Perophora viridis

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Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene
Classe Ascidiacea
Ordine Phlebobranchiata
Perophora viridis
Verrill, 1871
Famiglia Perophoridae
SINONIMI RILEVANTI
DESCRIZIONE
Colonia con zooidi lunghi circa 2 mm collegati tra
di loro mediante stoloni basali da cui gemmano
nuovi zooidi. Sifoni con un numero variabile di
lobi da 10 a 16 per il sifone orale e da 6 a 12 per
quello cloacale. In particolare il sifone boccale
presenta lobi di forma allungata (triangolare) di
due ordini di grandezza mentre quello cloacale
presenta lobi per lo più uguali e arrotondati. 12
corti fasci muscolari si estendono anteriormente
sino a circa un quarto della lunghezza dello zooide.
Tentacoli orali di tre ordini di grandezza di numero
variabile da 20 a 40. Sacco branchiale con 4 file di
stigmi con circa 20 tremati per lato negli esemplari
adulti. Gli stigmi non sono mai perfettamente
allineati. Lungo i vasi trasversali sporgono delle
papille biforcate nella porzione laterale del cestello
branchiale. Il tubo intestinale è sulla parte sinistra
Perophora dellavallei Neppi, 1921
COROLOGIA / AFFINITA’
Nord Atlantico.
DISTRIBUZIONE ATTUALE
Costa Atlantica americana, Giappone, Isole del
Pacifico, Tirreno
PRIMA SEGNALAZIONE IN MEDITERRANEO
Napoli, Italia (Neppi, 1921).
PRIMA SEGNALAZIONE IN ITALIA
Napoli, Italia (Neppi, 1921)
ORIGINE
Oceano Atlantico
Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene
del sacco branchiale. Gonadi sull’ansa intestinale VIE DI DISPERSIONE PRIMARIE
con uova grandi (0,18 mm) di colore bruno Sconosciute
circondate da un involucro incolore. Testicolo
formato da 5 lobi di colore grigiastro.
VIE DI DISPERSIONE SECONDARIE
Come epibionte di specie usate in acquacoltura.
COLORAZIONE
Colonia con zooidi trasparenti con una leggera
STATO DELL’INVASIONE
colorazione giallo verdognola. Sifoni lobati con
Sconosciuto.
macchie rosso arancio.
FORMULA MERISTICA
TAGLIA MASSIMA
MOTIVI DEL SUCCESSO
SPECIE IN COMPETIZIONE
STADI LARVALI
Larve planctoniche fotopositive.
SPECIE SIMILI
Perophora listeri Wiegman, 1835.
IMPATTI
DANNI ECOLOGICI
CARATTERI DISTINTIVI
Perophora listeri Wiegman, 1835, che si
differenzia da Perophora viridis per il numero di DANNI ECONOMICI
lobi boccali 6 (raramente 7 o 8) e per le papille branchiali che in questa specie sono semplici.
IMPORTANZA PER L’UOMO
HABITAT
Infralitorale roccioso.
Nessuna.
BANCA DEI CAMPIONI
-
PARTICOLARI CONDIZIONI AMBIENTALI
-
PRESENZA IN G-BANK PROVENIENZA DEL CAMPIONE
BIOLOGIA
Riproduzione sessuale con larve planctoniche
incapaci di autoalimentarsi e di breve vita
autonoma (4-5 gg). Riproduzione asessuale con
gemmazione nuovi zooidi dagli stoloni basali.
TIPOLOGIA:
(MUSCOLO /
ESEMPLARE INTERO
CONGELATO / FISSATO ECC)
LUOGO DI CONSERVAZIONE
CODICE CAMPIONE
/
Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene
BIBLIOGRAFIA
Brunetti R., 1979. Ascidians of the Venice Lagoon I. Annotated inventory of species. Ann. Inst.
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Grave C., McCosh G., 1923. Perophora viridis Verrill: the actiivies and structure of the free
swimming larvae. Wash. Univ. Stud. Scient. Ser. 2: 89-116.
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Bulletin of Marine Science, 55(1): 176-192.
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Napoli, 3: 33-38.
Salfi M. – 1931 – Gli Ascidiacei del Golfo di Napoli. Pubbl. Staz. Zool. Nap. II: 293-360.
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