Dir. Gen. e Sede Amm.va: c/o “Villa Capitini” - Via Martiri 28 Marzo, 35- 06129 PERUG Sede Legale: P.O. S. Maria della Misericordia in S. Andrea delle Fratte - 06156 PERUGIA Partita IVA 02101050546 - Tel. 075 5781 - Sito Internet: www.ospedale.perugia.it S.C. Clinica Pediatrica Direttore: Prof. Mario Furbetta Informazioni per il paziente sull’uso di Immunoglobuline per via endovenosa (IGv) Gentile signore, gentile signora, genitori di................................................................., nato/a il..................................nel contesto delle cure rivolte a suo/a figlio/a, il dr………………..…………......, Le ha proposto di sottoporlo/a a trattamento con Immunoglobuline per via endovenosa (IGv). Il presente modulo ha lo scopo di informarla sulle caratteristiche della procedura/trattamento, a cui Suo/a figlio/a verrà sottoposto. La preghiamo pertanto di leggerlo attentamente e di chiedere qualsiasi spiegazione, informazione o ulteriori dettagli che desidera sapere ai medici che la stanno curando. Perché mio/a figlio/a deve sottoporsi all’infusione di Immunoglobuline per via endovenosa? Definizione: le immunoglobuline per via endovenosa (IGv) sono proteine del sangue con funzione di anticorpi (cioè di difesa, verso agenti infettivi, tossine ecc.), antiinfiammatoria e di regolazione del sistema immunitario. Provengono dal plasma di donatori sani. Diagnosi: Suo/a figlio/a è affetto/a da …..........................................................per la quale esiste indicazione al trattamento con IGv. Indicazioni cliniche: A) Approvate dalla US Food and Drug Administration (per età pediatrica) - immunodeficienze primarie - malattia di Kawasaki - infezione da HIV - porpora trombocitopenia idiopatica acuta e cronica - sindrome di Guillan Barrè - trapianto di cellule staminali emopoietiche B) Documentate da sperimentazioni cliniche controllate e di alto valore statistico: - sepsi 1 - dermatomiosite giovanile resistente - sclerosi multipla recidivante-remittente C) Documentate da sperimentazioni cliniche controllate ma di minor valore statistico: - aplasia da parvi virus nelle immunodeficienze - epidermolisi tossica necrotica es indrome di Stevens Johnson - malattia emolitica neonatale e piastrinopenia alloimmune neonatale Per le indicazioni dei gruppi B) e C) il trattamento con IGv viene proposto come alternativo a quelli sinora eseguiti. Le IGv possono essere inoltre utilizzate in altre patologie, su specifica indicazione clinica, anche se non supportata da studi randomizzati e controllati. In cosa consiste? Tecniche/modalità di esecuzione: le immunoglobuline vengono somministrate per via endovenosa presso il nostro Reparto. La posologia e la frequenza delle somministrazioni variano a seconda della patologia per cui è indicato il trattamento, il peso corporeo, le condizioni cliniche del paziente. Durata: usualmente il tempo di infusione è di alcune ore, ciò in base alla dose complessiva da infondere. Decorso post-trattamento: a scopo precauzionale il paziente dovrebbe rimanere almeno un’ora in osservazione dopo l’infusione, specie se si tratta della prima somministrazione; Rischi/Complicanze: la terapia con IGv può avere frequentemente effetti indesiderati: - lievi (più frequenti): dolori addominali, nausea, asma, orticaria, febbricola, cefalea, dolori muscolari. - gravi, durante o poco dopo l’infusione: shock anafilattico (anche nelle immunodeficienze primitive in presenza di un contemporaneo deficit di IgA); sindrome di Stevens-Johnson, ipo- o ipertensione, meningite asettica, infarto del miocardio, trombosi, citopenia, emolisi, ictus, perdita di coscienza, sindrome da distress respiratorio acuto, edema polmonare. gravi a distanza dall’infusione: insufficienza renale acuta; rischio infettivo, degenerazione neurologica. Allo scopo di ridurre l’incidenza di alcuni degli effetti collaterali più comuni la prima infusione dovrebbe eseguita lentamente. Inoltre, poiché le IGv sono derivati del plasma umano, esiste la possibilità teorica, seppur remota, di un contagio da agenti infettivi, inclusa la trasmissione di virus epatitici e del virus HIV. Tale rischio, tuttavia, è molto basso, grazie alle procedure di inattivazione dei virus seguite, per legge, durante la preparazione industriale di questi emoderivati ed allo screening preventivo cui sono obbligatoriamente sottoposti i donatori sani. Innovatività del trattamento: per le patologie del gruppo A) e B), l’uso di immunoglobuline per via endovenosa come trattamento sostitutivo è ormai ampiamente consolidato; per le patologie del gruppo C) il trattamento con IGv è utilizzato in associazione o in alternativa ad altri trattamenti previsti. 2 Efficienza ed idoneità della struttura: nel nostro Istituto la somministrazione endovenosa di immunoglobuline viene eseguita di routine da personale qualificato e la nostra struttura è provvista di apparecchiature idonee a fronteggiare le comuni situazioni di rischi Cosa comporta? Come prepararsi al trattamento: non ci sono particolari precauzioni da adottare prima del trattamento. Prima dell’infusione a Suo/a figlio/a verrà eseguito un prelievo di sangue per verificare il livello di Immunoglobuline nel sangue e per dosare la presenza di anticorpi verso i virus epatitici e dell’HIV. Prescrizioni post-trattamento: non sono necessarie precauzioni particolari. Tuttavia deve essere avvisato il medico, o si deve recare al P.S. se Suo/a figlio/a fosse già stato dimesso, nel caso in cui si verifichi una delle complicanze indicate o qualsiasi variazione dello stato di salute di Suo/a figlio/a. Follow up: al termine del trattamento Le verrà comunicato il programma di follow-up che Suo/a figlio/a deve seguire per la Sua malattia di base. Esistono alternative terapeutiche? Alternative terapeutiche: per le patologie del gruppo A) non esistono sostanziali alternative terapeutiche; per tutte le altre condizioni esistono alternative terapeutiche che Le verranno illustrate dai sanitari. Rischi se si rifiuta o ritarda il trattamento: se Suo/a figlio/a è affetto da una delle patologie del gruppo A) e B), i rischi collegati al rifiuto del trattamento sono elevati, per quanto riguarda le possibili complicanze infettive e non, con conseguenze gravi e pericolo di vita in caso di sepsi severe. Per tutte le altre patologie, il rifiuto del trattamento può comportare una evoluzione in senso peggiorativo. I sottoscritti................................................................e............................................................ genitori di.............................................. nato/a…………………. il................, dettagliatamente informati dal Dott. ……………………….., che mio/a figlio/a è affetto da..............................................................e che necessita di essere sottoposto/a a ..…....................................................................., dichiarano di aver ricevuto il presente modulo informativo, che si impegnano a leggere attentamente prima di fornire il consenso al trattamento. Perugia, li Firma e timbro del medico che ha informato i genitori Firma dei genitori o del rappresentante legale _____________________ _______________________ ________________________ 3