TRATTAMENTO E FOLLOW-UP DI UN CASO DI GIST GASTRICO IN ETA’ PEDIATRICA C. Viglio, G.Riccipetitoni S.C. di Chirurgia Pediatrica – Ospedale dei Bambini V.Buzzi – Milano Roma, 23 Aprile 2010 Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Caso clinico: DC S 15 aa , femmina •Melena •Edema degli arti inferiori •Anemia : Hb 8 gr/dl EGDS: riscontro a circa 30 cm dall'arcata dentaria di alterazione del profilo mucoso sulla parete laterale destra, ricoperta da mucosa normale da riferire a lesione sottomucosa. Ulteriore riscontro a livello della parte posteriore del tratto distale di corpo e antro gastrico, fino in prossimità del piloro, di lesioni protrudenti nel lume di aspetto plurimammellonato, ricoperte da mucosa normale, di consistenza aumentata , da riferirsi in prima ipotesi a lesione sottomucosa. Una sola di queste lesioni presentava alla sommità un'ulcera con segni di sanguinamento recente. ECOENDOSCOPIA : a livello della lesione esofagea una formazione ad ecostruttura omogenea, ipoecogena, con margini luminali ed esterni regolari, del diametro trasverso di circa 18 mm e con uno spessore di 10 mm, il cui strato di origine risulta verosimilmente la muscolaris mucosae. Sulla parete posteriore gastrica , a livello antrale si apprezza formazione polilobata , disomogenea , prevalentemente ipoecogena, con sviluppo nella parete gastrica, localmente infiltrante in superficie, a margini esterni regolari, con estensione cranio-caudale di almeno 8 cm , diametro trasverso massimo di 5 cm e spessore massimo di 3 cm. ESAMI DOSAGGIO WBC 6,8 x10^3/microl HGB 9,3 g/dl PCR 0 mg/dl VES 52 FERRITINA SERICA 6 ng/ml LDH 281 U/l CA125 13,8 U/ml CA15.3 15,7 U/ml CA19.9 3,2 U/ml ALFA FETOROTEINA 0,5 UI/ml CEA 0,2 ng/ml EGDS confermata la presenza di una lesione esofagea a circa 35 cm dall'arcata dentaria e che dista circa 2,5-3 cm dal cardias. Tale lesione ostruisce parzialmente il lume ed è della lunghezza di circa 2,5 cm, ricoperta da mucosa normale e di consistenza dura. A livello dell'antro pilorico si repertano altre 4 neoformazioni confluenti, su una delle quali è presente coagulo esito di pregresso sanguinamento, e una ulteriore piccola formazione a livello del bordo pilorico. Si eseguivano quindi biopsie multiple. L’esame istologico : presenza di una gastrite di media entità caratterizzata dalla presenza di infiltrato flogistico di tipo cronico, linfomonocitico e plasmacellulare, e acuto con scarsi granulociti neutrofili. Tutti i frammenti risultavano essere superficiali e quindi inadeguati per il quesito diagnostico. Alla TAC del torace e dell’addome si evidenziavano almeno 3 neoformazioni a livello dell’antro gastrico che protrudono nel lume, con diametro massimo rispettivamente di 21 , 33 e 19 mm , che sul versante esterno appaiono in contiguità con il corpo pancreatico, senza evidenza di segni di infiltrazione . Anche a livello dell’esofago distale, a circa 1,5-2 cm dal cardias si osserva lesione analoga di circa 2 cm senza ulteriori localizzazioni toraciche o addominali. TAC INTERVENTO CHIRURGICO: • incisione xifo-ombelicale • voluminosa neoformazione a carico della parete posteriore dell’antro gastrico, plurimammellonata e che occupava tutto l’antro. • liberazione dello stomaco e a resezione gastrica dell’antro con GIA a circa 1,5 cm dal piloro. • toracotomia destra al 6° spazio intercostale. Aperta la pleura mediastinica e liberato il terzo distale sovradiaframmatico dell’esofago si visualizza lesione , lunga circa 3-4 cm , a livello della parete posteriore dell’esofago. • Incidendo longitudinalmente la muscolare si enuclea la lesione, che risulta di aspetto lardaceo, con la mucosa a cui risulta tenacemente adesa. L’ESAME ISTOLOGICO mostrava a livello gastrico la presenza di un tumore stromale del tratto gastroenterico (GIST) , a noduli multipli, angioinvasivo, infiltrante ed ulcerante focalmente la mucosa, con indice mitotico 11/50 HPF (alto rischio) , necrosi tumorale inferiore all’1% e metastasi di tumore stromale in un linfonodo periviscerale isolato. A livello dell’esofago presenza di leiomioma sottomucoso, senza evidenza di necrosi né di atipie citologiche e con un indice mitotico inferiore ad 1 per 10 HPF. Sono state eseguite le colorazioni immunoistochimiche per CD34, Desmina, CD117 e Actina per confermare la diagnosi. DECORSO POST-OPERATORIO • 3° giornata: comparsa di piccola falda di pneumotorace risoltosi spontaneamente. • 7° giornata: rx digerente che ha mostrato un esofago pervio, regolare per calibro e decorso, e uno stomaco distendibile, con anastomosi gastropilorica pervia, ben distendibile, senza spandimenti extraluminali di mezzo di contrasto. • 20° giornata: EGDS di controllo : riscontro di un esofago con pareti elastiche e ben distensibili. Assenza di lesioni produttive,e al III° medio dell’esofago presenza della sutura nella regione della pregressa enucleoresezione della formazione esofagea. Stomaco con cavità ridotta e in regione prepilorica la presenza di punti dell’ anastomosi antropilorica. Assenza di lesioni mucose macroscopiche. Piloro retroposto non valicabile dallo strumento endoscopico. Considerando l’alto rischio di recidiva locale dovuto alle dimensioni della neoplasia, la paziente è stata poi inviata c/o l’Oncologia Pediatrica dell’Istituto Nazionale dei Tumori dove è stata sottoposta a chemioterapia con Imantinib. FU ad un anno : TAC addome completo :non alterazioni del profilo parietale gastrico, né lesioni focali del parenchima epatico, splenico e pancreatico. Sono riconoscibili alcuni linfonodi inferiori al cm nel tessuto adiposo mesenterico. Il GIST •E’ la più comune neoplasia mesenchimale dell’apparato gastrointestinale che comunemente coinvolge la muscolare propria con un’estensione extramurale, murale ed intramurale. •E’ un tumore che raramente si osserva in pazienti pediatrici (1,4%), è tipico dell'età adulta in particolare al di sopra dei 40 anni. •E’ caratterizzato immunoistochimicamente dalla positività per CD34 e CD117. •Le pazienti sono prevalentemente di sesso femminile , la presenza nel sesso maschile si manifesta sostanzialmente nell'età post-puberale. •Nella popolazione pediatrica esistono 2 picchi di incidenza: meno di un anno di vita e tra i 10 e i 15 anni di età. •Sede: lungo tutto l'apparato gastrointestinale •in particolare a livello dello stomaco (70%) : localizzazione più frequente è a livello dell'antro •del piccolo intestino (20-30%) •dell'ano-retto (7%) •del colon ed dell'esofago (1%). • I sintomi : •dolore addominale •Ematemesi •melena •anemia da sanguinamento gastrointestinale occulto. •Alla diagnosi sono presenti metastasi in percentuale che varia dal 12% al 50% circa dei casi, il più delle volte a localizzazione epatica o multifocale omentale • Endoscopicamente la massa si presenta come un tumefazione sottomucosa di varia misura ricoperta da mucosa gastrica normale. Può essere effettuata una biopsia anche se spesso non risulta essere diagnostica •L’asportazione chirurgica primaria del tumore è raccomandata insieme ad un’estesa linfadenectomia . (CHIRURGIA CONSERVATIVA) I leiomiomi • sono i più comuni tumori benigni dell’esofago nella popolazione adulta, mentre risulta essere piuttosto raro nella popolazione pediatrica . •rari nel restante tratto gastrointestinale •immunoistochimicamente positivi per sm-actina e desmina. •L'età media di insorgenza del leiomioma è 14 anni (range da 4 a 20 aa) •1,7 volte più frequente nel sesso femminile rispetto a quello maschile. •Normalmente il tumore si presenta come nodulo singolo; la forma multinodulare si ritrova solo nel 2,4% dei casi •Il leiomioma si ritrova associato a sindromi familiari , come la sindrome di Alport (nefropatia con ematuria, sordità e cataratta)o la leiomiomatosi viscerale ereditaria, nel 22% dei casi, o con altre patologie quali osteoartropatie, ernia iatale, ulcera peptica esofagea, colelitiasi. •I sintomi più evidenti includono: disfagia (86%), dispnea (36%),vomito (27%), dolore retrosternale (27%) e tosse (22%) [6]. La percentuale di pazienti che si presentano asintomatici alla diagnosi va dal 15% al 50%. •La diagnosi endoscopica :, lesione sottomucosa che protrude verso il lume. Può essere utilizzata anche l'ecoendoscopia per una valutazione dell'estensione della lesione, anche se la maggior precisione sulla situazione anatomica ed i rapporti che la lesione ha con le strutture circostanti la si ottiene con la TAC • biopsia endoscopica può non essere diagnostica. •La terapia può essere non-operativa per le forme asintomatiche, e chirurgica, comprendente l'enucleazione della massa o la resezione di parte dell'esofago, per via toracotomica o toracoscopica, o la resezione di parte dello stomaco. La resezione dell'esofago può essere presa in considerazione nei casi di massa tumorale di diametro maggiore di 8 cm che tende ad occludere il lume esofageo. GRAZIE