BANCA REGIONALE DEL TESSUTO OVARICO E DELLE CELLULE GERMINALI - SEDE IFO RESPONSABILE: ENRICO VIZZA M.D., PH.D. LA CRIOCONSERVAZIONE DEL TESSUTO OVARICO E DELLE CELLULE GERMINALI FEMMINILI PER LE PAZIENTI AFFETTE DA PATOLOGIE ONCOLOGICHE La preservazione della fertilità femminile in pazienti trattate per patologie oncologiche o affette da altre patologie che compromettono il futuro riproduttivo, rappresenta un'esigenza e una sfida che coinvolge i più avanzati centri che nel mondo si occupano di medicina della riproduzione. Lo scopo è quello di rispondere quindi alle aspettative personali di una fascia giovane della popolazione e all’obiettivo più generale di tutela della salute pubblica che investe il Ministero della Salute. La crescente complessità dei trattamenti oncologici integrati impone già in fase di programmazione terapeutica una maggiore attenzione alla qualità di vita a lungo termine ed un’attenta discussione sui temi riproduttivi. In ambito di Oncofertilità le tecniche maggiormente utilizzate per la preservazione della fertilità sono rappresentate dalla crioconservazione degli ovociti e dalla crioconservazione del tessuto ovarico. La crioconservazione degli ovociti è ormai una metodica standard ampiamente utilizzata in tutti i centri di Riproduzione Assistita che consente di ottenere ottimi risultati clinici in termini di gravidanza dopo scongelamento. La crioconservazione del tessuto ovarico ed il suo successivo reimpianto dopo scongelamento alla remissione completa della malattia ha suscitato grande interesse in campo scientifico. Questa tecnica, pur essendo ancora considerata “sperimentale”, viene attuata solo in centri con adeguate competenze all’interno di protocolli clinici approvati. Sono nati nel mondo più di 60 bambini con questa metodica. A tale fine risulta prioritaria la presenza di biobanche di riferimento finalizzate al prelievo, alla conservazione ed alla distribuzione dei gameti e dei tessuti germinali secondo standards di riferimento nazionali ed internazionali. Le banche dei tessuti sono strutture sanitarie pubbliche, dislocate sul territorio nazionale che hanno il compito di conservare e distribuire i tessuti prelevati che verranno trapiantati, certificandone l’idoneità e la sicurezza secondo quanto stabilito dall’art. 15 della legge 91/1999. La sede IFO rappresenta l’unica bio-banca del Lazio. L’Istituto Regina Elena (IRE), per mission, competenze e disponibilità di spazi, esprime tutte le caratteristiche necessarie per realizzare una Banca del Tessuto Ovarico e delle Cellule Germinali. L’IRE è pioniere nell’approccio multidisciplinare della qualità di vita del paziente oncologico finalizzata, oltre che alla guarigione dalla malattia, anche al ripristino delle funzioni fisiologiche. Il coordinamento di tutte le azioni che si riferiscono all’assistenza del paziente neoplastico è un punto cruciale ed irrinunciabile ai fini del raggiungimento di elevati standards di qualità della stessa assistenza oncologica. In questo momento la nostra biobanca è in corso di ultimazione del processo di validazione delle procedure operative. Il termine di questa tappa coinciderà con l’avvio delle attività cliniche del programma di preservazione della fertilità nelle pazienti oncologiche e non solo.