SUPERFICIE 581 726 km² POPOLAZIONE 2,065,398 dopo il censimento del 2011, tasso di crescita 1,35% LINGUA Inglese, Setswana RELIGIONE Tradizionali (55%), Cristiani (17%), Musulmani (1%) CAPITALE Gaborone FORMA ISTITUZIONALE Repubblica presidenziale VALUTA Pula TASSO DI CAMBIO 1 EUR = 11,4 BWP (11/06/2013) Fonti: ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, CIA World Factbook, Ministero Affari Esteri Ufficio E-Commerce e Commercio Estero Camera di Commercio di Genova 1 Quadro politico Il Botswana è considerato uno degli Stati politicamente più stabili dell’Africa sub sahariana. Per circa ottant’anni fu protettorato del Regno Unito per poi ottenere l’indipendenza, come Stato membro del Commonwealth, nel 1966. A differenza di altri Stati come Zimbabwe e Sudafrica, la popolazione locale, costituita da diverse tribù Bantu, e i coloni bianchi hanno sempre convissuto pacificamente, la stessa bandiera nazionale infatti rappresenta questo rapporto con due strisce, una bianca e una nera, accostate all'azzurro dell'acqua. Il primo Capo di Stato del Botswana nel 1966 fu il re della tribù Tswana dei Bangwato nonché Capo del Partito Democratico del Botswana, Sir Seretse Khama. Khama insieme alla moglie Ruth Khama, bianca di origine anglosassone, governò fino al 1980, anno della sua morte, ed è tutt’oggi considerato il padre della patria. Dal 2008 è presidente suo figlio, Ian Khama anch’egli appartenente al Partito Democratico del Botswana come tutti i suoi predecessori. I vari governi hanno consentito un miglioramento delle infrastrutture sociali ed economiche ed il Paese sta compiendo progressi significativi verso il raggiungimento degli obiettivi inscritti nell’ambito dei Millennium Development Goal, il programma delle Nazioni Unite. Infatti le sue strutture sanitarie, scolastiche ed economiche sono considerate all’avanguardia rispetto a quelle del resto del continente africano ed inoltre, secondo una classifica stilata dall’organizzazione Trasparency International nel dicembre 2012, il Botswana è lo Stato meno corrotto dell’Africa. Quadro macroeconomico L’economia è trainata principalmente dal settore minerario dei diamanti, che contribuisce per circa il 40% alla formazione del PIL. Oltre che ai diamanti, l’export del Botswana si basa anche su altri minerali e metalli come oro, nichel, uranio, rame, carbone, soda e sabbia silicea. Il Governi inoltre è riuscito a costruire un efficiente sistema finanziario creando un clima favorevole agli investimenti cercando così di ampliare le proprie opportunità e diversificare la sua economia puntando sulla vendita di pellame, sull’edilizia e sul turismo ma soprattutto sulla produzione di energia elettrica attraverso il carbone, sfruttando così le ricche miniere presenti su tutto il territorio. Tutti gli obiettivi del Governi riguardati la politica economica sono presenti nel “Piano di sviluppo nazionale” che terminerà nel 2016 ed entrerà nella seconda parte della sua attuazione nel 2013. Il Fondo Monetario Internazionale ha calcolato che in Botswana nel 2012 la crescita del PIL è stata del 3,8% e prevede che per il 2013 sarà circa del 4,1%. Ufficio E-Commerce e Commercio Estero Camera di Commercio di Genova 2 Secondo una stima della World Bank, la Banca Mondiale, il PIL pro capite del 2012 in Botswana era pari a 16.800 USD con una crescita prevista nel 2013 di circa il 4,6%. Nonostante la crescita economica la disoccupazione è ancora al 17,6% ed è causata principalmente da due fattori: la mancanza di personale qualificato e l’epidemia di HIV/AIDS, che finora rappresenta un enorme ostacolo allo sviluppo economico. Un altro problema che il Governi sta cercando di contrastare è l’alto livello di povertà, circa il 20,7%, e soprattutto l’ampia sperequazione nella distribuzione della ricchezza, tra le piu’ elevate al mondo. Va comuque ricordato che da uno dei paesi più poveri dell’Africa al momento dell’indipendenza, il Botswana è attualmente un Paese a medio reddito. Lo Stato è membro della South African Customs Union, ovvero dell’Unione Doganale dell'Africa Meridionale, insieme a quattro Stati Sudafrica, Namibia, Swaziland e Lesotho e anche della Southern African Development Community, Comunità di Sviluppo dell'Africa Meridionale l’area di libero scambio che comprende numerosi Stati in forte crescita con una popolazione complessiva di 200 milioni di persone. Grazie a questo accordo le merci importate in Botswana possono circolare all’interno dell’area della SADC e questo rende il Paese un’ottima piattaforma per quelle aziende che vogliono accedere al mercato Sudafricano od a mercati vicini. Anche il sistema finanziario sta progressivamente migliorando i propri servizi in particolare nel settore delle piccole o medie imprese e il numero di istituti finanziari è in crescita, grazie anche agli incentivi offerti dall’International Financial Services Centre. Le banche funzionano molto bene tanto che diverse aziende usano il Paese come financial hub, ovvero come snodo finanziario. Principali indicatori economici: Upgrading della categoria OCSE 2009 2010 2011 2012 s 2013 p PIL (variazione % reale) -4,8 7,0 5,1 4,2 4,6 Inflazione media annua (%) 8,1 6,9 8,5 6,9 5,8 Saldo Bilancio pubblico/PIL (%) -10,3 -3,9 -1,3 0,8 1,9 Ufficio E-Commerce e Commercio Estero Camera di Commercio di Genova 3 Bilancia dei pagamenti 2009 2010 2011 2012 s 2013 p Esportazioni ($ mld) 3,4 4,6 6,5 5,9 6,0 Importazioni ($ mld) -4,2 -4,8 -6,3 -5,9 -6,0 Saldo bilancia commerciale ($ mld) -0,8 -0,2 0,2 0,0 0,0 Saldo transazioni correnti ($ mld) -0,3 0,1 0,3 0,7 0,8 Saldo transazioni correnti/PIL (%) -2,6 1,0 1,6 4,2 4,6 2009 2010 2011 2012s 2013p Debito estero totale ($ mld) 1,6 1,7 2,0 2,0 2,0 Debito estero totale/PIL (%) 14,1 11,5 11,4 11,5 11,5 Riserve valutarie lorde ($ mld) 8,7 7,9 8,1 8,6 9,0 Riserve valutarie lorde (mesi import.) 20,3 15,9 12,7 14,4 14,7 Cambio medio BWP/USD 7,2 6,8 6,8 7,7 8,1 Fonte: SACE; s: stime; p: previsioni Interscambio con l’Italia L’interscambio tra Italia e Botswana è in espansione anche se fino ad oggi ha mantenuto livelli contenuti. Nel 2011 le esportazioni italiane nel Paese africano sono state di circa 7,9 milioni di Euro, in aumento del 61,4% rispetto al 2010 e riguardavano principalmente autoveicoli, apparecchi elettrici e prodotti meccanici. Sempre nel 2011, le importazioni italiane dal Paese sono state minime, circa 42 mila Euro, sempre in crescita rispetto all’anno precedente. Il saldo dell’interscambio tra i due paesi resta positivo per l’Italia. Nei primi sette mesi del 2012 sia le importazioni che le esportazioni sono risultate in crescita rispetto allo stesso periodo del 2011, rispettivamente del +40,8% e del +35,5%. Al momento non sono presenti investimenti importanti da parte di grandi o medie imprese italiane ma sono comunque presenti nel Paese alcuni imprenditori italiani attivi nel settore dell’edilizia e dei servizi turistici. Ufficio E-Commerce e Commercio Estero Camera di Commercio di Genova 4 I settori di maggior opportunità e promettenti sono quelli della gioielleria e del pellame, in cui l’Italia vanta una lunga tradizione e che il Governi botswano ha manifestato di voler espandere. Altri settori che possono permettere un maggior inserimento italiano nel mercato riguardano macchinari utensili, attrezzature per l’industria mineraria, mezzi di trasporto, macchinari agricoli, prodotti alimentari, prodotti in metallo, in gomma e plastica, attrezzature mediche e forniture ospedaliere, prodotti chimici, farmaceutici e prodotti tessili. Rischio Paese Il Botswana viene collocato da Sace, gruppo assicurativo-finanziario attivo nell’export credit, nell’assicurazione del credito, nella protezione degli investimenti, nelle garanzie finanziarie, nelle cauzioni e nel factoring, nella seconda categoria di rischio, essendo la settima categoria quella che denota il maggior rischio. Ciò significa che i rischi nell’investire in o con il Botswana sono minimi e che non si registrano gravi problemi nelle tre categorie analizzate da Sace ovvero il credito, la violenza politica e la normativa. Indicatori di rischio Rating OCSE Standard&Poor’s 2 A- Moody’s Fitch A2 Indicatori di Business Climate Attuale Precedente Doing Business2013 59° su 183 58° su 183 Index of Economic Freedom 2012 33° su 183 40° su 183 Corruption Perceptions Index 2011 32° su 183 33° su 178 - Fonte: SACE I dati ricavati sia dagli indicatori di Business climate sia gli indicatori di rating mostrano l’orientamento favorevole dello Stato africano nei confronti degli investimenti esteri. Il Botswana al momento non possiede nessun accordo su promozione e reciproca protezione degli investimenti con l’Italia né una convenzione contro la doppia imposizione fiscale. Ufficio E-Commerce e Commercio Estero Camera di Commercio di Genova 5 Prospettive future Le prospettive future di cooperazione tra Italia e Botswana sono buone. Come annunciato da Tebogo Motshome, vice-ambasciatore del Botswana per l’Italia e altri Paesi dell’Unione Europea, l’obiettivo del Governi botswano attualmente è quello di dar vita ad un ambiente economico adeguato ad attrarre investimenti esteri, pur riservando alcuni settori ai propri cittadini, e ammettendo per altri solo joint venture controllate da cittadini botswani. Pertanto la penetrazione da parte di piccole o medie imprese italiane, soprattutto in forma di joint ventures con ditte locali, potrebbe costituire un’occasione di diversificazione per l’economia del Paese. Secondo quanto riferito in un’intervista dall’attuale vice-console onorario d’Italia in Botswana, Guido Renato Giachetti, che opera nel Paese da 43 anni nel ramo delle costruzioni, il Governi locale è intenzionato anche a incentivare l’innovazione e tutta la filiera alimentare. Giachetti inoltre consiglia il Botswana anche ad aziende poco esperte in campo internazionale in quanto più sicuro in confronto altri paesi dell’Africa Meridionale grazie alla stabilità politica, giuridica, alla ridotta di corruzione. Nel Paese le opportunità attualmente sono ancora limitate, il mercato è piccolo e la concorrenza forte ma il Botswana può essere un’ottima base per numerose aziende per espandersi facilmente negli altri paesi appartenenti alla Comunità di Sviluppo dell'Africa Meridionale, la Sadc. GENOVA-BOTSWANA Attualmente non risultano imprese genovesi o liguri operanti con il Botswana, in Italia invece le aziende con codice meccanografico aventi rapporti con il paese africano risultano 75. Giugno 2013 Ufficio E-Commerce e Commercio Estero Camera di Commercio di Genova 6