Domani l`opera di Shakespeare - Fondazione Nuovo Teatro Verdi

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XVI I
Martedì 12 gennaio 2016
Brindisi
La Bisbetica
domata
al «Verdi»
VIVILACITTÀ
SPETTACOLO
DI GRANDE
INTERESSE
In scena al
Verdi una
delle opere
più famose
del grande
drammaturgo
inglese
.
.
Domani l’opera di Shakespeare
U
na favola nera e grottesca, cinica e buffa.
Così si presenta«La bisbetica domata» di
William Shakespeare, il padre
della letteratura inglese di cui
quest’anno ricorre il quattrocentenario della morte. Lo spettacolo, dellasalentina «Factory
Compagnia Transadriatica»,sarà in scena al Teatro Verdi di
Brindisi
domani
sera alle
ore 20.30.
Biglietteria: 15 euro in platea e 10
euro
in
galleria;
studenti
L’AUTORE Shakespeare
fino a 25
anni, 6 euro.
In un paesello dell’ultima decade del XVI secolo la casa del
mercante Battista Minola (Franco Ferrante) è assediata dai pretendenti della sua dolce figlia
Bianca (Antonio Guadalupi). Ma
casa Minola ha le sue regole:
Bianca, figlia minore, non potrà
prendere marito prima della sorella maggiore Caterina (Angela
De Gaetano). Ma bisbetica e ruvida com’è, chi la sposerebbe
mai? Eppure Petruccio (Ippolito
Chiarello), un giovane avventuriero senza scrupoli e senza anima, si dice pronto ad accettare la
sfida. E mentre tra Petruccio e
Caterina va in scena il più pazzo
corteggiamento, i pretendenti di
Bianca si intrufolano in casa
mascherati da improbabili e goffi
precettori.
La vicenda percorre in parallelo il destino delle due ragazze: Caterina sarà domata, attraverso un’esemplare rieducazione fatta di privazioni e scherni feroci, dal veronese Petruccio,
attratto dalla sua ricca dote; Caterina, respinta da tutto il villaggio per il suo carattere fiero e
indomito, deve in qualche modo
adeguarsi, vestendo una maschera che non le appartiene. Per
questo sarà duramente punita,
lei, sinceramente autentica, in
un mondo fatto di apparenze e
mercimoni; e paradossalmente
Petruccio, sia pure a caro prezzo,
le sembrerà il male minore da
sopportare. Bianca dovrà invece
adeguarsi a una noiosa routine
famigliare.
Il regista Tonio De Nittoimmerge «La bisbetica domata» in
un clima fiabesco, in cui i versi di
Francesco Niccolini e un significante tappeto sonoro ricco e
variegato si divertono a comporre una specie di opera buffa,
corale, che man mano si trasforma in una tragedia dal sapore assai contemporaneo.
L’atmosfera di un paese come
tanti, costellata di chiacchiericci,
beghe, pettegolezzi e persiane
fintamente abbassate, delimitata
da scenografie semoventi che
ogni volta creano spazi diversi, si
fa pian piano cupa e deserta, ma
non al punto da fare ombra ai
segni delle vessazioni. Tra intrighi, imbrogli e travestimenti,
la commedia corre a pieno ritmo
sul liminare della farsa e del
dramma. «Stai serena», dice Petruccio a Caterina, anticipando il
suo disegno. Ed entrambi intonano «Però mi vuole bene», un
motivo del «Quartetto Cetra» che
sottolinea l’humor nero e grottesco di questa originale versione della «Bisbetica».
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