Fisica B Prof. Piccinini Esercitazioni Dott. Gianluca Pagnoni E-mail: [email protected] http://ishtar.df.unibo.it/ Operatore differenziale Nabla r ∂ ˆ ∂ ˆ ∂ ˆ ∇≡i + j +k ∂z ∂x ∂y r ∂ 1 ∂ ∂ ˆ ∇ ≡ ρˆ +φ + zˆ ∂ρ ρ ∂φ ∂z r 1 ∂ ˆ1 ∂ ∂ ˆ ∇ ≡ rˆ + θ +φ ∂r r ∂θ r sin θ ∂φ coordinate cartesiane coordinate cilindriche coordinate sferiche Consideriamo un campo vettoriale generico: r v = iˆ v 16/10/2012 x + ˆj v y + kˆ v z Fisica B – G. Pagnoni 2 Può essere applicato come divergenza e restituisce un numero reale: r r ∂ ∂ ∂ ∇ ⋅v = vx + vy + vz ∂x ∂y ∂z Può essere applicato come rotore e restituisce un’ altro campo vettoriale iˆ r r ∇ ∧ v = ∂x vx ˆj ∂y vy Data una funzione f Il gradiente è: 16/10/2012 kˆ ∂ z = iˆ (∂ y v z − ∂ z v y ) − ˆj (∂ x v z − ∂ z v x ) + kˆ (∂ x v y − ∂ y v x ) vz ∂ dove: ( x, y , z ) r ∂ ˆ ∂ ˆ ∂ ˆ ∇f = fi+ f j+ fk ∂x ∂y ∂z Fisica B – G. Pagnoni = ∂x ∂x ∂ = ∂y ∂y ∂ = ∂z ∂z 3 Calcolare la divergenza del campo vettoriale ( r v = x 2 , xy, xy z ) r ∂ ∂ ∂ 2 2 ∇ ⋅ v = , , ⋅ x , xy, xy z = 2 x + x − xy z ∂x ∂y ∂z ( Calcolare il rotore del campo vettoriale ) ( r v = x 2 , xy, xy z ) r ∇ × v = (∂ y v z − ∂ z v y )iˆ − (∂ x v z − ∂ z v x ) ˆj + (∂ x v y − ∂ y v x )kˆ = = (x z − 0)iˆ − ( y z − 0) ˆj + ( y − 0)kˆ = x z iˆ − y z ˆj + ykˆ 16/10/2012 Fisica B – G. Pagnoni 4 Siano dati il vettore costante ( r v = x 2 , xy, xy z ) r c = (c1 , c2 , c3 ) e il campo vettoriale r r . Calcolare il gradiente della grandezza c ⋅ v . r ∂ ∂ ∂ ∇(c ⋅ v ) = , , (c1 , c2 , c3 ) x 2 , xy, xy z = ∂x ∂y ∂z ( ) ∂ ∂ ∂ 2 = , , c1 x + c2 xy + c3 xy z = ∂x ∂y ∂z ( ) ( = 2c1 x + c2 y + c3 y z , c2 x + c3 x z ,−c3 xy z 2 16/10/2012 Fisica B – G. Pagnoni ) 5 r 1 a ( x , y , z ) calcolarne il Dato il campo vettoriale v = 3 flusso attraverso una superficie cubica di lato L centrata nell’origine 1 - metodo: calcolo diretto r r a ∫∫Σ v ⋅ δΣ = ∫∫Σ 3 (x, y, z )⋅ (0,0, δxδy) 1 1 a aL = ∫∫ zδxδ y = δxδy = ∫∫ 3 3 2 Σ1 Σ1 aL 2 aL3 = L = 6 6 16/10/2012 r δΣ = (0,0, δxδy ) r a v = ( x, y , z ) 3 δΣ z v L L L/2 y x Fisica B – G. Pagnoni 6 r Dato il campo vettoriale v = 1 a ( x , y , z ) calcolarne il flusso attraverso una 3 superficie cubica di lato L centrata nell’origine 2 - metodo: utilizziamo il teorema della divergenza r r r ∫∫∫ ∇ ⋅ v δV = ∫∫ v ⋅ δΣ VΣ Calcoliamo allora Σ r ∇⋅v r ∂ ∂ ∂ a a a a ∇ ⋅ v = , , ⋅ ( x, y, z ) = + + = a 3 3 3 3 ∂x ∂y ∂z r r 3 v ⋅ δ Σ = a δ V = a δ V = aL ∫∫ ∫∫∫ ∫∫∫ Σ 16/10/2012 VΣ VΣ Fisica B – G. Pagnoni 7 Due cariche sono disposte come in figura. Calcolare il rapporto delle cariche affinchè il campo elettrico nel punto P sia nullo. +q r E= d Q rˆ 2 4πε 0 r 1 Il campo elettrico si annulla ne punto P se: 16/10/2012 -Q Fisica B – G. Pagnoni P d/2 q =9 Q 8 Due cariche elettriche sono disposte come in figura. Calcolare il potenziale elettrostatico in un generico punto dell’asse x. Determinare in quale punto dell’asse si annulla la derivata del potenziale elettrostatico rispetto alla variabile x. +q +Q r E= x= d 1 Q rˆ 2 4πε 0 r d Q 1+ q 16/10/2012 In questo punto il campo elettrico complessivo è nullo Fisica B – G. Pagnoni 9 Calcolare nel punto P ,modulo direzione e verso del campo elettrico generato dalle cariche elettriche indicate in figura -3q -2q L Principio di sovrapposizione q L r E= P L 1 Q rˆ 2 4πε 0 r I vettori del campo elettrico generati in P dalle diverse cariche sono tutti collineari per cui possono essere sommati come numeri dotati di segno 1 q 2q 3q q 1 1 q 1− − = 2 − 2 − 2= 2 4πε 0 L 4 L 9 L 4πε 0 L 2 3 24πε 0 L2 16/10/2012 Fisica B – G. Pagnoni 10 A) Q 2Q 3Q B) 2 3Q 2 d r Q ⋅ 2Q 2Q 2 FA = rˆ = 2 rˆ 2 r r d r 3Q 3Q 1 9Q 2 1 FB = ⋅ rˆ = rˆ 2 2 2 2 r 4 r r 9 2Q 2 9 r FB = rˆ = FA 2 8 r 8 16/10/2012 Fisica B – G. Pagnoni 11 Calcolare l’integrale di linea del campo elettrostatico generato dalla carica elettrica q lungo il percorso tratteggiato che congiunge A e B B L r Q 1 E= rˆ 2 4πε 0 r r E = − gradV Campo elettrostatico è conservativo r 1 Q V (r ) = + V∞ 4πε 0 r L q A r r 1 Q 1 ∫A E ⋅ δl = VA − VB = 4πε 0 L − L 2 = B = Q 4πε 0 16/10/2012 Q 2− 2 2 −1 = 4πε 0 L 2L Fisica B – G. Pagnoni 12 Calcolare modulo r direzione e verso del campo elettrostatico E generato nel punto P dalla distribuzione lineare finita ed uniforme di carica elettrica indicata in figura λ L P d λδx δE x = 4πε 0 (Lλd − x )2 1 λ Ex = 4πε 0 L δx ∫ (L + d − x ) 2 0 λ L − δ ( L + d − x) Ex = 4πε 0 ∫0 (L + d − x )2 L 1 1 λ λ 1 Ex = = − 4πε 0 (L + d − x ) 0 4πε 0 d d + L = λ L 4πε 0 d (d + L ) 16/10/2012 Fisica B – G. Pagnoni 13 Data una distribuzione lineare di carica elettrica in forma circolare di raggio R, ed avente densità lineare λ uniforme, calcolare il lavoro necessario per trasportare una carica puntiforme q dall’infinito al centro della distribuzione stessa q ∞ L∞P ∞ r r Fest = −qE P R r E dove è il campo elettrico generato dall’anello carico λ r r = −q ∫ E ⋅ δl = −q(V∞ − VP ) = qVP P L∞P ∞ VP = ∫ anello 23/10/2012 1 r r = ∫ Fest ⋅ δl P λδl 4πε 0 R = λ λ 2πR = 4πε 0 R 2ε 0 G. Pagnoni V∞ = 0 r 1 Q V (r ) = + V∞ 4πε 0 r L∞P qλ = 2ε 0 La superficie laterale di un cono e di una semisfera sono unite in modo da formare una superficie chiusa S. Internamente ad S, nel centro del cerchio che costituisce il bordo comune delle superfici di cui sopra, è posizionato un elettrone (q=-1.60x10-18 C). Calcolare il flusso del campo elettrostatico Φ(E) attraverso la superficie laterale del cono nell’ipotesi che il raggio della semisfera valga R=10 cm (ε0=8.85x10-12C2/Nm2 S R q q = −1.60 ×10 −19 C R = 10cm ε 0 = 8.85 ×10 −12 C 2 Nm 2 () r Φ E =? 23/10/2012 G. Pagnoni r r q ∫∫ E ⋅ δS = Dalla legge di Gauss si ha che S r r ∫∫ E ⋅ δS = S r r ∫∫ E ⋅ δS + semisfera r r q ∫∫ E ⋅ δS = Sup . Lat .Cono ε0 e quindi anche ε0 Considerando ora una superficie sferica centrata in q, la legge di Gauss ci dice r r ∫∫ E ⋅ δS = S r r ∫∫ E ⋅ δS + Semisfera r r q ∫∫ E ⋅ δS = Semisfera 2ε 0 r r q ∫∫ E ⋅ δS = Sup . Lat .Cono 23/10/2012 r r ∫∫ E ⋅ δS = 2 Semisfera r r q ∫∫ E ⋅ δS = Semisfera ε0 da cui sostituendo −19 − 1 . 60 × 10 −6 −q = q = = − 0 . 18 × 10 ε0 2ε 0 2ε 0 0.1 ⋅ 8.85 × 10 −12 G. Pagnoni 23/10/2012 G. Pagnoni Esame 24/09/2008 E = −∇V , E = k , F = kQ 23/10/2012 G. Pagnoni Esame 24/09/2008 La differenza di potenziale elettrostatico tra due punti A e B è definita come il lavoro cambiato di segno per portare la carica unitaria da A a B. 23/10/2012 G. Pagnoni 23/10/2012 G. Pagnoni Esame 14/06/2010 23/10/2012 G. Pagnoni Esame 14/06/2010 G. Pagnoni 22 Esame 13/07/2010 23/10/2012 G. Pagnoni Esame 13/07/2010 23/10/2012 G. Pagnoni Esame 13/07/2010 23/10/2012 G. Pagnoni Esame 01/02/2008 23/10/2012 G. Pagnoni Esame 13/07/2010 06/11/2012 G. Pagnoni 27 Esame 13/07/2010 06/11/2012 G. Pagnoni 28 1 Q 2 U = CV C = Q costante d 2 = 2d1 2 ∆V densità di energia : energia elettrostatica per unità di volume UE U uE = = E Volume A ⋅ d 2 2 1 Q Q d 2 = U = CV = 2 2C 2ε 0 S UE uE = V 06/11/2012 U1 u1 = V1 C= 2U1 u2 = 2V1 G. Pagnoni ε0S d La densità di energia non varia 29 Esame 23/07/2012 Due particelle di carica uguale ma di segno opposto partono contemporaneamente da due punti diversi, con velocità v1 e v2, nello stesso verso e su traiettorie parallele. Le particelle sono immerse in un campo magnetico uniforme e perpendicolare alla loro direzione. Le due cariche s’incontrano quando la direzione della prima è ruotata di 90° e quella della seconda di 150°. Qual è il rapporto tra le masse de lle due particelle? 06/11/2012 G. Pagnoni 30 Calcolare il diametro di un filo di rame (ρ =168 × 10-8 Wm) in cui circola una corrente di 40 A, affinché dissipi una potenza di 1.6 W per ogni metro di lunghezza 20/11/2012 G. Pagnoni 31 Una pila ha forza elettromotrice f=1.534 volt. Se si misura la differenza di potenziale ai capi della pila con un voltmetro avente resistenza interna R’=1000 ohm si trova V=1.498 volt. Determinare la resistenza interna r della pila. r=24.2 ohm 20/11/2012 G. Pagnoni 32 Una resistenza filiforme di sezione S=1 mm2 è costituita dall'unione di un filo di lunghezza l1=10 mm e resistività ρ1=5×10-5 Wm con un filo di lunghezza l2=5 mm e resistività ρ 2=3ρ 1. Quando la resistenza è attraversata da una corrente uniforme I = 5 A calcolare: a) i campi elettrici nei due materiali b) la differenza di potenziale ai capi della resistenza c) la carica presente sulla superficie di separazione dei due materiali. 20/11/2012 G. Pagnoni 33 20/11/2012 G. Pagnoni 34 Un filo metallico di massa m scivola senza attrito su due rotaie poste a distanza d. Il binario è posto in un campo di induzione magnetica B diretto perpendicolarmente al piano del binario. Una corrente costante i circola dal generatore G lungo una rotaia, attraversa il filo e torna al generatore attraverso l'altra rotaia. Trovare la velocità (modulo, direzione e verso) del filo in funzione del tempo nell'ipotesi che esso sia fermo per t=0. 20/11/2012 G. Pagnoni 35 Un filo rettilineo conduttore di sezione circolare costituito da un materiale di densità pari a 2.5 g/cm3 è posto in un campo magnetico uniforme in modo che l'asse del filo sia perpendicolare alla direzione del campo. Nel filo si stabilisce una densità di corrente di 2.4x106 A/m2 e si fa aumentare il campo magnetico fino a quando la forza magnetica agente sul filo bilancia esattamente quella gravitazionale. Calcolare il valore di B al raggiungimento di questa condizione. 20/11/2012 G. Pagnoni 36 Una pila ha forza elettromotrice f=1.534 volt. Se si misura la differenza di potenziale ai capi della pila con un voltmetro avente resistenza interna R’=1000 ohm si trova V=1.498 volt. Determinare la resistenza interna r della pila. r=24.2 ohm 27/11/2012 G. Pagnoni 37 E= Q σ = ε 0 ε0S t − 1 1 & & RQ + Q = 0; Q = − Q; Q = Q0 e RC C RC Ri + VA − VB = 0 t Q0 − RC Q E= = e Sε 0 Sε 0 27/11/2012 G. Pagnoni 38 27/11/2012 G. Pagnoni 39 27/11/2012 G. Pagnoni 40 Un circuito costituito da un condensatore a facce piane parallele di forma circolare avente una carica Q (sia S la superficie delle armature e d la loro distanza) e da una resistenza R, è inizialmente aperto. 1) Calcolare il campo elettrico tra le armature. Al tempo t=0 il circuito viene chiuso ed il condensatore comincia a scaricarsi: 2) Determinare la carica sulle armature in funzione del tempo. Questo fatto determina una variazione temporale anche del campo elettrico tra le armature. 3)Determinare la corrente di spostamento attraverso una superficie circolare posta tra le armature. E= σ Q = ε 0 ε0S t − 1 1 & & RQ + Q = 0; Q = − Q; Q = Q0 e RC C RC Ri + VA − VB = 0 t Q0 − RC Q E= = e Sε 0 Sε 0 27/11/2012 G. Pagnoni 41 t Q0 − RC Q E= = e Sε 0 Sε 0 r r d d d d i S = ε 0 ∫∫ E ⋅ dΣ = ε 0 ∫∫ EdΣ = ε 0 E ∫∫ dΣ = ε 0 Eπr 2 = dt Σ dt Σ dt S dt t t − 1 − RC 2 dE 2 Q0 2 Q0 = ε 0πr = −ε 0πr e = −πr e RC dt Sε 0 RC SRC 27/11/2012 G. Pagnoni 42 Iniziamo calcolando il campo magnetico generato dalle correnti i1 e i2: r µ i B1 (r1 ) = 0 1 2π r1 r µ 0 i2 B2 (r2 ) = 2π r2 Sia r = r1 allora Entrante nel foglio fra i due conduttori d i1 i2 i3 Entrante nel foglio fra i due conduttori 2d r2 = 2d − r1 = 2d − r quindi possiamo riscrivere il campo magnetico totale come: r µ 0 i1 µ 0 i2 µ 0 (2d − r )i1 + ri2 B(r ) = + = 2π r 2π 2d − r 2π r (2d − r ) 04/12/2012 G. Pagnoni 43 Sui lati ortogonali (2-4) ai fili agiscono forze uguali ed opposte che si cancellano fra di loro Sui lati paralleli agiscono forze uguali ed opposte ma diverse in modulo Sia R la distanza fra il lato 1 ed il filo 1 per la legge di Lorentz: r r r dF = i3 dl × B r B costante su tutto il filo r r B ⊥ dl d i1 d r F1 = i3 ∫ B(R ) ⋅ dl = i3d ⋅ B(R ) 0 r F2 = −i3 d ⋅ B(R + d ) i3 d ⋅ [B(R ) − B(R + d )] = 0 r i2 µ0 i1 B(r ) = + 2π r 2d − r 04/12/2012 4 1 i2 3 2 i3 2d r r r R = F1 + F2 = 0 [B(R ) − B(R + d )] = 0 i1 i2 i1 i2 + − − =0 R 2d − R R + d 2d − R − d G. Pagnoni 44 d = 6cm = 0.06m J ( x) = ax r −5 B ⋅ dl = 1 . 9 × 10 Wb / m ∫ I = Jl d dI = Jdx d d a 2 a 2 I = ∫ Jdx = ∫ axdx = x = d 2 0 2 0 0 04/12/2012 G. Pagnoni 45 d = 6cm = 0.06m J ( x) = ax r −5 B ⋅ dl = 1 . 9 × 10 Wb / m ∫ r ∫ B ⋅ dl = µ0 I I= 1.9 × 10 −5Wb / m = 15 µ0 1.9 ×10 −5 Wb / m = = −7 4π ×10 H m Wb = 15 A H 04/12/2012 G. Pagnoni 46 d = 6cm = 0.06m J ( x) = ax r −5 B ⋅ dl = 1 . 9 × 10 Wb / m ∫ a 2 d = 15 A 2 2 ⋅15 30 −3 2 a= 2 A= A = 8 . 4 ⋅ 10 A m d 3.6 ⋅10 −3 I= 04/12/2012 G. Pagnoni 47 Il campo magnetico può essere calcolato come la somma dei contributi delle strisce parallele di larghezza dx I =I δx se I fosse costante d δx xP P R 2 Ix I = Jδx = 2 δx d µ0 ( ) δB r = µ0 I 2 Ix δx = 2 xδx 2 2πxP d πd (r + d − x ) µ0 I B (r ) = ∫ 2 = 2 πd (r + d − x ) πd o d 04/12/2012 µ 0 Ixδx µ0 I xδx d ∫o (r + d − x ) = πd 2 (r + d )ln1 + r − d d G. Pagnoni 48 x 11/12/2012 G. Pagnoni 49 δq δq δq x r r δE (r )x = k 2 cos(θ ) = k 2 cos(θ ) = k 2 1 r r r r r r 2 1 Q δE (r ) = rˆ → 2 r 4πε 0 r δE (rr ) = k δq sen(θ ) = k δq sen(θ ) = k δq y y r2 r2 r 2 r 12 r r E (r )tot 1 qa r r x r r r E (r )tot , x = 3 1 qa 2 4 πε = ∫ δE → E (r )tot = x 0 r 3 4πε 0 r 2 Er (rr ) = 0 tot , y 11/12/2012 G. Pagnoni 50 11/12/2012 G. Pagnoni 51 r r r FL = −ev × B r v = vr rˆ + vt tˆ + vn nˆ vt tˆ r̂ ω è data dal solo trascinamento della sbarra vt = ? dst = rdϑ dst dϑ =r = vt dt dt O vt = rω vr è data dall’effetto della Forza di Lorentz non annullata dalla reazione vincolare della sbarra 11/12/2012 G. Pagnoni 52 Gli elettroni sono spinti verso il centro di rotazione, il modulo della forza che sente un elettrone e- a distanza r da O è: F = evB = erωB E = F e = rωB tˆ r̂ la differenza di potenziale è: 1 1 dϑ 2 2 Bl ∆V = ∫ rωBdr = ωBl = 2 2 dt o l ω O 1 dϑl 2 1 dS dϑ ⋅ B dΦ (B ) = B= = 2 dt 2 dt dt Tagliato 2π Area del cerchio: 11/12/2012 r 2π 1 2 1 2 2 A = r π = ∫ dϑ ∫ rdr =2π ⋅ r = r ∫ dϑ 2 2 0 0 0 G. Pagnoni 53 11/12/2012 G. Pagnoni 54 11/12/2012 G. Pagnoni 55 Esame 12/01/2010 11/12/2012 G. Pagnoni 56 Esame 18/06/2009 11/12/2012 G. Pagnoni 57 11/12/2012 G. Pagnoni 58 Esame 22/04/2009 F V F 11/12/2012 G. Pagnoni 59 Esame 23/12/2009 23/10/2012 G. Pagnoni 60