AVVISO Questi contenuti sono specifici delle lezioni e sono estratti da opere di Fisica e Fisica Medica citate in calce a solo scopo di ausilio audiovisivo per illustrarne i contenuti TECNOLOGICI. Questi contenuti sono stati estratti da:F.Borsa-D.Scannicchio” FISICA” –UNICOPLI Edizioni; E.Zingoni-F.Tognazzi-A.Zingoni:”Fisica e Fisica Biomedica”-Zanichelli Editore R.Lagalla ed altri-Radiologia-IDELSON-GNOCCHI Editore Prof.. Tolmino Corazzari RIGHE di ASSORBIMENTO La formula (19.2) è scrivibile in questa forma se il campo elettrico E è uniforme su un tratto di spazio l. Nella formula (19.3) l’energia cinetica media degli elettroni emessi,nella direzione del campo elettrico accelerante,è statisticamente nulla essendo essi emessi in ogni direzione con uguale velocità. /d è dimensioanlmente espresso in cm^2/g e viene chiamato coefficiente massico di assorbimento. La necessità di esprimerlo in tale unità di misura è per rappresentare il numero di elettroni al cm^3 del materiale investito dal fascio.Infatti /d oppure /(come detto a lezione)si esprime in cm^2/g attraverso N,Z,A cioè /= NZ/A dove N è Avogadro number,Z numero di protoni ed A il peso atomico. Valori di energia in KeV più ricorrenti nella Radiologia tradizionale e specialistica. A parità di energia di fotone si confrontino i valori di densità tissutale. La formula (19.11) ha questa forma esplicita in quanto ognuno dei tre effetti dipende exponenzialmente dalla profondità con il proprio coefficiente massico e coesistono oltre 1.022MeV. NOTA BENE:le scale degli assi VERTICALI delle Figure 19.19 e 19.20 sono logaritmiche in base 10 quindi il grafico è semi-logaritmico. Quando in un tale grafico compare un tratto rettilineo,trattasi di una dipendenza exponenziale della variabile dipendente da quella indipendente. sorgenti di radiazione . Si ricorda che il SEV(spessore emivalente)di un certo materiale è quello capace di ridurre al 50% il numero di fotoni in uscita da quello spessore rispetto al numero di quelli entrati. Ossevando la Tab 7.3 si ricordi il comportameto dei materiali in otticamente passivo ed otticamente attivo e questo riguarda anche Cu ed Al quando vengono impiegati per filtraggio, Fig.18.24: (segue alla pagina successiva) e rappresenta il confronto fra i percorsi in acqua di diverse particelle a diverse energie . I contenuti che qui seguiranno sono stati riportati a scopo informativo per dare una indicazione di come avvenga,in fascicoli allegati a quotidiani, la divulgazione delle conoscenze consolidate e non, FILTRATE per un pubblico che ,in genere, NON ha strumenti per “pesare” l’una o l’altra delle diverse e, spesso contrastanti,presentazioni. Per confronto inserisco anche estratti dal settimanale “la Ricerca” presente in edicola per troppo poco tempo. L’obiettivo è di fornire materiale per riflettere sul ruolo della divulgazione in Medicina. T.Corazzari Da”Corriere Salute”2002 Estratto da”La nostra salute”Az.USL-Modena Estratto da “Salute” di Repubblica Da qui in poi estratti da “la Ricerca”2002-12-08