FITO E MICOTERAPIA NELLA PRATICA CLINICA DR DONATA SOPPELSA http://donata-soppelsa.docvatis.it Dal decotto all’estratto La fitoterapia oggi ha un approccio molto diverso rispetto a quello tradizionale : l'antico sapere di decotti, tinture, tisane, infusi e veleni ha lasciato il posto all'impiego di estratti altamente standardizzati e titolati. Centinaia sono, comunque, i prodotti di origine vegetale, che sfrtuttando i processi di sintesi chimica, vengono riprodotti a costi inferiori e sono da lungo tempo a disposizione del settore farmaceutico (glicosidi cardiaci o digitalici, reserpina antiipertensivi) Estratto Dopo incisione delle capsule geminali, il lattice essiccato veniva posto in alcol che estraeva i diversi principi attivi solubili (tintura di oppio) E’ a partire dal 1806 che la morfina (alcaloide) ESTRATTA dalla tintura di oppio rappresenta un modo rivoluzionario nel trattamento del dolore con principi attivi isolati. L'estratto secco standardizzato e titolato Successivamente, i prodotti erbali estratti, utilizzando diversi solventi (etanolo-fluido, acetone-molle ed esano –secco) non raggiungono una qualità sufficiente per fare della fitoterapia una vera scienza. L'impiego recente di estratti altamente standardizzati e titolati ha permesso l'utilizzo di sostanze naturali di certificata efficacia e sicurezza e ormai entrati nella pratica medica: Centellase, Legalon, Pursennid ecc.. Questo comporta che il preparato così sviluppato ha una azione quantificabile e riproducibile. L'isolamento del principio attivo La standardizzazione e titolazione ha permesso l’ individuazione di nuovi principi attivi puri. Dal Coleus Fosfocoli : la fosfocolina, dal Ginko Biloba: il ginkgolide B e altri nuovi composti arriveranno per il trattamento del glaucoma e dell'Alzheimer, il Vaccinium Macrocarpum (antocianidine di tipo A per la cistite) Altri derivati dal mondo vegetale sono comunemente utilizzati nella cura dei tumori solidi e delle leucemie: Paclitaxel (tasso del pacifico) e Vinblastina, Vincristina (Vinca rosea) sono alcaloidi utilizzati per l’effetto di inibizione mitotica, attraverso il blocco delle proteine contrattili dei microtubuli nei filamenti del fuso mitotico. La biodisponibilità Per garantire la biodisponibilità di un principio attivo o di una sua frazione sono stati ottenuti prodotti altamente purificati di cui sono note tutte le proprietà e complessati con una matrice fosfolipidica (ottenuta dalla soia) ottenendo un Fitosoma altamente biodisponibile anche a basso dosaggio. Un altro sistema è l'utilizzo di carrier come le betaciclodestrine . Tali prodotti necessitano di un controllo tossicologico che dimostri come, parallelamente ad un incremento della biodisponibilità, non corrisponda anche un incremento del rischio tossicologico. Fitoterapico a rilascio controllato Mutuato dalla moderna farmacologia il significato del rilascio controllato è ovviamente l'ottimizzazione della resa fitoterapica di un prodotto che sarebbe inficiato da mancanza di trasportatori (vitamine) da una cinetica troppo breve (isoflavoni) da un assorbimento troppo lento come per la valeriana, da transito epatico distruttivo come la cumarina dal passaggio nello stomaco di principi attivi proteici nel PH troppo elevato dei succhi gastrici: senza gastro protezione tali principi attivi finiscono solo con l'essere una buona fonte di amminoacidi. L’ultima frontiera: la Fitogenomica Nel 2003 David Siclair scopre che il Resveratrolo (polifenolo presente nel acino dell'uva, nelle ciliege) attiva una sirtuina (la sirt 1) capace di inibire i meccanismi genetici, che aumentano il danno ossidativo attivando il fenomeno dell'invecchiamento: le sirtuine (fattori di trascrizione genetica), modulando il processo ossidativo, inibiscono la produzione di radicali liberi e sono quindi in grado di allungare la vita. L’ultima frontiera: la Fitogenomica Il Resveratrolo per questa sua azione a livello genetico è considerato un fitogenomico. Il fatto che alcuni estratti vegetali siano in grado di indurre modificazioni nell'espressione genica apre non solo lo studio alla farmacodinamica e farmacocinetica delle piante, ma orienta verso altre potenzialità. Così come si studiano i geni correlati: al metabolismo del farmaco (CYP) all'eliminazione del farmaco (GST), al trasporto del farmaco (MDR1) all'interno e all'esterno della cellula, altrettanto sarà possibile studiare gli effetti dei fitoterapici a livello genico. Dalla Fitoterapia alla Micoterapia lo stesso procedimento utilizzato nell’estrazione di sostanze attive dalle piante è riproducibile con i funghi terapeutici orientali. Nella farmacopea tradizionale asiatica i Micoterapici vengono impiegati da oltre 40 anni in supporto alla medicina allopatica. In Giappone il “PSP” (estratto polisaccaridico di Coriolus Versicolor) viene utilizzato in associazione alla chemio e radioterapia In America la Clinical Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York studia e utilizza i principi attivi di circa 80 funghi terapeutici. La micoterapia La micologia è la scienza che studia i funghi. La Micoterapia è l'uso dei funghi terapeutici come è documentato nella medicina tradizionale Giapponese e Cinese (approccio energetico) Dal 1974 molti studi scientifici e trials clinici hanno indagato i loro effetti sul sistema immunitario e sull'inibizione della crescita cellulare, confermandone l'efficacia e utilizzandoli in sinergia con la moderna alloterapia, fito e chemioterapia (approccio olistico) I funghi terapeutici Reishi: protagonista della Micoterapia Reishi in Giapponese, (Lin Zhi in Cinese, Mannentaken o Ganoderma Lucidum) E' un fungo (Corpo fruttifero, Micelio Ife) della famiglia dei BASIDIOMICETI, classificato come “Erba Superiore” In natura è molto raro, il suo uso risale a 2000 anni fa nella tradizione popolare Cinese. Sostanze Bioattive TRITERPENI POLISACCARIDI BETAGLUCANI STEROLI ADENOSINE Germanio organico Acido ascorbico Riboflavonoidi Acido pantotenico Alcaloidi Acidi ganoderici 112 5'-GMP,5'XMP,RNA Sostanze Bioattive POLISACCARIDI I complessi polisacarido-proteici Peptidoglicani Eteropolisaccaridi Frazione Idrosolubile Frazione insolubile GanoderanoB Ganoderano C L'attività immunologiche differenziale di Ganoderma lucidum sulle cellule pre-cancerose uroepiteliali OBIETTIVI DELLO STUDIO: Ganoderma lucidum è attivo per stimolare immunologici cellule effettrici, ma gli effetti sulle cellule uroepithelial non sono mai stati esplorati. Il presente studio ha confrontato l'espressione di citochine indotta da importanti dell'acqua (GLW) ed etanolo (GLE) gli estratti di G. lucidum. MATERIALI E METODI: La pre-cancerose umane uroepithelial cella (HUC-PC) la linea è stato impiegato. Un totale di 15 citochine, tra cui importanti Th1/Th2 citochine e chemochine, sono stati misurati nei media completa dopo 24 ore di incubazione con GLW e GLE. Inoltre, i test sono stati eseguiti i seguenti: citotossicità, apoptosi, la migrazione dei neutrofili, e del fattore nucleare-kB (NF-kB) attività di legame del DNA. RISULTATI: GLE inibito la crescita di HUC-PC attraverso l'apoptosi delle cellule. Interleuchine IL-2, IL-6 e IL-8 sono risultati significativamente up-regolati da GLE in modo dose-dipendente, ma non da GLW. Tuttavia, MCP-1 livello è stato aumentato significativamente da GLW ma è stato ridotto in modo opposto da GLE. Inoltre, l'elevazione di espressione delle citochine era correlato con la valorizzazione del p50/p65 NF-kB attività indotta da GLE. L'elevato i livelli di IL-8 in GLE cellule trattate sono state correlate con la migrazione dei neutrofili. CONCLUSIONI: GLE e GLW esposte diverse attività immunologiche sul HUC-PC cellule. In particolare, le attività della GLE possono favorire la clearance delle cellule uroteliali ad alto rischio, suggerendo potenti ingredienti chemiopreventivi sono estraibili da etanolo da G. lucidum. Copyright © 2011 Elsevier Ireland Ltd. Tutti i diritti riservati. J. Ethnopharmacol 2011 Giun 1, 135 (3) Yuen Jw, Gohelmd Ganoderma lucidum: EP protegge i neuroni dopaminergici inibendo la produzione di mediatori infiammatori da parte microglia attivata Astratto Abbondanti prove ha suggerito che neuroinfiammazione partecipa alla patogenesi della malattia di Parkinson (PD). Le prove emergenti ha sostenuto che la microglia possono giocare un ruolo chiave nella progressiva neurodegenerazione nella malattia di Parkinson e potrebbe essere un promettente target terapeutico. Ganoderma lucidum (GL), un tradizionale erbe medicinali cinesi, è stato dimostrato il potenziale effetto neuroprotettivo nei nostri studi clinici che ci portano a ipotizzare che potrebbe avere potenti proprietà anti-infiammatorie e immunomodulanti. Per verificare questa ipotesi, il presente studio ha esaminato l'effetto potenziale neuroprotettivo di GL ed il meccanismo sottostante tramite inibendo l'attivazione della microglia con co-colture di neuroni dopaminergici e microglia. Le culture di cellule microgliali o MES23.5 da soli o insieme sono stati trattati per 24 h con lipopolisaccaride (LPS, 0,25 mg / ml) come controllo positivo, estratti di GL (5-40 mg / ml) o MES23.5 frammenti di membrana cellulare ( 150 mcg / mL) sono stati utilizzati in gruppi di trattamento. Microglia attivazione, microglia di derivazione fattori nocivi e [(3) H] dopamina ([(3) H] DA) assunzione di MES23.5 cellule sono state analizzate. I risultati hanno dimostrato che la microglia sono stati attivati da LPS e MPP (+)-trattati MES23.5 frammenti di membrana cellulare, rispettivamente. Nel frattempo, GL estratti preveniva significativamente la produzione di microglia di derivazione fattori proinfiammatori e citotossici, tra cui l'ossido nitrico, fattore di necrosi tumorale-α (TNF-α) ed interleuchina 1β (IL-1β), in un modo dipendente dalla dose e down-regolato il TNF-α e IL-1β espressioni a livello di mRNA. Inoltre, GL estratti antagonizzata la riduzione della [(3) H] assorbimento DA indotta da MPP (+) e l'attivazione della microglia. In conclusione, questi risultati suggeriscono che la GL può essere un promettente agente per il trattamento della malattia di Parkinson attraverso anti-infiammazione. Dipartimento di Neurobiologia e Geriatria Pechino Ding H, M Zhau, 2010 Dec 25, 62 (6) Fattori infiammatori e dolore cronico La microglia struttura di supporto dei nervi produce sostanze tipiche dell’infiammazione (IL-1, IL6, prostaglandine ) su stimolo esogeno (compressione dei nervi, danni neurologici, infezioni batteriche) che attivano la produzione di fractalina una sostanza capace di ipereccitare i nervi periferici (se bloccata blocchiamo il dolore) e di inviare segnali al sistema nervoso centrale attivando le componenti neurocognitive del dolore e supportando i fenomeni degenerativi. (Prof Ambrosio Dip. Neuroscienze Uni Padova Meccanismi d'azione Effetti immunomodulanti dei polisaccaridi (betaglucani): potenziano il meccanismo di difesa o riducono l'esagerata risposta immunitaria mediante: Fagocitosi macrofagica (citochine) Produzione dei linfociti T helper e N K Produzione di anticorpi (nelle reazioni allergiche) Produzione e modulazione di interluchine 1-2, 11, 12. Produzione di TNF (tumor necrosis factor) Triterpeni Attività inibizione del rilascio di istamina Citotossicità Composto Ganoderic Ac C D Epatoptotettivo Ganoderic ac R Sapore amaro Anti-HIV Ganosporeric ac A Lucidenic ac A,D1 G. ac.T,V,W,X,Y,Z Ergosta-7,22 Sostanze attive Triterpeni Attività Antipertensiva simil-ACE INIB Anticolesterolemico Antiaggregante Inibitore della PLA-2 Composto Ganoderic Ac B,D,F,H,K.S.Y Ganoderolo,B Ganoderic Ac MF Ganodermic Ac,B,T,O Ganodermic Ac S Ganoderic Ac T Meccanismi di azione I Triterpeni, acidi Ganodermici, sono principalmente responsabili della funzione “adattogena del fungo” Si tratta della capacità di alcune sostanze di indurre nell'organismo uno stato di aumentata resistenza non specifica (allo sforzo fisico), di essere innocue e di avere una funzione riequilibrante. Altri effetti sono: Effetto ipotensivo (Aceinibitore simile) Effetto ipoglicemizzante e ipocolesterolizzante Effetto citotossico sulle cellule tumorali Effetto adrenocorticale (idrocortisone) Effetto inibitore della produzione di istamina ReishiMax, mushroom based dietary supplement, inhibits adipocyte differentiation, stimulates glucose uptake and activates AMPK. ABSTRACT: Obesity is a health hazard which is closely associated with various complications including insulin resistance, hypertension, dyslipidemia, atherosclerosis, type 2 diabetes and cancer. In spite of numerous preclinical and clinical interventions, the prevalence of obesity and its related disorders are on the rise demanding an urgent need for exploring novel therapeutic agents that can regulate adipogenesis. In the present study, we evaluated whether a dietary supplement ReishiMax (RM), containing triterpenes and polysaccharides extracted from medicinal mushroom Ganoderma lucidum, affects adipocyte differentiation and glucose uptake in 3T3-L1 cells. METHODS: 3T3-L1 pre-adipocytes were differentiated into adipocytes and treated with RM (0-300 μg/ml). Adipocyte differentiation/lipid uptake was evaluated by oil red O staining and triglyceride and glycerol concentrations were determined. Gene expression was evaluated by semiquantitative RT-PCR and Western blot analysis. Glucose uptake was determined with [3H]glucose. RESULTS: RM inhibited adipocyte differentiation through the suppresion of expression of adipogenic transcription factors peroxisome proliferator-activated receptor-γ (PPAR-γ), sterol regulatory element binding element protein-1c (SREBP-1c) and CCAAT/enhancer binding protein-α (C/EBP-α). RM also suppressed expression of enzymes and proteins responsible for lipid synthesis, transport and storage: fatty acid synthase (FAS), acyl-CoA synthetase-1 (ACS1), fatty acid binding protein-4 (FABP4), fatty acid transport protein-1 (FATP1) and perilipin. RM induced AMP-activated protein kinase (AMPK) and increased glucose uptake by adipocytes. CONCLUSION: Our study suggests that RM can control adipocyte differentiation and glucose uptake. The health benefits of ReishiMax warrant further clinical studies. Thyagarajan-Sahu A, Lane B, Sliva D. Source Cancer Research Laboratory, Methodist Research Institute, Indiana University Health, 1800 N Capitol Sostanze bioattive Adenosina e la guanosina contenute nei nucleosidi che si trovano nell' estratto di Reishi hanno i seguenti effetti: inibiscono l'aggregazione piastrinica ha un'azione miorilassante sulla muscolatura scheletrica effetto sedativo sul SNC Sostanze bioattive Germanio importante minerale contenuto nell'arginorite, nel carbone,nello zinco, in tracce nei composti organici e in elevata concentrazione nel Reishi ha: effetti antalgici Stimola la produzione interferone Considerazioni Il Reishi e i funghi terapeutici si distinguono da altri fitocomplessi contenenti polisaccaridi per l'elevata concentrazione. Nonostante molti studi siano stati realizzati analizzando i singoli componenti l'esperienza clinica ha portato a affermare che l'efficacia dei funghi terapeutici è dovuta alla sinergia dei loro costituenti (meglio l'insieme piuttosto che le singole parti) Ulteriore approfondimento meriterebbe l'evidenza clinica della sinergia dimostrata dal Reishi con altri Fitocomplessi (verbena, artiglio del diavolo, ribes nigrum) Formulazione I preparati attualmente disponibili sono: fine polvere idrosolubile (spore) In capsule (contenenti il fungo completo) In Cina e Giappone esistono: estratti monocomposti (polisaccaridi PSK, triterpeni...) Tinture nella cosmesi Approccio terapeutico L'approccio della medicina Orientale è tale da non considerare il singolo sintomo, ma quest'ultimo viene utilizzato per una diagnosi funzionale allo squilibrio energetico sottostante Nella medicina tradizionale Cinese il dosaggio è minimo e utilizzato in concomitanza con l'agopuntura. Nella medicina Moderna Occidentale e Orientale l'utilizzo è simile ai farmaci allopatici e ai fitocoplessi evidenziando la dosedipendenza Modalità di assunzione Reishi in polvere 0,5-1 gr die: nel soggetto sano e per assunzioni prolungate 2-5 gr die nelle patologie croniche in associazione con altri funghi terapeutici da 5-10 gr die in gravi patologie e per ridurre gli effetti collaterali della chemio-radio terapia Nb.:integrare con 1-2 gr die di acido ascorbico per la capacità di scomporre i polisaccaridi. Effetti collaterali Sintomi di recupero Riacutizzazione dei sintomi Comparsa di altri sintomi (vertigini, dolori articolari, pruriti eruzioni cutanee) Comparsa di dissenteria o costipazione (5 giorni circa) Altri effetti riscontrati naso e gola secca, nausea e raramente vomito. Interazione con altri farmaci Aumenta l'effetto di anticoagulanti e antiaggreganti Aumenta l'effetto di antipertensivi Aumenta la capacità antiossidante cellulare (chemioterapia) Alterazioni di laboratorio: prolungamento INR-PT-APTT Trials clinico in 5 pazienti ipertesi Selezionati 5 pazienti (3 M e 2 F) che presentavano: età tra 45 e 50 anni PAD > o = a 90 mmHg PAS = > 160 mmHg Colesterolo totale = > a 250 mg/dl Livelli di HDL < a 30 mg/dl Nessun altra patologia,nessun programma nutrizionale Pazienti trattati con Reishi Polvere Tutti i 5 pazienti dovevano assumere 1 gr di Reishi Polvere x 3 v. die per 1 mese. Dopo 1 mese è stato necessario correggere la dose in 2 pz per diminuirla (1 gr x 2) un altro ha richiesto un incremento Dopo 3 mesi decremento pressorio di PAD con valori tutti inferiori a 90 mmHg e PAS inferiori a 150 mmHg Incremento livelli HDL con valori superiori a 57 Protocollo in 3 pazienti con asma allergico Sono stati selezionati 3 pz M di età tra i 20 e 35 Sono pazienti cronici con asma allergico dall'infanzia (graminacee betulla nocciolo ecc.) Intolleranza alimentare all'uovo al latte e al pomodoro In terapia con corticosteroidi inalanti, antileucotrieni e antistaminici 2 gr x 3 die + corticosteroidi inalanti per 15gg 2 gr x3 die + corticosteroidi I. solo a.b. CONCLUSIONI PAZIENTI CON ASMA Il dosaggio è stato inizialmente basso (1 gr die x 2 gg) per evitare il rischio di reazioni avverse ai funghi Nei pazienti acuti o nei periodi di maggiore presenza degli allergeni è consigliabile l'uso contemporaneo dei corticosteroidi inalanti Dopo un mese dalla terapia tutti e tre i pazienti hanno usato solo occasionalmente i C.I Diminuzione dei valori delle IgE Conclusioni Vantaggi della MICOTERAPIA : Utilizzo di un prodotto naturale e biologico (fitocomplesso) Facilità di assunzione (capsule polvere) Possibilità di essere utilizzato in concomitanza con terapie allopatiche, fitoterapici e agop. Massima efficacia nel controllo della patologia specificamente trattata senza effetti collaterali Rimodulazione della risposta umorale o cellulo mediata con mantenimento nel tempo anche dopo la sospensione della terapia (adattogeno)