Centro disturbi respiratori nel sonno LA SINDROME DELLE APNEE NOTTURNE L’apnea notturna è una condizione seria e potenzialmente grave, più comune di quanto non si pensi. Descritta per la prima volta nel 1965, l’apnea del sonno è un disturbo respiratorio caratterizzato da brevi interruzioni della respirazione durante il sonno. Deve il nome alla parola greca apnea, “desiderio di respirare”. Ci sono tre tipi di apnea del sonno: centrale, ostruttiva, mista. Quella centrale, meno comune, avviene quando il cervello non riesce ad inviare ai muscoli respiratori i segnali appropriati per iniziare la respirazione. L'apnea ostruttiva è molto più diffusa e avviene quando l'aria non riesce a fluire attraverso il naso o la bocca di una persona malgrado gli sforzi per respirare. L’apnea mista è costituita dalla somma di apnea ostruttiva più centrale. In una notte il numero di sospensioni involontarie dalla respirazione o episodi può arrivare tra i 20 e i 60 per ogni ora. Durante l’apnea il livello di ossigeno nel sangue arterioso diminuisce di almeno il 4%. Queste pause dalla respirazione sono quasi sempre accompagnate dal russare tra un episodio e l'altro, tuttavia non tutti quelli che russano sono affetti da questa condizione. L'apnea del sonno può anche essere caratterizzata da sensazioni di ansimazione e soffocamento. Quando il respiro si arresta il dormiente si risveglia giusto per inalare e riprendere la respirazione, sovente senza rendersi conto dell'interruzione. Infatti molte persone affette da apnea del sonno non sono consapevoli del problema. Le frequenti interruzione di un sonno profondo e riposante, provocano in molti casi eccessiva sonnolenza durante il giorno, accompagnata da emicranie mattutine. Una diagnosi e un trattamento tempestivo dell'apnea del sonno è importante, perché essa può essere associata ad altre condizioni come, battito cardiaco irregolare, ipertensione, attacco cardiaco, diabete di tipo 2, reflusso gastroesofageo e infarto. Chi soffre di apnea del sonno? L'apnea del sonno è diffusa in tutti i gruppi di età di entrambi i sessi, ma è più frequente negli uomini (è probabilmente sotto-diagnosticata tra le donne) over 40 (tra il 5-10% delle persone soffre senza saperlo di apnee del sonno). Si stima che circa 5 milioni di italiani soffrano di apnea del sonno. Tra il 5- 10% degli uomini e il 4-5 % delle donne soffrono di apnee del sonno ed eccessiva sonnolenza diurna. Le persone più di frequente affette da apnea o che potrebbero soffrirne in futuro, sono quelle che russano, in sovrappeso, con problemi di obesità o con ipertensione arteriosa, cardiopatie, diabete, BPCO e asma o affette da alterazioni anatomiche a carico delle vie aree superiori. Potrebbero anche esserci predisposizioni genetiche, dato che è stata a volte riscontrata in membri di una stessa famiglia. Cosa causa l'apnea del sonno? Alcuni problemi meccanici e strutturali nelle vie aeree causano l'interruzione del respiro durante il sonno. In alcuni casi l'apnea si verifica quando i muscoli della gola e la lingua si rilassano durante il sonno e bloccano parzialmente le vie aeree. Quando i muscoli del palato e alla base della lingua e dell'uvula (il tessuto carnoso al centro della gola) si rilassano e si allentano, il flusso d'aria si blocca rendendo difficoltoso e rumoroso, a volte arrestandolo del tutto. L'apnea notturna può presentarsi in persone obese in cui il tessuto in eccesso causa un restringimento delle vie aeree. In questo caso la persona continua il suo sforzo per respirare, ma l'aria non riesce a fluire con facilità dal naso o dalla bocca. Senza che la persona se ne renda conto, il risultato di questo è un forte russare, periodi di assenza di respiro e frequenti risvegli causando un brusco passaggio dal sonno profondo ad uno più leggero. L'assunzione di alcool o sonniferi incrementa la frequenza e la durata di episodi di apnea in persone affette da questa sindrome. Come si ripristina la respirazione normale durante il sonno Nel corso dell'episodio apnoico il soggetto non riesce inspirare ossigeno e espirare diossido di carbonio, causando una riduzione del livello di ossigeno nel sangue ed un aumento del livello di diossido di carbonio. La riduzione di ossigeno fa si che il cervello dia un impulso per riprendere a respirare, con conseguente risveglio. Ad ogni risveglio il cervello invia un segnale ai muscoli delle vie aeree superiori, in questo modo il respiro riprende, spesso con un rumoroso russare o ansito. In questo modo i frequenti risvegli impediscono il soggetto di avere un sonno profondo e ristoratore. Quali sono i principali effetti dell'apnea notturna A causa delle alterazione del sonno regolare le persone affette da apnee notturne avvertono spesso una sonnolenza durante il giorno e una maggior difficoltà di concentrazione. I sintomi variano da fastidiosi a gravi e includono depressione, irritabilità, disfunzioni sessuali, difficoltà di apprendimento e memorizzazione, colpi di sonno al lavoro, alla guida o al telefono. Soggetti affetti da apnee notturne non trattate sono più esposti al rischio di incidenti automobilistici, il trattamento tramite CPAP può ridurre tali rischi. Si stima che circa il 50% di pazienti affetti da apnee soffrono di ipertensione arteriosa e numerose ricerche a hanno confermato che l'apnea notturna è un fattore che acuisce tale condizione. I soggetti affetti da apnea notturna sono anche potenzialmente più esposti al rischio di infarti aritmie cardiache e ictus cerebrale. Quando può sorgere il sospetto di apnee notturne Sono di solito i partner o i familiare dei soggetti ad accorgersi che qualcosa non va, anche a causa del russare e della difficoltà di respiro. Colleghi e amici potrebbero notare che il soggetto si addormenta durante il giorno in circostanza anomale (alla guida o al lavoro). Il soggetto però è spesso inconsapevole del problema e sovente reagisce con sorpresa quando glielo si prospetta; per questo è importante consultare un medico specialista e valutare il problema. Come si diagnostica l'apnea notturna Oltre al medico di base, nel formulare una diagnosi definitiva e iniziare il trattamento sono di solito coinvolti vari specialisti in disturbi del sonno (pneumologi e neurologi). La diagnosi non è semplice perché molti fattori possono influire sui disturbi del sonno; per questo ci sono molti test specifici per valutare il quadro clinico. La polisonnografia è un test che registra diverse funzioni corporali durante il sonno, l'attività cerebrale, il movimento degli occhi, l'attività muscolare, cardiaca, lo sforzo respiratorio, il flusso d'aria e il livello di ossigeno nel sangue. Questo test è usato sia per diagnosticare l'apnea notturna sia per determinarne la gravità. Il Multiple Sleep Latency Test misura la rapidità nel prendere sonno, in questo test eseguito durante il giorno, al paziente vengono date diverse occasioni di addormentarsi in momenti del giorno in cui di norma sarebbero svegli. Individui che in meno di cinque minuti si addormentano richiedono probabilmente un trattamento per disturbi del sonno. Il test è utile per il grado di sonnolenza diurna in eccesso e per escludere disturbi del sonno di altri tipo. Questi esami sono condotti solitamente in centri per i disturbi del sonno, tuttavia la tecnologia consente ormai che alcuni di essi siano effettuati presso le abitazioni dei pazienti. Come si cura l'apnea notturna La terapia specifica per l'apnea notturna è studiata per ogni singolo paziente in base ai risultati dell'esame polisonnografico e alla storia clinica del paziente. Le medicazioni di solito non sono efficaci nel trattare l'apnea notturna; l'ossigeno si usa a volte in pazienti con apnea centrale causata da problemi cardiaci, ma non si usa in caso di apnea ostruttiva. CPAP Terapia meccanica CPAP (Continous positive air pressure) è il trattamento più comune ed efficace per le apnee notturne. Il paziente indossa una maschera di tipo nasale o oronasale (naso bocca) durante il sonno e in questo modo la pressione fa sì che l'aria scorra nei canali nasali. La pressione dell'aria è costante e continua, regolata affinché sia sufficiente per evitare che la gola collassi durante il sonno. La CPAP nasale previene l'occlusione delle vie aeree tuttavia episodi di apnea possono ripresentarsi in caso se si ferma la CPAP o è usata non correttamente. La regolazione dell'apparecchio CPAP riduce sensibilmente gli effetti collaterali che possono verificarsi, quali irritazione nasale, secchezza, mal di testa, gonfiore addominale, bruciore agli occhi, irritazione della pelle. Alcune tipologie di CPAP regolano la pressione in modo da farla coincidere con il ritmo respiratorio del paziente, tutte cominciano con una pressione leggera, aumentandola gradualmente per consentire al soggetto di addormentarsi prima che la pressione sia a pieno regime. Applicazioni dentali che riposizionano la mascella e la lingua si sono rivelati utili in pazienti affetti da leggere o moderate apnee notturne o pazienti che russano ma non affetti da apnee. In questi casi è il dentista a fornire tali apparecchi (MAD mandibular advance device) una specie di bite che consente durante il sonno l’avanzamento della mandibola di qualche millimetro e di ridurre il russamento e le apnee se il numero non è elevato. Chirurgia ORL Alcuni pazienti affetti da apnee notturne richiedono un intervento chirurgico, sebbene diverse procedure chirurgiche siano usate per aumentare la portata delle vie aeree, nessuno di essi è risolutivo o esente da rischi. A volte è necessario più di un intervento prima che il paziente percepisca dei benefici concreti. Tra le procedure più comune ci sono, la rimozione delle adenoidi o delle tonsille specie nei bambini, polipi nasali o altri tessuti in eccesso nelle via aeree. Pazienti giovani tendono a beneficiare di queste procedure più di pazienti anziani. UPPP: Uvuolopalatofaringoplastica È una procedura in uso per rimuovere tessuto in eccesso sul fondo della cavità orale (tonsille, uvula e parte del palato soffice); il successo di questa tecnica varia tra il 30 e il 60%. I benefici a lungo termine non sono ancora noti ed è difficile determinare quali pazienti staranno bene dopo questo intervento. LAUP: Uvulopalatoplastica con laser È usata per eliminare il russare ma non si è dimostrata efficace nel trattare l'apnea notturna. Prevede l'uso del laser per eliminare tessuto sul fondo della gola, ma come nella UPPP, questa procedura potrebbe diminuire o eliminare il russare ma non l'apnea notturna. Eliminare il russare, il sintomo principale dell'apnea notturna, potrebbe persino portare ad una diagnosi ritardata in pazienti affetti da apnee notturne che si sottopongono a LAUP. Per questo solitamente gli esami per appurare se un paziente è affetto da apnea notturna vanno eseguiti prima di una eventuale procedura LAUP. Somnoplastica è una tecnica che usa onde radio per ridurre la dimensione di alcune strutture delle vie aeree (uvula, sotto lingua). Si sta esplorando l'efficacia di questa procedura per le apnee del sonno. Tracheotomia: è usata in pazienti affetti da apnee molto gravi, si pratica un piccolo foro e viene inserito un tubo nell'apertura tracheale. Questo tubo resta chiuso nelle ore diurne e il paziente parla e respira normalmente, si apre nelle ore di sonno cosicché l'aria fluisce direttamente ai polmoni bypassando qualunque ostruzione alle vie aeree superiori. È una misura efficace ma estrema, usata solo in rarissimi casi (generalmente nei pazienti con malattie neuromuscolari degenerative come la SLA sclerosi laterale amiotrofica). Altre procedure: pazienti in cui le apnee sono dovute a deformità della mascella potrebbero avere benefici da una ricostruzione chirurgica (chirurgia maxillo facciale). Infine procedure chirurgiche che trattino l'obesità sono talvolta consigliabili in pazienti gravi obesi (palloncino esofageo, bendaggio gastrico o by pass intestinale). Terapie non specifiche Cambiamenti comportamentali costituiscono una parte importante del programma di cure, anzi in alcuni casi possono essere risolutivi. Persone sovrappeso beneficiano di una perdita di peso: anche una perdita di peso del 10% può ridurre il numero di apnee per la maggior parte dei pazienti. Soggetti affetti da apnee dovrebbero evitare l'uso di alcool, tabacco e sonniferi, che rendono più probabile il collasso delle vie aeree durante il sonno e possono prolungare i periodi di apnea. In alcuni pazienti con apnee moderate, queste avvengono solo quando dormono sulla schiena, in questi casi è consigliabile l'uso di cuscini o altri espedienti che aiutino a mantenere una posizione laterale. Cercare aiuto medico Se avete problemi di sonnolenza durante il giorno, forte russamento, pause dal respiro durante il sonno o altri disturbi del sonno prendete appuntamento per parlarne con il vostro medico. I disturbi del sonno sono curabili e il vostro medico potrà valutare il problema e indirizzarvi ad uno specialista. Molti specialisti lavorano presso centri che si occupano di disturbi respiratori nel sonno; se soffrite di tali disturbi, rivolgetevi a questi esperti. Esempio di tracciato polisonnografico fig.1 Polisonnografia a Villa Esperia Se volete eseguire una polisonnografia basta una richiesta del vostro medico di famiglia o di uno specialista (ORL Pneumologo, cardiologo, Endocrinologo, diabetologo, dietologo), potrete eseguire tale esame presso il Poliambulatorio Villa Esperia Milano: il polisonnigrafo con i suoi elettrodi vi verrà posizionato ambulatorialmente e tornerete a casa. Durante la notte il polisonnigrafo registrerà tutti i dati che, scaricati in apposito PC, consentiranno la lettura e la refertazione della polisonnografia da parte di Medico Pneumologo esperto in Polisonnografie ( Dr. Roberto Bossi Specialista in Pneumologia, già Responsabile dal gennaio 1995 al giugno 2013 del Centro per lo studio e la cura dei disturbi respiratori nel sonno nel Dipartimento Malattie Apparato Respiratorio, Cardiologia e Chirurgia Toracica Ospedale Maggiore Policlinico Milano. Per informazioni e appuntamento telefonare a: Poliambulatorio Villa Esperia Milano Tel 02-3024141 - Via Cechov 50 - 20151 Milano