Termometria e calorimetria Principio zero della termodinamica: 2 corpi, A e B, a temperature differenti (TA < TB) posti a contatto raggiungono l’equilibrio termico. Se A e B sono in equilibrio termico con un terzo corpo C allora sono in equilibrio termico tra loro. Termoscopi e termometri: dispositivi per osservare, definire e misurare la temperatura mediante variazioni di una data grandezza fisica funzione di T V=V(T) nei liquidi L=L(T) nei solidi P=P(T) nei gas a V = cost. V=V(T) nei gas a P = cost Taratura di un termometro: punto di fusione del ghiaccio (0° C) e punto di ebollizione dell’acqua (100° C) scala di temperature Celsius (scala centigrada) Taratura con il metodo del punto triplo Termometro a gas a volume costante T∝p T = Ap pV = nRT p = p 0 + ρgh V A = cos t. = nR scala termodinamica assoluta o scala Kelvin TC = T − 273.15 ← (0°C,100°C ) 9 TF = TC + 32°F ← (32°F,212°F) 5 9 ∆TF = ∆TC 5 Dilatazione termica di solidi e liquidi ∆L = αL0 ∆T → L = L0 + αL0 ∆T = L0 (1 + α∆T ) ∆V = γV0 ∆T → V = V0 + γV0 ∆T = V0 (1 + γ∆T ) γ ≈ 3α e l’acqua ? I gas pV = cost. V = V0 (1 + αt ) p = p0 (1 + αt ) (T = cost) Legge di Boyle (t °C, p = cost.) I legge di Gay-Lussac (t °C, V = cost.) II legge di Gay-Lussac pV = nRT R = 8.3 J / k ⋅ mole Capacità termica ∆Q = C∆T = C(Tf − Ti ) il calore Q è la quantità di energia scambiata per effetto della differenza di temperatura. Unità di misura: Calorie o Joule caloria: la quantità di calore necessaria per innalzare la temperatura di 1 g di H2O da 14.5 a 15.5 °C calore specifico: capacità termica per unità di massa C c= m ∆Q = cm∆T cal cH O = 1 g ⋅ °C 2 trasmissione del calore: conduzione convezione irraggiamento calorimetri: strumenti per misurare quantità di calore scambiate e calori specifici. Esempio: il calorimetro delle mescolanze Q = c a m a (T − T1 ) Q = c x m x (T2 − T ) cx = m a (T − T1 ) m x (T2 − T ) Termodinamica studia il modo in cui il calore e il lavoro vengono scambiati tra un sistema e l’ambiente con cui esso interagisce sistema - ambiente - stato termodinamico Sistema termodinamico: è costituito da un grandissimo numero di particelle (ordine di grandezza 1023) di cui interessa il comportamento di insieme esempio di sistema termodinamico: un gas contenuto all’interno di un palloncino Sistema termodinamico modello: gas ideale (contenuto in un cilindro munito di pistone privo di attriti) Variabili termodinamiche: grandezze fisiche che descrivono lo stato del sistema, la sua energia e le trasformazioni del sistema (p, V, T) Equilibrio termodinamico: le variabili termodinamiche sono costanti Ogni punto nel piano P-V rappresenta uno stato termodinamico Trasformazioni ideali quasi-statiche e trasformazioni reali (rappresentazione nel piano p-V) p p A A B B V V le trasformazioni ideali quasi-statiche possono essere reversibili o irreversibili Il sistema può scambiare energia con l’ambiente sotto forma di lavoro o calore gas (p, V, T) il lavoro è positivo (L > 0) se compiuto dal sistema sull’ambiente il calore (Q > 0) è positivo se assorbito dal sistema Termostato: sorgente di calore a T = cost. in grado di fornire una qualunque quantità di calore senza che la sua temperatura vari (capacità termica infinita) equivalente meccanico del calore L = mgh Q = ma ∆T L Joule = J = 4.186 cal Q animazione Lavoro in Termodinamica espansione quasi-statica (gas ideale, cilindro-pistone) p pi dL = Fdy = pAdy = pdV Vf Vf Vi Vi L = dL = dy A A pf B gas (p, V, T) pdV Vi Vf V il lavoro è l’area sottesa dalla curva che rappresenta la trasformazione nel piano p-V p pi A pf p L>0 B Vi Vf V pf A pi Vf p L<0 L>0 B L<0 Vi V V trasformazione isobara: p = cost. trasformazione isocora: V = cost. p p pf L = p∆V L=0 pi Vi Vf V trasformazione isoterma: T = cost. L= Vf Vi pdV = Vf Vi V p pV = nRT R = 8.3J / K ⋅ mole A pi Vf nRT dV = nRT ln Vi V B pf Vi Vf V il lavoro non è una funzione di stato ma dipende dalla trasformazione eseguita p p p A A pi A pi B pf Vi Vf pi B pf V Vi Vf B pf Vi V Vf V il calore non è una funzione di stato p2, V2, T p2, V2, T vuoto p1, V1, T termostato p1, V1, T membrana espansione isoterma e espansione libera adiabatica I principio della termodinamica ∆E = Q − L E = energia interna funzione di stato Il I principio è l’espressione del principio di conservazione dell’energia in termodinamica N.B. energia interna ≠ calore il calore è l’energia che fluisce fra il sistema e l’ambiente per effetto della differenza di temperatura Trasformazioni adiabatiche (Q = 0) ∆E = − L Trasformazioni isocore (V = cost.) ∆E = Q ∆E = 0 Trasformazioni cicliche Espansione libera adiabatica (Q=0, L= 0) ∆E = 0 E = E(T) Q=L il calore non è una funzione di stato – bis p ∆E AB = QAB LAB = 0 B pf pi V = cost. C A Vi Vf T+∆ ∆T T ∆E AC = QAC − LAC = QAC − p∆V V TB = TC = Tf QAB = Q AC − p∆V ∆EAB = ∆EAC; E = E(T) QAB < QAC Calore specifico a volume costante e a pressione costante dei gas perfetti p ∆E AB = QAB V = cost. LAB = 0 ∆E AC = QAC − LAC = QAC − p∆V TB = TC = Tf ∆EAB = ∆EAC; E = E(T) QAB = QAC − p∆V pi C A Vi T+∆T T Vf V QAB = cv ∆T cv = calore specifico molare a V = cost. QAC = c p ∆T cp = calore specifico molare a p = cost. cv ∆T = c p ∆T − p∆V ↔ p∆V = R∆T per un gas ideale monoatomico 3 E = RT 2 B pf teoria cinetica dei gas cv = c p − R c p − cv = R ∆Q ∆E cv = = ∆T ∆T dE 3 = R cv = dT 2 5 cp = R 2 cp > cv Legge delle adiabatiche reversibili (Q = 0) cp γ pV = cost. cv B A ∆E = − L = γ >1 ∆E = −(− L) C ∆E = − L