sospensione della divisione
internazionale del lavoro.
• L’approvvigionamento delle risorse come strategia di
guerra.
• La fine del predominio europeo.
La seconda guerra mondiale
• Lo Stato nazionale come modello di organizzazione
politica e l’ascesa del nazionalismo anticoloniale.
• Il leninismo e il fascismo. L’ideologizzazione della
politica su scala mondiale.
• La crisi degli anni Trenta.
• La dimensione globale della seconda guerra
mondiale.
Il secolo americano
• Il ruolo degli Stati Uniti durante la guerra.
• La società americana e l’«americanizzazione»:
produzione di massa, consumo di massa, cultura
di massa.
• L’istituzionalizzazione delle interazioni globali.
L’industria statunitense come modello di
pianificazione della produzione di massa.